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Inter : Perisic può partire
Tempo di grandi manovre in casa Inter. Sia in entrata con i vari nomi che girano tra Dzeko, Barella, Kolarov ma anche in uscita con i nodi Icardi, Nainggolan ed infine Perisic.
Situazione Perisic
Il croato ha passato una stagione con più bassi che alti. Sia in campo dove è parso spesso svogliato, sia fuori del campo, come principale avversario di Icardi nello spogliatoio. La situazione è precipitata a gennaio con la richiesta di cessione. Si era interessato l’ Arsenal proponendo Ozil ma alla fine non se ne fece nulla. Da allora il croato è tornato titolare fisso ma mai al massimo livello delle sue potenzialità. C’ è da dire che un giocatore completo e duttile come Perisic è difficile rimpiazzarlo, specie se giocasse tutte le partite come le gioca con la maglia croata. Ma per Conte viene prima di tutto il gruppo. E questo vale sia per Icardi che per Perisic. Se la situazione dello spogliatoio dovesse riappacifarsi e il numero 44 si dimostrasse coinvolto dal progetto, potrebbe rimanere in quanto Conte lo apprezza sia come ala ma anche e soprattutto come esterno a tutta fascia nel suo ipotetico 3-5-2. Altrimenti valigie in mano anche per lui.
Pretendenti
Il prezzo del croato si è drasticamente abbassato. Dai 70 milioni di cui si parlava anno scorso in ottica Manchester United, difficile che l’ Inter possa guadagnare più di 40 milioni. Le pretendenti rimangono comunque in Premier. Si è riparlato dell ‘ Arsenal, del Tottenham fresco finalista di Champions in procinto di attuare una rivoluzione mentre il Manchester, che lo ha cercato per anni, pare si sia tirato fuori dalla corsa al croato preferendo profili più giovani, come ad esempio Joao Felix. L’ Inter sicuramente non svenderà la sua ala titolare perché necessita di cash per comprare il suo eventuale sostituto (Chiesa? Bergjwin?) ; in caso contrario si cercherà di scendere a compromessi e ripartire con un nuovo progetto con il croato protagonista.
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Juventus, blitz a Napoli: arrivo domenica mattina e mini-sosta prima del match. La decisione di Spalletti
Juventus, blitz a Napoli: la squadra arriverà solo domenica mattina per la sfida contro il Napoli, evitando tensioni e minimizzando lo stress dei giocatori.
La Juventus non dormirà a Napoli: lo ha comunicato Sky Sport nella giornata di ieri. Luciano Spalletti ha deciso di modificare l’itinerario della squadra, originariamente prevista per arrivare nel capoluogo campano sabato. Il nuovo programma prevede l’arrivo dei bianconeri in città solo domenica mattina, così da evitare eventuali tensioni con i tifosi partenopei.
La squadra rimarrà in hotel solo per poche ore, prima della consueta riunione tecnica del pomeriggio, e poi si recherà direttamente allo Stadio Diego Armando Maradona. Dopo la partita, i giocatori faranno immediato ritorno a Torino.
La strategia di Spalletti è chiara: ridurre al minimo lo stress dei calciatori in una trasferta storicamente complicata per la Juventus, caratterizzata da un clima ostile. Un vero e proprio blitz “mordi e fuggi” in terra partenopea.
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Vlahovic, intervento riuscito: inizia la riabilitazione. Il comunicato della Juventus
La Juventus annuncia il successo dell’intervento chirurgico di Dusan Vlahovic e l’inizio del suo programma di riabilitazione
La Juventus ha annunciato la riuscita dell’intervento chirurgico a cui è stato sottoposto Dusan Vlahovic, dando avvio al programma di riabilitazione del calciatore.
Juventus, il bollettino medico di Vlahovic
Questo pomeriggio Dusan Vlahovic è stato sottoposto ad intervento chirurgico di riparazione dell’avulsione tendinea dell’adduttore sinistro. L’intervento, eseguito dall’equipe dei prof. Ernest Schilders e Rowena Johnson, alla presenza del medico del Club Marco Freschi, presso Mayo Clinic Healthcare di Londra e il Wellington Hospital è perfettamente riuscito e da domani il calciatore inizierà il programma riabilitativo.
Bollettino medico | Vlahovic, intervento riuscito
— JuventusFC (@juventusfc) December 4, 2025
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Juventus, la parabola di Miretti: da riserva a risorsa
Cercato dal Napoli in estate, Fabio Miretti oggi è rinato al centro della Juventus di Spalletti. Quanto può arrivare lontano?
La Juventus ha ritrovato entusiasmo e identità con il nuovo corso di Luciano Spalletti, e tra le note più luminose c’è la rinascita di Fabio Miretti. Il classe 2003, rientrato dal prestito al Genoa e frenato a inizio stagione da un infortunio, sta rapidamente scalando le gerarchie, diventando una pedina fondamentale in un momento cruciale dell’annata bianconera.
E pensare che il suo destino avrebbe potuto essere diverso. In estate Miretti era stato uno degli obiettivi più concreti del Napoli; il ds Manna lo conosceva bene e gli azzurri erano arrivati a offrire circa 14 milioni.
La Juventus, però, non era disposta a scendere sotto i 18 milioni più bonus, mentre lo stesso centrocampista, molto legato all’ambiente bianconero, aveva manifestato il desiderio di restare. Il suo agente Branchini aveva paragonato il percorso del ragazzo a quelli di Marchisio e De Ceglie, cresciuti grazie ai prestiti prima di tornare a Torino più maturi.
Juventus, l’inizio di stagione tra luci e ombre per Miretti
Il passaggio da Tudor a Spalletti e il recupero fisico hanno riaperto per Miretti una stagione che sembrava complicata. Le sue prestazioni contro Bodø/Glimt e Udinese — quest’ultima da titolare in un centrocampo a due — hanno convinto definitivamente Spalletti, che ne apprezza duttilità e personalità. Mezzala, regista, interno o trequartista: Miretti è diventato un jolly prezioso, soprattutto in un periodo in cui la Juve deve fronteggiare numerosi infortuni.
La sua crescita permette al tecnico di gestire meglio l’emergenza, persino valutando l’arretramento di Koopmeiners in difesa. E ora il calendario offre una curiosa coincidenza: domenica il giovane bianconero scenderà in campo al Maradona proprio contro quel Napoli che lo avrebbe voluto in azzurro.
Un simbolico incrocio del destino. Oggi Miretti è una risorsa ritrovata della Juventus, e Spalletti non ha più dubbi a riguardo.
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