Il Chelsea è sul tetto del mondo, Lukaku e Havertz regalano ad Abramovich il mondiale per club
L’unico titolo che mancava a Roman Abramovich , patron del Chelsea, arriva ai supplementari.
Il match non è stato una passeggiata, come ci si aspettava, contro il Palmeiras sono serviti 120 minuti di gioco, e tre corposi recuperi provocati dagli interventi del Var dell’arbitro australiano Beath, soprattutto la seconda revisione per un tocco di mano del disastroso Luan su un tiro in mischia di Azpilicueta al 9’ del secondo supplementare. Calcio di rigore per il Chelsea.
Sul dischetto è andato Kai Havertz. Il tedesco autore di una partita da 6 in pagella ha realizzato il rigore decisivo, spiazzando il portiere. Havertz aveva già deciso la finale di Champions contro il Manchester City. Palla da una parte e portiere dall’altra e Mondiale per club che resta in Europa per la nona edizione consecutiva.
Il Palmeiras si è piazzato in difesa dal primo minuto di gioco lasciando alla squadra inglese il pallino del gioco. Per scardinare il catenaccio dei brasiliani Tuchel ha pensato a una squadra più dinamica con Kante e Kovacic per movimentare la mediana e due trequartisti, Mount e Havertz, alle spalle di Lukaku.
La partita i sblocca con un cross di Hudson-Odoi e colpo di testa di Big Rom. Il più sembrava fatto, complice il gioco sterile del Palmeiras, che a tratti giocava con il 6-3-1. Ad un tratto l’imprevedibile, con un tocco di mano di Thiago Silva in stacco aereo con Gustavo Gomez in area di rigore. Breve revisione al var di Beath e rigore, trasformato da Veiga. E il Chelsea, già non brillante mentalmente e fisicamente, non è rientrato subito in partita, e solo ai supplementari dopo una mischia e una revisione video al Var, si è arrivati alla vittoria. Chelsea campione del mondo
, tutto sommato meritatamente.È il capitano Cesar Azpilicueta, ad alzare il trofeo, in questo finale combattutissimo, ed aperto ad ogni esito, conclusosi solo durante i supplementari con il ko del Palmeiras su calcio di rigore.
Il magnate russo ha completato la sua collezione di trofei. Il suo percorso da presidente del club inglese inizia nell’estate del 2003 con un campionato vinto cinquant’anni prima, una Coppa delle Coppe e una Supercoppa europea. Con il suo arrivo, l’imprenditore miliardario ha vinto tutto ciò che si poteva vincere con il suo club.
Operazione difficile, considerando il pregresso della squadra, ai più sembrava impossibile, ma ci è riuscito, grazie agli investimenti a colpi di milioni per accaparrarsi giocatori e allenatori. L’unica coppa che mancava all’appello, persa nel 2012 contro il Corinthians.
Ieri finalmente ha messo le mani sulla Coppa del mondo per club, a distanza di 10 anni, e ad alzare la coppa è stato il capitano Cesar Azpilicueta, l’unico superstite del Chelsea del 2012. Nonostante il patron Abramovich segua ormai raramente il club dal vivo, stavolta proprio non poteva mancare, facendosi immortalare con il trofeo, che aspettava da 10 anni.
Unica nota negativa, il mancato ingresso in campo per scelta tecnica dell’italiano Jorginho. Tuchel non gli ha regalato la soddisfazione di giocarsi una rivalsa contro la squadra che in gioventù lo bocciò, costringendolo ad un percorso diverso per raggiungere il successo.
Clicca qui per seguire la nostra pagina Facebook
Clicca qui per seguirci sul nostro Calciostyle.it
TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE QUESTO ARTICOLO >>>Mondiale club Fifa, no alla maglia ecologista del Palmeiras
Leonardo Bonucci ha dato l'addio al calcio giocato attraverso i suoi social. Lascia a 37…
Catanzaro, il portiere Andrea Fulignati è uno dei giocatori maggiormente richiesti sul mercato. Sul portiere…
Calciomercato Estero, Conor Gallagher, centrocampista inglese classe 00', in questa stagione con la maglia del…
Sassuolo, con la serie B arriverà una diaspora di giocatori, che andranno verso altri lidi.…
Mantova, il club virgiliano punta a blindare lo zoccolo duro della promozione e il prossimo…
Questa estate il Napoli dovrà sostituire Victor Osimhen. Uno dei primi nomi nella lista è…