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Girelli: il gol più bello degli Euro 2025 incanta i tifosi
Girelli: la sua prodezza contro il Portogallo è il cuore degli Europei 2025, regalando all’Italia appassionata del calcio un momento di pura bellezza.
Girelli il suo titolo lo ha ottenuto. Infatti il suo tiro a giro contro il Portogallo nei gironi è stato eletto dai tifosi di UEFA.com come Gol del Torneo degli Europei 2025.
Girelli, voto popolare
Nel racconto scandito da uno slancio di eleganza e passione, si percepisce la determinazione di una calciatrice che oggi incarna leadership e talento.
Al 70′ di Italia–Portogallo, la veterana Cristiana Girelli ha scoccato un tiro a giro che si è infilato nell’angolo alto opposto, un capolavoro tecnico che ha acceso gli spalti e ha trascinato i tifosi a votare in suo favore a schiacciante maggioranza.
Gli osservatori tecnici UEFA, invece, l’avevano collocata in quinta posizione tra i 10 gol più belli del torneo, una top class dominata dalla francese Delphine Cascarino, seguita da nomi eccellenti come Caroline Graham Hansen, Alexia Putellas e Jule Brand.

Di seguito la classifica dei 10 gol più belli stilata dalla UEFA Technical Observer Group:
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Delphine Cascarino (Paesi Bassi–Francia) – gironi, 13/07/25
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Caroline Graham Hansen (Norvegia–Finlandia) – gironi, 06/07/25
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Alexia Putellas (Spagna–Portogallo) – gironi, 03/07/25
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Jule Brand (Germania–Polonia) – gironi, 04/07/25
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Cristiana Girelli (Italia–Portogallo) – gironi, 07/07/25
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Aitana Bonmatí (Germania–Spagna) – semifinale, 23/07/25
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Athenea del Castillo (Italia–Spagna) – gironi, 11/07/25
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Alessia Russo (Inghilterra–Spagna) – finale, 27/07/25
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Clàudia Pina (Spagna–Belgio) – gironi, 07/07/25
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Vivianne Miedema (Galles–Paesi Bassi) – gironi, 05/07/25
Vox populi
L’estetica si è fusa con la forza, Girelli ha fatto danzare la palla sulla rete.
La sua prodezza non è stata solo una rete, ma un manifesto di eleganza e intensità: un tiro dalla distanza girato con classe all’incrocio della porta, che ha acceso un sogno azzurro.
Quel venerdì 7 luglio l’Italia domina, il Portogallo resiste, poi la freddezza di Girelli rompe l’equilibrio.
Un gesto che ha spinto i tifosi a riconoscerne la magia, votando all’unanimità il suo sigillo come il più bello del torneo.
Gli osservatori tecnici, con occhi analitici, l’hanno valutato al quinto posto. Segno che le emozioni possono superare i numeri.
In un torneo che ha celebrato la potenza di Aitana Bonmatí, la precisione di Brand, la creatività di Putellas, è stato il cuore azzurro di Cristiana Girelli, musa d’esperienza e talento, ad incantare davvero tutti.
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Fiorentina, il rigore della discordia: parla Gudmundsson
La Fiorentina è in una crisi sempre più nera, che si esprime anche attraverso i rifiuti da parte dei giocatori a calciare i rigori. Almeno secondo Vanoli.
Fiorentina-Sassuolo, cosa è successo?
Nella partita tra Fiorentina e Sassuolo, persa dai Viola, c’è stato un calcio di rigore trasformato da Rolando Mandragora. Ma subito era nata una discussione tra Mandragora e Moise Kean su chi dovesse tirarlo.
Dopo la partita, l’allenatore viola Paolo Vanoli in conferenza ha dichiarato che il rigorista ufficiale era Gudmundsson, ma che secondo lui l’islandese “non ha voluto calciare”.
Fiorentina, la risposta di Gudmundsson
Gudmundsson ha smentito categoricamente la versione di Vanoli. In un commento sotto un post social ha detto che “non ha mai rifiutato un rigore” e che “non litigherebbe mai con un compagno davanti a uno stadio pieno”.
In pratica: un altro giocatore, secondo lui, ha preso spontaneamente la palla per calciare, e lui non ha opposto resistenza, per evitare tensioni davanti ai tifosi.
Una Viola in crisi profonda
La sconfitta contro il Sassuolo peggiora una situazione già drammatica: la Fiorentina ricopre l’ultimo posto in classifica.
Per Vanoli, il problema è soprattutto mentale: nella sua conferenza ha denunciato una mancanza di spirito di squadra, troppi alibi, poca “forza da uomini”.
Cosa significa per la squadra?
Il dissidio pubblico tra allenatore e giocatore, anche se mediato via social, svela molte delle tensioni e della sfiducia che aleggiano nello spogliatoio. Se da un lato Vanoli tenta di rimettere ordine e responsabilizzare la squadra, dall’altro Gudmundsson cerca di difendere la sua immagine e il rapporto con i compagni.
In ogni caso, l’episodio del rigore evidenzia come la crisi della Fiorentina non sia solo tecnica, ma anche (forse soprattutto) psicologica e relazionale.
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Cagliari-Roma, le ultimissime dall’Unipol Domus: Borrelli e Ferguson guidano gli attacchi di Pisacane e Gasperini
Alle ore 15:00 andrà in scena la sfida pomeridiana tra Cagliari e Roma all’Unipol Domus. Un incrocio tra ambizioni salvezza e vertice della classifica.
Cagliari–Roma sarà il match del pomeriggio di questa domenica di serie A, che sta vivendo un turno suddiviso su tre giorni e che si concluderà domani.
I padroni di casa hanno raccolto finora 11 punti, e per ora sono fuori dalla zona retrocessione, e ambiscono a tenere a distanza le inseguitrici.
Dal lato capitolino, invece, attualmente la classifica dice quarto posto con 27 punti, frutto di nove vittorie e quattro sconfitte.
Ultime Cagliari
Dopo la parentesi Coppa Italia, Pisacane torna a puntare sui titolarissimi.
Perciò Caprile difenderà i pali, con Zappa, Deiola e Luperto in difesa.
A centrocampo agiranno Palestra, Adopo, Liteta, Folorunsho e Obert, mentre in attacco Esposito affiancherà Borrelli.
Ultime Roma
Gasperini non può concedere cali di tensione ai suoi, soprattutto alla luce del risultato di ieri dell’Inter, che è scattato a +3 sui giallorossi, in attesa degli impegni di Napoli e Milan.
La settimana che va ad iniziare sarà caratterizzata dall’impegno in Europa League contro il Celtic, ma all’Unipol Domus sarà schierata la formazione migliore, senza calcoli.
L’unico dubbio riguarda l’attacco, con Ferguson che dovrebbe partire dal 1′, ma occhio a Dybala e Baldanzi, nel caso si dovesse puntare sull’attacco leggero.
Probabili formazioni
Cagliari (3-5-2): Caprile; Zappa, Deiola, Luperto; Palestra, Adopo, Liteta, Folorunsho, Obert; S.Esposito, Borrelli. Allenatore: Fabio Pisacane
Roma (3-4-2-1): Svilar; Mancini, N’Dicka, Hermoso; Celik, Cristante, Kone, Tsimikas; Soule, Pellegrini; Ferguson. Allenatore: Gian Piero Gasperini
La squadra arbitrale
Arbitro: Zufferli
Assistenti: Tegoni – Fontemurato
Quarto ufficiale: Di Marco
Var: Guida
AVar: Pezzuto
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Fiorentina, Goretti: “Non siamo squadra. I tifosi sono venuti a Reggio Emilia, noi no”
Roberto Goretti commenta a DAZN e in conferenza stampa la sconfitta della Fiorentina contro il Sassuolo, analizzando uno dei momenti più difficili della storia recente viola.
Roberto Goretti ha parlato ai microfoni di DAZN dopo Sassuolo-Fiorentina, analizzando uno dei momenti più bui e delicati della squadra viola nelle ultime settimane.
Sul momento buio:
“C’è una presa di coscienza ancora più forte della situazione – ha spiegato Vanoli –. Dopo Bergamo la società ha chiamato i nostri tifosi, ma noi no. Abbiamo dimenticato di venire in Reggio Emilia e dimostrato che non siamo squadra. Ci sono aspetti positivi, ma oggi questo non è successo. Se non si trova la chiave emotiva per risolvere il blackout, continueremo a partire male, e questo non va bene”.
Sulla partenza positiva e la mancanza di fiducia:
“Se non c’è fiducia tra compagni, collaborazione e aiuto reciproco, diventa chiaramente una situazione difficile. Bisogna ritrovare le piccole cose che, messe tutte insieme, sono determinanti. E’ ora passata di farlo”.
Fiorentina, le parole di Goretti in conferenza stampa

Momento della squadra.
“Nelle ultime partite credo di aver visto dei passi in avanti, oggi siamo tornati indietro. ogni palla buttata in area di rigore dimostrano che non c’è una sufficiente connessione e un grado di fiducia tra i giocatori, e questo dimostra che siamo obbligati a trovarla in una situazione che è difficile, molto difficile, ma è vietato mollare, è vietato cedere terreno, ma è vietato retrocedere”.
Vanoli.
“Chi fa un’analisi con un giusto spirito critico è ben accetto sempre. Più volte bisogna prendere decisioni anche drastiche, a volte decise, bisogna capire la situazione, , bisogna essere realisti e bisogna agire”.
Rigore contestato da Kean e Mandragora.
“Questa è una cosa che non mi piace e non è neanche la prima volta che la facciamo, quindi non mi piace doppiamente”.
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