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Fiorentina, il digiuno di Simeone diventa un incubo
La Fiorentina non sa più vincere, stando alle parole di Pioli… non sa neanche perdere. Il tecnico viola prova a vedere il bicchiere mezzo pieno dopo l’ennesimo, il quinto consecutivo, pari, questa volta al Dall’Ara. I viola hanno il predominio sostanziale della partita, ma non riescono per l’ennesima volta a trovare il gol con le proprie punte. Il problema del gol si sta facendo oltremodo preoccupante per una squadra che ha ambizione di raggiungere l’Europa. Il tifoso, nonostante l’impegno visto, vorrebbe qualche scelta più corraggiosa anche dalla panchina, seppur non così ricca, ma Pioli è piuttosto lineare nelle scelte. Il Bologna di Inzaghi è poca cosa, impenserisce i viola solo sul finire del primo tempo, poi è costante affanno. Un piccolo passo verso la salvezza per i rossoblù, ma gli altri corrono. Per Bologna, per le potenzialità di Saputo, si potrebbe fare di più.
Il problema del gol in casa viola è evidentissimo, Simeone anche ieri ha avuto almento tre nitide occasioni per fare male a Skoupski ma non è risucito a trovare la via del go. Nel primo tempo ha preferito far partire un tiraccio, quando con Chiesa al fianco l’azione avrebbe potuto essere più pericolosa. Nel secondo tempo, in un’azione di contropiede fatta partire magistralmente da Veretout, prima ha sbagliato lo stop, poi solo davanti al portiere felsineo non ha trovato di meglio che calciare addosso. Sono quasi 700 i minuti d’astinenza da rete del Cholito, un handicap troppo pesante per le ambizioni viola.
Se Pioli guarda in panchina le alternative per la prima punta sono sbiadite: Vlahovic, di cui si parla benissimo ma è un 2000, e Thereau, il redivivo francese che ieri ha fatto l’esordio in campionato per una ventina di minuti, ma è stato nullo. Scelta criticabile della società aver puntato tutto su Simeone, che anche nelle buone stagioni scorse comunque ha attraversato momenti lunghi di apatia. Ora a gennaio urgono rinforzi, perché anche tra i tifosi, ieri quasi 2000 a Bologna, seppur incitando una squadra che ci ha messo impegno, sta serpeggiando molto malumore per le prestazioni del puntero argentino.
I più e i meno della trasferta a Bologna
Un segno più sicuramente a Lafont, fino adesso il miglior acquisto viola, che con una paratissima a fine primo tempo ha salvato i viola. Prestazione positiva per Hugo, imperatore delle palle alte e guida della difesa in assenza di Pezzella. Poi, la solita sostanziossima prestazione di Veretout, vera potenza fisica e piuttosto lucido anche nelle scelte. Nota di merito per l’esordio stagionale di Ceccherini, sempre puntuale e pulito negli interventi.
Il segno meno va inevitabilmente a Simeone le cui prestazioni si fanno vermante preoccupanti per le sorti del campionato viola.
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Roma-Dybala: tra rinnovo in sospeso e piste estere. Le ultime novità
Il rapporto tra Roma e Dybala resta complicato: l’argentino non è più centrale nel progetto di Gasperini. Tra rinnovo in sospeso e piste estere.
Il rapporto tra la Roma e Dybala resta complesso. Tra acciacchi fisici e scelte tecniche, l’argentino non sembra più una pedina centrale nel progetto di Gasperini, mentre l’incertezza legata al rinnovo contribuisce ad alimentare i dubbi sul suo futuro in giallorosso.
Le esclusioni dall’undici iniziale contro Napoli, Cagliari e Celtic parlano chiaro: al momento l’allenatore sembra orientato verso soluzioni diverse per il suo sistema offensivo, anche a costo di rinunciare al talento della Joya dall’inizio. Nonostante Gasperini abbia ribadito che Dybala è recuperato e in grado di giocare novanta minuti, l’idea è che possa risultare più incisivo a gara in corso.
A rendere il quadro ancora più incerto c’è la questione contrattuale. L’accordo in scadenza a giugno non è stato ancora rinnovato e, da febbraio, Dybala sarà libero di firmare con un altro club. Il Boca Juniors continua a corteggiarlo, senza escludere piste alternative come MLS o Saudi League. Per restare a Roma, però, servirà un ridimensionamento dell’ingaggio: una possibilità che il giocatore ha già detto di voler prendere in considerazione, anche per motivi familiari.
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Inter, Dumfries ancora ko: non è esclusa l’operazione
Dumfries continua ad avere problemi alla caviglia: l’Inter valuta il da farsi e tra le ipotesi non è esclusa l’operazione.
La situazione legata a Dumfries continua a tenere in apprensione l’Inter. L’esterno olandese avverte ancora dolore alla caviglia e, proprio per questo motivo, il club nerazzurro sta valutando con grande attenzione il percorso migliore da seguire per risolvere definitivamente il problema. In queste ore sono in corso una serie di consulti medici approfonditi, utili a chiarire l’entità dell’infortunio e i possibili tempi di recupero.
Secondo quanto filtra da Sky Sport, tra le opzioni al vaglio non è da escludere nemmeno l’ipotesi dell’intervento chirurgico, qualora venisse ritenuto necessario per permettere al giocatore di tornare al 100% della condizione fisica. Una decisione verrà presa solo dopo ulteriori valutazioni, con l’obiettivo di tutelare sia la salute del calciatore sia le esigenze sportive dell’Inter nel medio-lungo periodo.
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Lazio, Sarri: “Il rosso a Zaccagni mi è parso eccessivo”
Grandissima vittoria della Lazio contro il Parma al Tardini. Nonostante la doppia inferiorità numerica, la banda Sarri vince con un gol di Noslin al minuto 82.
Dopo la sconfitta contro il Milan e il pareggio contro il Bologna, torna a vincere la squadra biancoceleste in modo abbastanza clamoroso. La squadra di Sarri sbanca il Tardini con un gol di Noslin (82′), nonostante le espulsioni di Zaccagni (42′) e Basic (77′).
Per la partita di sabato prossimo contro la Cremonese, però, Sarri dovrà rinunciare a diversi giocatori. Oltre agli squalificati Zaccagni e Basic, Dele-Bashiru e Dia saranno impegnati in Coppa d’Africa con le loro rispettive Nazionali.
Lazio, le parole di Sarri

I TIFOSI DELLA LAZIO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Mister, una vittoria di coraggio. A caldo la sensazione è che questo sia uno snodo fondamentale?
“Ci può dare entusiasmo, però io penso che i ragazzi abbiano trovato convinzione già da fine settembre. Sono tre mesi che questa squadra gioca bene. Se guardiamo la partita nel contesto la vittoria ci sta tutta”.
Ha raggiunto quota 200 punti con la Lazio, è una squadra Sarriana?
“E’ una squadra in crescita per mentalità, per come si allenano e come affrontano le partite. Io con questo gruppo mi diverto e l’ho detto in tempi non sospetti”.
Le era mai capitato di vincere una partita così?
“Mi sembra di aver vinto una volta in otto contro dieci”.
Complimenti, si vede una squadra di Sarri negli ultimi tempi. Mi ha sorpreso che non avete concesso spazio al Parma nei momenti di difficoltà:
“E’ l’aspetto più importante, perché già contro il Bologna non avevamo perso ordine. La doppia inferiorità era più complicata, dalla panchina sono entrati ragazzi adatti a questo tipo di situazioni, nei minuti finali era chiaro che sarebbero stati cross continui. Sono entrati ragazzi di gamba che hanno aiutato nelle ripartenze”.
Tante assenze a partire dalla prossima:
“Siamo purtroppo abituati a questo tipo di situazioni, se non ci saranno abbastanza partiremo in dieci”.
Si è discusso tanto dei rossi, cosa ne pensa?
“Siamo una delle squadre meno fallose del campionato. A me sembra un po’ troppo il rosso a Zaccagni, non lo prende male”.
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