Notizie
FIGC, istituito un Osservatorio sulla violenza contro gli arbitri
Ieri, durante il Consiglio Federale della FIGC, sono state adottate decisioni significative, tra cui l’approvazione del bilancio 2024 e l’istituzione di un importante Osservatorio sulla violenza ai danni degli arbitri.
Questo organismo è stato creato su proposta del presidente Gabriele Gravina e avrà il compito di monitorare gli episodi di violenza nei confronti degli arbitri, oltre a promuovere iniziative per contrastare il fenomeno.

Dettagli sull’Osservatorio sulla violenza ai danni degli arbitri
- Coordinatore: Paolo Cortis (già presidente dell’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive)
- Vice coordinatore: Carlo Pacifici (AIA)
- Composizione: Il gruppo sarà formato anche da rappresentanti della Lega Serie A, Lega B, Lega Pro, Lega Dilettanti, Assocalciatori e Assocalciatori, con specifici membri come Michelangelo Vitali, Edoardo Busala, Andrea Pippa, Giovanni Cadoni, Giorgio Gaggioli, e Francesca Stancati.
Questo Osservatorio avrà una funzione sia analitica che preventiva, lavorando attivamente per ridurre gli episodi di violenza e promuovere una cultura di rispetto per il ruolo dell’arbitro.
Modifiche regolamentari
Nel corso della riunione, sono state approvate anche alcune modifiche regolamentari che riguardano principalmente la gestione economica delle società calcistiche:
- Controlli economici infrannuali: Gli acquirenti di partecipazioni societarie di maggioranza, inclusi quelli nei club di Lega Pro, dovranno fornire garanzie non solo per coprire i debiti pregressi, ma anche per quelli che matureranno durante la stagione in corso. Questo cambiamento mira a garantire una maggiore stabilità finanziaria per i club che attraversano fasi di acquisizione.
- Lodi arbitrali e contenziosi: È stato stabilito che i club devono farsi carico anche dei lodi arbitrali e di eventuali contenziosi legati all’ammissione al campionato di Serie B Femminile.
- Adeguamento delle garanzie per la Licenza Nazionale 2025-26: Le modifiche regolamentari riguardano anche l’adeguamento dei modelli di garanzia per le società di Serie B e Lega Pro, con l’intento di migliorare la gestione finanziaria e le licenze necessarie per l’ammissione ai campionati.
Queste misure fanno parte di un rinnovato impegno della FIGC per una gestione più trasparente e stabile del calcio italiano, sia sotto il profilo della sicurezza che su quello della sostenibilità economica per le società calcistiche.
Notizie
Lazio, Lotito denuncia minacce e pressioni: “Costretto a rivolgermi alle istituzioni”
Il presidente della Lazio presenta denuncia dopo intimidazioni, campagne diffamatorie e notizie false tese – secondo i pm – a spingerlo a cedere il club. Cinque gli indagati.
Il patron della Lazio, Claudio Lotito, rompe il silenzio e passa al contrattacco. Il presidente biancoceleste ha presentato denuncia per una serie di minacce, pressioni e false informazioni circolate via social, mail e telefonate anonime, che – secondo quanto riferito – miravano a costringerlo a vendere la società.
“Mi sono rivolto alle istituzioni perché, più volte, sono stato minacciato di morte. Ho raccontato tutto ciò che è accaduto e l’autorità giudiziaria ha poi agito di conseguenza”, ha dichiarato Lotito.
Lazio, la reazione di Lotito
Nel decreto di perquisizione, i magistrati parlano di “un disegno ampio e unitario” volto da un lato a diffondere notizie false per abbassare il valore del titolo in Borsa, e dall’altro a indurre l’azionista di maggioranza a cedere il pacchetto di controllo. Gli indagati avrebbero utilizzato i social e una testata online, “Millenovecento”, per rilanciare notizie infondate sulla presunta vendita imminente della Lazio e sull’idea attribuita a Lotito di far retrocedere volontariamente la squadra per ottenere il cosiddetto “paracadute” economico.

Diverse le segnalazioni che hanno dato il via all’inchiesta: uno striscione esposto in piazza del Parlamento con la scritta “Lotito libera la Lazio”, una telefonata con minacce di morte e varie e-mail dal contenuto offensivo. Le indagini proseguono per chiarire la portata del presunto piano di pressione ai danni del presidente biancoceleste.
Esteri
Turchia, caso scommesse in SuperLig: in manette anche calciatori di Galatasary e Fenerbahce
Nuovo scandalo scommesse nel mondo del calcio. In Turchia sono stati emessi mandati di arresto per 46 persone tra arbitri e tesserari. Tra i fermati anche calciatori di Fenerbahce e Galatasaray.
Non si ferma lo scandalo legato alle partite pilotate per le scommesse scoppiato in Turchia negli scorsi mesi. Come riportato dai media turchi, nella giornata di oggi sono stati emessi mandati di arresto per 46 persone, tra cui 29 calciatori e ex arbitri. Spiccano tra gli indagati anche alcuni tesserati dei due club più importanti della SuperLig, Fenerbahce e Galatasaray.
Si tratta di Mert Hakan Yandas, centrocampista 31enne dei gialloneri di Istanbul, e Metehan Baltac, difensore della formazione giallorossa.

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Turchia, l’inchiesta sul mondo del calcio si allarga
L’inchiesta sulle scommesse con tentativo di combine è emersa a fine ottobre dopo le indagini della procura di Istanbul in seguito alle dichiarazioni dell’ex presidente delle Federcalcio turca, Ibrahim Haciosmanoglu, secondo il quale era stato scoperto molti arbitri attivamente coinvolti in scommesse sportive. Le indagini della procura si sono concentrate inizialmente sui direttori di gara, per poi allargarsi anche verso i tesserati del club.
Il coinvolgimento di calciatori anche dei club più importanti della nazione getta ulteriore ombre sul sistema calcio della Turchia.
Notizie
Juventus, blitz a Napoli: arrivo domenica mattina e mini-sosta prima del match. La decisione di Spalletti
Juventus, blitz a Napoli: la squadra arriverà solo domenica mattina per la sfida contro il Napoli, evitando tensioni e minimizzando lo stress dei giocatori.
La Juventus non dormirà a Napoli: lo ha comunicato Sky Sport nella giornata di ieri. Luciano Spalletti ha deciso di modificare l’itinerario della squadra, originariamente prevista per arrivare nel capoluogo campano sabato. Il nuovo programma prevede l’arrivo dei bianconeri in città solo domenica mattina, così da evitare eventuali tensioni con i tifosi partenopei.
La squadra rimarrà in hotel solo per poche ore, prima della consueta riunione tecnica del pomeriggio, e poi si recherà direttamente allo Stadio Diego Armando Maradona. Dopo la partita, i giocatori faranno immediato ritorno a Torino.
La strategia di Spalletti è chiara: ridurre al minimo lo stress dei calciatori in una trasferta storicamente complicata per la Juventus, caratterizzata da un clima ostile. Un vero e proprio blitz “mordi e fuggi” in terra partenopea.
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