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FIFA, l’avvocato Bassan: “Irregolarità nel caso Vinicius potrebbero distorcere mercato e prestazioni”

Vinicius potrebbe essere al centro di una vicenda giudiziaria sportiva. La Tiberis Holding, con l’avvocato Fabio Bassan, ha presentato un esposto alla FIFA.
Vinicius, stella del Real Madrid e della nazionale brasiliana, potrebbe presto finire al centro di una complessa vicenda giudiziaria sportiva. Lo scorso 7 aprile, la società brasiliana Tiberis Holding ha infatti presentato un esposto ufficiale alla Camera d’Investigazione del Comitato Etico della FIFA, ipotizzando una violazione dell’articolo 20 del Codice Etico della federazione internazionale.
La richiesta formulata da chi ha presentato l’esposto è pesante: una sospensione dall’attività agonistica per due anni, motivata da un presunto conflitto di interessi che coinvolgerebbe il calciatore attraverso operazioni societarie legate al mondo del calcio professionistico. (LEGGI QUI LA RICOSTRUZIONE)
Real Madrid, il ruolo della ALL e l’acquisizione dei club da parte di Vinicius Jr
La questione ruota attorno all’acquisizione dell’Athletic Club di São João del Rei, club brasiliano emergente recentemente promosso in Serie B. La Tiberis Holding, guidata dall’imprenditore italiano Willy Francese, deteneva il 16,5% del club e intendeva acquisirne la maggioranza. Le quote sarebbero state cedute direttamente alla società ALL Agenciamento Esportivo, tagliando fuori la Tiberis. Un’operazione che ha portato alla sospensione cautelare della compravendita da parte del tribunale commerciale di San Paolo e all’apertura di un arbitrato.
Secondo l’esposto, la ALL sarebbe riconducibile in modo diretto alla famiglia e all’entourage di Vinicius Jr.: “La società ha due soli soci: il padre di Vini Jr. e il suo agente – afferma Bassan – Entrambi rientrano nella definizione di ‘parte correlata’ e sono quindi soggetti alle norme FIFA sul conflitto di interesse”.
Bassan alla FIFA: “I calciatori sono multinazionali”
L’argomentazione giuridica dell’esposto affonda le radici in una trasformazione strutturale del calcio moderno, come evidenzia Bassan: “I calciatori più famosi oggi sono vere e proprie multinazionali, con fatturati da centinaia di milioni di euro. Questo potere può alterare il mercato e le competizioni”.
Come funziona la procedura?
La denuncia è ora nelle mani del Comitato Etico della FIFA: “La denuncia viene prima esaminata dal comitato etico della FIFA che ha il compito di valutare se ci sono gli elementi per aprire un procedimento. Se ritiene che ci siano, il caso passa a un secondo comitato deliberativo, che prende la decisione finale. Finché il caso resta nella fase iniziale, le parti coinvolte possono trovare un accordo e chiudere la vicenda. La decisione finale può essere impugnata, e in ultima istanza si può ricorrere al Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS)”.
Per ora, la FIFA non si è ancora espressa ufficialmente, ma l’esposto ha già fatto rumore. Il Comitato Etico potrebbe non dare peso all’esposto, così come passare la palla al comitato deliberativo. A seconda dell’esito, lo scenario che si aprirebbe per Vinicius Jr. potrebbe risultare tutt’altro che secondario: qualora il comitato verificasse l’effettiva violazione del Codice, il talento del Real rischierebbe dalla semplice ammenda alla squalifica biennale, quella che la Tiberis ha chiesto come massimo della pena.
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Fonte: Gianluca Di Marzio
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UEFA, Marchetti annuncia delle modifiche nel fuorigioco: “L’IFAB sta facendo degli esperimenti”

Il vice segretario generale della UEFA, Giorgio Marchetti, ha parlato soffermandosi sulle possibili modifiche delle regole riguardanti il fuorigioco.
Giorgio Marchetti, vice segretario generale della UEFA, è intervenuto ai microfoni di Radio Anch’Io Sport su Radio Rai soffermandosi su diverse tematiche. Dal nuovo format delle competizioni europee alla questione stadi in Italia passando per l’Inter in finale di Champions League fino alla possibilità di modificare le regole del fuorigioco.
UEFA, le parole di Marchetti
Ritocchi sul nuovo formato delle coppe europee?
“Non è un formato temporaneo, è il nuovo formato per tutte le competizioni europee. È stato pensato perché diventi il formato del futuro. Darà grandi soddisfazioni e migliorerà una formula che ha avuto un successo enorme e mondiale. Abbiamo constatato che funziona per incertezza, imprevedibilità, sorpresa e interesse. Ragioneremo con i club su qualche piccolo dettaglio. Ma il formato rimarrà tale”.
L’anno prossimo 6 squadre inglesi in Champions. Possono cambiare i criteri di selezione?
“Tutti i dettagli sono studiati con cura. Con la nuova formula abbiamo aggiunto un elemento di grande interesse per tutti i campionati nazionali, cioè la possibilità che i club che giocano in Europa, con i loro risultati, possano aggiungere un posto alla loro nazione. Poi con la vittoria dell’Europa League si aggiunge un ulteriore posto in Champions, ma questo esisteva già prima. Va anche ricordato che ora ci sono 36 squadre, non riteniamo sia un elemento di disturbo”.
Utilizzo e considerazioni sul Var:
“Il Var è uno strumento essenziale per tutti. Nessuno può immaginare il calcio di oggi privato di questo supporto tecnologico. Ma è anche un elemento da maneggiare con cura, per evitare che trasformi il gioco in qualcosa che gli sportivi non amerebbero vedere. Per quanto riguarda il fuorigioco millimetrico, l’IFAB sta facendo degli esperimenti per testare una modifica delle regole del fuorigioco, che non sia più bastata su qualunque parte del corpo.
Vedere annullato un gol per tre centimetri di piede o di spalla è qualcosa che si fatica a sopportare a livello di spirito di gioco. Vedremo a cosa porteranno questi esperimenti e se sarà possibile in futuro un fuorigioco non più basato più sui tre centimetri ma magari su una parte più significativa del corpo”.
Questione stadi dopo le critiche di Ceferin, con quale occhio ci segue l’Uefa?
“Con un occhio estremamente attento. L’Italia è uno dei grandi paesi del calcio europeo e mondiale. Vedere una situazione infrastrutturale così precaria e così fuori dal tempo non è un elemento di beneficio per calcio italiano. Ci auguriamo che l’Italia riesca a dare una sterzata ai propri stadi, trasformandoli in stadi moderni e confortevoli, cosa che purtroppo non è in questo momento. Questo deve avvenire per forza, l’Italia non può mancare questo appuntamento col futuro”.
In caso di mancati adempimenti, c’è il rischio di avere un numero inferiore di stadi rispetto alla Turchia, altro paese organizzatore di Euro2032?
“Manca ancora tempo, c’è tempo fino a ottobre 2026. Non posso pensare che l’Italia non sarà in grado di presentare cinque stadi con tutti i requisiti necessari. L’Italia deve farlo”.
Inter finalista in Champions:
“Per tutti gli italiani è un motivo d’orgoglio avere un’italiana in finale di Champions. Negli ultimi anni l’Italia ha piazzato squadre nelle finali delle tre competizioni. Questo dice molto dello stato di salute calcio italiano, un calcio che fa risultati in Europa e speriamo adesso qualificandosi con la Nazionale anche alla Coppa del Mondo 2026”.
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Inter, Asllani: “Andare in finale di Champions non è una cosa che succede tutti gli anni”

Al termine della sfida contro il Torino, ha parlato il centrocampista dell’Inter Asllani, autore della rete che ha chiuso il risultato sullo 0-2.
Inter, le parole di Asllani
Essere determinanti? “È sempre bello essere determinanti però non è questo. Adesso pensiamo a vincere tutte le partite che ci mancano per poi arrivare bene alla finale di Champions League. Siamo li vicino al Napoli, vediamo cosa può succedere: noi non dobbiamo sbagliare, ma dobbiamo aspettare loro”.
Quanta voglia di vincere c’è? La voglia di vincere è tanta. Io sono da 3 anni in questo spogliatoio e e ogni volta che c’è un pareggio o una sconfitta, non si può parlare. Adesso sappiamo che siamo li sotto, ma siamo orgogliosi. Andare in finale di Champions non è una cosa che succede tutti gli anni.
Dedica? Alla mamma, perché è la festa della mamma, ma in realtà è per tutta la mia famiglia che è sempre con me”.

L’ESULTANZA DI SIMONE INZAGHI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
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Demografia e salute: idee per le sfide di domani

Demografia e salute: scopri come affrontare le sfide dell’invecchiamento! Ti aspettiamo l’11 maggio a Roma per un evento gratuito con esperti e testimonianze.
Demografia e salute: idee per le sfide di domani. Data e orario dell’evento
L’Italia sta vivendo una trasformazione demografica significativa, con un progressivo invecchiamento della popolazione che pone nuove sfide per il nostro sistema sanitario e per la società nel suo complesso.
Come possiamo prepararci al meglio?
Quali strategie innovative possiamo adottare per garantire un futuro in salute e benessere per tutti?
Unisciti a noi domenica 11 maggio 2025 alle ore 18:00 presso la sede dell’UNAR a Roma per “Demografia e Salute: Idee per le Sfide del Futuro”, un incontro illuminante e multidisciplinare in cui esploreremo le interconnessioni tra i cambiamenti demografici e l’evoluzione del concetto di salute.
All’evento interverranno:
Corrado Garofalo, consulente finanziario e founder della community “Eventi &Co®, che offrirà una panoramica sui dati demografici e sulle loro implicazioni socio-economiche.
Augusto Ottaviani, osteopata e fisioterapista, responsabile del settore riabilitativo in un prestigioso centro medico, che condividerà il suo punto di vista qualificato sulla situazione sanitaria attuale e futura, con un focus sulle strategie per migliorare il benessere fisico.
Claudio Castana, manager dell’Associazione Fair Play CONI, allenatore federale CONI e regista, che porterà la sua testimonianza diretta dello sport quale strumento fondamentale di prevenzione.
L’incontro sarà moderato dalla dott.ssa Silvia Troiani, avvocato abilitato, autrice e presentatrice tv e radio, che guiderà il dibattito e faciliterà l’interazione tra gli ospiti e con il pubblico.
Un’occasione imperdibile per riflettere, apprendere e trarre ispirazione da esperti di diversi settori, con l’obiettivo comune di delineare un futuro più sano e consapevole.
Ingresso libero e gratuito, consentito fino a esaurimento posti a sedere.
Vi aspetto!
Francesco Ugolini
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