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Euro 2024, Italia – Ucraina: analisi tecnica
Euro 2024, gli azzurri del neo c.t. Luciano Spalletti obbligati a vincere per non compromettere la qualificazione ai prossimi campionati europei
Serata importante a San Siro, l’Italia va a caccia di tre punti fondamentali nel cammino verso la rassegna continentale che si terrà in Germania. Gli azzurri sono campioni d’Europa in carica, l’eliminazione sarebbe un smacco.
Bilancio povero fino ad ora: sconfitta a Napoli con l’Inghilterra, successo a Malta, pareggio in terra macedone. Gli inglesi sono già in fuga con 13 punti, segue l’Ucraina con 7 e gli azzurri appaiati alla Macedonia con 4.
La vittoria è d’obbligo, per raggiungere gli ucraini al secondo posto. Il neo c.t. ha perso Sandro Tonali e Matteo Politano per infortunio, ha convocato Riccardo Orsolini. E deve gestire il caso di Gianluigi Donnarumma.
L’estremo difensore rischia la contestazione da parte dei tifosi milanisti presenti allo stadio, non è uscito bene dalla punizione del macedone Enis Bardhi e Luis Enrique non è soddisfatto delle sue prestazioni.
Euro 2024, massima fiducia in Donnarumma, dentro Frattesi
Il c.t. ha espresso la massima fiducia nell’ex Milan, confermandolo fra i pali. Saggia la scelta di insistere con la linea a 4, con Giorgio Scalvini e Cristiano Biraghi al posto di Gianluca Mancini (infortunato) e Federico Dimarco.
Il terzino interista è stato uno dei migliori a Skopje, ma ha finito con la lingua di fuori. Il k.o. di Sandro Tonali libera la corsa leggera di Davide Frattesi, un valore aggiunto. Regia a Manuel Locatelli, meglio di Bryan Cristante.
Fiducia a Nicolò Zaniolo e Giacomo Raspadori sulle fasce: inventiva, dribbling, senso del gol, cross al servizio di Ciro Immobile. Ancora panchina per Mateo Retegui, stranamente. E’ più in forma del laziale…
Ancora 4-3-3 contro il 4-4-1-1 di Serhij Rebrov, storico compagno di Andriy Shevchenko in maglia ucraina. Squadra tosta, Taras Stepanenko e compagni attaccano e difendono compatti e senza fronzoli. Chiudono e ripartono.
Euro 2024, le mosse di Spalletti. Rebrov senza timori reverenziali
Percorso importante quello degli avversari: sconfitta in Inghilterra (2-0), colpo esterno in Macedonia (2-3), battuta Malta in casa (1-0), pari a Londra contro i Tre Leoni (1-1). No, l’Ucraina non scherza affatto…anzi.
L’Italia andrà all’assalto fin dal 1′, senza scoprirsi e prestare il fianco alle ripartenze ucraine. Fondamentale il lavoro di Manuel Locatelli nel legare i reparti e dettare i tempi di gioco. I terzini staranno bassi, come da ordini.
Giovanni Di Lorenzo e Cristiano Biraghi avranno il compito di lasciare la massima libertà a Nicolò Zaniolo e Giacomo Raspadori, per non sfiancarli in fase di ripiegamento. Il napoletano avrà davanti Mychajlo Petrovyč Mudryk .
Il giocatore del Chelsea è la stella degli ucraini, l’atleta di maggior talento: Giorgio Scalvini è pronto ad aiutare Giovanni Di Lorenzo. Ciro Immobile sarà meno solo, Illja Zabarnyj e Mykola Matvijenko sono un pò lenti….
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Fiorentina, Goretti: “Non siamo squadra. I tifosi sono venuti a Reggio Emilia, noi no”
Roberto Goretti commenta a DAZN e in conferenza stampa la sconfitta della Fiorentina contro il Sassuolo, analizzando uno dei momenti più difficili della storia recente viola.
Roberto Goretti ha parlato ai microfoni di DAZN dopo Sassuolo-Fiorentina, analizzando uno dei momenti più bui e delicati della squadra viola nelle ultime settimane.
Sul momento buio:
“C’è una presa di coscienza ancora più forte della situazione – ha spiegato Vanoli –. Dopo Bergamo la società ha chiamato i nostri tifosi, ma noi no. Abbiamo dimenticato di venire in Reggio Emilia e dimostrato che non siamo squadra. Ci sono aspetti positivi, ma oggi questo non è successo. Se non si trova la chiave emotiva per risolvere il blackout, continueremo a partire male, e questo non va bene”.
Sulla partenza positiva e la mancanza di fiducia:
“Se non c’è fiducia tra compagni, collaborazione e aiuto reciproco, diventa chiaramente una situazione difficile. Bisogna ritrovare le piccole cose che, messe tutte insieme, sono determinanti. E’ ora passata di farlo”.
Fiorentina, le parole di Goretti in conferenza stampa

Momento della squadra.
“Nelle ultime partite credo di aver visto dei passi in avanti, oggi siamo tornati indietro. ogni palla buttata in area di rigore dimostrano che non c’è una sufficiente connessione e un grado di fiducia tra i giocatori, e questo dimostra che siamo obbligati a trovarla in una situazione che è difficile, molto difficile, ma è vietato mollare, è vietato cedere terreno, ma è vietato retrocedere”.
Vanoli.
“Chi fa un’analisi con un giusto spirito critico è ben accetto sempre. Più volte bisogna prendere decisioni anche drastiche, a volte decise, bisogna capire la situazione, , bisogna essere realisti e bisogna agire”.
Rigore contestato da Kean e Mandragora.
“Questa è una cosa che non mi piace e non è neanche la prima volta che la facciamo, quindi non mi piace doppiamente”.
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Lazio, Lotito denuncia minacce e pressioni: “Costretto a rivolgermi alle istituzioni”
Il presidente della Lazio presenta denuncia dopo intimidazioni, campagne diffamatorie e notizie false tese – secondo i pm – a spingerlo a cedere il club. Cinque gli indagati.
Il patron della Lazio, Claudio Lotito, rompe il silenzio e passa al contrattacco. Il presidente biancoceleste ha presentato denuncia per una serie di minacce, pressioni e false informazioni circolate via social, mail e telefonate anonime, che – secondo quanto riferito – miravano a costringerlo a vendere la società.
“Mi sono rivolto alle istituzioni perché, più volte, sono stato minacciato di morte. Ho raccontato tutto ciò che è accaduto e l’autorità giudiziaria ha poi agito di conseguenza”, ha dichiarato Lotito.
Lazio, la reazione di Lotito
Nel decreto di perquisizione, i magistrati parlano di “un disegno ampio e unitario” volto da un lato a diffondere notizie false per abbassare il valore del titolo in Borsa, e dall’altro a indurre l’azionista di maggioranza a cedere il pacchetto di controllo. Gli indagati avrebbero utilizzato i social e una testata online, “Millenovecento”, per rilanciare notizie infondate sulla presunta vendita imminente della Lazio e sull’idea attribuita a Lotito di far retrocedere volontariamente la squadra per ottenere il cosiddetto “paracadute” economico.

Diverse le segnalazioni che hanno dato il via all’inchiesta: uno striscione esposto in piazza del Parlamento con la scritta “Lotito libera la Lazio”, una telefonata con minacce di morte e varie e-mail dal contenuto offensivo. Le indagini proseguono per chiarire la portata del presunto piano di pressione ai danni del presidente biancoceleste.
Esteri
Turchia, caso scommesse in SuperLig: in manette anche calciatori di Galatasary e Fenerbahce
Nuovo scandalo scommesse nel mondo del calcio. In Turchia sono stati emessi mandati di arresto per 46 persone tra arbitri e tesserari. Tra i fermati anche calciatori di Fenerbahce e Galatasaray.
Non si ferma lo scandalo legato alle partite pilotate per le scommesse scoppiato in Turchia negli scorsi mesi. Come riportato dai media turchi, nella giornata di oggi sono stati emessi mandati di arresto per 46 persone, tra cui 29 calciatori e ex arbitri. Spiccano tra gli indagati anche alcuni tesserati dei due club più importanti della SuperLig, Fenerbahce e Galatasaray.
Si tratta di Mert Hakan Yandas, centrocampista 31enne dei gialloneri di Istanbul, e Metehan Baltac, difensore della formazione giallorossa.

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Turchia, l’inchiesta sul mondo del calcio si allarga
L’inchiesta sulle scommesse con tentativo di combine è emersa a fine ottobre dopo le indagini della procura di Istanbul in seguito alle dichiarazioni dell’ex presidente delle Federcalcio turca, Ibrahim Haciosmanoglu, secondo il quale era stato scoperto molti arbitri attivamente coinvolti in scommesse sportive. Le indagini della procura si sono concentrate inizialmente sui direttori di gara, per poi allargarsi anche verso i tesserati del club.
Il coinvolgimento di calciatori anche dei club più importanti della nazione getta ulteriore ombre sul sistema calcio della Turchia.
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