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Empoli, Nicola: “Sono soddisfatto dai ragazzi”
Il neo tecnico dell’Empoli ha risposto alle domande dei giornalisti, analizzando le insidie della partita con il Genoa.
La conferenza stampa
Di seguito le parole di Nicola:
In queste due gare le risposte l’hanno soddisfatta?
“Sono d’accordo con questa domanda, perché mi permette di precisare una cosa. I ragazzi hanno soddisfatto le mie aspettative, si sono applicati bene. Quello che chiediamo è una verifica rispetto alla settimana di allenamento. La continuità si produce durante la settimana, quando ti alleni bene e sei consapevole che fare un certo tipo di lavoro ti dà certi presupposti. Mi stanno soddisfacendo, ogni partita poi ci dà la possibilità di apprendere nuove cose”.
Soddisfatto del mercato?
“Io sono allineato all’idea di mercato dell’Empoli, che è sempre virtuoso. Ritengo che chi vada via non indebolisca il gruppo, l’importante è appunto il gruppo che fa rendere meglio il giocatore. L’idea era quella di fare poco o nulla perché credo molto nei giocatori che ho a disposizione. Ovviamente integrando alcuni giocatori che sono ai box e non vedono l’ora di raggiungerci.”
Empoli-Genoa
In queste partite la squadra ha saputo gestire e interpretare partite differenti. Col Genoa può essere uno step ulteriore?
“Da questo punto di vista ogni partita nasconde difficoltà ma anche opportunità. La gestione della partita è diversa per ogni avversario, l’espressione di lettura e gestione di una partita avverrà in maniera più consapevole man mano che andiamo avanti. Abbiamo introdotto cose per noi fondamentali, la partita di Torino ci ha dato indicazioni importanti. Il Genoa è una squadra qualitatativa e che gioca un calcio organizzato. Difendono con un blocco basso, sono abili nelle ripartenze, io credo che abbiano fatto un gran lavoro. Mister Gilardino gioca un calcio pratico ma veloce, basato sulla qualità dei singoli. Non è un caso che abbiano i punti che hanno, noi dobbiamo prendere questa gara per crescere ulteriormente”
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Ufficiale Bayern: ecco il nuovo allenatore
È arrivata l’ufficialità di Vincent Kompany come nuovo allenatore del Bayern Monaco. L’ex giocatore del Manchester City ha firmato un contratto triennale.
Come già anticipatovi la settimana scorsa, mancavano solo le firme per l’ufficialità di Vincent Kompany come nuovo allenatore del Bayern Monaco.
Oggi la firma è arrivata, per un contratto che legherà il belga ai tedeschi fino al 30 giugno 2027.
Di seguito il comunicato del club bavarese:
“L’FC Bayern ha ingaggiato Vincent Kompany come nuovo allenatore. Il 38enne belga ha firmato fino al 30 giugno 2027“
Bayern Monaco, le prime dichiarazioni di Kompany
Il nuovo allenatore dei tedeschi ha voluto presentarsi ai tifosi rilasciando le seguenti dichiarazioni ai microfoni del club:
“Non vedo l’ora di affrontare la sfida Bayern Monaco. È un grande onore lavorare per questo club che è un’istituzione del calcio internazionale. Come allenatore, devi lottare per quello che sei: io amo il possesso palla e la creatività, ma bisogna essere anche aggressivi e coraggiosi sul campo. Ora non vedo l’ora di dedicarmi alle cose fondamentali: lavorare con i giocatori e costruire una squadra. Una volta che le basi saranno solide, il successo sarà una conseguenza”.
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Milan-Camarda, ci siamo: a breve la fumata bianca
Milan-Camarda, avevamo annunciato giorni fa una forte accelerata da parte del club rossonero e possiamo dire che le parti hanno trovato un accordo.
Francesco Camarda si appresta a firmare il suo primo contratto da professionista. E la notizia positiva è che lo farà con il Milan.
In questi ultimi giorni c’è stata una fortissima accelerata da parte del club e dell’entourage del ragazzo i quali sono convenuti, insieme alla famiglia, che la soluzione migliore è quella di continuare a crescere negli ambienti rossoneri.
Pronto quindi il contratto con un ingaggio di poco inferiore al milione di euro, cifra assolutamente di tutto rispetto per un giocatore che ha compiuto da due mesi i 18 anni. Si legherà al Milan fino al 30 giugno 2027.
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Juventus, Buffon: “Thiago Motta ha qualcosa di speciale”
Gianluigi Buffon, al Globe Soccer Awards Europe 2024, si è espresso su vari temi. Ha parlato della nazionale, di Spalletti e ha dato un opinione sul nuovo allenatore della Juventus.
Ieri sera è andato in scena il Globe Soccer Awards Europe 2024, in cui all’ex capitano della Juventus è stato riconosciuto un premio alla carriera.
In seguito alla consegna del premio, ha avuto la possibilità di esprimersi riguardo ad alcuni argomenti del momento. Ha parlato della nazionale italiana, concentrandosi sull’Europeo ormai alle porte, a cui prenderà parte come capo delegazione della nazionale, e dei cambiamenti trasmessi alla squadra da Spalletti.
Inoltre, si è espresso anche sulla scelta di affidare a Thiago Motta la panchina della Juventus e su ciò che potrà dare ai bianconeri.
Le dichiarazioni di Buffon
Di seguito, le parole di Buffon:
SUL PREMIO – “E’ un grande onore essere qui e ricevere questo riconoscimento alla mia carriera. Questo è un premio che è stato vinto dai più grandi giocatori e sono davvero grato per questo premio, vuol dire che c’è grande considerazione per quello che ho fatto da portiere. Ma dato che ora sto iniziando a lavorare duro per un’altra carriera, spero tra qualche anno di tornare qui e ricevere un altro premio per ciò che farò da allenatore”.
SU THIAGO MOTTA – “Quello che ha dimostrato in questi anni, perché secondo me anche a La Spezia ha fatto un piccolo capolavoro, è il risultato di un allenatore che ha qualcosa di speciale. La Juve probabilmente, volendo cercare di dare nuova linfa al progetto, un progetto ambizioso quando prendi un allenatore simile, anche suggestivo, secondo me ha avuto il coraggio anche di rischiare. Secondo me è un rischio calcolato. Di allenatori speciali nella storia ce ne possono essere anche più di uno e sicuramente a oggi Thiago, per il percorso fatto, sta dimostrando di essere speciale”.
SULL’EUROPEO – “Curioso di vedere quello che posso dare e curioso di vedere come affronteremo questo appuntamento. Vialli? Un’eredità enorme. Non posso neanche pensare di poter fare una corsa con loro, perché arriverei staccato. Consapevole di questo devo solo cercare di fare il mio meglio per dare quello che posso. Come penso di guidare i ragazzi? Avendoli conosciuti bene credo che abbiano poco bisogno di orientamento, perché non sono dei ragazzi disorientati. Quelle poche volte che magari può capitare che qualche singolo vada fuori dall’alveo credo che già la presenza del mister basti a farlo rientrare in questo letto. La mia presenza può risultare quindi utile in altre situazioni”.
SU SPALLETTI -“Spalletti ha portato un senso di appartenenza spiccato, un modo di lavorare serio, lui e il suo staff stanno facendo di tutto per provare a dare qualcosina in più a questa squadra. Gara d’esordio la più complicata? La più difficile probabilmente no, ma forse la più delicata, perché iniziare nel modo corretto ti può dare quella fiducia e quella positività di cui tutti hanno bisogno, anche noi”.
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