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De Ligt flop anche al Bayern. E la Juve si gode Bremer…
Dura la vita per Matthijs de Ligt fuori dalla comfort zone dell’Ajax. L’avventura in Baviera per l’olandese è (sin qui) un altro flop.
Il momento nero del Bayern Monaco, sprofondato a -7 dal sorprendente Bayer Leverkusen di Xabi Alonso dopo la clamorosa sconfitta interna contro il Werder Brema di ieri, ha riacceso i riflettori su Matthijs de Ligt.
L’olandese, il cui rapporto con Tuchel non è esattamente idilliaco, ieri si è reso protagonista dell’ennesima prestazione non sufficiente, alimentando di nuovo e ulteriormente speculazioni in merito a un suo futuro lontano dalla Baviera.
I motivi del flop di De Ligt
Le prestazioni sciorinate dall’olandese al suo primo anno in terra teutonica avevano destato più di qualche perplessità. Difficoltà che avevano convinto il Bayern, su indicazione proprio di Tuchel, a pagare la clausola rescissoria di Kim. Il sud-coreano si sta dimostrando un difensore di alto livello anche in Germania, dopo averlo fatto a Napoli, e si è preso il comando della difesa.
Vicino a lui anche un altro giocatore estremamente deludente, come il francese Upamecano, sembrava essersi ritrovato. Un’ulteriore conferma della capacità di Kim di far rendere al meglio chi gioca vicino a lui, come successo in Italia con Rrahmani. Va da sé che la fiducia incondizionata che Tuchel ha nei confronti dell’ex-difensore del Fenerbahce ha tolto tantissimo spazio vitale a De Ligt.
Tanto che per l’olandese è già arrivato il momento di guardarsi attorno e pensare di trovarsi una nuova sistemazione in estate. A oggi l’ipotesi più probabile sarebbe quella di riabbracciare il suo vecchio allenatore al Manchester United, ma in pochi sarebbero pronti a scommettere sulla permanenza di Erik ten Hag sulla panchina dei Red Devils.
La Juve si gode super-Bremer
Volendo mettere a paragone il rendimento dell’ultimo anno e mezzo offerto da De Ligt e dal suo erede, ovvero Bremer, tutti gli indicatori pendono a favore del brasiliano. E di Allegri, che l’ha fortemente voluto a Torino.
De Ligt è stato lungamente usato come arma contro Max dai giochisti, ma anche con un allenatore che gioca esattamente come piace a loro (difesa alta e tanta costruzione dal basso) l’olandese è stato comunque un flop.
La cosa fa sorridere, pensando che fu proprio l’Ajax di ten Hag e De Ligt a decretare la fine del primo ciclo di Allegri alla Juventus. Oggi quasi tutti i componenti di quella squadra, compreso l’allenatore, hanno fallito nel tentativo di imporsi nel calcio che conta. Sintomatico di come il modello olandese sia difficilmente replicabile al di fuori della terra dei tulipani.
La guerra ideologica l’ha vinta Allegri e l’ha vinta con le sue idee. Ha convinto la dirigenza della Juventus a richiamarlo ed abiurare quell’insensata “rivoluzione giochista“, e lui la sta ripagando con il sogno di uno scudetto che sarebbe senza ombra di dubbio il più bello del ventunesimo secolo bianconero.
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Frosinone: il saluto di capitan Mazzitelli
Mazzitelli passa ufficialmente al Como. Il capitano del Frosinone saluta i propri tifosi e li ringrazia dell’affetto elargito in questi due anni.
Anni di gioie immense come la promozione da primo della classe, fino ad arrivare allo sofferta e inaspettata retrocessione.
Il Post
Con un post quasi strappalacrime, il “Cap” (così chiamato a Frosinone) ha comunicato di essere passato definitivamente al Como.
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Mazzitelli è un giocatore di un’altra epoca per carisma e temperanza. Un calciatore dai sani valori ed un professionista esemplare, ha voluto salutare così i suoi oramai ex-tifosi. ” Non posso non ringraziare anche i tifosi per tutto l’appoggio e il sostegno che mi hanno dato; in questa realtà le persone fanno la differenza. Ho scoperto il senso d’appartenenzache questa terra, la Ciociari, possiede e che rappresenta il vero motore di questa piazza. Ho cercato di onorare la vostra maglia ogni volta che sono sceso in campo. Adesso intraprendo un nuovo percorso ma sarò sempre uno di voi. Un abbraccio a tutti, Luca”.
Frosinone-Mazzitelli: una storia autentica
Sono passati solamente due anni da quando Mazzitelli ha vestito per la prima volta la maglia dei ciociari. Ed ora a Frosinone siamo ai titoli di coda di una storia d’amore, che sembra essere durata una vita in quanto emozioni e autenticità. Una di quelle storie che non sono consuetudine in un calcio moderno, che spesso, anzi sempre di più, ci ricorda di aver perso anche l’ultima scorsa di romanticismo.
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Milan, Furlani tranquillizza tutti su due giocatori:” Non dovete preoccuparvi”
Milan, è un Giorgio Furlani decisamente di buonumore quello che si è presentato davanti ai microfoni di Bloomberg. Qui di seguito le sue parole.
L’Amministratore Delegato Giorgio Furlani ha voluto tranquillizzare i tifosi preoccupati per un certo immobilismo sul mercato e sul fatto che alcuni top player potrebbero partire. Quantomeno prestando attenzione ad alcuni spifferi.
Ecco le sue parole:” La nostra ambizione è lottare per lo scudetto. Lo vogliamo fare attuando una strategia di sostenibilità. Vi porto un esempio, due anni fa, per la prima volta dopo 17 anni, il bilancio non ha registrato alcuna perdita. L’anno scorso abbiamo bissato questo importante risultato. Noi non siamo obbligati a vendere i giocatori per carenza di capitale o problemi di flussi di cassa. Quindi da tifoso vi posso dire che su Maignan e Theo non dovete preoccuparvi”.
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Spezia, il monte ingaggi continua a preoccupare: la situazione
Spezia, la situazione degli ingaggi elevati continua a condizionare il mercato. Sono tre, in particolare, i giocatori fuori dai parametri. Vediamo di seguito nel dettaglio.
Prosegue a rilento il mercato dello Spezia, frenato da altre priorità, come per esempio la questione relativa al monte ingaggi.
Come riferisce Il Secolo XIX, infatti, vari giocatori percepiscono emolumenti fuori dai parametri stabiliti, e per i quali bisognerà trovare una soluzione.
Daniele Verde
Gli interessati sono Daniele Verde e Arkadiusz Reca, con uno stipendio di 900mila euro annui, e Lukas Muhl con 750mila.
Qualora non dovessero trovarsi adeguate soluzioni, spiega il quotidiano ligure, si percorrerà la pista della spalmatura della cifra su più anni.
Si va verso la definizione, infine, per quanto riguarda la posizione di Szymon Zurkowski, in procinto di passare all’Empoli.
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