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DAZN, il Mise fa la voce grossa: la situazione
Non ci sarà nessun cambio, almeno per questa stagione. Gli abbonati di Dazn, per il campionato 2021-22, potranno ancora accedere da due device in contemporanea pur non avendo la stessa connessione. Questo è quanto stato confermato nell’incontro che si è svolto al Mise tra i vertici della piattaforma e il ministro Giancarlo Giorgetti e la sottosegretaria Anna Ascani.
Finisce sul nascere l’idea di Dazn di bloccare la doppia condivisione simultanea delle partite di calcio di questa stagione. Come previsto, si è tenuto oggi l’incontro tra i vertici di DAZN, il ministro Giancarlo Giorgetti e la sottosegretaria onorevole Anna Ascani, un confronto voluto dal ministro dello Sviluppo economico per “fare chiarezza, a tutela dei consumatori“. Al centro della discussione la lotta alla pirateria. Il ministero ha sottolineato la massima attenzione e vigilanza sulle criticità emerse in questi primi mesi.
Indice
Rimane tutto invariato
Ultimo punto della nota riguarda l’argomento principale di discussione, ribadendo che non saranno posti in essere cambi nell’utilizzo del servizio nel corso di questa stagione e che ogni tipo di modifica sarà comunicata in maniera chiara e trasparente e nei tempi congrui. DAZN, infine, auspica che possano esserci ulteriori occasioni di confronto con il Ministro, le Istituzioni e le Autorità, con l’obiettivo di sviluppare nel modo giusto temi di interesse collettivo.
A breve tutto in Full Hd
Entro la fine di novembre sarà disponibile ed entrerà in funzione il FULL HD, 1080P, che assicurerà una maggiore definizione delle immagini. Sul tema qualità, inoltre, l’azienda si impegna a proseguire e accelerare lo sviluppo del Multicast, che porta ad una riduzione del buffering – il rallentamento dell’immagine – di oltre il 50%.
Nota ufficiale
«Al termine dell’incontro con il Ministro Giancarlo Giorgetti e la Sottosegretaria Onorevole Anna Ascani, DAZN ribadisce il suo massimo impegno nel percorso intrapreso quando, alla fine di marzo 2021, sono stati assegnati i diritti per la trasmissione del campionato di calcio di Serie A.
Impegno che, nei mesi successivi, si è concretizzato in una serie di importanti investimenti già realizzati e che saranno ulteriormente incrementati nel corso delle prossime stagioni.
Al di là dell’investimento iniziale complessivo di 2.4 miliardi di euro per le tre stagioni, per la trasmissione della Serie A, DAZN ha intensamente lavorato sullo sviluppo della parte tecnologica, a beneficio dell’intero Paese, potenziando attraverso DAZN Edge le infrastrutture presenti, e, a vantaggio della qualità del servizio, ottimizzando la ricezione delle immagini.
Questo lavoro che, solo per questa prima stagione, ha già visto un investimento di oltre 10 milioni di euro, sarà ulteriormente potenziato nel corso delle prossime stagioni.
A riprova di ciò, è già stato annunciato che entro la fine di Novembre sarà disponibile ed entrerà in funzione il FULL HD, 1080P, che assicurerà una maggiore definizione delle immagini. Sul tema qualità, inoltre, l’azienda si impegna a proseguire e accelerare lo sviluppo del Multicast, che porta ad una riduzione del buffering – il rallentamento dell’immagine – di oltre il 50%.
Naturalmente tutto questo a beneficio del cliente e delle sue esigenze a cui DAZN è da sempre estremamente attenta.
A questo riguardo è utile ricordare che, in occasione dell’incidente del 23 settembre 2021, di cui da subito l’azienda si è assunta la responsabilità, sono stati previsti ed effettuati rimborsi, per una cifra complessiva pari a 10 milioni, per una mensilità a tutti i clienti impattati; modalità di azione già dimostrata dall’azienda in passato e pronta a ripetere in futuro, qualora dovessero ripresentarsi problemi di sua diretta responsabilità.
Nel percorso di attenzione al consumatore, inoltre, DAZN è pronta a sviluppare e potenziare ulteriormente il Customer Service sia dal punto di vista tecnico che con operatori, per assicurare sempre massima reattività e attenzione alle richieste dei propri clienti.
Da ultimo, nel corso dell’incontro, è stato ribadito che non saranno posti in essere cambi nell’utilizzo del servizio nel corso di questa stagione e che ogni tipo di modifica sarà comunicata in maniera chiara e trasparente e nei tempi congrui.
DAZN auspica che possano esserci ulteriori occasioni di confronto con il Ministro, le Istituzioni e le Autorità, con l’obiettivo di sviluppare nel modo giusto temi di interesse collettivo».
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Inter, parla Marotta dopo lo scudetto
Il CEO dell’ Inter ha elogiato il presidente Steven Zhang per la sua abilità nel delegare responsabilità efficacemente.
Le parole del CEO dell’Inter
Dapprima Marotta ha sottolineato l’importanza di concedere autonomia al management per consentire all’Inter di operare al meglio. Un’altra questione approfondita dal dirigente é come Zhang comprenda l’importanza della delega di compiti per il successo dell’organizzazione.
Marotta ha dichiarato che Zhang è costantemente informato sulle attività dell‘Inter. Quindi il team è per lui responsabile di ciò che accade all’interno del club.
Ha evidenziato come la responsabilità ricade sul management e non sulla proprietà.
Lavorare insieme in modo efficiente è essenziale per il successo e Marotta ha apprezzato il rapporto di collaborazione tra il management e la proprietà.
Marotta parla del club
Anche la fiducia di Marotta nella leadership di Zhang è evidente cosí come la solidità della gestione del club sembra promettente per il futuro.
Marotta ha garantito ai tifosi che il club è finanziariamente solido . Probabilmente la proprietà fornirà inoltre ulteriori dettagli sul rifinanziamento del debito.
Ha assicurato che qualsiasi errore è imputabile al management e non alla proprietá ed ha enfatizzato la trasparenza e la responsabilità del team di gestione nerazzurro. Ha sottolineato che lavoreranno duramente per garantire il successo della squadra.
La collaborazione efficace tra management e proprietà è orientata verso la stabilità e il successo del club.
La gestione di Zhang ha portato a significativi risultati sportivi per i neroazzurri. Marotta ha voluto rassicurare i tifosi sulla solidità della leadership del presidente.La prospettiva di continuità e di successo per il club sembra essere al centro della strategia di gestione del team.
È importante sottolineare che da quando é presente la gestione di Zhang ha portato a importanti risultati sportivi per il club. Tra questi la vittoria del titolo di campione d’Italia nella stagione 2020/2021.
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Assemblea ECA, Al-Khelaifi: “La Superlega non esiste”
All’Assemblea ECA (European Club Association) svoltasi ieri a Madrid ha presenziato il presidente Nasser Al-Khelaïfi, noto per essere anche il presidente del PSG.
Il presidente Nasser Al-Khelaïfi ha parlato della situazione dell’ECA. che sta attraversando una fase di grande espansione e conta oggi oltre 600 club affiliati grazie all’arrivo di 266 squadre aggiuntive in questa stagione.
Queste le parole di Al-Khelaïfi a tale proposito: “È un momento fantastico a causa della nostra rapida espansione e della nostra evoluzione positiva. Questo dimostra che l’ECA è un’organizzazione dinamica, democratica, rappresentativa e inclusiva.
Quando sono diventato presidente dell’ECA, c’erano 174 club… ora siamo 610. L’unità è la forza dell’ECA, che è completamente diversa dal precedente G-14”.
Il presidente ne ha approfittato anche per polemizzare sulla Superlega. Queste le sue parole: “La porta è sempre aperta per quei club che non sono nell’ECA. La Superlega non esiste. Quindi, quando se ne renderanno conto, saranno i benvenuti a tornare (l’allusione è soprattutto al Barcellona, ndr).
Abbiamo giocato contro di loro nei quarti di finale della Champions League, la migliore competizione per club al mondo. È la migliore competizione, il miglior sistema che abbiamo. Non sono davvero contenti, ma ancora una volta ci giocano perché sanno che è importante.
Sanno che è la competizione principale. Spero che quindi ne siate consapevoli. Sanno che la porta è sempre aperta. Siamo in contatto congiunto con la FIFA e l’UEFA”. I club che ancora sostengono convintamente il progetto della Superlega sono, in particolare, il Barcellona e Real Madrid.
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Milan, così non va: esci dalla mediocrità! | L’editoriale di Mauro Vigna
Milan, già dal titolo si può capire di che tenore (senz’altro duro) è il taglio di questo articolo. Non si può sprecare un’altra stagione.
Parlare con mesi di anticipo a volte può dare delle soddisfazioni, in quanto, spesso si viene smentiti. Ed è quello che spero vivamente accada. Perché altrimenti dovremo nuovamente assistere a un anno, il prossimo, sotto il segno della mediocrità.
Mediocrità, parola ricorrente durante questa stagione, basti vedere alcuni elementi in rosa. Che vanno cambiati, o meglio, vanno sostituiti con rinforzi qualitativamente superiori. Iniziamo da Calabria, bravo bello educato e con un cuore grande così, ma vederlo capitano di una squadra come il Milan appare, scusatemi, una bestemmia. Sapete vero di cosa stiamo parlando? Del Milan, squadra che ha alzato al cielo 7 Champions. Giusto per ricordarlo.
Una squadra che per due anni non è stata in grado di trovare un vice Theo Hernandez facendo giocare al suo posto terzini destri, difensori centrali e facendo il segno della croce in settimana augurandogli lunga vita calcistica.
Un centrocampo inesistente, caratterizzato da giocatori bravissimi ad accarezzare il pallone, un po’ meno a picchiare. Quanto servirebbe un Kessiè qualsiasi. E quanto servirebbe una punta centrale che non avesse 38 anni, con tutto il rispetto per Giroud, un ex campione, ma che da marzo in avanti deve giocare con l’ossigeno perché non ha un vero e proprio sostituto.
Quindi che si fa? Con Pioli a fine ciclo ci si trova praticamente a maggio senza avere deciso un allenatore e con gli altri club che stanno praticamente prendendosi i migliori attaccanti, lasciando a noi – forse – qualche briciola per quando decideremo di fare mercato.
Capitolo allenatore. Da qui capiremo se aspettarci un altro campionato mediocre, oppure no. Antonio Conte avrebbe permesso di alzare l’asticella, ma un Van Bommel, brava persona eh, ha pure pianto quando se ne è andato, pensate possa rappresentare la scelta giusta? Uno che ha la stessa esperienza di Palladino che almeno ha allenato in Serie A? Uno che ha subìto le stesse reti di Pioli, ma in Belgio? Giovane, parla 5 lingue, ma a noi serve uno con gli attributi che sappia strigliare Leao quando passeggia come fosse in Via Montenapoleone a Milano, durante un derby.
Ripeto, se sarò smentito sarò felice. In realtà è quello che voglio, essere smentito coi fatti. Con uno come Conte in panchina, con Gyokeres in attacco, magari uno come Amrabat in mediana, Buongiorno o Scalvini in difesa. Un forte terzino destro. E poi ne parliamo. Altrimenti…la solità mediocrità.
Questa deve essere la stagione della svolta, non serve molto. L’ossatura della squadra c’è, servono 4-5 rinforzi di qualità nei posti giusti. È un allenatore con le palle quadrate.
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