I nostri Social

Le bombe di Vlad

Daniele Garbo analizza l’11ª giornata

Pubblicato

il

Serie A

Intervista al Direttore editoriale della redazione “Le bombe di Vlad” Daniele Garbo sui temi più importanti del campionato

Direttore, le ultime due giornate di campionato hanno visto il Napoli recuperare un insperato pareggio in casa contro il Milan e vincere il Derby campao contro la Salernitana. Possiamo dire che la squadra di Garcia è uscita dal suo periodo di crisi?

“Mi sembra un po’ prematuro affermare con certezza che i partenopei siano usciti dalla crisi. I segnali sono incoraggianti. La squadra dopo un primo tempo non proprio esaltante ha recuperato una partita che sembrava persa contro il Milan, trovando un Raspadori in splendida forma.

Ora c’è da capire come ritornerà in campo Osimhen, che è tornato dalla Nigeria ma che deve essere ancora recuperare e con tutta probabilità salterà alcune partite a gennaio per la Coppa d’Africa.

Garcia ha incontrato molte difficoltà sul suo cammino fino ad ora, ma vista la qualità della rosa ,credo che pur non mostrando un gioco esaltante alla fine credo che i partenopei abbiano ottime possibilità di finire tra le prime quattro”

Napoli

La Roma fa risultato tra le mura amiche contro un ottimo Lecce. Lukaku e Azmoun ribaltano il risultato nei minuti di recupero. Ma come mai la compagine giallorossa fatica così tanto? Siamo sicuri che sia solo per colpa di un organico lacunoso oppure qualche responsabilità è anche dell’allenatore?

“Come già ampiamente detto, il mercato della Roma seppur fatto di alcuni nomi importanti è stato estremamente lacunoso. Ha preso dei giocatori che non sono sani fisicamente e che passano più tempo in infermeria che in campo (vedi Renato Sanches), perdendo un calciatore fondamentali come Matic.

Ora la squadra esprime un calcio antico fatto di ripartenza e contropiede senza un’identità di gioco definita, che si affida spesso alle giocate dei singoli, non è un caso che qualche tempo fa lo stesso allenatore portoghese disse che esistevano due versioni della Roma, una con Dybala e una senza Dybala, e questo per una squadra che vuole puntare ad arrivare in Champions League non è accettabile.”

Rimanendo in ambito Roma, hanno sicuramente fatto scalpore le dichiarazioni di Mourinho pre derby. Secondo lei le continue lamentele sul calendario corrispondono ad un atteggiamento professionale dell’allenatore portoghese?

“Mourinho è un maestro della comunicazione, un grande affabulatore che anche quando a ha torto riesce, attraverso le parole, ha fornire argomentazioni che fanno si che lui passi dalla parte della ragione. In una settimana calda come quella del derby la sua attività di comunicatore è fondamentale per scaldare l’ambiente.

Non mi sono piaciute invece le sue dichiarazioni riguardo al fatto che alcuni giocatori siano approdati in giallorosso perché “rotti”.  Se fossi stato il presidente dei giallorossi gli avrei immediatamente fatto una tirata d’orecchie”

L’Inter sembra la squadra da battere. Sette punti sulla quarta e pare che nessuna squadra riesca a mantenere il suo ritmo. Ora possiamo dire che è la favorita numero uno per la conquista dello Scudetto?

“Si, la squadra sembra essere maturata in alcuni aspetti che nelle due precedenti stagioni gli hanno impedito di conquistare il titolo. Hanno trovato uno nuovo leader straordinario come Lautaro Martinez che sta finalmente dimostrando tutto il suo enorme potenziale e anche Simone Inzaghi sembra essere maturato dal punto di vista tattico, visto l’ottimo gioco mostrato fino ad ora in Italia ed in Europa.

Unico punto dolente se devo dire, è quello di una rosa molto corta a livello del reparto offensivo. Lo scorso anno c’era abbondanza perché Dzeko seppure in età avanzata, ti assicurava una certa continuità di rendimento e poteva essere un ottimo rincalzo sia di Lautaro che di Lukaku, ora ci sono Arnautovic che fisicamente non offre moltissime garanzie e Sanchez che ha ottimi mezzi tecnici ma non si può pensare che possa sostituire Lautaro e Thuram.”

Capitolo Milan: Pioli sembrava sulla graticola, ma la vittoria in Champions League contro il Psg sembra aver rimesso, almeno per il momento, le cose apposto. In campionato però le cose non vanno come ci si aspettava. A cosa è dovuto secondo lei questa doppia versione dei rossoneri?

“La vittoria in Champions League è stata frutto di una grande prestazione di squadra e di una magnifica prestazione di uomini chiave come Leao, Giroud e Loftus-Cheek.

Il portoghese ha stravinto la sfida con Mbappè che è sembrato l’ombra di se stesso. Purtroppo Leao a differenza di Mbappè non riesce ad essere un Campione degno di questo nome, perché non ha continuità di prestazioni.

Quanto a Pioli è un ottimo allenatore e durante la sua avventura milanista ha resistito a molte tempeste. Ovvio che prestazioni come quelle mostrate sia nel secondo tempo del Maradona, sia nel match casalingo contro l’Udinese non sono accettabili.

Spero per il Milan e che per i suoi tifosi che a Gennaio possano comprare un centravanti in grado di far si che Oliver Giroud possa tirare il fiato visti i suoi 37 anni.”

Milan

La Juventus continua a vincere e si candida seriamente a diventare l’antagonista dell’Inter per la vittoria dello Scudetto. Riuscirà a tenere questo ritmo fino a fine campionato?

“La squadra è stata costruita ad immagine e somiglianza del suo allenatore. Non ha un buon gioco, ma è molto concreta e sfrutta al massimo l’abbondanza della sua rosa.

Nessuna squadra italiana può contare sul parco attaccanti della Vecchia Signora e questo a lungo andare potrebbe essere un fattore determinante per la classifica finale. Il mercato di gennaio potrà dare al tecnico toscano la possibilità ci completare una rosa che ha centrocampo ha delle lacune a livello tecnico, vista anche la squalifica di Fagioli.

Bisogna aggiungere che non ha ancora trovato squadre all’altezza che possano competere con il livello della sua rosa. Vincere aiuta a vincere, ma aspettiamo test più probanti per poterci esprimere definitivamente.

Una delle squadre di questo torneo è il Bologna, che sta facendo davvero ottime cose. Dove può arrivare secondo lei la squadra di Thiago Motta?

“Il Bologna è una squadra che in fase di calciomercato ha cambiato molto. Ha inserito molti volti nuovi e tutti di ottimo livello. Non era facile per Thiago Motta ripartire senza due leader come Dominguez ed Arnautovic. Hanno trovato il giovane attaccante Zirkzee che sembra davvero essere un ottimo prospetto.”

Zirkzee

Zirkzee e Karlsson

Zona B: Salernitana a picco dopo il cambio in panchina, Cagliari in netta ripresa grazie alla cura Ranieri. Forse i campani hanno fatto male a cambiare?

“Io lo dico da tempo. Il cambio dell’allenatore non credo fosse la soluzione ideale per la Salernitana. Avevano un ottimo allenatore sulla panchina come Paulo Sousa, forse il cambio poteva essere fatto a livello dirigenziale.

L’inesperienza del presidente Iervolino potrebbe costare caro alla Salernitana. I miei complimenti invece al Cagliari e a Claudio Ranieri che in una settimana non solo ha passato il turno in Coppa Italia ma ha anche abbandonato le acque agitate dell’ultima piazza in classifica rilanciando le proprie ambizioni di salvezza.”

Focus

LBDV presenta: “Un inviato poco speciale” e “Volevo solo giocare a ping pong

Pubblicato

il

LBDV

Domenica 21 aprile 2024, alle ore 18.30 presso il Punk Roma, in Via dei Durantini 18, a Roma, saranno presentati i libri “Un inviato poco speciale” (Edizioni2000diciassette) del Direttore Editoriale di LBDV, Daniele Garbo e “Volevo solo giocare a ping pong”, del caporedattore di LBDV, l’Avv. Ciro Romano (Caffèorchidea editore).

Indice

Dialogherà con gli autori il giornalista Mediaset Guido Del Turco, mentre a presentare l’incontro ci sarà il vice direttore di LBDV Alessandro Piacentini.

Un inviato poco speciale:

Il giornalista sportivo, già Mediaset, e direttore editoriale de Le Bombe Di Vlad Daniele Garbo ha depositato con 2000diciassette edizioni la sua opera giornalistico-letteraria: “Un inviato poco speciale” (clicca qui per ordinare la tua copia).

Tra interviste inedite, aneddoti e curiosità, “Un inviato poco speciale” ci guiderà lungo la ricca storia del giornalismo dagli anni ottanta in poi, così come vista dagli occhi di Garbo stesso, pregno protagonista di quei decenni.

A tal proposito, il nostro direttore editoriale così si è espresso:

“Non esagero se dico che questo libro è un “danno collaterale” del Covid-19. Perché senza la pandemia che ha colpito il mondo intero, non mi sarei mai messo a scrivere. Costretto in casa come tutti, in clausura, mi sono dedicato all’ascolto della musica, alla lettura dei giornali, alla rilettura di molti libri (tutti thriller, il mio genere preferito), ho limitato al minimo indispensabile la televisione.

Ma a un certo punto è esplosa la voglia di scrivere.

Ho scoperto che si può pubblicare un libro digitale su Amazon in “self publishing” ed è stata la molla che mi ha fatto tuffare sul PC.

In realtà volevo scrivere per me, per passare il tempo, per combattere la noia, per fissare alcuni momenti del mio percorso professionale. E mi sono accorto che avevo molto da raccontare.”

Garbo ci dà anche qualche “scorcio”, in anteprima, del suo libro:

“Ho scritto così il primo capitolo, quello intitolato “Week end a casa Gheddafi”, una sorta di sequestro di persona durato tre giorni in Libia.

Mi sembrava interessante, l’ho mandato a qualche amico e collega per avere un’opinione, possibilmente critica.

Le risposte entusiastiche e gli incoraggiamenti ricevuti sono andati ad li là di ogni più rosea aspettativa e mi hanno convinto di essere sulla strada giusta.

Ho scavato nei cassetti della mia memoria ritrovando episodi che avevo dimenticato, li ho messi in pagina e quando li ho riletti mi sono sembrati divertenti, oltre che inediti.

Ho cominciato a scrivere con regolarità, 4 o 5 ore ogni giorno, ho riletto tutto almeno dieci volte, trovando ogni volta un refuso, un’imperfezione, qualcosa che si poteva dire meglio. E ho limato e corretto e ancora corretto.

Non sono uno scrittore, quindi non ho idea di come facciano i veri scrittori: per me è stata un’esperienza fantastica perché mi sono proprio divertito.

 Quando ho sottoposto il libro intero alla mia giuria di amici e colleghi, oltre ai complimenti, ho ricevuto inviti unanimi: “Devi trovare un editore e pubblicare un libro cartaceo”. Più che un consiglio sembrava un ordine.”

“Ed eccoci qui, dopo aver firmato il mio primo contratto da “scrittore” in attesa di conoscere le date di uscita del libro.”, continua Daniele: “Mi piace il titolo, “Un inviato poco speciale”, ed è piaciuto a tutti perché rispecchia alla perfezione la mia personalità.

E secondo me sono azzeccati anche i titoli dei singoli capitoli.  Non so se il libro piacerà e se venderà qualche copia, ma già il fatto di vederlo pubblicato è per me un successo.

Confesso di essere rimasto sorpreso dalle reazioni alla notizia pubblicata sui social network: 31 mila visualizzazioni del tweet in cui annunciavo la firma del contratto mi sembrano un’enormità, ma naturalmente le vendite sono un’altra cosa.

Incredibili le reazioni anche su Facebook e Instagram. Mi hanno chiamato radio e televisioni private offrendomi di fare la presentazione del libro. Confesso che sono molto curioso di verificare come andrà a finire.”

La prefazione, inoltre, è stata curata dal giornalista  e radiocronista sportivo Riccardo Cucchi. Anche lui, come Garbo, ha tenuto a condividere un piccolo accenno della sua visione di questo mondo.

A dirne di “Un inviato poco speciale” anche Maria Pia Selvaggio, proprietaria della casa Editrice: “Un libro “fiume” fatto di ricordi; un insieme brillante di inchieste e interviste, di cose accadute messe in fila e a fuoco attraverso un realismo psicologico ed un’ironia senza eguali.

L’attenzione per i particolari, per i gesti compiuti da campioni sportivi, ma anche da personalità poliedriche, che gli sono passati “davanti al microfono”, ci aprono un panorama intellettuale da cui spesso si tira fuori, palesando un’umiltà senza eguali.

Daniele Garbo, scrittore, racconta in maniera distesa e rilassata, rispettando il ritmo che devono avere le cose narrate, riuscendo ad accendere riflettori su aneddoti e vite vissute di cui avremmo ignorato l’esistenza.

Per quanto straordinaria l’aneddotica, lo scrittore affonda in tutta una serie di persone e personaggi (Maradona, per citarne uno a caso), di cui rivela aspetti insoliti trattati in una tonalità capace di chiudere un cerchio narrativo, senza annoiare né pontificare.

Una storia? Una biografia? Un libro? Con lo scrittore Garbo la storia è stata scritta, la biografie raccontate, il libro pubblicato, a breve, con nostro sommo piacere.”

Volevo solo giocare a ping pong:

È il secondo dopoguerra, il mondo è diviso in due blocchi, ma da una parte e dall’altra le crepe si insinuano: Nixon cerca una exit strategy dal Vietnam, URSSe Cina confliggono sulla politica estera. I Beatles si sono sciolti, ma il loro ultimo singolo “Let it be” lo cantano tutti.

Nell’anticamera di un conflitto mondiale nefasto lo sport diventa un mezzo di propaganda ideologica. Ma la vita dei campioni non è mai facile ed è tra il campo e gli spalti che si apre un varco di pace e ribellione.

Storie e aneddoti di un mondo non troppo lontano si alternano fra le pagine di questo libro, rischiarando le vicende di Presidenti, leggende dello sport, attivisti politici e semplici comparse.

Fra un golpe e una rivoluzione, ai garofani di Lisbona e alle strade di Budapestfanno da contraltare campi di calcio, piscine di nuoto e piste di atletica. Sport e politica si nutrono delle stesse narrazioni: i popoli e gli atleti affrontano le loro battaglie, che a volte durano vent’anni, altre solo novanta minuti.

Con una scrittura che ha la voce calda di una cronaca appassionata, Ciro Romano disegna una mappa inedita degli anni della guerra fredda e di quel tempo – che forse non è mai passato del tutto – in cui una partita non era mai solo una partita. E in cui un pullman cinese che fa salire a bordo un campione americano di ping pong potrebbe cambiare il corso della Storia.

L’autore:

Ciro Romano vive a Salerno con la moglie, due figli e una cagnolina con fre zampe. È avvocato, abilitato alle Magistrature Superiori. Guarda il calcio dall’età di tre anni, e ne scrive per testate giornalistiche e pagine social. Prima per passione, poi per motivi professionali, diventa esperto di tifo radicale. Tiene conferenze e partecipa a dibattiti pubblici per l’abolizione alle limitazioni di legge al tifo e agli spostamenti delle tifoserie.

Volevo solo giocare a ping pong è il suo primo libro.

La promozione del libro:

Volevo solo giocare a ping pong sarà distribuito in tutte le librerie italiane (sia fisiche che online) a partire dall’11 aprile 2024. Il libro è già in lettura presso la stampa nazionale (Il Fatto Quotidiano, L’Avvenire e La Domenica de Il Sole 24 Ore hanno già confermato l’interesse a pubblicarne una recensione).

Inoltre il libro sarà presente al Salone del Libro di Torino dal 9 al 13 maggio, a Napoli Città Libro dal 14 al 16 Giugno e alla Frankfurter Buchmesse, la più importante fiera del libro a livello internazionale per lo scambio dei diritti, dal 16 al 20 ottobre 2024.

Volevo solo giocare a ping pong è disponibile anche su Amazon.

Continua a leggere

Le bombe di Vlad

Volevo solo giocare a ping pong. L’esordio letterario di Ciro Romano

Pubblicato

il

Volevo solo giocare a ping pong è l’esordio letterario di Ciro Romano.

Sabato 23 marzo 2024, alle ore 18.00 presso il Salone dei Marmi a Palazzo di Città, in Piazza Giovanni Amendola, a Salerno, sarà presentato in anteprima nazionale il libro “Volevo solo giocare a ping pong”, di Ciro Romano (Caffèorchidea editore).

Per l’evento sono previsti i saluti del Vicesindaco del Comune di Salerno Paky Memoli.

Indice

Dialogherà con l’autore Corrado De Rosa (psichiatra e scrittore) e interverrà Ciccio Rocco.

Il libro:

È il secondo dopoguerra, il mondo è diviso in due blocchi, ma da una parte e dall’altra le crepe si insinuano: Nixon cerca una exit strategy dal Vietnam, URSS e Cina confliggono sulla politica estera. I Beatles si sono sciolti, ma il loro ultimo singolo “Let it be” lo cantano tutti.

Nell’anticamera di un conflitto mondiale nefasto lo sport diventa un mezzo di propaganda ideologica. Ma la vita dei campioni non è mai facile ed è tra il campo e gli spalti che si apre un varco di pace e ribellione.

Storie e aneddoti di un mondo non troppo lontano si alternano fra le pagine di questo libro, rischiarando le vicende di Presidenti, leggende dello sport, attivisti politici e semplici comparse.

Fra un golpe e una rivoluzione, ai garofani di Lisbona e alle strade di Budapest fanno da contraltare campi di calcio, piscine di nuoto e piste di atletica. Sport e politica si nutrono delle stesse narrazioni: i popoli e gli atleti affrontano le loro battaglie, che a volte durano vent’anni, altre solo novanta minuti.

Con una scrittura che ha la voce calda di una cronaca appassionata, Ciro Romano disegna una mappa inedita degli anni della guerra fredda e di quel tempo – che forse non è mai passato del tutto – in cui una partita non era mai solo una partita. E in cui un pullman cinese che fa salire a bordo un campione americano di ping pong potrebbe cambiare il corso della Storia.

L’autore:

Ciro Romano vive a Salerno con la moglie, due figli e una cagnolina con fre zampe. È avvocato, abilitato alle Magistrature Superiori. Guarda il calcio dall’età di tre anni, e ne scrive per testate giornalistiche e pagine social. Prima per passione, poi per motivi professionali, diventa esperto di tifo radicale. Tiene conferenze e partecipa a dibattiti pubblici per l’abolizione alle limitazioni di legge al tifo e agli spostamenti delle tifoserie.

Volevo solo giocare a ping pong è il suo primo libro.

La promozione del libro:

Volevo solo giocare a ping pong sarà distribuito in tutte le librerie italiane (sia fisiche che online) a partire dall’11 aprile 2024. Il libro è già in lettura presso la stampa nazionale (Il Fatto Quotidiano, L’Avvenire e La Domenica de Il Sole 24 Ore hanno già confermato l’interesse a pubblicarne una recensione). Inoltre il libro sarà presente al Salone del Libro di Torino dal 9 al 13 maggio, a Napoli Città Libro dal 14 al 16 Giugno e alla Frankfurter Buchmesse, la più importante fiera del libro a livello internazionale per lo scambio dei diritti, dal 16 al 20 ottobre 2024.

L’editore:

Nata nel 2017, ispirandosi a un luogo letterario – Il Cafè Orquidea del Sostiene Pereira di Antonio Tabucchi – Caffèorchidea si è imposta da subito fra le realtà editoriali più interessanti nel settore della piccola e media editoria nazionale. Nell’ultimo anno è stata finalista al Premio Mastercard, nella sezione Esordi, con La Sperta e La Babba di Giovanna Di Marco. Titolo finalista anche in altri concorsi prestigiosi (tra i quali: Premio Il Ceppo e Premio Letterario Mario La Cava).

L’editore ha all’attivo importanti collaborazioni con i maggiori professionisti del settore, tra i quali Francesco Borrasso, editor e scrittore, e Stefano Marra, designer dal curriculum internazionale (collaborazioni con Einaudi, Il Sole 24 Ore, The Guardian, The Wall StreetJournal) e autore delle copertine dei titoli Caffèorchidea.

Continua a leggere

Calciomercato

ESCLUSIVA LBDV – Juve: Rinnovo Rugani, l’agente frena

Pubblicato

il

Davide Torchia, agente di Daniele Rugani, ha parlato in esclusiva ai microfoni di LBDV.

Incalzato sulla questione del rinnovo contrattuale del suo assistito, il procuratore del difensore bianconero ha così risposto:

“Al contrario di quanto stanno scrivendo in queste ore, al momento con la Juventus ancora non abbiamo firmato nulla”.

Indice

Il contratto di Rugani con la Juventus

Il contratto di Daniele Rugani con i bianconeri scadrà al termine di questa stagione, il 30 giugno 2024.

Il difensore, nato a Lucca il 29 luglio 1994, veste i colori bianconeri dalla stagione 2015/2016.

Una lunga permanenza con la Juventus, interrotta solo dalla parentesi in cui ha militato, fra il 2020 e il 2021, al Rennes, in Francia, e al Cagliari in Serie A.

Con la maglia della Juventus, Rugani, ha vinto 5 scudetti, 3 Coppe Italia e due Supercoppe Italiane, oltre a una Coppa Italia Primavera nella stagione 2012/2013.

Nel frattempo la Juventus sarà impegnata in campionato domenica alle 12.30 contro il Genoa.

Queste le probabili formazioni:

JUVENTUS (3-5-2): Szczesny; Gatti, Bremer, Danilo; Cambiaso, McKennie, Locatelli, Miretti, Kostic; Chiesa, Vlahovic.

GENOA (3-5-1-1): Martinez; De Winter, Bani, Vasquez; Messias, Frendrup, Badelj, Malinovsky, Spence; Gudmundsson; Retegui.

I bianconeri, inoltre, grazie all’eliminazione del Napoli dalla Champions League, parteciperanno al prossimo Mondiale per Club.

Questa la nota dei bianconeri:

“È ufficiale: la Juventus prenderà parte alla prima edizione del nuovo formato del Mondiale per Club, in programma nell’estate 2025 negli Stati Uniti.

Una competizione che permetterà ai bianconeri di scendere in campo e competere contro alcuni dei migliori club al mondo in un torneo che vedrà coinvolte 32 squadre che arriveranno da ogni angolo del globo.

(Foto: Depositphotos)

Continua a leggere

Ultime Notizie

Roma, Pinto Roma, Pinto
Calciomercato4 minuti fa

Roma, un tesoro sprecato: gli acquisti flop di Pinto

Visualizzazioni: 3 La Roma e Pinto si sono detti addio: il dirigente portoghese nei suoi anni in giallorosso ha fallito...

Sarri Sarri
Serie A13 minuti fa

Serie A: Sarri: “Tra 2/3 anni smetto di allenare”

Visualizzazioni: 112 Serie A: l’ex allenatore della Lazio, Maurizio Sarri, ha parlato del suo futuro al termine dell’iniziativa: “Un caffé...

Notizie24 minuti fa

Luis Alberto è un separato in casa, dal rischio vertenza alla cessione: tutti gli scenari

Visualizzazioni: 152 Salvo clamorosi colpi di scena, la lite fra Tudor e Luis Alberto di settimana scorsa ha sancito la...

Inter Inter
Calciomercato34 minuti fa

Inter, Baccin annuncia: “Orgogliosi che Taremi e Zielinski ci abbiano scelti. Su Julian Alvarez…”

Visualizzazioni: 188 Il vicedirettore dell’Inter, Dario Baccin, ha parlato ai microfoni di Sky Sport soffermandosi su vari argomenti, tra cui...

Juventus, Buffon Juventus, Buffon
Coppa Italia43 minuti fa

Buffon: “Spero che l’Atalanta vinca un trofeo…ma spero che sia l’Europa League”

Visualizzazioni: 179 L’ex portiere della Juventus e della Nazionale Gigi Buffon ha parlato ai microfoni di Sky in merito alla...

Milan Milan
Notizie49 minuti fa

Milan: le ultime su Maignan e Chukwueze

Visualizzazioni: 320 Novità sull’infermeria in casa Milan. Torna in gruppo Maignan insieme a Mirante, entrambi presenti a Milanello. Per Chukwueze...

Abramovich vuole vendere il Chelsea Abramovich vuole vendere il Chelsea
Esteri1 ora fa

La sudditanza nei confronti del Chelsea ha fatto (quasi) fallire il Vitesse

Visualizzazioni: 158 Il Vitesse è virtualmente fallito. Dalla penalizzazione monstre in campionato ai legami con il Chelsea: tutte le cause...

Juventus Juventus
Notizie1 ora fa

Juventus, oggi è il compleanno di un ex bianconero

Visualizzazioni: 182 Oggi è il compleanno di un ex calciatore che ha vestito la maglia della Juventus dal 2014 al...

Arsenal Arsenal
Calciomercato2 ore fa

Arsenal, un asso potrebbe partire: per lui, 100 milioni

Visualizzazioni: 143 A fine stagione, l’Arsenal si potrebbe privare di un pezzo da novanta: anzi, da cento milioni di euro....

Casemiro Casemiro
Calciomercato2 ore fa

Casemiro, nel futuro c’è… La destinazione per il brasiliano

Visualizzazioni: 180 Il centrocampista del Manchester United Casemiro è sempre più lontano dalla Premier League. A fine stagione sarà addio...

Le Squadre

le più cliccate