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Chi vincerà il Pallone d’Oro? Tutti i favoriti
La stagione calcistica 2021/2022 si è ormai chiusa e si inizia a sentire aria di Pallone D’Oro. Ecco chi, secondo i bookmakers, prenderà il posto di Messi.
Per anni, per la precisione dal 2008 ad oggi, abbiamo visto un continuo passaggio di testimone tra Lionel Messi, vincitore del pallone d’oro ben otto volte, e Cristiano Ronaldo vincitore del pallone d’oro ben sei volte. Questa stagione calcistica però ha rotto questa tendenza portando una forte ventata di cambiamenti. Cambiamenti che hanno reso possibile l’ascesa di nuovi fenomeni, segnando l’inizio per una nuova generazione di campioni.
A differenza degli anni scorsi, quest’anno nella lista dei possibili vincitori del Pallone d’Oro, non appaiono nomi come Messi e Ronaldo in quanto entrambe non sono riusciti a riportarsi a casa abbastanza vittorie e titoli. Basta pensare che Messi, nonostante la vittoria del campionato Ligue 1 con il PSG, non è riuscito a riportarsi a casa la Champions. Stessa storia per Ronaldo, che, anche se quest’anno è riuscito a raggiungere ben 815 gol nella sua carriera, insieme ai Red Devils quest’anno non è riuscito a raggiungere né la vittoria della Premier League e né la Champions. Ma a sostituire i nomi di Messi e Ronaldo, ci sono vari nomi in ballo partendo da Karim Benzema, Mohamed Salah, Robert Lewandowski, Kylian Mbappe, e Sadio Mané.
Partiamo da Sadio Mané, attaccante del Liverpool, quest’anno è riuscito a segnare ben 26 gol, contando 5 assist. In più il giocatore è arrivato ad un passo dalla vittoria della Champions League ed ha vinto la Coppa D’Africa. Una performance strabiliante che lo ha portato a diventare uno dei favoriti dai siti scommesse nella lista dei vincenti del Pallone D’Oro con quota 25.00 su Sisal e 10.00 su SportitaliaBet. Le quote che danno Manè come favorito sono decisamente positive, e sorprendentemente più basse di quelle che danno Mbappé come favorito (40.00 su Sisal, 25.00 su SportitaliaBet), afferma Giacomo esperto scommesse e bonus su BookmakerBonus.it. Alle stesse quote di Sadio Mané troviamo Robert Lewandowski, con quota 25.00 su Sisal e 24.00 su SportitaliaBet, il che non è per niente una sorpresa considerando le sue 55 reti e 10 assist, e la vittoria di Supercoppa di Germania e la Bundesliga con il Bayern Monaco.
Al secondo posto, secondo i bookmaker, troviamo invece Mohamed Salah, centrocampista/attaccante del Liverpool, che grazie a 32 reti e 18 assist, ed una vittoria della League Cup, al momento viene dato come secondo favorito con una quota 12.00 su Sisal, 20.00 su SportitaliaBet. Ma tra tutti questi nomi ne risalta solamento uno Karim Benzema, al momento quotato a 1.05 da quasi tutti i siti scommesse consultati. Ma di certo non è una sorpresa considerando che il campione del Real Madrid quest’anno è riuscito a segnare ben 45 reti con ben 13 assist in 46 partite stagionali. Inoltre, Benzema a differenza degli altri candidati può contare ben tre titoli: Champions League, Liga, e titolo da capocannoniere in entrambi i due campionati.
Ovviamente mancano ancora i Mondiali ma, in base alle performance di questa stagione, Benzema è il giocatore che ha lasciato più il segno principalmente per il risultato che insieme al Real Madrid è riuscito a raggiungere in Champions League. D’altronde si può dire che questa è stata sia la Champions del Real ma anche di Karim che ha dimostrato una prestazione strabiliante
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Milan-Conte, ci siamo? Le (ultime) resistenze di Furlani
Milan-Conte, un accostamento che noi di Calcio Style scriviamo da gennaio, mese del famoso accordo di massima con l’allenatore. Vediamo le evoluzioni della situazione.
“Vediamo cosa succede”, queste le poche parole di Antonio Conte dette a un tifoso rossonero il quale una settimana fa gli aveva chiesto se vi fossero possibilità concrete di vederlo sulla panchina del Milan la prossima stagione. Avrebbe potuto rispondere diversamente, con un no comment, oppure con un’altra frase di circostanza ed invece la speranza nel leccese di una chiamata è viva più che mai. Soprattutto nel day after la sconfitta contro la Roma che è valsa l’uscita dall’Europa League.
Il treno Conte non passa tante volte, bisogna salirci. Questa è un po’ l’idea di Zlatan Ibrahimovic il quale, fin dall’inizio della sua nuova esperienza da dirigente, ha fatto il nome del tecnico leccese stringendo con lui un accordo di massima a gennaio. Le vicende poi le abbiamo seguite tutti. Un Milan che si è fortemente ripreso in campionato, l’indagine della Procura di Milano che ha di fatto rallentato l’ingresso di nuovi soci di minoranza, operazione solo rimandata e la ritrosia di Giorgio Furlani il quale preferirebbe proseguire con Pioli o con altre tipologie di tecnici maggiormente aziendalisti.
Giusto o sbagliato che sia, un ministro senza portafoglio come Ibrahimovic può lanciare l’idea, ma ci vuole il consenso dell’Amministratore Delegato e della proprietà. Gerry Cardinale ha praticamente detto a Ibra di fare quello che serve per rilanciare il Milan, dimostrazione di piena fiducia, ma c’è ancora da scardinare quell’idea comune che vede in Conte un possibile destabilizzatore dell’ambiente. L’aspetto economico in questo caso sembra essere in secondo piano.
Lo svedese riuscirà a convincere Furlani? Per la risposta, questione di poche settimane.
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Pioli, secondo posto poi Napoli: il futuro del tecnico
Pioli, una serata da dimenticare quella di ieri sera in Europa League contro la Roma. Andiamo a vedere cosa gli riserverà il futuro in base alle informazioni che abbiamo raccolto.
“Portate pazienza fino alla fine della stagione”, questo ha detto ieri sera Stefano Pioli durante la conferenza stampa che ha messo i titoli di coda alla partecipazione in Europa League. E a dire il vero, di pazienza i tifosi ne hanno sempre meno.
Ma c’è un cammino in campionato da portare avanti, un secondo posto da difendere con le unghie e coi denti e soprattutto un derby da giocare lunedì sera. Ci si aspetta una reazione decisa, sebbene i cugini interisti abbiano mille motivazioni per fare bene proprio in quella serata.
Il futuro di Pioli è praticamente già scritto, noi di Calcio Style lo sosteniamo da tempo. Non è sicuramente una partita a spostare l’ago della bilancia a favore o contro il tecnico parmense. La decisione era già stata presa e, con la gara di ieri, si è solamente fortificata l’idea tra la dirigenza di avere fatto la scelta giusta.
Ci sono buone possibilità che Pioli possa scendere al sud Italia ed accasarsi al Napoli. Nonostante De Laurentiis abbia finora fatto una corte serrata ad Antonio Conte, anche l’ego ha una certa importanza. Vedersi respinto in almeno 3 occasioni non deve di certo essere piaciuto al vulcanico presidente partenopeo il quale avrebbe deciso di puntare su Pioli.
Un allenatore ideale per ricostruire un ambiente complicato. Lo abbiamo visto con il Milan quando da zero ha saputo portare la squadra allo scudetto. Anche dal punto di vista dell’ingaggio, Pioli sarebbe decisamente più a buon mercato rispetto al leccese. Tra De Laurentiis e Pioli ci sono stati contatti diverse settimane fa. Il tecnico parmense aveva fatto capire di essere lusingato dall’interesse, tuttavia non si era pronunciato perché concentrato sulla stagione in corso. Come più volte detto, si ragionerà a bocce ferme, ma siamo certi che le cose stiano andando avanti.
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Roma-Milan 2-1, De Rossi inchioda il Diavolo: le pagelle
Roma-Milan 2-1, i capitolini battono i rossoneri e si guadagnano il passaggio del turno in Europa League. All’Olimpico i giallorossi si impongono grazie ai gol di Mancini e Dybala. A nulla è servito il gol di Gabbia nel finale.
Maignan 6: ultimamente gli tocca spesso raccogliere palloni alle sue spalle, ma di colpe ne ha ben poche.
Calabria 4: concorso di colpa con il tecnico che lo utilizza (sbagliando) a centrocampo (dal 46 Reijnders 5: inspiegabile questo cambio)
Gabbia 5,5: errore su Dybala, ma tiene botta e segna la rete dei rossoneri
Tomori 5: cerca di reggere una situazione non facile. Balla in maniera eccessiva, ma ha l’attenuante del rientro
Theo Hernandez 4: si vede poco e si fa espellere nel finale
Musah 5: si innamora troppo del pallone, ma ha grinta da vendere. Uno dei meno peggio
Bennacer 5: prova complicata, viene sostituito per lasciare spazio ad un altro attaccante (dal 40’ Jovic 4: non incide)
Pulisic 4,5: sbaglia troppi palloni, la peggiore partita da quando è al Milan
Loftus-Cheek 4: in un pessimo stato di forma, si vede praticamente mai (dal 46’ Chukwueze 6: il più in forma)
Leao 3: grandi premesse, ma imbarazzante e al limite dell’irritante
Giroud 3: non gli si può chiedere di più, non ne ha
Pioli 2: sbaglia tutto, cambi inspiegabili e sotto l’aspetto della mentalità in campo non si commenta nemmeno. Subìsce in due occasioni una lezione di calcio da De Rossi
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