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Biasin: “Cavani-Inter? E’ solo un’opzione. Per Tonali 40 milioni e niente aste”

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Intervistato in esclusiva per Le Bombe di Vlad il collega Fabrizio Biasin, firma di Libero, opinionista ed editorialista sportivo, che da anni collabora con Tuttomercatoweb.com .

Ne è scaturita una fresca chiacchierata in cui Biasin ci ha regalato una sua istantanea sull’attuale situazione della Serie A, sullo scenario della ripresa imminente del calcio, ma soprattutto sul calciomercato in chiave Inter: da Lautaro a Cavani, passando per Tonali.

Nel protocollo FIGC approvato dal Cts è stata confermata, per ora, la quarantena a 14 giorni. Questo potrebbe determinare facilmente l’eventuale nuovo stop del campionato in presenza anche di un solo caso di positività al Covid-19. Potrebbe essere l’escamotage per avere mano libera eventualmente per il Piano B dei Play-Off/Out o addirittura della cristallizzazione della classifica mediante il famoso algoritmo?

“Non esiste né un Piano B né un Piano C secondo me. Nel senso che nel caso dovessero aumentare i contagi ci si ferma lì, punto. Non ci sarebbe, in quel caso,  possibilità di organizzare i play off e i play out, altre partite e altri eventi sportivi. Questa è più una cosa che un po’ tutti ci siamo raccontati, per creare delle opzioni eventuali in via teorica A mio giudizio o si finisce o non si finisce, in questo caso si cristallizzerà la classifica. O si decide di far finta di credere al protocollo al cento per cento o difficilmente si arriverà al termine. Più passa il tempo più diminuiscono le possibilità di trovare soluzioni alternative. Sul protocollo della quarantena io credo che il Cts verrà incontro ad eventuali esigenze e si disporrà la quarantena individuale. Io dico che loro han fatto questo tipo di ragionamento: “Iniziamo così se succede domani vediamo”. Ma se i numeri sono quelli attuali, si procederà all’isolamento del singolo”.

Questione PAY-TV. Il Ministro Spadafora spinge per la trasmissione delle partite in chiaro, la legge lo vieta e servirebbe ulteriore intervento normativo. Credi che si troverà un compromesso con la TV a pagamento o c’è il pericolo di un nuovo braccio di ferro?

“Molto difficile trovare un accordo da questo punto di vista. Tutti hanno ragione e nessuno ha torto in questa vicenda – commenta Biasin – ,  le TV che hanno pagato per avere i diritti esclusivi su un prodotto e il mondo della politica che ha l’esigenza di evitare possibili assembramenti. Io non riesco a vedere un incastro. Si andrà avanti col sistema classico, se poi l’opinione pubblica da di matto, se ci saranno comportamenti irresponsabili, come un assembramento durante Juve-Lazio, allora si vedrà. Alla fine prevalgono sempre gli  interessi economici. Chi deve decidere ovviamente ci racconta che stanno facendo di tutto per andare incontro alla gente. Poi si andrà avanti lo stesso.”

Lautaro-Barcellona, Ausilio esige l’intera clausola mentre dalla Spagna rimbalza la conferma di accordo ormai raggiunto tra il calciatore e il Barcellona. Pensi che i blaugrana pagheranno per intero l’ammontare della clausola oppure sarà una trattativa estenuante dove entreranno anche dei calciatori?

“Esistono le sfumature tra queste due possibilità. Ausilio è stato chiaro – afferma Biasin – , ma con questo non significa che che l’affare non si possa fare anche in maniera diversa. Ci sono tutte le possibilità che l affare si faccia, a prescindere dalla clausola. Il che non vuol dire per forza arrivare a 111 milioni,  magari con 90 più un giocatore l’Inter potrebbe accettare. Il giocatore vuole andare a giocare con Messi, ma non si metterà certo di traverso. L Inter è molto serena, nella peggiore delle ipotesi incasserà una somma talmente alta, che potrà decidere come e quando reinvestirla.  Non c’è grossissima apprensione in casa nerazzurra. Il Barcellona negli ultimi anni ha concesso pagamenti alti, non vedo per quale motivo debba tirare troppo la corda con l’Inter.”

Secondo Radio Mercato i nomi in orbita Inter, dopo la cessione di Icardi, sembrano essere due: Cavani e Lacazette. Chi dei due è più vicino alle intenzioni dell’Inter? C’è anche un terzo nome?

“Non ho certezze. Ragiono per logica e francamente non mi sembrano profili che possano entusiasmare più di tanto, per diverse ragioni. Non sono prime scelte, in questo specifico momento è più il calciatore a cercare la soluzione attraverso il suo agente, che il club a cercare davvero una trattativa. Ma è chiaro che le cose poi nel mercato cambiano, al momento è così. Poi se il Barcellona si porta via Lautaro e l’Inter trova gli incastri giusti e non dovessero concretizzarsi altre situazioni, può anche arrivare Cavani e può essere anche la soluzione migliore in quel momento.”

Su Tonali in maglia nerazzurra quanto c’è di concreto?

“Nel mercato quello che non emerge un giorno, magari emerge quello dopo. Su Sandro Tonali, in questi giorni sto lavorando parecchio. Ti posso dire che non ci sono grandi novità. L’Inter parla di un’offerta complessiva di 40 milioni. Non vuole andare oltre. Al momento non c’è alcuna offerta ufficiale. Posso presumere che ci sia accordo col calciatore, o comunque una disponibilità. A Conte piace – puntualizza Biasin – ma Tonali piace a tutti.  Non farei molto riferimento alle parole di Cellino, che ovviamente sa di avere tra le mani un calciatore importante. A questo gioco possono abboccare tanti ma non professionisti di grande livello. Il Brescia ha un giocatore fortissimo,  prova a scatenare un’asta. Ma l’Inter non ha assolutamente intenzione di andare oltre quella cifra.”

Sarà un mercato scoppiettante per Ausilio e Marotta, il budget a disposizione sarà importante. Credi che ci siano le condizioni per consentire all’Inter di diminuire finalmente il gap con la Juventus? Con uno sforzo di immaginazione, che tipo di griglia prevedi per le squadre di vertice del campionato considerate le possibilità finanziarie di ciascuna?

Il gap l’ha già colmato, siamo passati da 40 punti di distacco a pochissimi punti. L’Inter è in ascesa, come club e anche come squadra, la Juve è da tanti anni li sopra. La differenza si sta assottigliando. Mi da sempre un po’ fastidio la parola mercato scoppiettante. Io mi auguro che l’Inter faccia pochi acquisti sensati, quei due o tre giusti. Non tantissimi senza senso. Operazione Icardi serviva a coprire situazioni pregresse. L’Inter deve fare due e tre colpi di primo livello, la squadra è già forte così, non va cambiata. La griglia del vertice è impossibile da decifrare. La Juve ha un  margine importante, l’ Inter sembra quella accreditata a dare più fastidio.  Il Napoli deve fare degli investimenti, ADL guadagna con il calcio e non col cinema e ha l’interesse a costruire una squadra forte, che ci provi. Poi ha un bravissimo allenatore. Io metterei pure la Lazio, francamente. Ogni anno nessuno la inserisce e poi – conclude Biasin – te la ritrovi lì a lottare per lo scudetto.”

fonte: LeBombediVlad

Fondatore e Direttore Editoriale della testata giornalistica Calciostyle.it. Nato a Roma, classe 1981.

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Como, la Serie A dopo 21 anni: quanto ha speso la proprietà

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Como

Il ritorno del Como in Serie A rappresenta un traguardo significativo dopo un’attesa lunga 21 anni.

Questo risultato è stato ottenuto nell’ultimo match contro il Cosenza, dove un pareggio è stato sufficiente per garantire la promozione, visto che il Venezia ha perso e il Como è andato ai playoff.

La presenza di Thierry Henry ha aggiunto un tocco di festa a questa occasione speciale.

Con il ritorno in Serie A, il Como ottiene una piattaforma adeguata per sviluppare le proprie ambizioni, supportate dalla ricca proprietà degli Hartono, la più abbiente nel panorama calcistico italiano.

Nonostante la società non abbia fatto dichiarazioni esplicite, l’obiettivo è di lottare per un posto nelle competizioni europee.

I fratelli Robert e Michael Hartono, con un patrimonio stimato rispettivamente a 26,5 e 25,5 miliardi di dollari, sono tra i proprietari più ricchi nel calcio mondiale.

Questa ricchezza si è tradotta in investimenti significativi per il Como, acquistato nel 2019 per 200mila euro.

Negli ultimi quattro anni, la proprietà ha versato complessivamente 43,3 milioni di euro nelle casse del club, principalmente attraverso aumenti di capitale.

Sebbene i bilanci abbiano registrato perdite, l’impatto economico della proprietà è stato mitigato dai versamenti patrimoniali, che sono passati dai 2,5 milioni del 2019/20 ai 21,9 milioni del 2022/23.

Complessivamente, considerando anche gli investimenti in conto capitale, ricavi e l’acquisto del club, la proprietà ha investito 41,5 milioni di euro nei primi quattro anni di gestione del Como.

Di seguito i bilanci presi dal sito calciofinanze.it

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Lazio, 50 anni fa lo scudetto di Maestrelli

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lazio

Intervistato da Il Messaggero, nel giorno dei 50 anni dalla conquista dello scudetto con Maestrelli, l’ex calciatore della Lazio Luigi Martini ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:

“Non può essere solo una vittoria di uno scudetto a far diventare una squadra leggenda.

Anche il Cagliari, il Verona, la Fiorentina hanno strappato un tricolore contro ogni pronostico, ma nessuno è finito nel mito.

Qualche altra società al mondo ha avuto due-tre giocatori che facevano anche i paracadutisti?

Qualche squadra spaccava i lampioni con le pistole in ritiro per spegnere la luce?

Chi club aveva un presidente rovinato dai debiti fino al collo, che chiedeva prestiti per rimetterli nella Lazio perché la considerava la sua unica ragione di vita?

Quale gruppo è stato travolto da una simile spirale di morte come uno scherzo del destino?

Qualche altro allenatore muore va in una cappella e i porta dentro i due giocatori più significativi?

Brera e i giornalisti del nord ci snobbavano.

Pasolini ci chiamava la banda di fascisti, eravamo considerati la feccia del calcio, e invece eravamo leggenda.

Non solo perché sapevamo giocare.

Eravamo così trainanti che padre Lisandrini, un frate sereno e preciso, una volta si tirò su il saio e presi a calci un romanista che ci aveva offeso.

Noi prendevamo a pugni la vita, come a Ipswich, quando arrivarono i celerini a fermarci.

Con quella banda e il miglior direttore suonavamo il rock”.

lazio

 

 

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Serie A Femminile, 9ª giornata poule scudetto

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Serie A Femminile

Il campionato di Serie A Femminile si avvia alla sua conclusione con l’unica questione rimasta da risolvere: la lotta per la salvezza.

serie a femminile

Nel match dell’ora di pranzo, il Napoli, attualmente penultimo in classifica, affronterà il Milan, mentre il Pomigliano, ultimo, giocherà contro il Como.

Le azzurre hanno attualmente un vantaggio di tre punti e sperano di garantirsi la permanenza in Serie A chiudendo la stagione con un turno d’anticipo, assicurandosi il nono posto che significherebbe lo spareggio con la seconda classificata della Serie B (dopo la promozione festeggiata dalla Lazio, che appena conquistato il ritorno in Serie A).

Tutti gli occhi saranno puntati sulla partita tra Juventus e Roma di lunedì pomeriggio, dove si scontreranno le prime due squadre in classifica.

Intanto, Inter e Sassuolo si contenderanno il quarto posto.

Serie A Femminile, 9ª giornata |
Poule Scudetto
Domenica 12 maggio

Inter-Sassuolo ore 15:00
Lunedì 13 maggio
Juventus-Roma ore 18:00 (diretta RaiSport)
Riposa: Fiorentina

CLASSIFICA: ROMA 67, Juventus 53, Fiorentina* 42, Inter* 34, Sassuolo 33
* una gara in più

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