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Arsenal, Calafiori: “Dire di no era impossibile, voglio vincere la Premier”

Riccardo Calafiori, difensore dell’Arsenal e stella emergente dell’Italia, ha parlato della sua prima stagione in Premier League e dei suoi trascorsi al Bologna.
Riccardo Calafiori, difensore dell’Arsenal e tra i protagonisti dell’ultima stagione di Serie A e dell’Europeo con l’Italia, ha raccontato la sua esperienza in Premier League in un’intervista rilasciata a Sky Sport Insider.

RICCARDO CALAFIORI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Arsenal, le parole di Calafiori
“Impossibile dire no all’Arsenal”
Pur avendo vissuto una stagione di soddisfazioni ma senza titoli, culminata con la semifinale di Champions League, Calafiori ha confessato di non aver risentito molto del cambiamento. Nonostante gli infortuni che lo hanno tenuto spesso lontano dal campo, il giocatore si è sentito subito parte del gruppo e ha affrontato con coraggio le problematiche fisiche che si sono presentate nel corso della stagione.
Riguardo al suo passato al Bologna, Calafiori ha rivelato un retroscena sul suo arrivo dal Basilea, confessando che non era considerato una necessità per la squadra. Tuttavia, una volta arrivato, ha subito creato un bel rapporto con il mister e ha avuto l’opportunità di dimostrare il suo valore in campo, diventando un elemento chiave della squadra.
“Dopo quello che è successo a Bove non ho più capito niente”
Calafiori ha parlato anche del suo rapporto con Edoardo Bove, lontano dal campo da quel Fiorentina-Inter dello scorso 1 dicembre a causa di un malore. Ha espresso la sua preoccupazione e il suo spavento per l’accaduto, dimostrando una grande empatia per l’amico e collega.
Infine, tornando indietro, Calafiori ha parlato del grave infortunio che ha subito all’età di 16 anni, che avrebbe potuto porre fine alla sua carriera. Nonostante le avversità, la sua determinazione e la sua incoscienza giovanile lo hanno spinto a superare le difficoltà e a tornare più forte di prima.
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Fonte: Gianluca Di Marzio
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Italia, il retroscena Gattuso-Mancini secondo Buffon

Gennaro Gattuso è il nuovo commissario tecnico dell’Italia. L’annuncio ufficiale della Federcalcio è arrivato ieri e la presentazione si terrà giovedì prossimo a Roma.
Si nasconde un retroscena dietro la nomina di Gennaro Gattuso a commissario tecnico. Tra i nomi che sono stati fatti in alternativa per la panchina c’è Mancini e Buffon, il quale si sarebbe già espresso contrario sull’eventuale nomina di Mancini,(quale era già prevista appunto in alternativa alla prima opzione), portando l’ex portiere alle dimissioni.

head coach of ssc napoli gennaro gattuso during Semifinals – FC Internazionale vs SSC Napoli, Italian TIM Cup Championship in Milano, February 12 2020 – LPS/Fabrizio Carabelli
Gattuso nuovo ct dell’Italia: le alternative Mancini e Buffon
Roberto Mancini e Gigi Buffon erano le alternative alla nomina di ct dell’Italia. Ma delle diatribe interne sembrano essere emerse prima della nomina di Gattuso il quale avrebbe rappresentato la prima alternativa rispetto alle due, ma non tutti erano d’accordo sugli accordi: secondo quanto emerge dalle ricostruzioni pubblicate su Il Giornale, c’era la contrarietà del capo delegazione Gigi Buffon che avrebbe portato l’ex portiere alle dimissioni dopo un acceso scontro con Mancini causato molto probabilmente dalla possibilità di un eventuale ritorno in Nazionale. Di fronte a questa presa di posizione dell’ex portiere, la FIGC ha preferito direzionare i propri interessi su Gattuso.
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Lazio, idea di scambio Rovella-Frattesi: Sarri apre al sacrificio?

La mezzala nerazzurra piace da tempo al tecnico della Lazio. L’operazione nasce da un’idea di Marotta, ma restano da superare ostacoli economici e strategici.
Potrebbe passare da un’operazione tutt’altro che banale una delle chiavi del mercato estivo della Lazio, ovvero sacrificare Nicolò Rovella per arrivare a Davide Frattesi. È questa l’ipotesi suggestiva lanciata da Il Messaggero, che parla di una proposta nata negli ambienti dell’Inter, da tempo attenta all’evoluzione del giovane centrocampista biancoceleste.
La Lazio, dal canto suo, è alla ricerca di una mezzala dinamica e offensiva per completare il 4-3-3, modulo confermato anche per la prossima stagione. In quel ruolo, il profilo di Frattesi sarebbe l’ideale essendo un vecchio pallino di Maurizio Sarri, che già in passato lo aveva indicato come il possibile erede di Sergej Milinkovic-Savic. Con l’Inter che ora valuta nuovi profili per il post-Calhanoglu, l’incastro potrebbe avere senso per entrambi i club.

DAVIDE FRATTESI PENSIEROSO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Lazio, i millemila problemi dello scambio
Tuttavia, i problemi non mancano. In primis, la storica resistenza della Lazio a imbastire scambi di cartellini. Claudio Lotito, salvo rare eccezioni, preferisce le operazioni nette, per acquisti o cessioni separati. A complicare il tutto ci sono poi le valutazioni economiche. Rovella ha una clausola rescissoria da 50 milioni di euro, mentre Frattesi è stato acquistato dall’Inter per 40 milioni solo un anno fa e non partirà per molto meno.
C’è anche il tema degli stipendi. Il centrocampista romano percepisce 2,8 milioni netti, contro gli 1,8 di Rovella. Un divario che, nella filosofia salariale della Lazio, non è indifferente.
Eppure, il sacrificio potrebbe essere accettato. Sarri, che ha già chiesto maggiore qualità in mediana, si è mostrato favorevole alla possibilità e affronterà l’argomento direttamente con la dirigenza biancoceleste nel prossimo vertice tecnico.
Insomma, Frattesi alla Lazio e Rovella all’Inter resta oggi solo una possibilità, ma mai dire mai.
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Come i Casinò Online che promuovono eventi sportivi di calcio

Calcio e casinò online. Sembra quasi che non possano vivere l’uno senza l’altro, ultimamente. Ogni volta che c’è una partita che conta, un campionato che infiamma, ecco che spuntano come funghi le promozioni dei casinò digitali.
Ma come fanno? Quali trucchi usano per legare il brivido del gol a quello della roulette?
Non è magia nera, è marketing bello e buono. E spesso, per entrare nel “club” di queste offerte, magari ti chiedono un piccolo obolo iniziale, un modo per farti sentire parte del gioco, tipo un casino deposito minimo 20 euro che ti apre le porte a un mondo di possibilità, o almeno così te la
raccontano. Andiamo a vedere come questi maghi del web “vendono” il calcio (e se stessi) quando il pallone rotola.
Scommesse a go-go: il gancio più classico (e che funziona sempre)
Partiamo dalla base, dal pane e salame. La sezione scommesse sportive. Ormai, quasi ogni casinò online che si rispetti ce l’ha. E quando c’è il calcio che conta, quella sezione diventa Las Vegas. I bookmaker interni si scatenano: quote su tutto. Chi vince, chi perde, chi pareggia, ovvio. Ma poi: quanti gol? Chi butta dentro il primo pallone? E i corner, i falli, i cartellini? Roba da malati di statistiche.
E la promozione come la fanno? Semplice:
- Quote gonfiate: “Solo per oggi, la vittoria della squadra X pagata il doppio!” Un classico specchietto per le allodole (o per chi ci crede).
- Bonus sulle multiple: Più partite metti insieme, più ti “premiano” se le azzecchi tutte. Un invito a nozze per chi ama rischiare grosso.
- Live che pompa: Scommettere mentre la partita è in corso, con quote che cambiano ogni secondo. Adrenalina pura, dicono.
- Soldi indietro se perdi (a volte): Il famoso cashback. Scommetti su quella partita lì, e se ti va male, magari una piccola parte te la ridanno. Magra consolazione.
L’idea è chiara: prenderti per la gola se sei un patito di scommesse, o magari incuriosirti se di solito giochi solo alle slot, facendoti pensare: “Ma sì, due spicci sul calcio ce li metto”.
Bonus travestiti da tifosi: giri gratis e offerte a tema
Ma non finisce qui. Il calcio diventa il pretesto per “condire” anche i giochi da casinò veri e propri. E qui la fantasia si sbizzarrisce.
- Giri gratis alle slot? Certo! Magari se la tua squadra del cuore vince, o se il tuo idolo fa doppietta.
- Bonus sul deposito? Ovvio! Proprio nel weekend del big match, o quando c’è la finale di coppa.
- Tornei di slot a tema calcio? Non mancano. Chi fa più punti vince, e magari i punti sono legati a come finiscono le partite vere. Un bel pasticcio.
- Lotterie e premi a gogo: Gioca durante la partita e puoi vincere magliette, biglietti (forse), o l’ultimo gadget tecnologico.
È come se ti dicessero: “Tifi? Bene. Mentre urli davanti alla TV, perché non fai un giretto anche da noi? Magari ti va di lusso”. Un modo furbo per tenere il giocatore incollato alla piattaforma, usando il calcio come esca.
Chiacchiere e distintivo: blog, social e la fuffa calcistica
E poi c’è la comunicazione. Non basta offrire giochi, devi anche “parlare” di calcio. Molti casinò online hanno blog o sezioni news che sembrano uscite da un giornale sportivo di provincia.
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- Pronostici? A vagonate. Spesso campati per aria, ma fanno scena.
- Analisi statistiche? Numeri su numeri, per darsi un tono da esperti.
- Interviste impossibili, commenti da bar sport.
Sui social, poi, è il delirio: sondaggi (“Chi vince stasera?”), quiz a tema calcio con in palio due fiches virtuali, dirette prima della partita con qualche “esperto” raccattato chissà dove. L’obiettivo? Fare community, far casino, e far sì che il nome del casinò ti entri in testa mentre pensi al fuorigioco. Diventano i tuoi “amici” tifosi, che casualmente hanno anche una roulette pronta per te.
Facce note e loghi sulle maglie: il potere dell’immagine (quando si può)
Le sponsorizzazioni, quando le leggi lo permettono, sono la ciliegina sulla torta. Il logo del casinò sulla maglia della tua squadra, i banner che ti accecano a bordo campo, la partnership con la lega. Visibilità a palla, e il messaggio subliminale è: “Siamo parte del tuo mondo, fidati”.
E i testimonial? Ex calciatori che hanno ancora un nome, commentatori che vanno per la maggiore. Loro ci mettono la faccia, promuovono il casinò sui loro social, partecipano a qualche evento. Tentano di darti quella sensazione di familiarità, di “uno di noi”. Alcune piattaforme, magari quelle con un nome che già evoca divertimento e azione come potrebbe essere un Rolling slots casino, possono trovare in un testimonial azzeccato il modo perfetto per farsi notare e dire “ehi, siamo qui, e siamo fighi”.
Insomma, i casinò online quando c’è il calcio non dormono. Usano ogni arma a loro disposizione: scommesse, bonus, chiacchiere, facce note. Tutto per entrare nel grande circo del pallone e convincerti che, tra un’emozione e l’altra, una puntatina ci sta sempre bene. Marketing aggressivo, che sa come toccare le corde giuste. E noi? Beh, noi tifiamo. E magari, ogni tanto, ci caschiamo.
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