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Juventus-Aguero: la storia del grande rimpianto

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Aguero

Aguero alla Juventus: una storia che sembrava destinata a scrivere un capitolo importante nel calciomercato, ma che è rimasta un’occasione mancata del club.

In una recente intervista esclusiva a Marca, l’ex attaccante argentino ha rivelato un retroscena. Facendo sognare i tifosi della Vecchia Signora: “Era fatta, poi…”. Un amore mai sbocciato, un’ipotesi che avrebbe potuto cambiare il corso della Juventus degli anni successivi, ma che alla fine non si concretizzò.

Un passo dalla Juventus, ma il City cambiò tutto

Era l’estate del 2011, quando la Juventus stava cercando di risorgere dalla stagione deludente di Luigi Delneri. Il nome di Aguero, esplosivo attaccante dellAtletico Madrid, sembrava essere il colpo perfetto per rilanciare il progetto bianconero. Con il cambio di gestione e l’arrivo di Beppe Marotta, l’idea di portare un “top player” in casa Juventus prendeva piede. Ma qualcosa andò storto.

Aguero ha dichiarato: “Prima di firmare con il Manchester City, ero a un passo dalla Juventus,” facendo chiarezza su una delle voci più ricorrenti legate alla sua carriera. Il trasferimento alla Juve sembrava ormai essere cosa fatta. El Kun era pronto per la Serie A, ma alla fine la chiamata dalla Premier League cambiò tutto. “Scelsi il City per l’esperienza in Premier League. Perché loro avevano la Champions League, mentre la Juventus non era qualificata.”

Juventus

Il trasferimento che avrebbe cambiato tutto

Immaginate un attimo: Aguero in maglia bianconera, pronto a guidare l’attacco della Juventus. Con Conte alla guida, avrebbe rappresentato il centravanti ideale per il suo progetto vincente. La Juventus degli inizi anni 2010 con un Aguero in attacco avrebbe forse scritto una storia diversa. Ma così non è stato. Il destino ha voluto che il Kun indossasse la maglia del Manchester City, lasciando sfumare l’approdo in bianconero.

Lì ha costruito una carriera straordinaria, collezionando trionfi e record. Nel frattempo, la Juve, alla ricerca di un “top player”, dovette accontentarsi di altre soluzioni. Quello che arrivò fu un altro nome che ancora oggi fa battere i cuori dei tifosi: Carlos Tévez. Una gran consolazione, certo, ma nessuno può negare che l’idea di vedere Aguero in bianconero rimanga un sogno irrealizzato.

Un futuro che sarebbe potuto essere

A distanza di anni, il pensiero di come sarebbe stata la Juventus con Aguero fa venire i brividi. Con lui in campo, la squadra avrebbe forse trovato il gol che le è mancato in tante stagioni cruciali. El Kun, con il suo carisma e la sua classe, avrebbe sicuramente cambiato gli equilibri. E quella Juventus di Conte avrebbe potuto essere ancora più letale. Eppure, la storia è andata diversamente. In fondo, il calciomercato è fatto di incroci di destini e di scelte improvvise. Aguero alla Juventus è una di quelle storie che è rimasta nel limbo delle occasioni perdute.

Il suo nome è legato ai successi di una delle squadre più forti degli ultimi anni, il Manchester City. Ma la Juventus, con quel “quasi” vissuto nel 2011, può solo immaginare cosa sarebbe stato se le strade di Aguero e della Vecchia Signora si fossero incrociate. Alla fine, El Kun ha scritto la sua leggenda in Inghilterra. Ma ogni volta che si parla di mercato, quel “un passo dalla Juve” rimarrà un rimpianto. Una storia che non è mai diventata realtà, ma che ha fatto sognare un intero popolo bianconero.

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UEFA, Marchetti annuncia delle modifiche nel fuorigioco: “L’IFAB sta facendo degli esperimenti”

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Serie A

Il vice segretario generale della UEFA, Giorgio Marchetti, ha parlato soffermandosi sulle possibili modifiche delle regole riguardanti il fuorigioco.

Giorgio Marchetti, vice segretario generale della UEFA, è intervenuto ai microfoni di Radio Anch’Io Sport su Radio Rai soffermandosi su diverse tematiche. Dal nuovo format delle competizioni europee alla questione stadi in Italia passando per l’Inter in finale di Champions League fino alla possibilità di modificare le regole del fuorigioco.

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UEFA, le parole di Marchetti

Ritocchi sul nuovo formato delle coppe europee?

“Non è un formato temporaneo, è il nuovo formato per tutte le competizioni europee. È stato pensato perché diventi il formato del futuro. Darà grandi soddisfazioni e migliorerà una formula che ha avuto un successo enorme e mondiale. Abbiamo constatato che funziona per incertezza, imprevedibilità, sorpresa e interesse. Ragioneremo con i club su qualche piccolo dettaglio. Ma il formato rimarrà tale”.

L’anno prossimo 6 squadre inglesi in Champions. Possono cambiare i criteri di selezione?

“Tutti i dettagli sono studiati con cura. Con la nuova formula abbiamo aggiunto un elemento di grande interesse per tutti i campionati nazionali, cioè la possibilità che i club che giocano in Europa, con i loro risultati, possano aggiungere un posto alla loro nazione. Poi con la vittoria dell’Europa League si aggiunge un ulteriore posto in Champions, ma questo esisteva già prima. Va anche ricordato che ora ci sono 36 squadre, non riteniamo sia un elemento di disturbo”.

Utilizzo e considerazioni sul Var:

“Il Var è uno strumento essenziale per tutti. Nessuno può immaginare il calcio di oggi privato di questo supporto tecnologico. Ma è anche un elemento da maneggiare con cura, per evitare che trasformi il gioco in qualcosa che gli sportivi non amerebbero vedere. Per quanto riguarda il fuorigioco millimetrico, l’IFAB sta facendo degli esperimenti per testare una modifica delle regole del fuorigioco, che non sia più bastata su qualunque parte del corpo.

Vedere annullato un gol per tre centimetri di piede o di spalla è qualcosa che si fatica a sopportare a livello di spirito di gioco. Vedremo a cosa porteranno questi esperimenti e se sarà possibile in futuro un fuorigioco non più basato più sui tre centimetri ma magari su una parte più significativa del corpo”.

Questione stadi dopo le critiche di Ceferin, con quale occhio ci segue l’Uefa?

“Con un occhio estremamente attento. L’Italia è uno dei grandi paesi del calcio europeo e mondiale. Vedere una situazione infrastrutturale così precaria e così fuori dal tempo non è un elemento di beneficio per calcio italiano. Ci auguriamo che l’Italia riesca a dare una sterzata ai propri stadi, trasformandoli in stadi moderni e confortevoli, cosa che purtroppo non è in questo momento. Questo deve avvenire per forza, l’Italia non può mancare questo appuntamento col futuro”.

In caso di mancati adempimenti, c’è il rischio di avere un numero inferiore di stadi rispetto alla Turchia, altro paese organizzatore di Euro2032?

“Manca ancora tempo, c’è tempo fino a ottobre 2026. Non posso pensare che l’Italia non sarà in grado di presentare cinque stadi con tutti i requisiti necessari. L’Italia deve farlo”.

Inter finalista in Champions:

“Per tutti gli italiani è un motivo d’orgoglio avere un’italiana in finale di Champions. Negli ultimi anni l’Italia ha piazzato squadre nelle finali delle tre competizioni. Questo dice molto dello stato di salute calcio italiano, un calcio che fa risultati in Europa e speriamo adesso qualificandosi con la Nazionale anche alla Coppa del Mondo 2026”.

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Inter, Asllani: “Andare in finale di Champions non è una cosa che succede tutti gli anni”

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Inter

Al termine della sfida contro il Torino, ha parlato il centrocampista dell’Inter Asllani, autore della rete che ha chiuso il risultato sullo 0-2.

Inter, le parole di Asllani

Essere determinanti? “È sempre bello essere determinanti però non è questo. Adesso pensiamo a vincere tutte le partite che ci mancano per poi arrivare bene alla finale di Champions League. Siamo li vicino al Napoli, vediamo cosa può succedere: noi non dobbiamo sbagliare, ma dobbiamo aspettare loro”.

Quanta voglia di vincere c’è? La voglia di vincere è tanta. Io sono da 3 anni in questo spogliatoio e e ogni volta che c’è un pareggio o una sconfitta, non si può parlare. Adesso sappiamo che siamo li sotto, ma siamo orgogliosi. Andare in finale di Champions non è una cosa che succede tutti gli anni.

Dedica? Alla mamma, perché è la festa della mamma, ma in realtà è per tutta la mia famiglia che è sempre con me”.

Inter

L’ESULTANZA DI SIMONE INZAGHI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

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Demografia e salute: idee per le sfide di domani

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Demografia e salute: scopri come affrontare le sfide dell’invecchiamento! Ti aspettiamo l’11 maggio a Roma per un evento gratuito con esperti e testimonianze.

L’Italia invecchia e le sfide aumentano: unisciti a noi per un evento coinvolgente che unisce esperti di salute, sport e società per tracciare insieme nuove strade verso il benessere.

Demografia e salute

L’Italia sta vivendo una trasformazione demografica significativa, con un progressivo invecchiamento della popolazione che pone nuove sfide per il nostro sistema sanitario e per la società nel suo complesso.
Come possiamo prepararci al meglio?
Quali strategie innovative possiamo adottare per garantire un futuro in salute e benessere per tutti?
Unisciti a noi domenica 11 maggio 2025 alle ore 18:00 presso la sede dell’UNAR a Roma per “Demografia e Salute: Idee per le Sfide del Futuro”, un incontro illuminante e multidisciplinare in cui esploreremo le interconnessioni tra i cambiamenti demografici e l’evoluzione del concetto di salute.

All’evento interverranno:
Corrado Garofalo, consulente finanziario e founder della community “Eventi &Co®, che offrirà una panoramica sui dati demografici e sulle loro implicazioni socio-economiche.
Augusto Ottaviani, osteopata e fisioterapista, responsabile del settore riabilitativo in un prestigioso centro medico, che condividerà il suo punto di vista qualificato sulla situazione sanitaria attuale e futura, con un focus sulle strategie per migliorare il benessere fisico.
Claudio Castana, manager dell’Associazione Fair Play CONI, allenatore federale CONI e regista, che porterà la sua testimonianza diretta dello sport quale strumento fondamentale di prevenzione.
L’incontro sarà moderato dalla dott.ssa Silvia Troiani, avvocato abilitato, autrice e presentatrice tv e radio, che guiderà il dibattito e faciliterà l’interazione tra gli ospiti e con il pubblico.
Un’occasione imperdibile per riflettere, apprendere e trarre ispirazione da esperti di diversi settori, con l’obiettivo comune di delineare un futuro più sano e consapevole.

Ingresso libero e gratuito, consentito fino a esaurimento posti a sedere.

Vi aspetto!

Francesco Ugolini

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