Nazionale
Italia, Gattuso: “Il clima non è dei migliori ma dobbiamo giocare e vincere. Cambiaghi assomiglia a Politano, stiamo lavorando per Ahanor e Tresoldi. Chiesa…”
Gennaro Gattuso ha parlato in conferenza stampa in vista degli impegni dell’Italia contro Estonia e Israele, validi per le qualificazioni ai mondiali 2026.
Il C.T. e gli azzurri, dopo le prime prestazioni convincenti, si preparano ad affrontare nuovamente le due squadre sconfitte nell’ultima sosta, questa volta a campi invertiti. L’obiettivo è mantenere il secondo posto e vincere entrambi gli incontri.
Italia, le parole di Gattuso
Le scelte di Spinazzola e Piccoli per sostituire Zaccagni e Politano.
“Giocheremo la prima in un modo e la seconda in un altro modo, le scelte sono state fatte in queste basi qua. Mi dispiace per i giocatori che abbiamo perso, ma sono arrivati giocatori che possono darci una mano. Le scelte sono state fatte pensando a queste gare”.
Come ha visto Ahanor e Tresoldi Atalanta-Club Brugge?
“Li ho visti bene. Possono avere la possibilità di vestire la maglia azzurra, ne stiamo parlando col presidente e con Buffon. Ci stiamo lavorando, vediamo se si può fare qualcosa”.
È cambiato qualcosa in questo mese? Commento su Milan-Como a Perth?
“E’ il calcio moderno. Ci sono cifre importanti e le società giustamente ci pensano bene. Quando ti offrono cifre così importanti è giusto prenderle in considerazione. Sono cose a cui pensano i club, ma non la vedo come una cosa negativa. Alla prima domanda rispondo che le pressioni sono tante, mi piace girare molto. Non mi annoio, pensavo potesse mancarmi il campo invece è un lavoro bello faticoso. C’è una grande responsabilità, io la sento tutta ed è un qualcosa che mi sta piacendo molto. Spero di avere sempre questo entusiasmo”.

SANDRO TONALI E MATEO RETEGUI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Con Chiesa vi siete parlati? Cosa c’è da correggere?
“C’è da correggere tanto rispetto a settembre, ma ci sono state anche cose positive. Contro Israele l’abbiamo riaperta noi e poi qualcuno da lassù ci ha voluto bene e l’abbiamo portata a casa. Dobbiamo migliorare sull’atteggiamento, dobbiamo annusare il pericolo. Non è una questione di moduli, ma di annusare il pericolo e fare bene con tutta la squadra. La questione Chiesa è semplice: io parlo tanto coi miei giocatori, li stresso tanto. Con Fede c’è ogni settimana una lunga chiacchierata e da parte mia lui sa ciò che penso su di lui, ma poi bisogna rispettare ciò che ti dice un giocatore. Non si sente al 100% e vuole stare bene al 100%, è questa la verità”.
Come sta il gruppo? Arriva la difesa a 3?
“Devo dire molto meglio adesso rispetto a un mese fa, hanno molto più minutaggio e questo è importante. Sulla difesa a tre dico che ogni allenatore deve essere bravo a fare tutto, non posso andare dietro al mio ego. Anche se non mi piace non è importante, sceglieremo il modo migliore per mettere i giocatori il più a loro agio è possibile”.
Come hai trovato Spinazzola e Cristante?
“Noi giriamo tanto. Faccio spendere un po’ di soldi anche alla Federazione perché abbiamo tanti uomini che coprono tutte le partite… Quando giri e hai tante persone e vedi delle cose le devi premiare. Mi dispiace qualcuno sia rimasto a casa, ma le valutazione vengono fatte in base a ciò che si vede. Poi io mi assumo le mie responsabilità”.
Come stanno gli attaccanti dell’Italia?
“Di faccia bene, poi sul resto ti dico dopo gli allenamenti… Vediamo poi sul campo cosa diranno gli allenamenti”.

BRYAN CRISTANTE PUNTA IL DITO ( FOTO DI SAVATORE FORNELLI )
Raspadori esterno a sinistra è una soluzione?
“Anche contro l’Estonia a Bergamo l’ho messo esterno, può essere una soluzione”.
Come mai ha scelto Nicolussi Caviglia e Cambiaghi? Quest ultimo assomiglia a Politano?
“Sì, si somigliano lui e Politano. Lo scorso anno è stato sfortunato e s’è rotto il crociato, ma è un ragazzo che sa fare bene tutte e due le fasi. Nicolussi se vuoi giocare col vertice basso, lui ha equilibrio e qualità. Ha le caratteristiche giuste per ricoprire quel ruolo”.
Ci saranno più rotazioni? Come motiverà i ragazzi considerando la classifica dell’Italia?
“Noi dobbiamo pensare a fare il nostro. Nessun messaggio. Dobbiamo lavorare con concentrazione e non farci prendere da tutto ciò che viene da fuori, sicuramente non si respira una bellissima aria ma noi dobbiamo pensare a fare il nostro. Per i play-off bisogna fare risultati, Israele è ancora dentro. Dobbiamo prepararci al meglio e farci trovare pronti. Non so se ci sarà qualche cambiamento in più, vediamo… Pensiamo alla gara con l’Estonia, ci sarà da battagliare e da fare fatica”.
Che clima c’è attorno ai prossimi impegni dell’Italia? Parere sulla gara contro Israele?
“Dobbiamo annusare il pericolo, questo è l’aspetto che dobbiamo migliorare più di tutti gli altri. Sulla prima domanda sì, mi riferisco a quello, è un dato di fatto. Andremo a Udine e sappiamo che ci sarà pochissima gente: lo capisco, capisco la preoccupazione. Sappiamo che dobbiamo giocarla altrimenti perdiamo 3-0. Dispiace vedere ciò che sta succedendo, fa male al cuore, ma non possiamo dire che l’ambiente è sereno. Lo sappiamo bene. Ci saranno diecimila persone fuori lo stadio e 5-6mila dentro. Avremmo preferito un clima come quello vissuto a Bergamo un mese fa”.

MOISE KEAN ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Il momento di Kean?
“Lo scorso anno è andato in doppia cifra. Gli ho detto che in questo momento deve dare qualcosa in più perché è un giocatore importante, non deve andare alla ricerca di alibi ma deve stare lì, farsi trovare pronto ed essere un punto di riferimento per i suoi compagni”.
È cambiato il modo di difendere? L’Italia avrà ancora il doppio centravanti?
“Negli ultimi anni tante difese vanno sui riferimenti, sono poche le squadre che giocano di reparto. E’ normale che dopo diventa più difficile quando vuoi giocare di reparto, ci deve essere un lavoro dietro ed è difficile. Devo riuscire a fare una via di mezzo, è così il calcio moderno. Però giocando in questo modo qua marcare è più difficile, giocando a campo aperto è più difficile. Sul doppio centravanti dico che sarebbe folle toccare qualcosa che ha funzionato, poi vediamo gli allenamenti visto che solo oggi ci sarà il primo”.
Ha sentito Cannavaro? Che gara sarà contro l’Estonia?
“L’ho chiamato e gli ho detto che culo che hai (ride, ndr) a ritrovarti già al Mondiale. Non esistono le partite facili, dobbiamo prepararla bene. Giocheremo nel loro stadio, rispetto a Bergamo sarà tutt’altra partita. C’è da rispettare l’avversario e preparare la partita al meglio, abbiamo tutto da perdere sicuramente”.

Ricci non sta trovando molto spazio, è preoccupato?
“Dispiace, ma nulla è perso. Anzi. Il minutaggio è importante, mettere minuti nelle gambe è importante. Dispiace per lui perché ha davanti un mostro sacro come Modric, ma gli può fare bene allenarsi con lui. Guardarlo. Ora sta pagando la sua bravura, ha poco minutaggio, ma anche su di lui nulla è perso. Spero riuscirà a trovarsi il suo spazio”.
Dove giocherà Spinazzola?
“Il ruolo è il ruolo suo, poi è normale che qualche spezzone lo può fare anche più alto perché ha velocità e qualità. Lui è stato sfortunato, gli è mancato continuità e ora la sta trovando. Ma lo devo ringraziare: l’ho chiamato dopo l’infortunio di Politano e mi ha dato subito grande disponibilità. Non è facile essere così a 32 anni, ci sono passato anche da calciatore. Lui è venuto con voglia, con grande passione e ho apprezzato molto”.
Nazionale
Roberto Baggio: “La gente aspetta di rivedere l’Italia al Mondiale”
Roberto Baggio spera in un ritorno dell’Italia ai Mondiali, sottolineando l’importanza per i tifosi e la passione che nutrono per il calcio.
L’appello di Roberto Baggio per l’Italia
Roberto Baggio, una delle icone indimenticabili del calcio italiano, ha espresso i suoi sentimenti riguardo al desiderio di vedere l’Italia tornare a competere nei Mondiali. Il divin codino ha dichiarato: “Mi auguro che l’Italia possa finalmente tornare al Mondiale. Spero che possa esserci per non deludere la passione e l’amore della gente che aspetta di rivedere l’Italia al Mondiale”. Queste parole risuonano come un appello accorato non solo alla squadra, ma anche a tutto il movimento calcistico italiano, affinché si lavori sodo per riportare la nazionale azzurra sul palcoscenico mondiale.
L’importanza del ritorno ai Mondiali
Il ritorno dell’Italia ai Mondiali non rappresenta solo un traguardo sportivo, ma anche un simbolo di rinascita e orgoglio per tutti i tifosi che hanno sempre sostenuto la squadra. La mancata partecipazione alle ultime edizioni ha lasciato un vuoto profondo nel cuore degli appassionati, e le parole di Baggio riflettono perfettamente questo sentimento collettivo. L’Italia ha una lunga tradizione di successi nei Mondiali, e il desiderio di tornare a vivere quei momenti di gloria è forte tra i tifosi.
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Fonte: l’account X di Schira
Roberto #Baggio: “Mi auguro che l’Italia possa finalmente tornare al Mondiale. Spero che possa esserci per non deludere la passione e l’amore della gente che aspetta di rivedere l’Italia al Mondiale”
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 5, 2025
Nazionale
Italia, Materazzi: “Meritiamo la qualificazione. Per molti sarebbe un riscatto”
Marco Materazzi è stato intervistato dalla FIFA a poche ore dal sorteggio dei gironi per i Mondiali. Ecco riportate le sue parole sull’Italia.
Italia, le parole di Materazzi
“Noi italiani manchiamo da due edizioni, questa volta abbiamo necessità di andare al Mondiale, perché l’Italia ne ha vinti quattro ed è giusto che una Nazionale così forte aspiri a giocare la fase finale della competizione”.
“Ce lo meritiamo ma dobbiamo anche essere bravi a crescere sotto tutti i punti di vista e non rimanere indietro. Purtroppo se fallisci due Mondiali, vuol dire che hai sbagliato qualcosa. Quindi devi cercare di migliorare, guardare anche cosa stanno facendo gli altri, per migliorare e arrivare ai Mondiali. Per noi italiani è fondamentale qualificarsi perché è noto che il calcio è molto importante e popolare in Italia. Ha tantissimi tifosi, sia in Italia che all’estero, e soprattutto qui in America. Speriamo di andare ai Mondiali perché tutti noi, anche noi tifosi o ex leggende dell’Italia, ci aspettiamo di essere ai Mondiali. Penso che daremo tutto per arrivarci perché, come ho detto, sono ormai dieci, dodici anni che non partecipiamo, e questa è una grande sofferenza per l’Italia”.

LA CONCENTRAZIONE DI GENNARO GATTUSO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
“Ho avuto l’esperienza di giocare a un Mondiale in Germania, dove c’erano tantissimi italiani, e so quanto dimostrino il loro sostegno, perché, come ci sono emigranti di molti anni fa, ci sono famiglie che parlano una specie di dialetto italiano. Quindi, per loro, sarebbe davvero un modo per riscattarsi se l’Italia arrivasse alla Coppa del Mondo e magari riuscisse anche a vincerla, perché l’ultima volta che abbiamo giocato qui una Coppa del Mondo abbiamo perso in finale e tutti si aspettano un’Italia forte, che possa arrivare il più lontano possibile”.
Finisce qui l’intervista a Marco Materazzi, che si è espresso ai microfoni della FIFA.
Nazionale
Mondiali 2026: Italia-Irlanda Del Nord si gioca a Bergamo
Adesso è ufficiale: la semifinale per gli spareggi ai Mondiali 2026 tra l’Italia e l’Irlanda del Nord si gioca alla New Balance Arena di Bergamo.
E’ arrivato il comunicato sul sito ufficiale della FIGC. L’attesissimo play-off per i Mondiali tra l’Italia e l’Irlanda del Nord, in programma giovedì 26 marzo 2026 alle 20:45 si giocherà alla New Balance Arena di Bergamo.
Lo stadio in cui Gattuso esordì sulla panchina degli Azzurri il 5 settembre 2025, nella vittoria per 5-0 contro l’Estonia. Arriverà un’altra vittoria a Bergamo dopo quella contro l’Estonia a settembre?
Mondiali 2026, Italia-Irlanda Del Nord a Bergamo: il comunicato

L’ESULTANZA DI GENNARO GATTUSO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Di seguito il comunicato da parte della FIGC:
“Sei mesi dopo la goleada (5-0) con l’Estonia dello scorso settembre, nel giorno del debutto da Ct di Gennaro Gattuso, lo Stadio di Bergamo tornerà ad ospitare la Nazionale in occasione della semifinale dei play-off mondiali che giovedì 26 marzo (ore 20.45) vedrà gli Azzurri opposti all’Irlanda del Nord. A Bergamo l’Italia è imbattuta: quattro i precedenti, con due vittorie per 5-0 (l’altra nel primo incontro con Malta disputato nel gennaio del 1987) e due pareggi per 1-1 (nell’amichevole con la Turchia del novembre 2006 e nel match di Nations League con i Paesi Bassi dell’ottobre 2020).
Sono 11 invece i precedenti con l’Irlanda del Nord, con un bilancio di 7 successi per gli Azzurri, 3 pareggi e una sola sconfitta, il 2-1 che il 15 gennaio 1958 a Belfast costò alla Nazionale la mancata partecipazione al Mondiale svedese. Si è giocato a Belfast anche il più recente confronto tra le due nazionali, lo 0-0 nell’ultimo incontro di qualificazione al Mondiale di Qatar 2022 che costrinse gli Azzurri ai play-off“.
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