Le interviste
ESCLUSIVA – Lino Banfi sulla Roma: “Nessuno avrebbe commesso errori simili. Ranieri…”
Esclusiva Calciostyle – Il noto attore comico e grande tifoso della Roma Lino Banfi ha rilasciato delle dichiarazioni in esclusiva ai nostri microfoni.
Di seguito la sua opinione sul momento della squadra giallorossa.
Banfi sulla Roma
“Siamo tutti arrabbiati, persino i tifosi delle altre squadre. Neanche un neonato avrebbe commesso errori del genere. Una serie di “americanate” senza senso. Il presidente della Roma dovrebbe essere romano. Comprendo e condivido la frustrazione del tifo giallorosso che spesso fa dei sacrifici senza venire ripagato.”
Su Ranieri: “E’ un validissimo allenatore. Un profilo completo, diciamo. Sono sicuro che anche in questa sua terza esperienza alla Roma farà benissimo. Poi di romanisti come lui ce ne sono pochi, era l’unico da cui si poteva ripartire. Ora sarà importante partire bene nelle prime sfide, anche per placare gli animi di piazza e stampa.
Non ho mai avuto la fortuna di approfondire la conoscenza con lui, ci siamo solamente incrociati durante qualche premiazione, ma sono certo che sia una bravissima persona.”
Le interviste
Esclusiva CS – Amantino Mancini: “Auguro il meglio a Bove, Ranieri sa cosa deve fare. Vi dico chi vince lo scudetto…”
Amantino Mancini, ex-calciatore (fra le altre) della Roma, ha concesso un’intervista esclusiva ai nostri microfoni: in cui ha parlato di diverse tematiche.
Alessandro Faiolhe Amantino (meglio noto come “Amantino” Mancini) ha disputato 154 partite (condite da 40 gol) con la maglia della Roma, con la quale ha vinto due volte la Coppa Italia (2006-2007 e 2007-2008) e una volta la Supercoppa Italiana, sempre nella stagione 2007-2008.
Le parole di Amantino Mancini a CS
Amantino Mancini è attualmente dirigente dell’SC Aymores, squadra neopromossa che (il prossimo 9 Dicembre) inizierà la preparazione per il Campeonato Brasileiro Série A: la massima serie brasiliana.
Proprio la Roma è stato il main topic dell’intervista che l’ex-calciatore brasiliano ha concesso in esclusiva ai nostri microfoni. Non solo, però. L’ex-giallorosso ha anche parlato della delicata situazione legata ad un altro ex-giallorosso (Edoardo Bove), ma anche di Claudio Ranieri e della lotta scudetto in Serie A.
Di seguito le sue parole.
Bove
“Bove è un ottimo calciatore e un bravo ragazzo. Sono molto dispiaciuto per quanto gli sia accaduto, non credo sia qualcosa di prevedibile e gli auguro con tutto il cuore di stare meglio e poter tornare a giocare a calcio.”
Ranieri
“Ranieri è un ottimo tecnico, conosce benissimo la piazza di Roma e la tifoseria essendo la terza volta che allena qui. È importante la sua presenza in questi momenti molto difficili per il morale della squadra ma credo che Ranieri sappia benissimo cosa sia necessario per rilanciare la squadra in classifica. Sarà fondamentale vincere contro il Lecce e allontanarsi dalla pericolosa zona retrocessione che ora è a solo due punti di distacco dai giallorossi.”
Dybala
“Dybala è un campione e ha sempre dimostrato quando è in campo di poter fare la differenza sia negli assist che nei gol. La sua presenza potrebbe essere determinante per riportare la Roma in alto.”
Saelemaekers
“Saelemakers è un buon esterno, ha finora giocato poco per l’infortunio alla caviglia e attendiamo di vederlo in campo con più costanza prima di poter fare paragoni con Taddei. Le potenzialità ci sono ma sappiamo bene che la piazza di Roma chiede sempre il massimo giustamente, speriamo possa rendersi utile in campo in questa fase delicata della stagione.”
Scudetto
“Per lo scudetto vedo di più una sfida tra Inter e Atalanta con il Napoli sempre lì pronto ad approfittare della situazione come terzo incomodo. L’Atalanta esprime il miglior calcio al momento soprattutto in fisicità, l’Inter resta la favorita per gioco ed esperienza ma il Napoli uscendo anche dalla Coppa Italia potrà concentrarsi solo sul campionato.”
Le interviste
ESCLUSIVA CS – Graziano Campi: “La Juve sta diventando prevedibile in attacco. Motta? Secondo me ha più responsabilità Giuntoli…”
Il noto giornalista, commentatore e opinionista sportivo Graziano Campi ha concesso una lunga intervista ai nostri microfoni in merito alla situazione in casa Juventus.
Di seguito, l’intervista rilasciata da Graziano Campi, dove ha discusso il momento di crisi della Juventus, il mercato estivo e il rendimento della squadra nell’ultimo periodo.
Le parole di Graziano Campi
Perché la Juventus non riesce più a vincere neanche con le piccole?
“Perchè sta diventando sempre più prevedibile. Yildiz finora è stato un fattore determinante in negativo. Giusto dire che il futuro è suo, ma quest’anno non riesce ad essere la seconda arma offensiva di questa squadra. Se Conceicao è molto bravo a prendere fallo e far saltare le difese avversarie, lui raramente si procura occasioni su calcio piazzato al limite sinistro dell’area. I tiri da fuori sono un problema: tutte le grandi Juventus avevano un fuoriclasse su calcio piazzato. Platini, Baggio, Del Piero, Pirlo, Pjanic, Dybala per dirne qualcuno. Yildiz deve essere più bravo a prender fallo per creare occasioni su piazzato e ad attaccare il secondo palo quando Conceicao fa saltare le difese, come successo col Torino.”
Quanta responsabilità ha Motta sui risultati e quanto peso hanno invece gli infortuni?
“Per me il problema è Giuntoli. Ha sopravvalutato alcuni giocatori e non ha investito il necessario per rinforzare la Next Gen che in questa emergenza avrebbe dovuto fornire giocatori di qualità. Il progetto è abbandonato a se stesso e si è monetizzato tutto il possibile in estate per andare a strapagare Douglas Luiz, Koopmeiners e Nico Gonzalez, protagonisti di un inizio di stagione degno dei tempi dei vari Tiago, Poulsen, Almiron, Felipe Melo e compagnia cantante… Motta ha lanciato Savona e rilanciato Locatelli e McKennie. Della vecchia guardia sono due le note negative: Danilo e Fagioli. Non pensare che fosse necessario sostituire Milik è stato un errore madornale: il fatto che in Next Gen ci siano Afena Gyan e Da Graca, che hanno fallito il salto in serie B, e Semedo, arrivato in quota famigerata “giovani portoghesi che arrivano a Torino per poi scomparire nel giro di sei mesi”. Non so quanti anni sono che portiamo a casa portoghesi per i settori giovanili salvo poi perderne le tracce. Sembra una tassa. Ad oggi il mercato è fallimentare e la colpa ricade sul direttore sportivo, non sull’allenatore.”
Chi ha deluso di più finora sono stati gli acquisti più costosi come Douglas Luiz, Koopmeiners e Nico Gonzalez. Secondo lei Giuntoli ha sbagliato il mercato o bisogna dare loro tempo?
“Dipende dai casi. Douglas Luiz oggi è soltanto un giocatore che non si è ambientato in Italia e quindi può avere ancora mercato. Anche a costo di lavorare a uno scambio, ma deve partire. Nel reparto hai recuperato Locatelli, McKennie e hai Thuram e Koopmeiners che all’occorrenza può giocare da regista. Se il trequartista lo fa finalmente Yildiz, il reparto è al completo (a giugno rientra anche Miretti e sono sei per tre ruoli). Nico Gonzalez va aspettato perchè non è tuo: va riscattato a giugno e prima non può partire. Koopmeiners ha saltato la preparazione con lo sciagurato sciopero e deve capire i movimenti da fare in un attacco che tatticamente si muove in maniera molto diversa dall’Atalanta. Per me va usato come uomo d’ordine, lasciando a Yildiz il compito di giocare sottopunta e a Weah quello di attaccare gli spazi sul lato sinistro, insieme a Cambiaso.”
Il campionato è ormai perso? Ieri Giuntoli ha detto che l’obiettivo è arrivare tra le prime 4…
“Un direttore sportivo che lo scorso anno ha fatto di tutto per far fuori l’allenatore, che non solo è arrivato tra i primi quattro ma ha anche vinto una coppa Italia, non può parlare di quarto posto come obiettivo. Questo perchè gli investimenti fatti non sono da caccia al quarto posto: hai sostituito Miretti, Nicolussi e Rabiot spendendo 130 milioni di euro tra Thuram, Douglas e Koopmeiners. Hai sostituito Rugani e Alex Sandro con Kalulu e Cabal (30 milioni). Chiesa e Kostic con Gonzalez e Conceicao (80 milioni, riscatti inclusi). Hai cambiato portiere (altri 20 milioni investiti). A questo aggiungiamo i tanti piccoli errori come Djalo e Alcaraz un anno fa, l’impoverimento della Next Gen e il cambio di già tre allenatori (Allegri, Brambilla e Montero). Se può essere che gli altri a fine stagione siano stati più bravi di te, tu non hai comunque alibi. Alla prima Juve di Elkann si continuò a dare fiducia a Cobolli, Blanc e Secco fino all’inevitabile tracollo. Ripetere lo stesso errore sarebbe gravissimo. Giuntoli è stato spietato con tutti, da Allegri ai giocatori che voleva “far fuori”: quando hai quel modo di fare, poi devi aspettarti la stessa decisione nella valutazione del tuo operato. Ma non è detto che sia necessario: per me abbiamo ancora tutto quello che serve per toglierci grosse soddisfazioni in tutte le competizioni e molti di quelli che oggi sembrano dei bidoni possono riscattarsi. Cosa che, pur essendo schietto nelle critiche del presente, io credo sia assolutamente possibile e mi auguro con tutto il cuore. Io continuo a fare il tifo per Giuntoli, per Motta, per Yildiz, Koopmeiners, Douglas Luiz, Danilo, Nico Gonzalez: mi aspetto che loro diano il 100% per arrivare più in alto possibile, senza parlare di quarti posti o di alibi.”
Le interviste
ESCLUSIVA CS- Cosimo Bartoloni: “Conte è l’uomo giusto per il Napoli, vedo l’Inter favorita per lo scudetto. Su Ranieri e Motta…”
Il giornalista di Cronache di Spogliatoio Cosimo Bartoloni ha rilasciato delle dichiarazioni in esclusiva ai nostri microfoni, relative a diverse tematiche.
Il giornalista e volto di Cronache di Spogliatoio Cosimo Bartoloni ha rilasciato delle dichiarazioni in esclusiva ai microfoni di Calciostyle, relative a diverse tematiche legate al nostro campionato. Tra cui il Napoli di Antonio Conte, la Roma di Claudio Ranieri e non solo.
Le parole di Bartoloni
Di seguito le dichiarazioni rilasciate dal giornalista Cosimo Bartoloni ai nostri microfoni.
Come giudichi l’operato di Thiago Motta alla Juventus sin qui?
“Non ti nego che in estate mi sarei immaginato una Juventus diversa, più avanti in classifica a Novembre rispetto alla situazione attuale.
Chiaro che quando c’è un cambiamento così importante dal punto di vista tecnico bisogna lasciare del tempo, poi è un sesto posto “bugiardo”.
La Juventus ha tante squadre davanti, ma sono tutte racchiuse in pochi punti. Sono tutte lì, non ce n’è una che ha fatto il solco lasciando le altre indietro. Potenzialmente, con due vittorie di fila e magari qualche passo falso delle squadre davanti, la Juventus è lì.
Chiaramente mi sarei aspettato qualcosa di più, ma si sapeva che sarebbe stato un progetto a lungo termine e sono convinto che usciranno fuori alla distanza.”
Conte è l’uomo giusto per il Napoli?
“Assolutamente sì. Era l’uomo giusto per mettere apposto le cose, per sistemare tutto ciò che non ha funzionato lo scorso anno. La storia di Conte dice questo, lo fece anche appena arrivato alla Juventus, e lo sta dimostrando.
Il Napoli è una grande squadra, ma lo era già l’anno scorso. Doveva solo essere riordinata, anche da un punto di vista mentale e delle motivazioni.
E da questo punto di vista un allenatore come Conte, in una squadra un po’ vuota e con la pancia piena, può essere decisivo.”
Ranieri può risollevare la Roma?
“Secondo me sì, perché è un tecnico esperto e soprattutto conosce l’ambiente. Poi dal prossimo anno, quando le cose saranno state sistemate, servirà un allenatore di spessore superiore, per ambire a qualcosina di più. Però per questo momento, per come si erano messe le cose, è la persona adatta.
Sa come si sistemano le cose a Roma, dato che lo ha già fatto più di una volta. Conosce i tifosi e sa come rimettere apposto una situazione così caotica, che chiaramente la squadra non vive bene. Una persona come Ranieri, anche da un punto di vista umano oltreché tecnico, è la persona adatta per riportare la Roma a vivere serenamente il momento.
Forse adesso è un po’ tardi, ma una volta che la Roma si libererà dei suoi problemi potrà tornare a giocarsi un piazzamento nelle coppe europee.”
Campionato molto combattuto, c’è qualcuno che spicca sugli altri?
” Secondo me l’Inter ha qualcosa in più delle altre. A livello individuale ha dei giocatori che possono fare la differenza sul lungo periodo, ma ha anche un allenatore che ha dimostrato di saper gestire il gruppo sia dal punto di vista umano che da un punto di vista tecnico.
Quindi metto l’Inter davanti e subito dopo il Napoli, che metto al secondo posto, e poi tutte le altre che sono dietro.”
Cosa pensi di Lazio e Fiorentina?
“Sono due bellissime realtà. Sono molto contento soprattutto per Marco Baroni, perché non godeva (soprattutto a livello di “percepito”) di una grandissima reputazione.
Invece veniva da due stagioni molto ben fatte con Lecce ed Hellas Verona, quindi sono contento che si sia affermato in una squadra che ambisce a qualcosa di molto più importante.
Non era scontato, credo che la Lazio sia una squadra molto interessante e che possa dare fastidio a tutti per i primi quattro posti.
La Fiorentina è una squadra molto bella. E’ sorprendente come Palladino sia riuscito a risolvere i problemi che si erano creati ad inizio stagione. Non perché credessi che Palladino non sarebbe stato in grado di farlo, ma perché nel calcio di oggi è sempre più raro vedere un allenatore che mette in discussione il proprio credo tattico.
Palladino ha capito che con quelle idee non sarebbe potuto arrivare molto lontano e ha fatto un passo indietro, ha capito come la squadra avrebbe potuto rendere al meglio e ora la squadra funziona. La Fiorentina ha un portiere che para tantissimo e un attaccante che segna tantissimo, ed è la grande differenza rispetto all’anno scorso.
La Fiorentina sono anni che gioca molto bene a calcio, ma passare da N’Zola a Kean fa la differenza. Così come fa la differenza avere un portiere di livello superiore, che sta ritrovando la forma di quando era uno dei migliori al mondo. Non so se sia una squadra da primi quattro posti, ma sicuramente potrà fare un bellissimo campionato.”
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