Le interviste
Esclusiva CS, Bernardo Corradi: “Bisogna insegnare ai giovani a conoscere il proprio corpo. Su Vieri ed Euro2004…”
L’ex-attaccante italiano, Bernardo Corradi, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di CS nel corso del “Soccer Football Summit 2024”.
Il 19 e il 20 di Novembre è andato in scena, allo Stadio Olimpico di Roma, l’evento “The Future of Football is Here“, presso il “Soccer Football Summit 2024“. Fra gli ospiti l’ex-attaccante (fra le altre) di Lazio e Udinese Bernardo Corradi, che ha parlato ai nostri microfoni della sua esperienza da tecnico dell’U20 italiana.
Le parole di Corradi a Calcio Style
Corradi ha parlato anzitutto dei suoi ricordi legati agli Europei del 2024, dove venne chiamato inizialmente per sostituire l’infortunato Vieri. Alla fine il centravanti prese regolarmente parte alla competizione e i due finirono per contendersi una maglia. Corradi giocò da titolare l’ultima del girone: la vittoria (2-1) contro la Bulgaria.
“Quando arrivi in pre-raduno, dove hai 24 calciatori, sai che dovrai dire a 4 di loro che non parteciperanno alla fase finale della competizione. Siccome ci sono stato dall’altra parte, mi metto nei loro panni. Ai miei tempi vivevo le cose in maniera molto serena. Ero pronto a tornare a casa dopo la partita, poi Maurizio Manzini (storico team manager della Lazio) mi ha detto che Vieri aveva avuto un problema al ginocchio e che sarei rimasto in ritiro. Eravamo tre esordienti: io, Miccoli e Camoranesi. Ero già contento di far parte della spedizione, poi il mister mi prese da una parte e mi disse: ‘Giochi dall’inizio’. Adesso, con l’età, riesci a vedere da un’altra prospettiva tutto quello che ti è successo. Mi emoziono sempre a ricordare certi momenti.”
Corradi ha poi parlato del suo percorso da allenatore, che lo ha portato a essere selezionatore di tutte le nazionali giovanili italiane. Ha poi parlato anche del suo approccio con i giovani calciatori, della disciplina che intende dare loro e soprattutto delle regole vigenti all’interno degli spogliatoi da lui presidiati.
“Sono stato assistente dell’U19. Poi ho fatto il primo allenatore nell’U16 all’U19, passando anche per l’U17 e l’U18. Sono abbastanza ferrato su questo argomento. Ho notato che chi effettua tutto il percorso generazionale, vale a dire dall’U15 sino all’U20, certi tipi di regole non c’è nemmeno più bisogno di metterle perché le fanno in automatico. I nuovi, invece, seguono la buona strada di chi dà l’esempio. Il gruppo si autoregola, poi un minimo di regole alla base ci vogliono sempre ma gli va data la libertà di sbagliare. Vanno ripresi a volte perché è giusto, l’ultima volta l’ho fatto due giorni fa, perché bisogna alzare il livello d’attenzione. In U15 sono piccoli e quindi sei ‘obbligato’ a dare delle regole rigide, come la sveglia alle 8:30 e la colazione alle 9, perché alcuni sono indisciplinati. 5 minuti prima dell’appuntamento devono essere davanti alla sala della colazione e il capitano deve assicurarsi che siano tutti presenti. Se qualcuno manca allora devono iniziare ad aiutarsi perché poi lo faranno anche in campo, magari quando qualcuno sbaglia una diagonale. In U20 è diverso perché inizi ad avere contezza del tuo fisico. Se uno è abituato a svegliarsi alle 9:30 glielo lascio fare, mentre chi è abituato a svegliarsi presto si sveglia presto. Ora non sto mettendo la sveglia, perché l’impostazione si costruisce così.”
Le interviste
Francesco Pietrella: “Roma soluzione ideale per Roberto Mancini”
“Roma sarebbe soluzione ideale per mister Roberto Mancini”. Queste le parole di Francesco Pietrella, giornalista de ‘La Gazzetta dello Sport’ che abbiamo intervistato in esclusiva in queste ore. “Quando Ranieri andrà via e prenderà un ruolo magari diverso, Mancini potrebbe rivestire benissimo l’incarico di allenatore della Roma. Lo vedrei molto bene lì. Direi che con l’Inter ha iniziato un ciclo, che si è poi chiuso col triplete di Mourinho. Ma l’aveva iniziato proprio lui. Alla Fiorentina è riuscito a portare a casa la Coppa Italia, alla Lazio ha vinto la Coppa Italia, con la Nazionale il campionato europeo. Anche al di fuori dei confini nazionali, sponda Manchester City e Galatasaray, ha fatto bene. A mio avviso il Mancio resta un allenatore di elevato livello e sarebbe bello rivederlo in Italia”.
“Tralasciando la rivalità con la Lazio, da buon professionista, la Roma giallorossa potrebbe essere la destinazione ideale in futuro, lo ribadisco”, prosegue il giornalista Gazzetta Francesco Pietrella. “E tra l’altro Mancini conosce bene la città!”. Pane e pallone, innamorato del calcio grazie a Pippo Inzaghi, Pietrella è un giornalista del quotidiano ‘La Gazzetta dello Sport”. Non andava ai diciottesimi dei suoi compagni per colpa dell’anticipo serale. Classe 1993, ex numero 11 che si inseriva sulla fascia. Un’infanzia correndo – più del pallone – tra i campi in terra della periferia romana, fino ai 20 anni.
“Quel mondo mi ha formato”, ammette il ragazzo di Roma. Gli abbiamo quindi chiesto un commento sulla Nazionale Azzurra post-Mancini: “Spalletti, dopo la delusione europea, si sta riscattando partita dopo partita. Un campionato europeo direi da dimenticare con scelte discutibili come la convocazione di Fagioli dalla Juventus. Avrebbe a mio avviso potuto fare altri tipi di scelta. Ad esempio, avendo la nostra Nazionale come sappiamo delle difficoltà in fase offensiva, avrei portato all’ultimo europeo un Ciro Immobile nonostante il campionato non positivo. Ma ora Spalletti, grazie anche a Gasperini, è stato bravo a riprendere per i capelli Retegui. Potrebbe essere lui l’uomo giusto lì davanti, la pedina d’attacco che mancava alla nostra Nazionale”.
“Chi meriterebbe un posto nella rosa azzurra? A mio parere un Zaccagni della Lazio. Ma poi dove lo metti in un 3-5-2? Questo è un altro tema…”.
Le interviste
Barzagli: “Spalletti bravo a rimettere in piedi Nazionale”
Andrea Barzagli senza peli sulla lingua. L’ex difensore della Juventus e della Nazionale Azzurra era presente ieri al Salone d’Onore del Coni in occasione della XV edizione del Premio Andrea Fortunato. Dopo aver ricevuto un prestigioso riconoscimento per la sua straordinaria carriera, alla presenza del Presidente Coni Giovanni Malagò e di altri illustri personaggi del calcio, Andrea Barzagli si è concesso con grande disponibilità e la solita eleganza alle nostre domande. Ecco cosa ci ha detto sull’attuale Nazionale Azzurra di Luciano Spalletti, con un occhio bionico rivolto alle prossime qualificazioni ai Mondiali 2026.
“Se esiste un nuovo Andrea Barzagli? No, nel senso che ci sono tanti altri difensori forti che stanno venendo fuori. Riguardo alla Nazionale Italiana di Calcio devo dire che c’è stato un nuovo cammino dopo un europeo difficile. Secondo me i ragazzi hanno svoltato grazie a Luciano Spalletti. Il nostro CT è stato abile, bravissimo a rimettere in piedi una Nazionale in grado di trovare risultati e far sentire gli italiani partecipi di questa squadra. E’ un primo passaggio e a mio modo di vedere abbiamo una rosa valida che può crescere ancora di più”. Parola di Andrea Barzagli.
Sulla Serie A non ha voluto esprimere particolari giudizi, e allora gli abbiamo chiesto come vede… futuri Mondiali (2026)! “Speriamo sia una qualificazione ai Mondiali tranquilla rispetto agli anni passati. Ma siamo fiduciosi perché adesso la Nazionale Azzurra ha fatto un passo importante”.
Le interviste
ESCLUSIVA CS-Bordon: “Inter, due acquisti a gennaio. Il Napoli sarà ancora protagonista”
Intervistato in esclusiva ai nostri microfoni, Ivano Bordon, ex calciatore dell’Inter e della Nazionale, ha parlato dell’ attuale situazione dell’Inter e non solo.
L’ ex portiere e allenatore di calcio italiano, campione del mondo con la nazionale italiana nel 1982, Ivano Bordon ha rilasciato le seguenti dichiarazioni ai nostri microfoni:
Che sfida vede contro il Bayer? Secondo lei i nerazzurri partono favoriti o è una sfida da 50 e 50?
Sarà una sfida molto difficile perché il Bayer è una buonissima squadra, importante.
Inter che domina in campionato…secondo lei a oggi chi è la vera antagonista dei nerazzurri?
L’antagonista dell’Inter penso sarà non solo il Napoli ma anche l’Atalanta
Dove potrà secondo lei intervenire l’Inter sul mercato a gennaio?
Penso che se potrà trovare un attaccante ed un difensore valido.
Come sta vedendo Conte e Lukaku al Napoli? Si aspettava di più?
Conte lo conosco e’un ottimo allenatore che sa dare ad una squadra un modo di giocare importante, io adesso vedo una squadra forte, compatta e se riesce anche a ritrovare Lukaku anche nella conclusione oltre a quello che può fare nella zona gol come forza. Mi aspettavo un Napoli protagonista e lo sta facendo.
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