Focus
Schiacciasassi Verdeoro: il Brasile è campione del Mondo
Esattamente 23 anni fa, il 30 giugno 2002, il Brasile di Felipe Scolari vinceva il Mondiale di Giappone e Corea (il quinto) senza perdere neanche un match.
La Selecao non solo vinceva quel Mondiale, lo dominava. La selezione verdeoro infatti chiudeva la manifestazione internazionale vincendo tutte i match dalla fase a gironi in poi. Un cammino netto che poche, se non pochissime, nazionali possono dire di aver fatto.

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Un Brasile inarrestabile
Ma facciamo chiarezza. La squadra allenata da Scolari, oltre ad aver solo vinto e convinto, ha anche espresso un livello di gioco frizzante. Oltretutto può contare su una formzione titolare devastante.
A difendere i pali c’è Marcos; la difesa, a 3, è composta da Lucio, Edmilson e Roque Junior; a dare una mano al reparto difensivo ci sono Kleberson e Gilberto Silva in mediana. Sulle fasce agiscono due veri e propri funamboli come Cafù e Roberto Carlos. Davanti non c’è storia. L’attacco è spaziale: Ronaldinho-Rivaldo-Ronaldo.
A contendere la vittoria del torneo ai brasiliani c’è, come quasi sempre accade in queste manifestazioni, la Germania. Anch’essa una buona squadra, aiutata però soprattutto dal tabellone. Per i tedeschi Paraguay agli ottavi, Usa ai quarti e Corea, grazie anche a Byron Moreno, in semifinale.
Tuttavia a gravare sui pensieri di Voller c’è il tarlo di dover giocare l’ultimo atto della competizione senza il giocatore cardine della mediana tedesca: Michael Ballack.
E così arriva il 30 giugno. All’International Stadium di Yokohama tutto è pronto per la finale. Nonostante la repentina uscita, c’è un pò d’Italia anche in finale. Ad arbitrare la contesa infatti il nostro Pierluigi Collina.
La rivincita del Fenomeno
Il Brasile schiera ovviamente il classico 11: Marcos; Edmilson, Lucio, Roque Junior; Cafu, Kleberson, Gilberto Silva, Roberto Carlos; Ronaldinho (40′ st Juninho Paulista); Ronaldo (45′ st Denilson) Rivaldo.
I tedeschi, orfani di Ballack, rispondono con: Kahn; Linke, Ramelow, Metzelder; Frings, Hamann, Jeremies (33′ st Ansamoah), Bode (39′ st Ziege); Schneider; Klose (29′ st Bierhoff), Neuville.
Il match rimane ingolfato per i primi minuti. La Germania tiene il pallino del gioco e il Brasile prova a correre in contropiede. I tedeschi però, nonostante il maggior possesso palla, non creano occasioni dalle parti di Marcos. Mentre i verdeoro lasciano veramente intendere di poter andare in vantaggio ogni volta che spingono.
Per il primo gol che apre la partita bisogna attendere la ripresa. Poco dopo il ventesimo, Kahn (portiere all’ora del Bayern Monaco) si lascia sfuggire il pallone sulla conclusione di Rivaldo. Un tiro veramente senza troppe pretese, sul quale si getta come un rapace Ronaldo e ribatte in rete.
La Germania non riesce a reagire dopo questa situazione. Così, dopo una decina di minuti dal vantaggio, il Fenomeno mette a segno la doppietta personale. Il tutto al termine di un’azione splendida, impreziosito da uno splendido velo di Rivaldo.
Non succederà più nulla. Al triplice fischio di Collina il Brasile può festeggiare per la quinta volta il trionfo di un Mondiale. Per i tedeschi invece la quarta sconfitta in una finale Mondiale.
La Coppa del mondo verrà alzata al cielo da Cafu, alla sua terza finale consecutiva.
Il cielo è verdeoro sopra Yokohama.
Focus
Milan, a che punto è il rinnovo di Maignan?
Il Milan ha intenzione di rinnovare il contratto di Mike Maignan, sul tema ha avuto modo di esprimersi il Ds Igli Tare.
Uno dei grandi protagonisti del Milan in questa stagione è certamente Mike Maignan, che ha fornito due prestazioni di altissimo livello contro la Lazio e soprattutto contro l’Inter.
4 parate contro i biancocelesti, 6 parate (tra cui un fondamentale rigore di Çalhanoǧlu).
14 partite disputate in stagione (esclusa la gara di ieri sera in Coppa Italia), 7 reti inviolate e 9 reti concesse.
Sarebbe potuto andare al Chelsea in estate, ma si è concluso con un nulla di fatto. Al momento i blues sembrano non essere interessati all’acquisto dell’estremo difensore francese.

LAUTARO MARTINEZ E MIKE MAIGNAN ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Milan, situazione rinnovo per Maignan
Non sono trapelate grandi novità per quanto riguarda la situazione del portiere ex Lille.
Igli Tare si è espresso così in conferenza stampa: “Pensiamo alla partita, Mike è un ragazzo fantastico e cercheremo di trovare una strada insieme”.
Parole che mostrano riconoscenza del grande operato svolto negli anni dal portiere francese, ma a livello pratico non significano granché.
Può voler dire tutto e niente. L’idea è quella di rinnovare il contratto del calciatore, ma nell’effettivo non si è fatto molto per rendere la cosa avverabile.
Futuro ancora in bilico dunque quello di Maignan, ma nelle prossime settimane seguiranno sicuramente novità importanti sulla faccenda.
La buona annata sino ad oggi dei rossoneri e gli ottimi rapporti con Massimiliano Allegri potrebbero rendere tutto più semplice, con un rinnovo che è sempre più probabile.
Focus
Inter, Bonny non si ferma più: la terza punta di Chivu
L’Inter si gode Bonny e i suoi gol, che in questi mesi stanno trascinando i nerazzurri in tutte le competizioni. Il francese ha colpito anche il Venezia.
In estate i 20 milioni pagati al Parma, per il cartellino dell’attaccante, per alcuni sono sembrati eccessivi considerando i trascorsi del giocatore, uniti alla sola e unica esperienza in Italia proprio nell’annata 2024/2025.
Inter, i gol di Bonny valgono oro: tutte le vittime fin qui
L’esperienza in nerazzurro di Bonny è stata singolare fin da subito, con l’arrivo e la firma direttamente negli States per prendere parte al Mondiale per Club, piano poi non realizzato causa eliminazione precoce dell’Inter. La stagione ufficiale però è cominciata come meglio non poteva immaginare: gol all’esordio in Serie A con la nuova maglia nel 5-0 contro il Torino alla prima giornata.
L’exploit vero e proprio tuttavia arriva alla 6° quando a San Siro arriva la Cremonese di Nicola: 1 gol (il secondo stagionale) e 3 assist per il 4-1 finale. Un contributo totale e qualitativo al successo della squadra che dimostra quanto l’intuizione di Chivu (che già lo aveva allenato al Parma) sia stata geniale.
Il gol più pesante fino a questo punto però Bonny l’ha segnato all’Olimpico contro la Roma, nel big match della 7° giornata. La rete praticamente in apertura di gara ha consegnato all’Inter 3 punti pesantissimi in ottica Scudetto ma soprattutto qualificazione in Champions League, obiettivo primario della società.
Proprio nella massima competizione europea l’ex Parma ha contribuito con 1 assist nel poker rifilato al Saint Gilloise in trasferta e 1 assist nella sconfitta all’ultimo respiro contro l’Atletico Madrid al Metropolitano.
In A invece assist nel 3-0 contro la Fiorentina e gol contro la Lazio nel 2-0 finale all°11 giornata. Un bottino totale dunque di 5 gol e 6 assist che per un giocatore chiamato a giocare in maniera intermittente, visti i nomi che compongono l’attacco nerazzurro, sono da incorniciare. Le aspettative attorno a Bonny crescono sempre di più man mano che passano le settimane e probabilmente Chivu ha in serbo un piano di crescita ben preciso per lui nel breve futuro.

Ange-Yoan Bonny e Lautaro Martinez ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Focus
Napoli, accadde oggi: impresa sfiorata contro l’Atalanta
Oggi, 4 anni fa, il Napoli ospitava l’Atalanta per la 16a giornata della Serie A 2021/22. Partita tosta per i Partenopei che hanno alcuni giocatori fuori.
Dopo le vittorie di Milan e Inter rispettivamente contro Salernitana e Roma, i Partenopei scendono dal primo al terzo posto. Dunque, vogliono tornare in testa battendo in casa l’Atalanta.
Tuttavia, Spalletti deve rinunciare a diversi giocatori importanti per infortunio: Anguissa, Osimhen, Koulibaly, Manolas, Insigne e Fabian Ruiz. Non un periodo facile, dunque, per il tecnico di Certaldo.
Napoli-Atalanta, 4 dicembre 2021

Visti i tanti infortuni, Spalletti schiera dal primo minuto Rrahmani e Juan Jesus come coppia di difensori centrali. A centrocampo, Malcuit e Mario Rui giocano da esterni, mentre Elmas e Lozano affiancano Mertens in attacco.
Passano 7 minuti e sono gli ospiti i primi a segnare. Zapata, dopo un azione personale, serve Malinovski che batte Ospina con un sinistro chirurgico. Pochi minuti dopo i Partenopei sfiorano il gol del pareggio con Lozano: cross basso dalla sinistra di Mario Rui, e l’ala messicana manca l’impatto con il pallone a porta vuota.
La partita è equilibrata, con entrambi le squadre che si rendono pericolose in alcuni momenti della partita. A pochi minuti dall’intervallo, arriva il gol del pareggio: Zielinski riceve palla dopo una sponda di Mertens, il suo tiro viene murato, ci riprova una seconda volta e batte Musso, 1-1 (40′).
Nel secondo tempo, la banda Spalletti ci mette solo due minuti a ribaltare il risultato: Mertens, servito da Malcuit, anticipa Demiral e si trova a tu per tu con Musso, prima di batterlo, 2-1. Gli ospiti, però, non ci stanno, e dopo alcune occasioni da gol e un rigore tolto dal VAR, trovano il gol del pareggio: Demiral, servito da Toloi, entra in area e batte Ospina con tiro violento sotto la traversa (66′).
Passano solo 5 minuti, e gli uomini di Gasperini completano la rimonta: Freuler, servito da Ilicic, batte Ospina calciando di piatto in modo angolato. Nonostante l’assedio finale dei Partenopei (doppia occasione per Politano e Petagna), il risultato non cambia.
Vittoria importante, dunque, per l’Atalanta che trova la sua quinta vittoria consecutiva, portandosi al quarto posto. I padroni di casa, però, escono a testa alta: nonostante i diversi titolari fuori, hanno giocato un’ottima partita.
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