Focus
Roma, ti presento El Aynaoui: un “gigante” perfetto per Gasp
Gran colpo di mercato della Roma, che si è assicurata Neil El Aynaoui per 25 milioni di euro fra parte fissa e bonus: ecco chi è il “gigante” del Lens.
Bottega cara, quella del Lens. Ma chi ci ha comprato, in questi ultimi anni, non è mai rimasto deluso. E sono stati tanti. Lontani i fasti del secondo posto (solo un punto dietro all’imprendibile PSG) e della Champions League per i Sang Et Or, vette (forse) irripetibili ai quali Haise aveva abituato quelli del Nord della Francia.
Roma, ecco El Aynaoui: Gasperini ha il suo “nuovo Ederson“
Il Lens ha venduto tanto (e bene) negli ultimi anni, specie negli ultimi due. Da Danso a Medina, passando per Khusanov e Openda. Poi Wahi, Samba, l’ex Udinese Fofana e chi più ne ha più ne metta. Fra quelli ancora rimasti alla corte di Will Still, succeduto proprio al sopracitato Haise (uomo che aveva fatto le fortune del Lens), El Aynaoui era senza dubbio il più talentuoso: per distacco il miglior giocatore della squadra.
Il franco-marocchino aveva intravisto la prima squadra già nella scorsa stagione, per poi diventarne un perno inamovibile in quella appena trascorsa. 8 gol e 1 assist sono un bottino molto interessante per chi gioca davanti alla difesa, soprattutto se arrivano in appena 24 partite di Ligue 1. Se proprio si volesse essere pignoli e trovare un difetto ad uno dei principali prospetti del rampante calcio marocchino, è proprio questo.
Non il massimo dell’affidabilità, dal punto di vista della tenuta fisica (qualche infortunio di troppo lo ha condizionato nella scorsa annata) e della continuità di rendimento. Poco male, è pur sempre un classe 2001 (24 anni compiuti lo scorso 2 Luglio) alto 1,85. Struttura fisica importante, buona qualità tecnica ma soprattutto la capacità di essere effettivo in zona gol: leggendo in anticipo le situazioni e buttandosi negli spazi.
7 dei suoi 8 gol stagionali (più un assist) sono arrivati nelle ultime 11 gare di campionato, e 4 di questi nelle ultime 3. Sintomatico di un giocatore che ha raggiunto il suo punto di maturazione, aiutato nella sua crescita anche da una squadra che, nel mentre, era finalmente riuscita a ingranare. Quella del Lens, infatti, è stata una stagione complicata. L’esodo estivo e l’incertezza legata al futuro di alcuni giocatori (su tutti il “caso” Danso, che ha visto coinvolta proprio la Roma) hanno privato i transalpini della Conference League.
Una competizione che avrebbero disputato da favoriti assieme al Chelsea e che invece li ha visti uscire ai preliminari con il Panathinaikos. La stagione intera ne ha risentito, anche a causa dei tanti infortuni e dei tanti cambiamenti in seno alla squadra: dal cambio di guida tecnica alla rivoluzione estiva, con tanti volti nuovi e altrettante partenze illustri. Poi però il Lens ha ingranato, terminando la Ligue 1 all’ottavo posto (a 5 lunghezze da una seconda qualificazione consecutiva in Conference League) e togliendosi molte soddisfazioni.
Come, per esempio, la vittoria sul campo del Lione (che ha di fatto estromesso Fonseca dalla corsa alla Champions League) e il 4-0 interno contro il Monaco all’ultima giornata. Ed è in questo periodo che El Aynaoui mette in mostra le caratteristiche che poi lo porteranno a vestire la maglia della Roma. Un interno di gamba e di spinta, con anche facoltà di andare a riempire l’area di rigore giocando affianco ad un posizionale.
Nel caso del Lens l’ex Leicester Mendy, mentre nell’Atalanta sarebbe stato De Roon. E a proposito di Gasperini, per il tecnico piemontese è il giocatore ideale da schierare nei due davanti alla difesa. Nel calcio uomo contro uomo a tutto campo proposto dal Gasp, El Aynaoui potrebbe ricordare un Freuler dai piedi migliori. E quindi un simil-Ederson, per intenderci. La coppia con Manu Kone, sulla carta, promette bene.

GIAN PIERO GASPERINI SORRIDENTE ( FOTO FORNELLI/KEYPRESS )
Focus
Napoli, accadde oggi: l’ultima di Ancelotti con i Partenopei
Oggi, 6 anni fa, il Napoli ospitava il Genk per la 6a giornata della Champions League 2019/2020. Una partita decisiva per l’accesso agli ottavi e non solo.
Siamo al 10 dicembre 2019 e la squadra Partenopea allenata da Carlo Ancelotti è in crisi nerissima. Gli azzurri non vincono tra tutte le competizioni da ottobre, e sono settimi in campionato a -17 dall’Inter capolista.
In Champions, i Partenopei sono secondi nel girone dietro al Liverpool. Per la qualificazione agli ottavi basta un pareggio in casa contro il Genk. Tuttavia, la qualificazione agli ottavi potrebbe non bastare per salvare la panchina di Ancelotti, visti i problemi fuori dal campo.
Napoli-Genk, 10 dicembre 2019

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Ancelotti recupera Allan e Milik, entrambi fuori da qualche partita per infortunio. L’attaccante polacco gioca in attacco affiancato da Mertens, mentre il centrocampista brasiliano gioca come centrocampista centrale insieme a Fabian Ruiz. Insigne e Lozano, invece, partono dalla panchina.
I Partenopei vanno vicini al gol dopo 2 minuti, con un colpo di testa di Koulibaly che colpisce la traversa. Pochi secondi dopo, Milik approfitta di una disattenzione del portiere Vandevoordt, e mette il pallone in rete.
Poco prima della mezz’ora, l’attaccante polacco si ripete: cross basso di Di Lorenzo dalla destra, e Milik arriva prima di tutti sul pallone, battendo Vandevoordt, 2-0 (26′). A 10 minuti dall’intervallo, Vandevoordt commette un fallo su Callejon in area, rigore e cartellino giallo per il portiere belga classe 2002: dal dischetto, Milik segna la sua tripletta (37′).
Intanto, il Genk sfiora diverse volte il 3-1, con Onuachu che si divora due gol da solo davanti a Meret: in entrambi le occasioni calcia fuori. Poche emozioni nel secondo tempo, visto che la qualificazione agli ottavi dei Partenopei è ormai archiviata. Ancelotti fa entrare dalla panchina Gaetano (esordio in Champions per lui), Llorente e Lozano, al posto di Zielinski, Callejon e Milik.
I padroni di casa guadagnano un altro rigore poco prima del quarto d’ora finale di gara, con un tiro al volo di Callejon respinto con il braccio da un giocatore avversario. Visto che Milik è uscito, il rigore lo batte Mertens: il belga segna il rigore, battendo Vandevoordt con un cucchiaio.
Milik e compagni, dunque, si qualificano agli ottavi da secondi nel girone. Tuttavia, il cambio in panchina avviene lo stesso: esonerato Ancelotti, al suo posto arriva Gennaro Gattuso.
Focus
Napoli, Lukaku verso il rientro: come cambierà l’attacco?
Il Napoli ritrova Romelu Lukaku, ma ora resta da capire come Conte gestirà l’attacco con il belga e un Rasmus Højlund in grande forma.
Arrivano finalmente ottime notizie in casa Napoli sul fronte delle indisponibilità. Romelu Lukaku è infatti tornato ad allenarsi in gruppo dopo la lesione di alto grado al retto femorale della coscia sinistra rimediata nell’amichevole di agosto contro l’Olympiakos, un infortunio che l’ha tenuto fuori per quasi quattro mesi. Un rientro fondamentale non solo per Antonio Conte, ma anche per tutto lo spogliatoio, che ritrova una delle sue figure più esperte e carismatiche.
Il ritorno del belga, però, si intreccia con un’altra grande verità delle ultime settimane: il Napoli sembra aver trovato finalmente la quadra in attacco. Dopo mesi di dubbi, rotazioni e difficoltà nel trovare la formula giusta, ora la squadra ha un’identità ben definita anche grazie a un Højlund sempre più determinante.
Per questo la domanda è inevitabile: come cambierà l’attacco azzurro con il rientro di Lukaku? Conte rinuncerà al danese o proverà a far convivere i due?

Rasmus Winther Hojlund punta il dito ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Napoli, Conte guarda al futuro con un occhio al passato
Højlund sta sostituendo Lukaku in modo importante, garantendo gol, assist e una crescita evidente sia tecnica che mentale. Panchinarlo adesso, nel suo momento migliore, rischierebbe di essere controproducente.
E allora non è utopia immaginare alcune partite con un attacco a due, con Lukaku e Højlund contemporaneamente in campo. Il belga potrebbe agire più da collante, legando il gioco e aprendo spazi, mentre il danese tornerebbe ad attaccare la profondità con continuità.
In questo senso, un 3-5-2 classico potrebbe essere una soluzione, ma non va esclusa nemmeno l’idea di riproporre quel 4-2-4 visto a Bari e nei primi mesi alla Juventus, per sfruttare anche gli esterni.

LORENZO LUCCA RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Lucca verso l’addio?
La pista più probabile, almeno nell’immediato, è però un’altra: Conte potrebbe scegliere l’alternanza nel ruolo di riferimento offensivo nel suo 3-4-3, sfruttando i tanti impegni delle prossime settimane per gestire minutaggi e recuperi. In questo scenario c’è però chi rischia seriamente di perdere ulteriore spazio: Lorenzo Lucca, che già ora fatica a ritagliarsi minuti e che potrebbe addirittura lasciare Napoli già a gennaio, appena sei mesi dopo il suo arrivo.
Il rientro di Lukaku rappresenta dunque una grande notizia, ma anche un nuovo rompicapo per Conte. Un problema, però, che ogni allenatore vorrebbe avere: troppa qualità e troppe soluzioni.
Focus
Milan, i numeri di Pulisic: è lui la stella al momento
Continua il momento di forma strepitoso di Pulisic con il Milan. Paragonando le sue statistiche con quelle di Leao, è lui l’uomo chiave dei rossoneri.
Pulisic continua ad essere il trascinatore dei rossoneri: la doppietta di ieri sera contro il Torino ne è la prova. E pensare che il giorno prima della partita, il calciatore statunitense era a casa con la febbre a 39°C.
I tifosi considerano Leao la stella della squadra di Allegri, e si aspettano molto da lui. Tuttavia, mettendo a confronto le statistiche del calciatore portoghese con quelle di Pulisic, è evidente chi sia la stella attualmente.
Milan, Pulisic on fire: statistiche a confronto con Leao

CHRISTIAN PULISIC ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Nella stagione 2024/25, Pulisic ha realizzato 11 gol e fornito altrettanti assist in Serie A, mentre in Champions League ne ha segnate 4 di reti. Inoltre, è suo il gol del momentaneo pareggio nella finale di Supercoppa Italiana, poi vinta contro l’Inter da 2-0 a 2-3. Leao, invece, nella Serie A 2024/25 ha realizzato 8 gol e e 10 assist, mentre in Champions League 3 gol e 1 assist.
Per quanto riguarda questa stagione, Pulisic è attualmente il capocannoniere della Serie A con 7 gol insieme a Lautaro Martinez. Inoltre, è a quota 2 reti in Coppa Italia. Nel frattempo, Leao ha segnato 5 gol finora in questa Serie A, e fornito 1 assist.
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