Focus
Napoli, occasione irripetibile: è ora di aprire un ciclo

In un’estate piena di rivoluzioni sulle panchine, il Napoli può approfittarne per aprire un ciclo vincente: continuità e investimenti le chiavi del futuro.
In un’estate segnata da cambi in panchina e incertezze su più fronti, per il Napoli si presenta un’occasione irripetibile: quella di aprire finalmente un ciclo vincente. Dopo aver conquistato lo scudetto, il club partenopeo è oggi l’unica tra le big ad aver confermato la propria guida tecnica, con Antonio Conte saldo in panchina grazie al lavoro silenzioso ma efficace del presidente De Laurentiis e del direttore sportivo Giovanni Manna.
A essere precisi, anche la Juventus, per ora, non ha cambiato allenatore, ma la permanenza di Tudor non è ancora sicura. Inoltre, i bianconeri saranno presto impegnati nel Mondiale per club, un impegno che complicherà la preparazione estiva.
Nel frattempo, l’Inter è ancora senza guida tecnica dopo l’annuncio dell’addio di Simone Inzaghi arrivato ieri, mentre il Milan si prepara a ripartire con Massimiliano Allegri. La Lazio (ri)comincia da Maurizio Sarri mentre la Roma attende solo l’ufficialità per l’arrivo di Gian Piero Gasperini.
L’unica altra squadra tra le prime nove della scorsa Serie A a non aver cambiato guida tecnica è il Bologna, che ha convinto Vincenzo Italiano a rinnovare il proprio contratto e proseguire il progetto rossoblù.

ANTONIO CONTE PENSIEROSO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Napoli, serve investire per dare forma a un ciclo vincente
Avere le basi non basta: per trasformare quest’opportunità in qualcosa di concreto, ora più che mai sarà fondamentale investire. Servono rinforzi mirati per completare la rosa e dare a Conte una squadra competitiva anche per gli impegni europei.
Ma servono anche interventi strutturali: uno stadio moderno e un centro sportivo all’altezza sono ormai indispensabili per crescere e consolidarsi tra le grandi. Il Napoli ha davanti a sé una possibilità forse irripetibile per imporsi in Serie A nei prossimi anni visto il momento di transizione vissuto dalle rivali. Ora tocca al club azzurro dimostrare di voler diventare una realtà stabile ai vertici.
Focus
Italia, il percorso in Confederations Cup nel 2013

Oggi, 12 anni fa, l’Italia di Prandelli faceva il suo esordio alla Confederations Cup 2013 contro il Messico. Ma com’è andato a finire il percorso?
Un anno dopo l’ottimo cammino ad EURO 2012, la Nazionale Azzurra di Prandelli vuole provare a vincere la Confederations Cup.
Tra i convocati spuntano i soliti Buffon, Abate, Barzagli, Bonucci, Chiellini, De Rossi, Marchisio, Pirlo e Balotelli. Ma attenzione anche a giocatori come Maggio, Astori, De Sciglio, Candreva, Diamanti, Cerci, El Shaarawy e Giovinco.
Italia, Confederations Cup 2013: spettacolo contro il Giappone

CESARE PRANDELLI SALUTA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
L’Italia finisce nel Girone A insieme al Brasile (padrone di casa), il Messico e il Giappone. La partita contro i Verdeoro sarà l’ultima partita del girone.
L’esordio è il 16 giugno contro il Messico al Maracanà. Gli Azzurri la sbloccano dopo 27 minuti grazie ad un’altra punizione di Pirlo. Il vantaggio però dura solo 7 minuti e il Messico pareggia con un rigore del Chicharito Hernandez (34′).
Gli Azzurri dominano, ma segnano solo a 12 minuti dal novantesimo grazie al solito Balotelli: buon esordio dunque. La seconda partita contro il Giappone è clamorosa: i Samurai Blu vanno addirittura sullo 0-2 (Honda 20′ e Kagawa 33′).
Un gol di De Rossi (41′) riapre la partita, e a inizio ripresa la banda Prandelli riesce a ribaltarla. Decisivi un autogol di Uchida (50′) e un rigore di Balotelli (52′). Il Giappone però segna il 3-3 con Okazaki (69′), ma poi arriva il definitivo 4-3 firmato Sebastian Giovnico (86′). 2 minuti dopo, viene anche annullato il gol del 4-4 a Yoshida.
Limiti difensivi e sfortuna
Azzurri dunque in semifinale con un turno d’anticipo insieme al Brasile (6 punti anche per i Verdeoro). La partita per il primo posto tra Italia e Brasile è bella ma dimostra i problemi difensivi degli azzurri.
Il Brasile passa in vantaggio a fine primo tempo con un gol di Dante (45+1), ma la banda Prandelli riesce a pareggiare l’incontro grazie a un gol di Giaccherini (51′). I Verdeoro però, nonostante la sofferenza, segnano due volte (Neymar 54′ e Fred 65′).
Gli Azzurri riescono a riaprirla con Chiellini (71′), ma Fred chiude la partita in extremis (89′) per il definitivo 2-4. La banda Prandelli, dunque, chiude seconda nel girone e affronterà la Spagna in semifinale, un anno dopo la batosta a EURO 2012.
La squadra di Prandelli gioca un’ottima partita attaccando nel primo tempo e resistendo nel secondo tempo e nei supplementari. Ai rigori segnano tutti tranne Bonucci che spara il suo tiro in tribuna: Jesus Navas ne approfitta e manda le Furie Rosse in finale. Tra i rigori calciati, però, c’è anche un bel cucchiaio di Candreva a Casillas.
Gli Azzurri provano a riscattarsi nella partita per il terzo posto contro l’Uruguay: anche in questo caso si va ai rigori, ma i gol non mancano questa volta. La banda Prandelli va in vantaggio nel primo tempo con Astori (24′), ma l’Uruguay pareggia nella ripresa con il solito Matador Cavani (58′).
Le due squadre trovano poi entrambe il gol su punizione: Diamanti per l’1-2 (73′) e Cavani per il 2-2 (78′). Ai rigori il protagonista è Buffon che para i rigori di Forlan, Caceres e Gargano, regalando il terzo posto agli Azzurri: un cammino tutto sommato positivo.
Focus
Cagliari, Pisacane la chiave per ritrovare Gaetano?

Il ritorno di Fabio Pisacane da allenatore può rilanciare Gianluca Gaetano, poco valorizzato da Nicola ma considerato centrale nel progetto Cagliari.
Il Cagliari volta pagina e affida la guida tecnica a Fabio Pisacane, dopo la decisione di separarsi da Davide Nicola. L’ex allenatore, pur raggiungendo la salvezza, non è riuscito a dare un’identità alla squadra, né a valorizzare appieno un organico che la società considera ricco di talento e con diversi profili su cui puntare anche in chiave futura.
Tra questi c’è senza dubbio Gianluca Gaetano, il fantasista ex Napoli per cui in estate i rossoblù hanno battuto la concorrenza del Parma, riportandolo in Sardegna dopo gli ottimi 6 mesi della stagione 2023/24. Un’operazione convinta, voluta, ma che finora non ha dato i frutti sperati.

Rome, Italy 4.11.2024 : Cagliari team lined up before Italian football championship Serie A Enilive 2024-2025 match SS Lazio vs Cagliari Calcio at Stadio Olimpico in Rome on November 04, 2024.
Cagliari, Gaetano può tornare centrale
Con Nicola, infatti, non è mai scattata la scintilla: Gaetano ha spesso iniziato le partite dalla panchina, chiuso dalle scelte tattiche dell’ex tecnico e dalla presenza di Nicolas Viola, preferitogli in diverse occasioni. Ora però la situazione potrebbe cambiare radicalmente.
Viola sembra destinato all’addio visto il contratto in scadenza e una trattativa per il rinnovo ora in stallo, mentre Pisacane, che conosce bene l’ambiente e lo spogliatoio, è pronto a rilanciare i giocatori più tecnici e creativi del gruppo.
Gaetano, per caratteristiche e qualità, potrebbe essere il primo beneficiario di questo cambio di rotta: il Cagliari ha ancora bisogno della sua fantasia e Pisacane sembra l’uomo giusto per restituirgli un ruolo da protagonista.
Focus
Napoli, Conte detta la linea: vuole una squadra camaleontica

Il Napoli è al lavoro per regalare ad Antonio Conte una rosa sempre più competitiva e ambiziosa. Il tecnico vuole gicoatori duttili.
Il Napoli sta lavorando a ritmo serrato per consegnare ad Antonio Conte una rosa quanto più vicina alla versione definitiva già per l’inizio del ritiro estivo. L’obiettivo della società è chiaro: permettere al nuovo tecnico di partire subito con un gruppo quasi al completo per lavorare intensamente sulla parte atletica ma soprattutto sull’identità tattica. Per questo motivo, ha trasmesso un messaggio forte e chiaro al direttore sportivo Giovanni Manna: la parola d’ordine per questo mercato è duttilità.

ANTONIO CONTE INVITA TUTTI ALLA CALMA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Napoli, duttilità come parola chiave
Conte vuole calciatori versatili, in grado di interpretare più ruoli e adattarsi ai cambi di sistema o alle emergenze stagionali. Non è un caso se i nomi accostati agli azzurri in queste settimane rientrano pienamente in questa logica.
Juanlu Sanchez, ad esempio, arriverebbe come vice-Di Lorenzo, ma lo spagnolo del Siviglia potrebbe giocare anche da esterno a tutta fascia o addirittura da ala pura. Un discorso simile vale per il milanista Yunus Musah, in grado di agire in una mediana a due o a tre, ma anche di spostarsi sull’esterno a gara in corso.
La duttilità è una caratteristica anche del nuovo acquisto Luca Marianucci, capace di adattarsi sia a una difesa a tre che a quattro, e all’occorrenza persino da mediano, come fatto a Empoli.
Infine, attenzione al nome di Ademola Lookman: l’attaccante dell’Atalanta partirebbe da ala sinistra nel tridente, ma potrebbe anche accentrarsi sulla trequarti o agire in un attacco a due.
Il concetto è chiaro: Conte, visti i tanti impegni che attendono la sua squadra la prossima stagione, vuole un Napoli ancor più competitivo e camaleontico, capace di adattarsi ai momenti della partita e alle caratteristiche dell’avversario.
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