Focus
Lazio, Sarri ha già il suo metronomo: Rovella può consacrarsi

Il ritorno di Maurizio Sarri alla Lazio fungerà da ricarica per alcuni membri della rosa. Nicolò Rovella è pronto a caricarsi il centrocampo sulle spalle.
Il mediano italiano ritrova l’allenatore che l’ha voluto in biancoceleste nel 2023 e si ritroverà con tutta probabilità al centro del nuovo corso. In parallelo deve ritrovare equilibrio in Nazionale.
Lazio, c’è un Rovella da recuperare: con Sarri la svolta?
La stagione del centrocampista è stata un continuo di alti e bassi con tanto di infortuni, oltre alla difficoltà nel gestire i momenti di agitazione durante le partite. I cartellini gialli (17 in totale più un rosso diretto) hanno caratterizzato in negativo l’annata di Rovella, che spesso non è riuscito ad esprimere il meglio di sè a causa del rischio espulsione.
In aggiunta il gioco confusionario e rischioso per certi tratti di Marco Baroni ha influenzato quasi tutte le prestazioni offerte nella stagione appena conclusa. Tra campionato, Coppa Italia ed Europa League le presenze totali sono state 44 con soli 4 assist all’attivo.

JACOPO FAZZINI E NICOLO ROVELLA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
La sua zona di competenza è sempre quella centrale ma non sono mancati i contributi in fase offensiva, spesso consistenti in tiri da fuori area o filtranti a tagliare la difesa avversaria. Nonostante ciò il rendimento non è stato all’altezza delle aspettative ma con il ritorno di Maurizio Sarri in panchina questa tendenza potrà finalmente cambiare direzione.
Infatti, tornando alla stagione 2023/2024, emerge che, sotto la guida dell’allenatore toscano, Rovella ha fatto registrare una percentuale di errori in costruzione più bassa, al netto di un minutaggio minore rispetto a quello ottenuto con Baroni, unitamente al dato sui duelli aerei vinti che supera di gran lunga quello della stagione appena conclusa.
Insomma, il Rovella di Sarri si è rivelato migliore sotto diversi aspetti se paragonato a quello visto in azione con Baroni e proprio il Comandante potrebbe farne il perno del prossimo centrocampo biancoceleste.
Focus
Genoa, il punto: stagione discreta ma futuro da (ri)costruire

Il Genoa ha chiuso la Serie A ENILIVE 2024/2025 al tredicesimo posto, due posizioni sotto rispetto all’undicesimo della stagione 2023/2024.
Questo risultato si può attribuite ad un attacco poco prolifico e ad una difesa, invece, molto solida.
Genoa, tutti i numeri della stagione
Osservando la classifica, si leggono due situazioni opposte in attacco e in difesa.
Un attacco inoffensivo
Classifica alla mano, l’attacco del club ligure è stato uno dei peggiori della stagione appena trascorsa: con appena 37 gol segnati in 38 giornate. I numeri rappresentano bene la realtà, dato che per tutto il campionato si è vista una squadra molto in difficoltà nel reparto offensivo.
Una difesa molto attenta
Probabilmente, la classifica dei genovesi, quest’anno, è merito, soprattutto, della difesa: 49 gol subiti in 38 giornate. Infatti, nella parte destra della classifica solo il Torino ha fatto meglio. E, addirittura, la difesa rossoblù è meno battuta di quella di alcune squadre della parte sinistra: come Como e Milan.
Una “curiosa” constatazione
A fine campionato, una situazione capovolta
Nelle ultime partite, a salvezza raggiunta, il Genoa ha giocato con più coraggio, osando di più davanti ma rischiando di più dietro. Proprio nel reparto difensivo, la squadra si è trovata molto in difficoltà.
Un segnale per il mercato estivo
Se la squadra, spingendosi in avanti, perde solidità dietro, oltre all’attacco è necessario rinforzare la retroguardia: perché non si può subire gol praticamente su ogni ripartenza.
Nicolò Caudini
Focus
Roma, Koné eredità di Ghisolfi: il futuro con Gasperini

La Roma ha dato il via qualche giorno fa all’era Gasperini, oggi è arrivato il congedo a Ghisolfi che aveva portato tra gli altri anche Manu Koné in giallorosso.
L’ex DS aveva sconfitto la concorrenza di diversi club sia italiani che all’estero, convincendo il giocatore ad accettare il trasferimento nella capitale. Il futuro del francese sembra ora delineato.
Roma, Koné punto fermo della rosa: sarà il nuovo Ederson?
L’addio di Ghisolfi alla Roma ha destato un po’ di sgomento all’interno dell’ambiente, la nomina di Massara a nuovo DS però sembra imminente quasi come fosse già stato tutto deciso. Il dirigente uscente però ha saputo alzare il livello della rosa giallorossa grazie a diversi innesti di livello, Manu Koné su tutti.
Il francese è sbocciato sotto la guida di Claudio Ranieri e intende affermarsi anche col neo tecnico giallorosso. Le 46 presenze tra tutte le competizioni dimostrano l’importanza del giocatore nel corso della stagione, importanti anche i 2 gol e 3 assist dispensati per raggiungere l’obiettivo. L’estate scorsa la Roma sborsò circa 20 milioni di euro per strapparlo al Borussia M’Gladbach e ad oggi il valore è quasi raddoppiato.

CLAUDIO RANIERI CARICA MANU KONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
L’arrivo di Gasperini non può che giovare al centrocampista classe 2001, che ricoprirà un ruolo nevralgico sul campo sia dal punto di vista difensivo che offensivo. Vien quasi da pensare che l’ex Atalanta possa insegnargli a ricoprire il ruolo che era di Ederson in nerazzurro, ovvero quello di centrocampista box to box, capace di recuperare palloni ma anche di rifinire le azioni. La posizione occupata per tutta la stagione al centro del centrocampo a 5 è un assist d’oro per il tecnico in questo senso.
Per le caratteristiche di Koné questo ruolo gli calzerebbe a pennello, trasformandolo così in un giocatore completo e di altissimo livello. L’intuizione di Ghisolfi dunque rischia di tornare utile alla Roma anche dopo l’addio, che però lascia un’eredità non da poco, visto anche il grande potenziale economico di questo giocatore.
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Milan, ti presento Xhaka: il leader che serve ad Allegri

L’ex Arsenal ha già un accordo col Milan e sta aspettando che i rossoneri vincano le resistenze di ten Hag: ecco perché lo svizzero è l’ideale per Allegri.
La storia di Granit Xhaka
Nato a Basilea da genitori albanesi, ha scelto di rappresentare la nazionale svizzera. A differenza del fratello Taulant, che gioca per l’Albania.
Si distingue fin dalle giovanili per il suo temperamento e le sue doti da leader, abbinate a una grande forza fisica e una buona tecnica.
Esordisce tra i professionisti con il Basilea nel 2010, poi nel 2012 si trasferisce al Borussia Mönchengladbach dove milita fino al 2016: anno della consacrazione vera e propria con l’Arsenal.
Dopo sette anni nei Gunners accetta il ritorno in Bundesliga, in maglia Leverkusen, dove conquisterà il primo storico campionato, e la Coppa di Germania: decisa proprio da un suo gol.
Ormai 32enne, potrebbe trasferirsi a titolo definitivo al Milan.
Milan-Bayer Leverkusen, la situazione
Filtra ottimismo dalle parti di Casa Milan dove si e convinti di riuscire a chiudere la trattiva che porterebbe Xhaka in rossonero entro i prossimi giorni.
Tare ha già incontrato l’entourage del giocatore che accetterebbe di buon grado la proposta del Milan.
Resta da convincere il Leverkusen, che non si vorrebbe privare di un altro giocatore chiave dopo aver perso Wirtz e Tah, e soprattutto del nuovo tecnico Erik ten Hag, che spinge per tenerlo in Germania.
Xhaka porterebbe ulteriore esperienza nello spogliatoio, aggiungendosi a Luka Modric: promesso sposo del club rossonero ormai da tempo.
Xhaka-Milan, le cifre del matrimonio
Il Milan é pronto a versare una cifra poco sopra i 10 milioni di euro nelle tasche dei tedeschi per assicurarsi le prestazioni del calciatore.
Il Leverkusen valuta inoltre l’acquisto di Malick Thiaw, che potrebbe fungere da pedina di scambio nell’operazione anche se i rossoneri non sembrano intenzionati ad applicare sconti.
Tommaso Gildoni
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