Focus
Irlanda del Nord, analisi sul prossimo avversario dell’Italia verso il Mondiale
Sulla strada dell’Italia di Gattuso verso i Mondiali il primo ostacolo sarà l’Irlanda del Nord del commissario tecnico Michael O’Neill.
L’urna di Zurigo ha deciso quale sarà il cammino dell‘Italia verso i prossimi Mondiali. Per accedere al torneo internazionale in programma a giugno in America, gli azzurri dovranno affrontare in prima battuta l’Irlanda del Nord, ed eventualmente giocarsi la finale contro la vincente della sfida tra Galles e Bosnia. Un cammino certamente da non sottovalutare, ma comunque da considerarsi benevolo vista la presenza di squadre come Svezia e Polonia.
L’Italia, come testa di serie nei playoff, avrà anche il vantaggio di affrontare la nazionale guidata da O’Neill in casa. Un aiuto non di poco conto per i ragazzi di Gattuso, viste anche le difficoltà avvertite dall’Irlanda del Nord lontano da Belfast. Tra amichevoli, Nations League e gare di qualificazione, l’Irlanda del Nord ha ottenuto una sola vittoria e 1 pareggio nelle ultime 10 trasferte.
Alle qualificazioni Mondiali la nazionale nord irlandese è arrivata 3° nel gruppo A, alle spalle di Germania e Slovacchia; l’accesso ai playoff è stato ottenuto con la vittoria del gruppo C3 in Nations League. A guidare l’Irlanda del Nord è Michael O’Neill, in carica da quasi tre anni, dal dicembre 2022.
Irlanda del Nord, caratteristiche della squadra
Dal punto di vista tattico l’Irlanda del Nord adopera la difesa a 3 come modulo primario. Non avendo giocatori dalle spiccate qualità tecniche, la formazione britannica predilige puntare sull‘intensità. L’Irlanda del Nord primeggia dal punto di vista fisico, puntando molto sui duelli in mezzo al campo, e sull’efficienza dei propri contrasti ( i nord irlandesi vincono oltre il 55% dei contrasti); conseguenza del loro modo di giocare è quello di commettere molti falli per spezzettare il ritmo avversario.
La nazionale di Belfast è abituata a lasciare il pallino del gioco alla squadra avversaria: il possesso palla medio della formazione di O’Neill si attesta attorno al 36% nelle Qualificazioni al Mondiale.
Irlanda del Nord, i giocatori più rappresentativi
l’Irlanda del Nord è una Nazionale priva di stelle, o almeno di giocatori capaci di accendersi e di decidere da soli le partite. È una squadra cosiddetta “operaia”.
Ci sono però giocatori da attenzionare, in particolar modo Conor Bradley. Terzino classe 2002 del Liverpool, con l’arrivo di Slot è diventato un giocatore molto importante per i Reds. Con l’addio di Alexander-Arnold in estate è di fatto diventato il titolare della fascia destra, a discapito di Frimpong. In Nazionale viene spesso chiamato a giocare in diversi ruoli. O’Neill ha spesso impiegato l’esterno del Liverpool sia in mediana, per agevolare la circolazione del pallone, che nel ruolo di ala offensiva. Anche per favorire la convivenza con l’altro terzino destro, Trai Hume.
Come Bradley anche Hume gioca in Premier League, al Sunderland. Altra colonna dell’Irlanda del Nord è il suo compagno ai Black Cats Daniel Ballard, roccioso difensore centrale classe 1999 cresciuto nelle giovanili dell’Arsenal. Gli altri giocatori da menzionare sono Isaac Price, trequartista classe 2005 del West Bromwich Albion e Justin Devenny, ala ma all’occorrenza anche esterno a tutta fascia del Crystal Palace.
Focus
Yildiz e la Juventus: il rinnovo che preoccupa i bianconeri
Futuro di Yildiz in bilico: Juventus preoccupata per il rinnovo e il contratto da 1,7 milioni. La Premier League osserva da lontano.
Nonostante Yildiz rimanga legato alla Juventus, principalmente per una questione di blasone e riconoscenza — dato che i bianconeri sono stati i primi a riconoscere il suo talento senza mai abbandonarlo, spingendosi laddove pochissimi eletti sono arrivati, un esempio può essere quanto gli è stata affidata la maglia numero 10. Una maglia che, dato il logo posto sul fronte, porta con sé un’eredità pesantissima, senza contare inoltre che in alcune occasioni ha indossato anche la fascia di capitano.
Il giovane turco rimane legato alla Vecchia Signora ovviamente anche a livello contrattuale, con un accordo valido fino al 30 giugno 2029, a testimonianza di quanto il progetto bianconero sia costruito attorno a lui.
Juventus, da cosa deriva la preoccupazione?
Tuttavia, in un calcio dove ogni giocatore, bandiera o capitano che sia, ha comunque un prezzo, è opportuno che la Juventus, nonostante un contratto così lungo, limi ogni possibile dettaglio prima che diventi un deterrente capace di convincere Yildiz a rivedere le proprie idee sul futuro.
A tal proposito, una delle voci più autorevoli in tema di calciomercato, Fabrizio Romano, si è espresso affermando che, nonostante la Juventus sia tranquilla sulla durata del contratto, l’unico elemento che potrebbe avere conseguenze indesiderate riguarda le cifre, forse troppo basse rispetto a quanto dimostrato finora, anche in relazione agli stipendi di altri compagni:
“La Juventus ha un contratto ancora molto lungo con Yildiz, quindi da una parte non è preoccupata per la durata, ma vuole adeguare lo stipendio. È uno stipendio chiaramente non realistico, pensando che ci sono altri giocatori che guadagnano 6-6,5 milioni”, conferma anche Calciomercato.com.
“La Juventus ha mostrato a Yildiz, anche negli ultimi contatti di novembre, di volersi spingere fino al raddoppio dello stipendio attuale più bonus, avvicinandosi così a una cifra intorno ai 5-6 milioni di euro netti, bonus compresi“.
Dopodiché, lo stesso Romano asserisce:
“La Juventus continua a lavorare in ottica rinnovo. Ci saranno nuovi contatti anche durante i prossimi 10 giorni con gli agenti di Kenan Yildiz“.
Il giornalista fa capire che, negli ambienti bianconeri, questa è una questione molto delicata, dato che ad oggi il contratto di Yildiz corrisponde ad uno stipendio pari a 1,7 milioni netti a stagione. Cifre che, per qualsiasi squadra di Premier League, sarebbero considerate assolutamente nella norma, figurarsi poi per un giocatore dal talento simile.

DUSAN VLAHOVIC GUARDA AVANTI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Focus
Psg, il piano per Bouaddi: anticipate Juventus e Barcellona!
Il Psg ha intenzione di anticipare la concorrenza di Juventus e Barcellona per quanto riguarda l’acquisto di Ayyoub Bouaddi del Lille.
L’idea dei parigini è quella di acquistare il centrocampista classe 2007 del Lille a gennaio, anticipando così la concorrenza dei top club.
Non è un calciatore particolarmente appariscente per quanto riguarda le statistiche, ma in campo è davvero interessante osservarlo.
Non ha ancora trovato il gol in carriera, ma a soli 18 anni vanta 72 presenze in prima squadra.
I giovani acquistati dal Lille sono ormai una garanzia: Hazard, Osimhen, Zhegrova, Maignan, Baleba, Gabriel, Botman, Yoro, Chevalier e Diakité sono solo alcuni dei giocatori a favore di questa affermazione.

Psg, che tipo di giocatore è Bouaddi
Centrocampista box-to-box. Ha grandissime abilità nell’intercettare palla, nel recuperarla con cattiveria agonistica ma senza risultare falloso.
Sa mantenere la lucidità e la calma in situazioni di pressing, riuscendo ad eludere senza particolari problemi i propri avversari.
Ha ottima visione degli spazi ed è in grado di mantenere il possesso del pallone in spazi strettissimi, grazie a un controllo palla e ad una capacità di dribbling elevata. Ha grande compostezza.
Sa usare bene il proprio corpo in movimenti sia difensivi offensivi, sa cosa fare e quando farlo.
Osserva molto il campo, per capire cosa lo circonda e quando e se eseguire i passaggio successivo.
Anche nel posizionamento ha abilità importanti, data l’ottima capacità in quest’ambito. È molto versatile come già detto, data la capacità di sapersi districare in ogni ambito del centrocampo.
Tifoso del Psg, il club parigino potrebbe assicurarsi un profilo dall’alta intelligenza calcistica e dalle prospettive ancor maggiori.
L’unico punto su cui deve ancora migliorare, ma data l’età è normale, è la concentrazione.
Ogni tanto, se gioca con troppa intensità, può cadere più facilmente in falli evitabili.
Se troppo rilassato, invece, potrebbe cadere più facilmente in passaggi o primi tocchi imprecisi.
Sotto la guida di Luis Enrique potrebbe sicuramente arrivare a livelli altissimi e migliorerebbe molto sul cambio di ritmo.
Quando migliorerà anche su questo aspetto, allora sarà un giocatore assolutamente perfetto per qualsiasi squadra in cui giocherà.
Focus
Milan, a che punto è il rinnovo di Maignan?
Il Milan ha intenzione di rinnovare il contratto di Mike Maignan, sul tema ha avuto modo di esprimersi il Ds Igli Tare.
Uno dei grandi protagonisti del Milan in questa stagione è certamente Mike Maignan, che ha fornito due prestazioni di altissimo livello contro la Lazio e soprattutto contro l’Inter.
4 parate contro i biancocelesti, 6 parate (tra cui un fondamentale rigore di Çalhanoǧlu).
14 partite disputate in stagione (esclusa la gara di ieri sera in Coppa Italia), 7 reti inviolate e 9 reti concesse.
Sarebbe potuto andare al Chelsea in estate, ma si è concluso con un nulla di fatto. Al momento i blues sembrano non essere interessati all’acquisto dell’estremo difensore francese.

LAUTARO MARTINEZ E MIKE MAIGNAN ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Milan, situazione rinnovo per Maignan
Non sono trapelate grandi novità per quanto riguarda la situazione del portiere ex Lille.
Igli Tare si è espresso così in conferenza stampa: “Pensiamo alla partita, Mike è un ragazzo fantastico e cercheremo di trovare una strada insieme”.
Parole che mostrano riconoscenza del grande operato svolto negli anni dal portiere francese, ma a livello pratico non significano granché.
Può voler dire tutto e niente. L’idea è quella di rinnovare il contratto del calciatore, ma nell’effettivo non si è fatto molto per rendere la cosa avverabile.
Futuro ancora in bilico dunque quello di Maignan, ma nelle prossime settimane seguiranno sicuramente novità importanti sulla faccenda.
La buona annata sino ad oggi dei rossoneri e gli ottimi rapporti con Massimiliano Allegri potrebbero rendere tutto più semplice, con un rinnovo che è sempre più probabile.
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