Europa League
Nantes avversario della Juventus, dolce ricordo 27 anni dopo.
A Nyon oggi nel sorteggio per i play-off di Europa League la Juventus è stata accoppiata con il Nantes, la sfida evoca un dolce ricordo per i bianconeri.
Indice
Il precedente del 1996:
Era la Juventus di Marcello Lippi, il capitano era Gianluca Vialli, ed il marchio di fabbrica erano i gol alla Del Piero.
Per la Juventus il confronto col Nantes evoca dunque un ricordo dolcissimo.
Questo non solo perché nel 1996, in semifinale di Coppa dei Campioni, i bianconeri eliminarono i francesi, ma soprattutto perché poi quella Coppa la Juventus la vinse.
Il Nantes allora era campione di Francia, e per la Juventus il doppio confronto fu duro da superare.
I bianconeri vinsero la partita di andata, allo stadio Delle Alpi, 2-0 reti di Vialli e Jugovic.
Nel match di ritorno furono i francesi ad avere la meglio, ma grazie ai gol ancora di Vialli e di Paulo Sousa la partita finì 3-2 e fu la Juventus a qualificarsi per la finale, poi vinta a Roma contro l’Ajax.
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Il Nantes di oggi:
Il Nantes partecipa all’Europa League in quanto detentore della Coppa di Francia.
I gialloverdi hanno vinto l’ultima edizione della coppa nazionale lo scorso 7 maggio 2022, in finale 1-0 contro il Nizza. A siglare il gol vittoria è stato il numero 10, Ludovic Blas.
Nella Ligue 1 il Nantes non sta vivendo una stagione facile, dopo il 9° posto e vittoria della Coppa di Francia 2022.
La squadra della regione della Loire-Atlantique si trova attualmente appena sopra la zona retrocessione, al 16° posto con 14 punti in 12 partite.
Nella squadra milita una conoscenza della Serie A, ovvero il portiere Alban Lafont, ex ottima promessa non mantenuta alla Fiorentina, ancora ventitreenne ora si sta affermando in patria, quale portiere solido ed affidabile.
La difesa è composta dall’esperto Nicolas Pallois, insieme ad Andrei Girotto, al centro. Merita menzione il terzino sinistro ventenne Quentin Merlin, giovane interessante.
La fase offensiva dipende molto dall’estro di Blas, che innesca i due attaccanti: Ignatius Ganago e Mostafa Mohamed, 10 gol in due ( 4 + 6 ) all’attivo nella stagione in corso.
L’allenatore è Antoine Kombouaré, già ex tecnico del Paris Saint Germain prima dell’avvento degli sceicchi.
Juventus-Nantes le date:
Il play-off di Europa League, tra Juventus e Nantes, si giocherà nel mese di febbraio 2023, andata all’Allianz Stadium il giorno 16 e ritorno in Francia nel caldissimo Stadio della Beaujoire il 23 dello stesso mese.
Europa League
Atalanta: lesione per Kolasinac. Quando rientra?
Ecco tutti i dettagli sull’infortunio che il difensore bosniaco dell’Atalanta ha rimediato contro il Marsiglia e quante partite dovrà saltare.
Gasperini perde un pezzo fondamentale della sua Atalanta in vista del rush finale di stagione. Nella semifinale d’andata di Europa League contro il Marsiglia, dopo circa un quarto d’ora Sead Kolasinac aveva dovuto abbandonare il campo per un problema alla coscia sinistra.
Nelle ultime ore è arrivata la notizia: il difensore bosniaco ha subito una lesione di primo grado al bicipite femorale.
Quante e quali partite salterà quindi Kolasinac? Difficile dirlo con certezza. Sicuramente l’ex Arsenal mancherà nella trasferta contro la Salernitana e nella gara di ritorno contro i francesi. Molto difficile il recupero per la Roma, ma lo staff medico farà di tutto per farlo rientrare per la finale di Coppa Italia il 15 maggio e, come sperano i tifosi nerazzurri, per l’eventuale finale di Dublino.
In ogni caso, dalle prime sensazioni, la stagione di Kolasinac non dovrebbe essere finita qui.
Europa League
Roma, insulti sui social: Karsdorp e Abraham chiudono i profili
I tifosi della Roma non hanno perdonato gli errori dei due giocatori giallorossi nella sconfitta di giovedì sera contro il Bayer Leverkusen.
Il 2-0 subito dalla Roma contro il Bayer Leverkusen nella gara d’andata delle semifinali di Europa League é stato un risultato pesante che rischia di complicare, e non di poco, il sogno romanista della finale di Dublino. La superiorità dei tedeschi in alcuni frangenti della gara è stata evidente, anche se i giallorossi hanno avuto più di un occasione per segnare. Quello che non è andato giù ai romanisti sono stati gli errori dei singoli che hanno reso facile la vita alla già fortissima compagine allenata da Xabi Alonso.
Al termine del match, i tifosi giallorossi hanno riversato tutta la propria rabbia e delusione sui social, prendendo di mira i profili di due giocatori in particolare: Rick Karsdorp e Tammy Abraham.
L’errore dell’olandese nel primo tempo (un retropassaggio che ha di fatto regalato l’1-0 al Leverkusen) ha, di fatto, spianato la strada ai tedeschi, che da quel momento in poi hanno preso in mano la gara dal punto di vista mentale. Il terzino della Roma, dopo lo sbaglio, è stato preso di mira dallo Stadio Olimpico e, al momento della sostituzione, dagli spalti sono piovuti tantissimi fischi al suo indirizzo. Karsdorp ha risposto con un applauso dal probabile significato ironico, ed i romanisti glielo hanno rinfacciato nei commenti sulla sua pagina Instagram.
Più o meno la stessa sorte è toccata anche al centravanti inglese. Nei minuti di recupero Abraham ha avuto l’occasione per segnare l’1-2 che avrebbe potuto regalare una speranza in vista della gara di ritorno, ma a due passi dalla porta il suo colpo di testa è finito alto sulla traversa. Anche qui i tifosi romanisti non sono stati teneri, poiché rimproverano al n.9 giallorosso di non essere mai freddo in zona gol.
Sia Abraham che Karsdorp, alla luce dei continui insulti da parte dei supporters giallorossi, hanno deciso di chiudere la sezione “commenti” sulle loro pagine e di rendere privati i propri profili.
La sconfitta contro il Leverkusen ha lasciato parecchia amarezza, ma ora la Roma deve rituffarsi con anima e corpo sul campionato. Domenica sera arriva la Juventus: un appuntamento che i ragazzi di Daniele De Rossi non possono fallire.
Europa League
Karsdorp dopo Mourinho ha “tradito” tutta la Roma
La prestazione offerta ieri sera da Rick Karsdorp rischia di alzare il sipario sulla sua esperienza giallorossa con un anno e mezzo di ritardo.
Aveva ragione (come sempre) Mourinho
9 Novembre del 2022. Pinamonti realizza un gol pesante, che toglie alla Roma una vittoria preziosissima dopo che i giallorossi avevano sbloccato la partita con Abraham nel finale. Lo sfogo di José Mourinho nel post-partita in conferenza stampa rimarrà negli annali della comunicazione sportiva, con il tecnico portoghese che accusò un non meglio precisato giocatore della sua squadra di aver “tradito” la causa giallorossa.
Nonostante il lusitano non avesse fatto nomi e cognomi, il destinatario dell’invettiva fu chiaro a tutti sin da subito. In primis a quei tifosi che si recarono sotto casa di Rick Karsdorp con intenti bellicosi. Si può certamente discutere di quanto siano state opportune certe dichiarazioni, considerando che il portoghese era consapevole dell’impatto delle sue parole su un ambiente complicato come quello romano.
Ora però è più difficile demandare allo Special One tutti i mali della Roma, come una certa parte dell’ambiente ha provato a fare negli ultimi mesi. Dopo un periodo iniziale di entusiasmo generalizzato, i problemi (sin lì nascosti e dormienti, ma sempre presenti) sono stati riportati in auge e tutti i nodi sono venuti al pettine.
Karsdorp, galeotto fu quell’applauso…
Con il ruolo dei cosiddetti insider che è sempre più prominente nel volgo romano, le voci concernenti alcuni comportamenti sciorinati da Karsdorp fuori dal campo si sono fatte sempre più insistenti. Già all’epoca Il Messaggero (sempre molto attento alle dinamiche, esterne e interne al rettangolo verde di gioco, delle squadre romane) raccontava di come l’olandese fosse inviso a parte dello spogliatoio per i suoi atteggiamenti.
La situazione poi rientrò, con l’ex-Feyenoord reintegrato in rosa circa due mesi dopo gli accadimenti di Reggio Emilia, e lo stesso Mourinho parlò di una “questione chiarita già da Dicembre“. Tuttavia, il rapporto fra il laterale e la piazza romana rimase increspato e la bolla è esplosa alla prima occasione utile.
Una serata che ha indotto il pubblico romanista a delle riflessioni. Riflessioni che hanno avuto come logica e inevitabile conclusione quella di dare ragione a molte delle rimostranze sciorinate dal Profeta di Setubal durante il suo periodo nella Capitale.
Dall’incapacità della squadra di giocarsela su due fronti (e quindi il rischio concreto di concludere la stagione con il cerino in mano provandolo a fare) all’inadeguatezza di alcuni componenti della rosa. E se l’oratoria di Mourinho è già stata rivalutata da parte dell’ambiente, senza la qualificazione in Champions League il suo lavoro verrebbe rivalutato anche tecnicamente.
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