Esteri
Roma: domani alle 14 la conferenza stampa di Mourinho
La vigilia di Roma-Ludogorets, ultima gara del girone di Europa League in programma giovedì alle 21, si preannuncia ricca di appuntamenti.
Nel dettaglio
Si parte domani alle 14 con Mourinho ed El Shaarawy che prenderanno parte alla conferenza stampa di rito, per poi scendere in campo alle 16 con l’intento di espletare la rifinitura in quel di Trigoria.
Discorso analogo per gli ospiti, il cui allenatore terrà la conferenza alle 18:30 e la rifinitura all’Olimpico alle 19.
Premier League
Liverpool, Klopp getta la spugna: “Siamo fuori dalla corsa per il titolo. Colpa mia al 100%.”
Il tecnico del Liverpool Jurgen Klopp ha preso parte alla conferenza stampa di vigilia in vista dell’impegno di domani in campionato contro il West Ham. Di seguito le sue parole.
Le parole di Klopp
“Non ricordo di essere mai stato così deluso o frustrato dopo una partita come dopo l’Everton. Purtroppo ho perso tante partite nella mia vita, ma è stato speciale. Noi non c’eravamo. Arsenal e City giocano un calcio molto positivo, hanno ottimi risultati, ma siamo dove siamo perché in questo preciso ambito non giochiamo un calcio positivo. Mi incolpo al 100% per questo, non so perché o come sia successo, ma sono responsabile dell’umore in cui si trova la squadra.”
Ci sono chances per il titolo?
“Non posso sedermi qui e dire che Manchester City e Arsenal ci considerino ancora in corsa. Penso che sia una lotta a due, pubblicamente forse dovremmo dire altro, ma loro non si aspettano di perdere due partite da adesso in poi. Non mi aspetto che lo facciano e, se lo facessero, saremmo sciocchi a non approfittarne. Non penso che accadrà, ma in caso dovremmo esserci. Vinciamo le nostre partite, a cominciare dal West Ham”.
Premier League
Premier League, giocati i recuperi del 29° turno: risultati e classifica aggiornata
Ieri si è conclusa la tre giorni di recuperi inerenti il 29° turno di Premier League che aveva visto rinviate ben sei gare causa FA Cup. Di seguito tutti i risultati maturati ed i conseguenti stravolgimenti di classifica.
Risultati e classifica
Martedì 23 aprile
Arsenal 5-0 Chelsea (4′ Trossard, 52′, 70′ White, 57′, 65′ Havertz)
Mercoledì 24 aprile
Wolverhampton 0-1 Bournemouth (37′ Semenyo)
Crystal Palace 2-0 Newcastle (55′, 88′ Mateta)
Manchester United 4-2 Sheffield United (35′ Bogle, 42′ Maguire, 50′ Brereton Diaz, 61′ (rig.), 81′ B. Fernandes, 85′ Hojlund)
Everton 2-0 Liverpool (27′ Branthwaite, 58′ Calvert-Lewin)
Giovedì 25 aprile
Brighton 0-4 Manchester City (17′ De Bruyne, 26′, 34′ Foden, 62′ J. Alvarez)
1 |
Arsenal |
77 | 34 | 24 | 5 | 5 | 82:26 | +56 |
2 | Manchester City* | 76 | 33 | 23 | 7 | 3 | 80:32 | +48 |
3 |
Liverpool |
74 | 34 | 22 | 8 | 4 | 75:34 | +41 |
4 |
Aston Villa |
66 | 34 | 20 | 6 | 8 | 71:50 | +21 |
5 |
Tottenham** |
60 | 32 | 18 | 6 | 8 | 65:49 | +16 |
6 |
Manchester United* |
53 | 33 | 16 | 5 | 12 | 51:50 | +1 |
7 |
Newcastle* |
50 | 33 | 15 | 5 | 13 | 69:54 | +15 |
8 |
West Ham |
48 | 34 | 13 | 9 | 12 | 54:63 | -9 |
9 | Chelsea** | 47 | 32 | 13 | 8 | 11 | 61:57 | +4 |
10 | Bournemouth | 45 | 34 | 12 | 9 | 13 | 49:60 | -11 |
11 | Brighton* | 44 | 33 | 11 | 11 | 11 | 52:54 | -2 |
12 |
Wolverhampton |
43 | 34 | 12 | 7 | 15 | 46:54 | -8 |
13 |
Fulham |
42 | 34 | 12 | 6 | 16 | 50:54 | -4 |
14 |
Crystal Palace |
39 | 34 | 10 | 9 | 15 | 44:56 | -12 |
15 |
Brentford |
35 | 34 | 9 | 8 | 17 | 52:59 | -7 |
16 |
Everton |
33 | 34 | 11 | 8 | 15 | 36:48 | -12 |
17 |
Nottingham Forest |
26 | 34 | 7 | 9 | 18 | 42:60 | -18 |
18 |
Luton Town |
25 | 34 | 6 | 7 | 21 | 47:75 | -28 |
19 |
Burnley |
23 | 34 | 5 | 8 | 21 | 37:69 | -32 |
20 |
Sheffield United |
16 | 34 | 3 | 7 | 24 | 33:92 | -59 |
– Everton 8 punti di penalizzazione
– Nottingham Forest 4 punti di penalizzazione
* Una partita in meno
** Due partite in meno
Ligue 1
In Ligue 1 abbiamo visto il peggior arbitraggio dell’anno
Marsiglia-Nizza, derby del mediterraneo valido per la 29giornata della Ligue 1, passerà alle cronache per un arbitraggio “surreale”.
O per lo meno questo è l’aggettivo che Régis Testelin, nel suo editoriale redatto sulle pagine de “L’Equipe“, ha attribuito alla direzione di gara del signor Jeremie Pignard. Probabilmente il peggior arbitraggio visto in Ligue 1 questa stagione, e il giudizio potrebbe essere tranquillamente esteso anche al resto d’Europa.
Indice
Ligue 1, problema sistemico con gli arbitri
Ve lo avevo anticipato nel mini-appuntamento, dato che infrasettimanali si sono giocate solo le tre partite dei recuperi della 29esima giornata, settimanale della mia rubrica dedicata alla Ligue 1, ma non ho potuto approfondire l’argomento per ovvie motivazioni di spazio.
Tuttavia, quello che si è visto nel Mediterranean Derby non può passare inosservato. Sorvolando sulla pessima gestione della partita del direttore di gara, che ha contribuito a rendere infuocata una partita già di suo nervosa e tesa, e sull’espulsione dell’attaccante del Marsiglia Moumbagna: arrivata alla fine del primo tempo.
Sorvoliamo per modo di dire, visto che l’OM, ritrovatosi a giocare un tempo intero in dieci, è stato ovviamente penalizzato dalle scelte di Pignard. Tuttavia, il secondo giallo all’ex-attaccante del Bodo Glimt, seppur esagerato, potrebbe rientrare (sospendendo di molto l’incredulità) nell’ottica del classico “errore umano“.
Il peggior rigore nella storia della Ligue 1
Nulla di anche solo lontanamente paragonabile a quanto si è visto a inizio ripresa, con un calcio di rigore assurdo assegnato proprio ai padroni di casa. Un episodio talmente clamoroso che persino un cronista sobrio come Gianluigi Bagnulo non ha potuto fare a meno di esternare tutto il proprio sconcerto.
Per coloro che non avessero visto la partita: l’attaccante del Nizza, Ali Cho, ha spazzato un pallone che vagava pericolosamente all’interno dell’area di rigore. Con la sfera già abbastanza distante dai sedici metri della porta di Bulka, l’ex-Angers ha dovuto (poiché, citando lo stesso Bagnulo, “essendo Cho un essere umano e non un volatile prima o poi avrebbe dovuto poggiare il piede a terra“) completare il movimento e nel farlo ha inavvertitamente pestato il piede di un avversario che si stava avventando sul pallone.
L’assegnazione del calcio di rigore era parsa assurda (“surreale”, per parafrasare Testelin) anche in diretta, e al momento del richiamo all’On Field Review da parte del direttore di gara il verdetto appariva certo prima ancora che quest’ultimo lo emettesse. Una sensazione corroborata dalla frazione di secondo che Pignard ha passato dinanzi al monitor, prima di recarsi nuovamente verso l’area di rigore per emettere la sentenza.
Eppure, contro ogni previsione, Pignard ha confermato il penalty. Un episodio di una gravità inaudita e che probabilmente costerà la carriera al 36enne fischietto francese. Non tanto per l’errore in sé, comunque grave e difficile da giustificare anche in presa diretta, tanto per la tracotanza con la quale si è rifiutato di cambiare la propria decisione nonostante l’evidenza dei fatti dipinta sul monitor.
Il VAR ha fallito: è giunta l’ora di abolirlo
Per l’ennesima volta, il protocollo VAR dimostra tutta la sua inefficienza. Non è ammissibile che per situazioni millimetriche e impossibili da ratificare per l’occhio umano, come il gol annullato al Coventry nel recupero della semifinale di F.A. Cup contro il Manchester United, si faccia ricorso all’Over Rule mentre per fatti così eclatanti si lasci la possibilità agli arbitri di tutelare il proprio orgoglio anziché il gioco.
In questo caso non si tratta di discrezionalità, di interpretazione, di scuole di pensiero, di metro di giudizio e nemmeno della cosiddetta “zona grigia“. Quello di Pignard è un abbaglio enorme, oggettivo, che il VAR avrebbe dovuto rettificare (come succede in Inghilterra) scavalcando l’arbitro di campo nella decisione.
Lasciando all’arbitro la possibilità di non cambiare la decisione nonostante l’evidenza dei fatti, per ragioni che soltanto lui conosce, il VAR ha dimostrato per l’ennesima volta di aver fallito nel suo intento di migliorare il calcio. E allora è giunto il momento per le istituzioni calcistiche di ascoltare il grido disperato che da mesi si leva dalle bocche, sfibrate dalla fatica, di tutti coloro che questo sport lo amano e lo seguono.
Il VAR ha fallito e va abolito. “Il calcio deve ritrovare la propria spontaneità“, come ha detto giustamente Giroud. Il VAR non solo non ha migliorato il calcio, ma lo ha peggiorato. Il VAR non solo non ha diminuito gli errori, ma li ha resi più gravi e difficili da accettare. Il VAR non solo non ha smussato le polemiche, ma ha alimentato un clima di latente sospetto che è sopito da sempre nell’opinione pubblica.
Dinanzi a fatti talmente eclatanti sarebbe perfettamente inutile (oltreché ingiusto) chiedere al tifoso di non lasciarsi andare a congetture e vittimismi. Dato che l’essere umano, per propria natura, è naturalmente portato a cercare spiegazioni (più o meno) razionali ai fatti che non riesce a spiegare con la logica. E non vi è una logica dietro alla deriva autoritaria della classe arbitrale, inasprita dall’evidente sentimento recalcitrante che gli arbitri nutrono nei confronti di chi assegna loro dei voti.
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Da quando ho iniziato la mia collaborazione con CalcioStyle, ho creato una sorta di archivio digitale in cui stipare le opinioni di personaggi illustri del mondo del calcio contrari a questa tecnologia. Puoi consultare di seguito l’elenco completo, che aggiornerò man mano ogni volta che scriverò un articolo sull’argomento.
- Francia:
- Il VAR fa (ancora) danni: licenziato il direttore degli arbitri francesi Stéphane Lannoy.
- Eric Borghini, j’accuse: “Il VAR arbitra al posto degli arbitri“.
2. Inghilterra:
- Lo sfogo di Espirito Santo: “Le regole vanno cambiate“.
- Moyes duro: “Il VAR così non ha senso: meglio toglierlo“.
- Lineker: “Il calcio senza VAR è molto più godibile“.
- Odegaard la prende con la mano, il VAR non interviene: Liverpool furibondo.
- In Inghilterra vogliono abolire il VAR. (Editoriale)
3. Italia:
4. Germania:
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