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Premier League, All Eyes On Me – il focus sul 35° turno 2024-25

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Appuntamento e format rinnovati: All Eyes On Me, la rubrica di Calcio Style dedicata alla Premier League, cambia look, ma non la sostanza dando libero sfogo a quella bruciante passione che unisce tutto il popolo britannico e non solo. Di seguito il resoconto dettagliato dei principali avvenimenti della 35°giornata della nuova stagione.

Il fascino unico emanato, unito alla perenne scia d’entusiasmo che pervade ogni stadio, confluisce in una commistione di spettacolo, ardore e qualità che conferisce a questo torneo l’aura di lega paradisiaca in cui solamente i migliori interpreti del gioco possono essere o diventare i protagonisti.

Trentacinquesimo turno: “Lock All The Doors”

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IL LIVERPOOL CADE ROVINOSAMENTE A STAMFORD BRIDGE

Terza vittoria consecutiva, la quarta aggiungendo anche l’1-4 al Djurgarden nell’andata delle semifinali di Conference League, per il Chelsea che si mantiene aggrappato al treno Champions rifilando un secco 3-1 al Liverpool appena laureatosi campione per la 20esima volta nella propria storia.

I Blues impiegano appena tre minuti per sbloccare il punteggio (prima volta a Stamford Bridge dal dicembre 2017 con Rudiger marcatore) grazie all’iniziativa sulla destra di Pedro Neto che prende il fondo prima di lasciar partire un cross basso arretrato tramutato in rete da Enzo Fernandez, al sesto centro nel torneo (seconda stagione più prolifica della sua carriera), bravo a metterla nell’angolo basso con l’interno destro. I Blues legittimano il vantaggio creando altre due opportunità da gol con Madueke e Pedro Neto, non sufficientemente lucidi per realizzare il raddoppio.

Raddoppio che comunque matura al 56′ sugli sviluppi di una splendida azione personale di Palmer che semina il panico sulla destra, mettendo il pallone dentro dal fondo provocando lo sbagliato rinvio di Van Dijk sulla coscia di Quansah che provoca proprio il goffo autogol del centrale in maglia 78. In seguito al 2-0 i Reds abbozzano una reazione concretizzatasi con due cross ampi, uno di Gakpo e uno Tsimikas, cancellati rispettivamente dal super salvataggio di Colwill e dall’inconsueto errore sotto porta di Salah. Al terzo traversone, da corner in questo caso, i neo campioni accorciano le distanze con la svettata di Van Dijk che rimedia parzialmente all’errore precedente, cosa che non riesce, invece, a fare Quansah che nel recupero sgambetta in area Caicedo provocando il calcio di rigore trasformato da Palmer, a secco dal 14 gennaio, e nonostante ciò comunque a quota 15 in classifica marcatori.

Il Liverpool diventa, così, la quarta squadra nella storia a perdere la partita successiva alla conquista del titolo dopo l’Arsenal nel 1998, il Chelsea nel 2006 e gli stessi Reds nel 2020, mentre la squadra di Maresca si proietta al meglio allo scontro diretto con il Newcastle di settimana prossima.

ARSENAL CON LA TESTA ALL’EUROPA, NEWCASTLE BLOCCATO SUL PARI

Prima vittoria nella storia per il Bournemouth all’Emirates che bissa quella del match d’andata, prima in assoluto contro i Gunners, certificando l’esponenziale crescita di questo club.

L’Arsenal, reduce dallo 0-1 incassato dal PSG nella semifinale d’andata di Champions League, si schiera, di fatto, con il miglior undici possibile nonostante l’obiettivo titolo sia già sfumato e un tangibile margine sulle inseguitrici in ottica qualificazione Champions. Questa scelta sembra dare i frutti sperati nella prima frazione in cui i padroni di casa sfiorano il vantaggio in due diversi frangenti con Martinelli e Trossard, per poi trovarlo al 34′ con Rice che capitalizza l’imbucata di Odegaard superando in dribbling l’uscita di Kepa e depositando il pallone in rete, celebrando con un gol interno che in campionato gli mancava da un anno (4 maggio 2024, proprio contro le Cherries) la sua presenza numero 100 con la maglia del club londinese.

La formazione di Iraola batte il primo colpo verso la porta di Raya con Kluivert al tramonto del primo tempo, ma a inizio ripresa deve aggrapparsi alla leggera e inconsueta imprecisione di Saka che non fa girare a sufficienza il destro, spentosi di pochissimo a lato. Gli ospiti riescono a tornare sul livello del mare al 67′ sugli sviluppi di una rimessa lunga proiettata direttamente in area da Semenyo per la testa di Huijsen che svetta trovando il suo terzo centro nel torneo (tutti realizzati proprio con la testa: il miglior difensore insieme a Gabriel sotto questo aspetto), il primo nel 2025. Poco più tardi, precisamente al 75′, il Bournemouth mette addirittura la freccia con il corner di Scott spizzato da Tavernier e spinto in porta dalla zampata sul secondo palo di Evanilson (a cui è stata revocata la squalifica in seguito all’accoglimento del ricorso dopo il rosso diretto tramite Var di settimana scorsa contro il Manchester United) che taglia il traguardo della doppia cifra realizzativa alla sua prima stagione in Premier League.

Questa rete fa schizzare al 38,7% la percentuale di gol incassati da calcio piazzato dall’Arsenal in questa annata (squadra con la più alta in campionato, in totale controtendenza con quelli a favore, ormai rinomati marchi di fabbrica dei Gunners) che incassa la seconda sconfitta interna in questo campionato, portando a 21 la quota dei punti persi da situazione di vantaggio (record negativo per il club a pari merito con la stagione 2019-20). La formazione di Iraola, invece, torna a vincere dopo due pareggi consecutivi scavalcando FulhamBrighton e alimentando le speranze per l’ottavo posto che con gli incastri giusti potrebbe voler significare Europa.

Un punto a testa per Brighton e Newcastle al termine di una sfida avvincente e affrontata a viso aperto da entrambe come da copione.

I Magpies sono i primi a rendersi pericolosi con l’iniziativa personale di Willock conclusasi con un tentativo dall’alto coefficiente di difficoltà con l’esterno destro, terminato alto. I Seagulls mettono la freccia al 28′ con l’ex di turno (pur senza mai aver vestito la maglia dei Magpies) Minteh, bravo a sterzare sul mancino eludendo la marcatura di Livramento per poi esploderlo e gonfiare la rete sfruttando anche la leggera deviazione di Burn. Il gambiano sale, così, a quota sei in classifica marcatori. Gli ospiti tentano la reazione nella ripresa con Gordon, atterrato da Lamptey, entrato qualche minuto prima, all’ingresso dell’area di rigore: il direttore di gara Pawson assegna il penalty, per poi tornare sui propri passi tramite on field review e decretare giustamente il calcio di punizione.

Uno scenario analogo si ripropone al 70′ quando Willock simula sull’intervento in area di Van Hecke, inducendo l’arbitro a fischiare un altro rigore, revocandolo qualche istante dopo sempre tramite on field review. Alla fine il Newcastle riesce comunque a beneficiare di una massima punizione in seguito al tocco di mano di Estupinan in area sul calcio di punizione diretto di Schar: assegnazione corretta e trasformazione impeccabile del solito Isak che fa 23 in campionato evitando ai suoi l’undicesima sconfitta nel torneo. La formazione di Hurzeler, dunque, scivola al decimo posto, mentre quella di Howe viene agganciata dal Chelsea al quarto posto.

CITY ANCORA DI MISURA, IL NOTTINGHAM FRENA ANCORA

Quarta vittoria consecutiva, la quinta nelle ultime sei e la seconda di misura dopo quella al cardiopalma con l’Aston Villa, per il Manchester City che, dopo aver staccato il pass per la terza finale di fila di FA Cup (in programma il prossimo 17 maggio contro il Crystal Palace) nello scorso weekend riesce ad avere la meglio anche del Wolverhampton, reduce da sei successi consecutivi.

Sono proprio i Wolves ad approcciare meglio alla sfida creando due gigantesche opportunità da gol: al decimo circa Matheus Cunha imbuca per Bellegarde sfruttando il piazzamento tutt’altro che perfetto della difesa di casa all’altezza del centrocampo, il francese si invola verso la porta, ma sbaglia incredibilmente il tocco per Munetsi, pronto al tap-in, mentre al 27′, sempre il brasiliano in maglia 10 smarca al tiro Ait Nouri che con l’interno destro, il piede debole, colpisce in pieno il palo, per poi vedersi schermare la seconda conclusione a botta sicura da Gvardiol sulla linea.

In seguito al doppio, grande spavento i Citizens finalmente si svegliano creando apprensione a José con il tentativo terminato di poco alto da parte di O’Reilly sul suggerimento in verticale di Doku. Proprio da un’iniziativa del belga (il miglior dribblatore della Premier League dati alla mano 98 dribbling completati sui 157 tentati, 62,4%) che, proprio come accaduto nell’ultimo turno contro il Villa, inventa una chance dal nulla superando due avversari e mettendo il pallone dietro per l’accorrente De Bruyne che apre il piatto destro prendendo in controtempo José trovando il suo quarto centro nel torneo alla penultima uscita davanti al proprio pubblico.

Nella ripresa accade poco o nulla: da annotare solamente un palo, questa volta colpito da Matheus Cunha in persona con un poderoso destro dal limite. I Citizens, dunque, si avvicinano ulteriormente all’obiettivo qualificazione alla prossima Champions League, mentre i lupi d’oltremanica tornano a perdere dopo più di due mesi.

Rallenta e non tiene il passo ancora una volta il Nottingham che dopo aver perso in casa con il Brentford non va oltre il pareggio nel monday night contro un’altra londinese: il Crystal Palace.

Nel primo tempo di Selhurst Park accade poco, con le due squadre che, di fatto, di annullano. Da sottolineare solamente un notevole scambio a tre in ripartenza degli ospiti sull’asse Dominguez, Wood, Elanga che porta al tiro lo svedese, murato in uscita bassa da Henderson. Scenario molto simile a parti invertite a inizio ripresa con le Eagles che arrivano in porta con la combinazione Eze, Mateta, Sarr, schermato da Sels, anche lui lesto nell’uscita, che da poi il là a una pericolosa ripartenza cestinata dalla conclusione strozzata da posizione favorevole da parte di Wood.

La sfida si sblocca al 60′ quando proprio Sels atterra in area Mitchell, pescato dal traversone sul secondo palo di Sarr, costringendo il Var a richiamare il direttore di gara Madley all’on field review con annessa e inevitabile concessione del rigore, poi trasformato con freddezza da Eze che sale a quota 5 in classifica marcatori, di cui tre nelle ultime cinque giornate. La risposta del Forest arriva quattro minuti più tardi con Neco Williams che raccoglie al limite dell’area la corta respinta della difesa di casa sul corner di Dominguez, calciando in porta e trovando la furtiva e fortunata deviazione di Murillo che spiazza Henderson fissando il risultato sull’1-1.

Il finale è tutto dei padroni di casa che vanno vicinissimi al vantaggio prima con Lacroix che non riesce a metterla dentro di testa da pochi passi e poi con Eze, le cui speranze di doppietta si infrangono clamorosamente sulla traversa. Terzo pari consecutivo, dunque, per la formazione di Glasner che irrobustisce il proprio status in vista della finale di FA Cup in programma tra undici giorni, mentre quella di Espirito Santo scivola al sesto posto con il forte rischio di vanificare buona parte di ciò costruito sin qui.

L’ASTON VILLA RESTA IN CORSA, IL BRENTFORD VINCE UNA PARTITA PAZZA

Dopo due sconfitte dolorose con Manchester City e Crystal Palace nella semifinale di FA Cup l’Aston Villa torna a sorridere superando di misura il Fulham.

I Villans mettono la freccia già al 12′ quando sull’angolo calciato da McGinn sbuca la testa di Tielemans che piega le mani a Leno arrivando a toccare quota 10 coinvolgimenti diretti in gol (3 reti e 7 assist), eguagliando il proprio record personale stabilito nel 2020-21 e 2021-22 con la maglia del Leicester. Inoltre questo è il 15esimo centro del Villa da calcio piazzato in campionato, autogol esclusi, che fa di lei la squadra con il miglior dato in questo senso.

Il belga ci riprova al tramonto del primo tempo con una bordata di destro dai 25 metri, ma il pallone si spegne di un soffio a lato alla sinistra di Leno. In apertura di ripresa la formazione di Emery va sensibilmente vicina al raddoppio con Watkins che fallisce incredibilmente due ghiotte opportunità prima ciccando clamorosamente il tap-in sul cross basso e teso di Cash e poi sparando addosso a Leno nel tu per tu in seguito all’imbucata di Rogers. Il doppio spavento sveglia i Cottagers che troverebbero il pari con Sessegnon, giustamente annullato dal direttore di gara Jones per un controllo di braccio prima della conclusione dell’inglese in maglia 30, andandoci successivamente vicini con il colpo di testa di Wilson su cross di Bassey, bloccato da Martinez.

Nel recupero c’è spazio per la traversa colpita da Malen che non irrobustisce il risultato, ma legittima la vittoria dell’Aston Villa che resta in scia europea non permettendo al Fulham, primo inseguitore, di accorciare ulteriormente le distanze imponendogli la terza sconfitta nelle ultime quattro giornate.

Terzo successo di fila per il Brentford che balza al nono posto grazie a un pittoresco 4-3 inferto al Manchester United, schieratosi con l’undici titolare più giovane della propria storia (età media di 22 anni e 270 giorni).

Le Bees sfiorano il vantaggio già nei primi minuti con il tentativo di autorete di Shaw, ma a sbloccare il punteggio sono gli ospiti con il cross teso di Garnacho corretto in porta da Mount, al primo acuto in questo campionato (l’ultimo lo aveva realizzato proprio al Gtech Community Stadium lo scorso 30 marzo 2024). La reazione dei padroni di casa non si fa attendere e sublima tra il 27′ e il 34′, arco di tempo in cui il risultato viene ribaltato: per il pareggio Damsgaard provoca l’autogol di Shaw, questa volta si, con un tocco di punta in seguito a una svettata di Kayode, mentre il 2-1 viene generato da un cross ampio di Norgaard messo in porta dal colpo di testa di Schade.

La super prova dell’undici di Frank si protrae anche nella ripresa con altri due gol: il primo viene realizzato nuovamente da Schade, che taglia il traguardo della doppia cifra con un’altra incornata sul traversone di Mbeumo, mentre il secondo dal solito Wissa che sale a quota 18 nel torneo con il più facile dei tap-in in seguito all’assist di Kayode.

I Red Devils hanno una reazione d’orgoglio nel finale trovando due belle reti, una con Garnacho da fuori, l’altra con Diallo, al rientro in campo in campionato a distanza di tre mesi. Come detto le Bees rientrano pienamente in corsa per l’ottavo posto, mentre lo United si dedicherà a ultimare la pratica Athletic Bilbao in Europa League dopo lo 0-3 dell’andata.

PARI PIROTECNICO TRA EVERTON E IPSWICH, WEST HAM E TOTTENHAM NON SI FANNO MALE. VARDY SALUTA A MODO SUO

Termina 2-2 la penultima gara nella storia di Goodison Park tra Everton, al quindicesimo segno X del proprio campionato, e Ipswich, al decimo.

I Toffees impiegano 26 minuti per sbloccare il punteggio grazie alla pennellata dalla sinistra di Alcaraz messa in porta dalla potente incornata di Beto, a secco dal 22 febbraio, che sale a quota 7 in classifica marcatori. Chi invece torna a segnare dopo sette mesi, complici anche i tanti infortuni che ne hanno pregiudicato la stagione, è McNeil che al 35′ si inventa un’effettata traiettoria mancina dai 25 metri sorprendendo Palmer, e ottenendo il primo posto in solitaria tra i calciatori ad aver realizzato in Premier League i gol solamente con un piede, il sinistro appunto (sono 21 ora per il 7 dei blu di Liverpool, scavalcato Stuart Pearce fermo a 20).

Neanche il tempo di esultare che appena sei minuti più tardi Enciso si inventa un gol ancora più bello esplodendo il destro dai trenta metri mettendolo sotto la traversa di un incolpevole Pickford per il suo secondo centro stagionale, nella speranza che possa coincidere con una rinascita personale e professionale dopo un periodo complicato. I Tractor Boys, già retrocessi e con nulla da perdere, riescono anche a livellare il risultato al 79′ con la sgasata sulla destra di Hutchinson che produce un interessante cross schiacciato di testa in porta dal bomber di scorta Hirst che fa tre nel torneo e cinque in stagione.

L’Everton diventa, così, il secondo club nella storia della Premier League a mancare la vittoria in situazione di doppio vantaggio per la quarta volta in una singola annata, mentre l’Ipswich dimostra quantomeno di avere intatto l’orgoglio.

Ottava partita senza vittorie all’attivo per il West Ham che impatta sul pareggio nel derby interno contro il Tottenham, ormai principalmente con la testa all’Europa League.

Accade tutto, o quasi, nel primo tempo in cui le due squadre si sferrano vicendevolmente i colpi migliori. Iniziano gli Spurs al 15′ piazzando il colpo dello 0-1 con il primo centro nel torneo di Odobert, bravo a sfruttare l’assistenza di Tel mettendo il pallone alle spalle di Areola con l’interno destro dal cuore dell’area di rigore. La risposta degli Hammers arriva al 28′ con Bowen che raggiunge la doppia cifra stagionale per la quarta stagione consecutiva piazzando l’interno mancino tra le gambe di Vicario da posizione defilata in seguito all’imbucata di Wan-Bissaka.

Nella ripresa prevale la pigrizia, solo nel finale i padroni di casa hanno un paio di sussulti principalmente ancora con Bowen che prima vede negarsi la doppietta da un felino riflesso di Vicario e poi per poco non induce all’autogol Gray. Nel recupero ci prova anche Ward-Prowse su calcio di punizione, ma sfiora solamente il palo. La formazione di Potter resta al diciassettesimo posto, così come quella di Postecoglou, chiamata giovedì a centrare la finale di Europa League, al sedicesimo.

 

Dopo più di due mesi il Leicester torna a vincere una gara di campionato, lo fa contro l’altra retrocesso e ultima in classifica Southampton.

Le Foxes passano in vantaggio al 17′ con la bordata mancina di Vardy, a secco dal 26 gennaio, che sale a quota 8 in classifica marcatori finalizzando il cross basso di El Khannouss. Il raddoppio arriva al 44′ grazie a Jordan Ayew, al quinto centro nel torneo, bravo a ribadire in porta dal limite dell’area una punizione da lui battuta respinta dalla barriera ospite.

Nella ripresa El Khannouss sfiora il tris con una super giocata, mentre ai Saints viene giustamente cancellata la rete del 2-1 di Mateus Fernandes per iniziale posizione irregolare del centrocampista portoghese. Il Leicester, dunque, vince con il contributo del suo capitano, alla penultima uscita di sempre davanti al proprio pubblico, ufficializzando l’ultimo posto aritmetico del Southampton, per la terza volta nella propria storia relegato in fondo alla classifica (nessun’altra squadra ci era mai riuscita).

Top & Flop

TOP

de bruyne

1) Kevin Schade – Doppietta al Manchester United e doppia cifra raggiunta. La prima alternativa in termini realizzativi a Mbeumo e Wissa, sintomo di quanto stia lavorando bene il Brentford, ora a un passo dall’Europa.

2) Kevin De Bruyne – Secondo gol da quando ha annunciato l’addio al City a fine stagione, ovvero quattro partite. Il peso specifico della sua rete è secondo solamente a quello della fascia che indossa: il suo “Farewell Tour” prosegue alla grande.

3) Youri Tielemans – Da inizio stagione chiamato a raccogliere la pesante eredità di Douglas Luiz in quanto leader del centrocampo, è riuscito a non farsi schiacciare da tale responsabilità, anzi. Un altro centro pesante che tiene i suoi ancora in vita nella lotta all’Europa.

FLOP

1) Jarrell Quansah – Autogol e calcio di rigore procurato. Per sua fortuna la valenza della gara con il Chelsea era relativa, altrimenti probabilmente non avrebbe rivisto il campo così presto.

2) Luke Shaw – Prova a mettere a referto un’autorete già nei primi istanti di match, riuscendoci, con una buona dose di sfortuna, poco prima della mezz’ora. Oltre ciò è co-responsabile dell’ennesima prova difensiva horror dello United.

3) Craig Pawson – Per la prima volta è un arbitro a rientrare in questo peculiare podio. Una prestazione ampiamente insufficiente quella fornita in Brighton-Newcastle, come certificato dai due rigori concessi e poi tolti con l’ausilio del Var ai Magpies.

Classifica e prossimo turno

1

Liverpool

82 35 25 7 3 81:35 +46
2 Arsenal 67 35 18 13 4 64:31 +33
3

Manchester City

64 35 19 7 9 67:43 +24
4 Newcastle 63 35 19 6 10 66:45 +21
5

Chelsea

63 35 18 9 8 62:41 +21
6

Nottingham Forest

61 35 18 7 10 54:42 +12
7

Aston Villa

60 35 17 9 9 55:49  +6
8 Bournemouth 53 35 14 11 10 55:42  +13
9 Brentford 52 35 15 7 13 62:53 +9
10 Brighton 52 35 13 13 9 57:56 +1
11 Fulham 51 35 14 9 12 50:47 +3
12

Crystal Palace

46 35 11 13 11 44:48 -4
13

Wolverhampton

41 35 12 5 18 51:62 -11
14 Everton 39 35 8 15 12 36:43 -7
15

Manchester United

39 35 10 9 16 42:51 -9
16

Tottenham

38 35 11 5 19 63:57 +6
17

West Ham

37 35 9 10 16 40:59 -19
18

Ipswich Town

22 35 4 10 21 35:76 -41
19

Leicester

21 35 5 6 24 29:76 -47
20

Southampton

11 35 2 5 28 25:82 -57

Prossimo turno:

Sabato 10 maggio

Southampton 16:00 Manchester City

Fulham 16:00 Everton

Wolverhampton 16:00 Brighton

Ipswich 16:00 Brentford

Bournemouth 18:30 Aston Villa

Domenica 11 maggio

Newcastle 15:00 Chelsea

Manchester United 15:15 West Ham

Nottingham Forest 15:15 Leicester

Tottenham 15:15 Crystal Palace

Liverpool 17:30 Arsenal

Premier League

Arsenal, Arteta: “Mercato? Chi di dovere agirà. Godetevi la stagione, andate in spiaggia”

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PSG

Mikel Arteta si affida ai vertici societari dell’Arsenal: “Loro faranno ciò che devono fare. Godetevi la stagione estiva, andate in spiaggia e divertitevi.”

Arsenal

Arsenal, le parole di Arteta

Arteta e il Calciomercato Estivo

L’allenatore dell’Arsenal, Mikel Arteta, ha rilasciato dichiarazioni che lasciano intendere una certa fiducia nei confronti della dirigenza del club per quanto riguarda il calciomercato estivo. “Quelli che stanno sopra faranno ciò che devono fare”, ha affermato Arteta, suggerendo che le decisioni cruciali saranno prese dai vertici societari. Questo atteggiamento di fiducia potrebbe indicare la volontà del tecnico di concentrarsi maggiormente sulla preparazione della squadra, lasciando ai dirigenti il compito di gestire le operazioni di mercato.

Godetevi l’Estate

Arteta ha poi aggiunto un tocco di leggerezza invitando tutti a godersi la stagione estiva: “Godetevi la stagione, andate in spiaggia e divertitevi”. Le sue parole sembrano un invito a rilassarsi e a non preoccuparsi troppo delle dinamiche di mercato, almeno per il momento. Questo commento potrebbe essere interpretato come un segnale di tranquillità all’interno del club, suggerendo che la dirigenza ha già un piano ben definito per rafforzare la squadra.

Per altre notizie sul calciomercato, clicca qui.

Fonte: l’account X di Fabrizio Romano

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Premier League

Arsenal, Arteta: “Perchè non abbiamo vinto? Espulsioni e infortuni”

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PSG

Mikel Arteta svela i motivi dietro il mancato successo dell’Arsenal in Premier League: cartellini rossi e infortuni hanno giocato un ruolo cruciale.

La riflessione di Arteta sul campionato dell’Arsenal

Durante un’intervista a Sky Sports, l’allenatore dell’Arsenal, Mikel Arteta, ha analizzato i fattori che hanno impedito alla sua squadra di conquistare la Premier League. Secondo Arteta, i cartellini rossi e gli infortuni hanno avuto un impatto significativo sulle prestazioni del team. “Saremmo stati molto più vicini al titolo senza questi ostacoli, senza dubbio,” ha affermato Arteta, sottolineando quanto tali elementi abbiano influenzato il percorso della squadra.

Premier League, Arsenal

LONDON, ENGLAND – JANUARY 18, 2020: Gabriel Martinelli of Arsenal celebrates Nicolas Pepe of Arsenal after he scored a goal during the 2019/20 Premier League game between Arsenal FC and Sheffield United FC at Emirates Stadium.

Un’analisi che guarda al futuro

Le dichiarazioni di Arteta non solo mettono in luce le difficoltà affrontate dall’Arsenal, ma offrono anche un punto di partenza per migliorare nelle prossime stagioni. L’allenatore sembra determinato a lavorare su questi aspetti per garantire che la squadra possa competere al massimo livello. Gli appassionati dei Gunners sperano in una stagione futura più fortunata e priva di tali impedimenti.

Per altre notizie sul calciomercato, clicca qui.

Fonte: l’account X di Fabrizio Romano

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Premier League

Vardy, cifra tonda nell’ultima con il Leicester: 200° gol

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Vardy Leicester

Jamie Vardy, attaccante del Leicester, ha segnato il suo 200° gol in occasione della sua 500° ed ultima partita con la squadra. 

Un’ultima emozionante partita per Jamie Vardy con la maglia del Leicester. L’attaccante inglese ha giocato la sua ultima gara con le Foxes contro l’Ipswich Town, segnando il gol numero 200 alla sua presenza numero 500.

Nel corso della partita, il numero 9 ha ricevuto un caloroso tributo dal pubblico dello King Power Stadium, che ha salutato con un enorme boato uno dei suoi calciatori più amati. Il centravanti dovrebbe infatti saltare l’ultima gara di campionato contro il Bournemouth, facendo così della sfida contro l’Ipswich Town la sua ultima in maglia Foxes.

Qualche settimana fa, l’attaccante inglese aveva annunciato il suo addio al Leicester attraverso un video condiviso sui social media.

Ruud van Nistelrooij, Vardy

Ruud van Nistelrooy Manager of Leicester City speaks to Jamie Vardy of Leicester City during a break in play during the Premier League match Aston Villa vs Leicester City at Villa Park, Birmingham, United Kingdom, 4th January 2025
(Photo by Craig Thomas/News Images)

Quale futuro per Vardy?

Jamie Vardy chiude la sua avventura al Leicester con numeri da record: 200 gol segnati in 500 partite. L’attaccante inglese è stato tra i protagonisti della storica vittoria della Premier League da parte della squadra, con Claudio Ranieri in panchina.

Resta da capire quale sarà il futuro dell’attaccante inglese, accostato anche al Como nelle scorse settimane.

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