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All Eyes On Me – il focus sul 30° turno di Premier League

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All Eyes On Me

Nuovo appuntamento con All Eyes On Me, la rubrica di Calcio Style dedicata alla Premier League. Di seguito il resoconto dettagliato della trentesima giornata del campionato più seguito al mondo.

Il fascino unico emanato, unito alla perenne scia d’entusiasmo che pervade ogni stadio, confluisce in una commistione di spettacolo, ardore e qualità che conferisce a questo torneo l’aurea di lega paradisiaca in cui solamente i migliori interpreti del gioco possono essere o diventare i protagonisti.

Trentesimo turno: Nulla di fatto tra City e Arsenal, ne approfitta il Liverpool. Tutto nel recupero tra Brentford e United.

All Eyes On Me

LIVERPOOL 2-1 BRIGHTON (2′ Welbeck, 27′ L. Diaz, 65′ Salah)

Il Liverpool supera in rimonta il Brighton e si riprende la vetta solitaria della classifica grazie ai due fuoriclasse in foto.

Dopo il pari con il City e la rocambolesca eliminazione ai supplementari in FA Cup contro il Manchester United i Reds sfornano l’ennesima prova di forza davanti al proprio pubblico superando il sempre ostico Brighton, portatosi in vantaggio dopo appena due minuti con il bellissimo quarto gol in campionato di Welbeck, con una rete per tempo.

Luis Diaz ristabilisce la parità sfruttando rapacemente il rinvio svirgolato di Dunk, battendo Verbruggen con un tocco ravvicinato di destro, mentre Salah, al sedicesimo centro nel torneo, capitalizza con il solito piattone mancino l’imbucata del grande ex di turno Mac Allister.

Il forcing finale dei Seagulls mette a più riprese in apprensione Kelleher, ma il risultato non cambia. L’undici di Klopp ottiene il ventesimo successo in questa Premier cogliendo al volo la ghiotta opportunità di sorpasso fornita dallo 0-0 maturato tra Manchester City ed Arsenal nello scontro diretto. I ragazzi di De Zerbi scivolano al nono posto incassando la quarta sconfitta nelle ultime sei uscite complessive.

MANCHESTER CITY 0-0 ARSENAL 

Pareggio senza gol all’Etihad tra due dei tre migliori attacchi del campionato al termine di una gara perfettamente sovrapponibile a quella del girone d’andata.

Se nel match dell’Emirates dello scorso ottobre era arrivata la decisiva deviazione di Aké sulla conclusione di Martinelli, in questo nessun tentativo di stoccata, per quanti pochi ce ne siano stati, è risultato vincente. Le due squadre, infatti, si sono sostanzialmente annullate proponendo una fase di pressione e riconquista palla molto simile ed una circolazione palla dai ritmi poco incalzanti.

Nella prima frazione sono i Gunners a sfiorare il vantaggio con l’ex Gabriel Jesus, nella ripresa la risposta dei Citizens è affidata a Kovacic, che sfiora il palo con un destro a giro, e Haaland, ancora protagonista in negativo con un clamoroso liscio sotto porta in seguito ad una sponda aerea generata da un corner.

Quarto pari, dunque, per i ragazzi di Guardiola nei sei scontri diretti disputati fin qui contro le prime quattro e, soprattutto, nessuna vittoria all’attivo. “Maledizione” che i Citizens proveranno a spezzare mercoledì nel match interno contro l’Aston Villa. L’Arsenal, dal canto suo, mette a referto il secondo clean sheet su due contro il Man City e, pur perdendo la testa della classifica, può rientrare a Londra con certezze ancor più irrobustite.

ASTON VILLA 2-0 WOLVERHAMPTON (36′ Diaby, 65′ Konsa)

L’Aston Villa riprende la propria corsa verso la Champions League ripartendo da ciò che sa fare meglio: trarre giovamento dal supporto del Villa Park.

Dopo il pesante 0-4 incassato nello scontro diretto con il Tottenham tre settimane fa ed il sofferto 1-1 in casa del West Ham, i Villans tornano a ruggire in un match tutt’altro che semplice sulla carta contro la rivelazione Wolverhampton.

In seguito ad un inizio contratto in cui i Wolves ringhiano dalle parti di Emi Martinez, i padroni di casa prendono campo e fiducia, sbloccando la sfida con il quinto centro in campionato di Diaby, a secco nel torneo dal 30 dicembre, e raddoppiando con Douglas Luiz, la cui realizzazione viene annullata dal Var per fuorigioco.

Nella ripresa l’undici di O’Neil, orfano di tutti e tre i terminali offensivi titolari e costretto ad affidarsi al 2006 Chiwome, concede troppi spazi alla formazione di Emery che si porta definitivamente sul doppio vantaggio con il pallonetto, non so quanto volontario, di Konsa (ritorno al gol dopo due anni e mezzo) che scavalca il sorpreso José .

I Villans tornano, dunque, a sorridere mantenendo i tre punti di vantaggio sul Tottenham seppur con una partita in più, mentre gli ospiti incassano il terzo ko nelle ultime quattro, compreso il pirotecnico 2-3 perpetrato dal Coventry al Molineux in FA Cup.

TOTTENHAM 2-1 LUTON (3′ Chong, 51′ (aut.) Kaboré, 86′ Son)

Rialza la testa il Tottenham dopo il 3-0 pre-sosta subìto dal Fulham, ribaltando in extremis il Luton che questa volta prende punti preziosi nei minuti finali.

La gara inizia in salita per gli Spurs che si ritrovano in svantaggio dopo appena tre giri di lancetta complice il diagonale mancino di Chong, al terzo gol nelle ultime cinque, perfettamente smarcato in area di rigore dal notevole assist di Barkley.

La risposta dei padroni di casa non si lascia attendere ed arriva puntuale qualche minuto dopo con il clamoroso doppio palo colpito da Son a porta praticamente sguarnita, a cui si aggiunge la conclusione incrociata di Werner che si spegne a fil di palo.

L’1-1 arriva al 51′ con lo sfortunato autogol di Kaboré che nel tentativo di anticipare Werner sul cross teso di Brennan Johnson trafigge l’incolpevole Kaminski. Da lì in poi il forcing della formazione di Postecoglu si fa ancor più veemente, seppur Vicario sia costretto agli straordinari sull’estemporaneo tentativo da fuori di Clark, ed il definitivo 2-1 giunge all’86’ grazie al quindicesimo acuto nel torneo di Son, dopo un altro incredibile salvataggio di Doughty sulla linea di porta che aveva fatto vacillare anche i tifosi più fiduciosi.

Il Tottenham ottiene, dunque, l’undicesima vittoria casalinga in campionato e resta in scia del Villa in ottica quarto posto, così come gli Hatters, ancora a secco di successi nel 2024, restano in terzultima posizione in compagnia del Nottingham Forest.

BRENTFORD 1-1 MANCHESTER UNITED (96′ Mount, 99′ Ajer)

Tre minuti di pura follia al Brentford Community Stadium dove i padroni di casa riescono a strappare un insperato punto al netto delle 31 conclusioni complessive effettuate ed i 3,29 xG messi a referto nell’arco dei 100 minuti disputati.

Il primo tempo è tutto di marca Bees che vedono murarsi l’impossibile da Onana, Varane e i legni, considerato il palo interno colpito da Toney in ripartenza. Nei secondi quarantacinque minuti la sostanza non cambia, seppur il Manchester United si affacci più di frequente dalle parti di Flekken: la traversa centrata da Mbeumo ed il doppio intervento di Onana su Toney e LewisPotter sono solamente alcune delle più grandi opportunità prodotte dall’undici di Frank, ormai preparato al peggio.

Peggio che, infatti, diviene realtà al 96′ complice la prima rete in maglia Red Devils di Mason Mount, rientrato in FA Cup con il Liverpool dopo quattro mesi, bravo a sfruttare l’assist di Casemiro. Il calcio, però, a volte sa anche rendere onore alla meritocrazia e a tempo praticamente scaduto il Brentford riesce, quantomeno, a pareggiare con il secondo gol consecutivo di Ajer, perfettamente smarcato dall’encomiabile lavoro di Toney.

La formazione londinese aumenta comunque di una lunghezza il vantaggio sulla zona rossa, mentre i ragazzi di Ten Hag vedono aumentata ad undici punti la distanza dal quarto posto, ridotta quella dalle inseguitrici e considerati i prossimi impegni con Chelsea e Liverpool faranno bene a guardarsi le spalle.

NEWCASTLE 4-3 WEST HAM (6′ (rig.), 77′ (rig.) Isak, 21′ Antonio, 55’pt Kudus, 48′ Bowen, 83′, 90′ Barnes)

Pirotecnico 4-3 al St. James’ Park nella gara d’apertura della 30° giornata tra due delle tante contendenti ad una piazza europea.

Il Newcastle sembra mettere subito la partita in discesa con il rigore guadagnato da Gordon e trasformato da Isak, ma la fase difensiva è tutt’altro che una peculiarità per i padroni di casa che vengono raggiunti al 21′ dal secondo gol consecutivo di Antonio su poetica assistenza di Paquetà e sorpassati al tramonto del primo tempo, dopo aver colpito una traversa con Bruno Guimaraes, in virtù del settimo centro in campionato di Mohammed Kudus il cui destro bacia la traversa e si insacca alle spalle di Dubravka.

La ripresa si apre con una fulminea ripartenza del West Ham che porta al quindicesimo acuto in questa Premier di Jarrod Bowen, ma dal 77′ in poi la sfida cambia completamente volto. La contro-rimonta dei Magpies, infatti, inizia proprio da quel minuto con il secondo rigore guadagnato da Gordon e realizzato da Isak (quattordici in classifica marcatori), prosegue all’83’ con la rete di Barnes, che piazza sotto le gambe di Fabianski l’imbucata dell’attaccante svedese, e sublima all’89’ ancora con l’ex Leicester che si inventa un gol da cineteca, lasciandosi alle spalle i cinque mesi di stop forzato che hanno condizionato la sua annata.

La formazione di Howe diventa il terzo miglior attacco a pari merito del City, scavalca in un colpo solo Wolverhampton e Brighton, e si porta a -1 proprio da quella di Moyes, alla sesta battuta d’arresto nel 2024.

CHELSEA 2-2 BURNLEY (44′ (rig.), 78′ Palmer, 47′ Cullen, 81′ O’Shea)

Pareggio che sa di resa per il Chelsea e di speranza per il Burnley, duro a morire nonostante l’inferiorità numerica per più di un tempo.

Dopo quaranta minuti piuttosto soporiferi la disputa sembra prendere la direzione blu in seguito al fallo da rigore e conseguente doppio giallo di Assignon su Mudryk. Dagli undici metri Palmer si conferma infallibile superando Muric con il cucchiaio.

Ad inizio secondo tempo arriva come un fulmine a ciel sereno l’1-1 con Cullen, bravo a trovare la giusta coordinazione da fuori area per battere Petrovic e trovare il primo gol in campionato. Dopo il pari i Blues si riversano in avanti creando l’impossibile, sbattendo però sul muro di nome Muric. Muro che crolla al 78′ sotto il colpo del solito, inebriante Palmer che concretizza l’assist di tacco di Sterling per portare il suo bottino personale in terra nazionale a quota tredici.

Dopo appena tre minuti sugli sviluppi di un corner calciato da Cullen, nuovamente in maniera totalmente inaspettata, svetta O’Shea che scrive il definitivo 2-2 sul tabellone di Stamford Bridge siglando la sua seconda marcatura nel torneo.

La formazione di Pochettino resta, quindi, all’undicesimo posto con due gare da recuperare, mentre i Clarets allungano a tre la striscia di risultati utili consecutivi, raccogliendo un punto prezioso che li porta a -4 dalla salvezza.

SHEFFIELD UNITED 3-3 FULHAM (58′, 70′ Brereton Diaz, 62′ J. Palhinha, 68′ McBurnie, 86′ Decordova-Reid, 93′ R. Muniz)

Succede di tutto anche a Bramall Lane con sei gol, tre per parte, tutti nella ripresa ed un punto a testa che, probabilmente, non fa felice nessuno.

Il punteggio si sblocca al 58′ con Brereton Diaz, il più lesto a correggere in porta il suggerimento basso di McBurnie, e viene livellato quattro minuti dopo dal colpo di testa di Joao Palhinha, quarto gol in campionato, sul corner di Andreas Pereira.

Tra il 68′ ed il 70′ le Blades sembrano dare la spallata decisiva al match con le marcature di McBurnie e ancora Brereton Diaz, che fa quattro in sei presenze di campionato, e poco dopo vedono annullarsi dal Var il 4-1 nuovamente targato McBurnie per il fuorigioco attivo di Vini Souza nel frangente.

I Cottagers, irriconoscibili fino a quel punto, reagiscono all’86’ con il sesto centro in campionato di DecordovaReid e completano la rimonta al 93′ con la splendida rovesciata del sempre più determinante Rodrigo Muniz, all’ottavo centro nelle ultime otto presenze.

La formazione di Wilder perde altri due punti nel recupero da situazione di doppio vantaggio così come accaduto a Bournemouth nell’ultima gara disputata e resta in ultima posizione, mentre l’undici di Marco Silva si porta a -5 dall’Europa.

BOURNEMOUTH 2-1 EVERTON (64′ Solanke, 87′ Beto, 91′ (aut.) Coleman)

Anche il Bournemouth fa sul serio per una candidatura da outsider per l’Europa. Con un pizzico di fortuna le Cherries strappano tre punti dal notevole peso specifico.

Anche in questo caso tutte le reti del match arrivano nella ripresa dopo una prima frazione in cui l’Everton avrebbe francamente meritato di più. L’1-0 arriva al 64′ con il solito Solanke, sedici in campionato, che prende il tempo di testa alla difesa avversaria sul traversone di Kelly, mentre il momentaneo pareggio dei Toffees avviene all’87’ con Beto che anticipa Neto proteso in uscita alta mettendo a referto il secondo centro nelle ultime tre.

La rete, o meglio l’autorete decisiva viene siglata da Coleman che devia l’apparentemente innocuo cross di Smith nella propria porta non permettendo ai suoi di incamerare un punto di vitale importanza.

I Toffees, ancora senza successi nel 2024 in campionato, restano in sedicesima posizione con soli tre punti di vantaggio sul Luton terzultimo.

NOTTINGHAM FOREST 1-1 CRYSTAL PALACE (11′ Mateta, 61′ Wood)

Né vincitori né vinti al City Ground nello scontro salvezza tra Nottingham e Crystal Palace che si equivalgono sia in termini di risultato che di meriti.

Le Eagles passano in vantaggio all’11’ grazie al sesto gol in campionato di Mateta, catalizzatore di una splendida trama iniziata da Lerma e rifinita da Eze, che non sfrutta qualche minuto dopo una ghiotta opportunità per lo 0-2 a tu per tu con Sels.

La reazione del Forest arriva nella ripresa, prima con HudsonOdoi che vede respinto il proprio tentativo a giro da Henderson e successivamente con Wood che con una splendida torsione aerea trova il modo giusto per battere l’estremo difensore avversario sul tentativo profondo di GibbsWhite.

Il decimo centro in questa Premier dell’attaccante neozelandese assicura alla formazione di Espirito Santo un pareggio importante dopo i quattro punti di penalizzazione inferti prima della sosta dalla giustizia sportiva. L’undici di Glasner, invece, sale a quota trenta punti e si mette al riparo da possibili brutte sorprese.

Classifica e prossimo turno

1

Liverpool*

67 29 20 7 2 67:27 +40
2

Arsenal*

65 29 20 5 4 70:24 +46
3

Manchester City*

64 29 19 7 3 63:28 +35
4

Aston Villa

59 30 18 5 7 62:42 +20
5

Tottenham*

56 29 17 5 7 61:43 +18
6

Manchester United *

48 29 15 3 11 40:40 0
7

West Ham

44 30 12 8 10 49:54 -5
8

Newcastle*

43 29 13 4 12 63:51  +12
9 Brighton* 42 29 11 9 9 51:46 +5
10 Wolverhampton* 41 29 12 5 12 42:46 -4
11 Chelsea** 40 28 11 7 10 49:47 +2
12

Fulham

39 30 11 6 13 46:47 -1
13

Bournemouth*

38 29 10 8 11 43:53 -10
14

Crystal Palace*

30 29 7 9 13 34:49 -15
15

Brentford

27 30 7 6 17 42:55 -13
16

Everton*

25 29 8 7 14 30:41 -11
17

Nottingham Forest

22 30 6 8 16 36:52 -16
18

Luton Town

22 30 5 7 18 43:62 -19
19

Burnley

18 30 4 6 20 31:65 -34
20

Sheffield United*

15 29 3 6 20 27:77 -50

– Everton 6 punti di penalizzazione

– Nottingham Forest 4 punti di penalizzazione

* Una partita in meno

** Due partite in meno

Prossimo turno:

Martedì 2 aprile

Newcastle 20:30 Everton

Nottingham Forest 20:30 Fulham

Burnley 20:45 Wolverhampton

Bournemouth 20:45 Crystal Palace

West Ham 21:15 Tottenham

Mercoledì 3 aprile

Brentford 20:30 Brighton

Arsenal 20:30 Luton

Manchester City 21:15 Aston Villa

Giovedì 4 aprile

Liverpool 20:30 Sheffield United

Chelsea 21:15 Manchester United

Premier League

Manchester United, Ten Hag: “Vogliamo…”

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Manchester United, Ten Hag

L’allenatore dei Red Devils, fresco di rinnovo, ha parlato della scorsa stagione con il Manchester United e di quella nuova, fissando degli obiettivi precisi.

La scorsa stagione del Manchester United è stata una delle più complicate della sua storia recente. Sono stati tanti i momenti di difficoltà, ed il ritorno ai fasti di un tempo sembra essere ancora lontano.

Nonostante le tante critiche ricevute da stampa ed addetti ai lavori, però, i Red Devils hanno deciso di rinnovare il contratto al proprio allenatore Erik Ten Hag fino al 2026. Una scelta forse controcorrente, ma volta a dare continuità ad un progetto che, secondo la dirigenza del Manchester United, prima o poi porterà i frutti sperati.

Delle aspettative per la nuova stagione di Premier League alle porte ha voluto parlare proprio l’ex allenatore dell’Ajax ai microfoni della BBC.

Le parole di Erik Ten Hag

Manchester United, Erik Ten Hag

 

“Vincere trofei è ciò che ho fatto per tutta la mia carriera, e voglio continuare a farlo. Credo in me stesso. Ora sta arrivando una nuova stagione. Ci saranno degli alti e dei bassi, ma è un grande progetto. Siamo carichi, e vogliamo vincere.”

L’allenatore olandese ha poi aggiunto: “Questa stagione sarà ancora più difficile di quella precedente. Gli infortuni dell’anno scorso nell’ultima parte di stagione ci hanno penalizzato, ma anche le altre squadre ne hanno avuti tanti.”

Riusciranno gli arrivi di Zirkzee e Yoro a rilanciare il Manchester United?

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Premier League

Tottenham, Postecoglou rassicura i tifosi: “Capisco le loro preoccupazioni, ma…”

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Calciomercato Tottenham, il tecnico Postecoglou

Il tecnico del Tottenham Ange Postecoglou è intervenuto in conferenza stampa anche per tranquillizzare i tifosi, attualmente delusi dalla campagna acquisti.

Di seguito le parole in merito da parte del mister degli Spurs.

Postecoglou sul mercato

“In questo periodo dell’anno è piuttosto difficile per i tifosi perché non hanno tutte le informazioni. È giusto dire che c’è molta disinformazione in giro, quindi è difficile valutare.

Stiamo lavorando duramente per portare i giocatori e questo è un processo con cui a volte bisogna avere pazienza. Ma per quanto riguarda gli obiettivi che ci siamo prefissati, il piano è ancora quello e bisogna essere disciplinati. A volte le tempistiche non funzionano, non si verificano con la rapidità che si desidera e non si ottengono nel momento ideale. Ma è molto importante rimanere disciplinati e non scappare per inseguire altre cose.”

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Premier League

Manchester United: Ten Hag ha il suo nuovo numero 9

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Manchester United, Erik Ten Hag

Il Manchester United ha il suo nuovo numero nove per la stagione 2024-2025. Scopri con noi di chi si tratta e il motivo della scelta di Ten Hag.

Nonostante il recente acquisto di Joshua Zirkzee, il Manchester United ha deciso di affidare la maglia numero 9 a Rasmus Hojlund. L’ex Atalanta ha ufficializzato il cambio numero con un post sui social.

Manchester United, Hojlund

Il nuovo nove del Manchester United

I Red Devils hanno affidato la storica maglia numero 9 a Rasmus Hojlund, liberatasi dopo l’addio di Anthony Martial. Il giovane attaccante danese ha lanciato così un chiaro segnale al neo acquisto Joshua Zirzkee. Dopo aver vestito la maglia numero 11 nella prima stagione con i Red Devils, la punta è pronto ad indossare il numero 9: come già successo ai tempi dello Sturm Graz.

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