Esteri
Manchester United, addio Glazer? Cosa c’è di vero
Secondo le stampa britannica, i proprietari americani del Manchester United stanno pensando alla cessione del club. Il prezzo? Da capogiro.
Sono in sella dal 2005, quando acquistarono il Manchester United per portarlo ancora più in alto. Dal 2013, anno dell’addio di Sir Alex Ferguson, però, i Glazer vivono un rapporto conflittuale con il calcio.
Da quando il manager scozzese ha deciso di salutare il Manchester United, infatti, la gloria è arrivata con il contagocce. L’ultimo trofeo internazionale messo in bacheca, infatti, è l’Europa League arrivata nel 2016/2017.
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Un oblìo che ha segnato la consapevolezza dei magnati americani, più volte accreditati di cedere il Manchester United. Ora, tuttavia, qualcosa sembra muoversi nel concreto.
Stando a quanto sostiene il Daily Mail, infatti, i Glazer ora sarebbero davvero convinti di vendere il Manchester United. Talmente convinti che avrebbero fissato un prezzo.
La somma per cui una cessione del Manchester United diventerebbe realtà, infatti, si attesterebbe sui 4,35 miliardi di euro, ovvero 3,75 miliardi del conio britannico.
Una cifra mostruosa, ma ben giustificata dal palmares che il Manchester United ha costruito nel corso della sua gloriosa storia. 20 Premier League, 12 Coppe d’Inghilterra, 5 Coppe di Lega Inglesi e 21 Community Shield sono il bottino conquistato a livello nazionale.
Spostandoci a livello internazionale, invece, il Manchester United ha conquistato 3 Champions League, oltre a una Europa League, una Coppa delle Coppe, una Supercoppa Europea e un Mondiale per club.
La capacità di conquistare prestigio e di diventare uno dei club con più lustro al mondo, inoltre, si può misurare anche dai calciatori che, nel corso degli anni, hanno indossato la maglia del Manchester United.
Da George Best a Cristiano Ronaldo, da Wayne Rooney a Paul Pogba, infatti, il Manchester United, insieme al Real Madrid, è diventato nel corso degli anni il club più grande e prestigioso del mondo.
Esteri
Simeone vuole un connazionale dall’MLS per la prossima stagione
Simeone vuole Thiago Almada: trequartista argentino classe 01′ che in questa stagione con la maglia dell’Atlanta United ha collezionato 3 presenze e 1 gol.
Arrivato in America nel mercato invernale 2022 per 15 milioni di euro dal Velez Sarsfield, dal suo approdo ad Atlanta si è dimostrato un calciatore fondamentale per la squadra rossonera.
Il campione del mondo con l’Argentina nel 2022 nonostante giochi in MLS sta ottenendo diversi apprezzamenti da top club europei che stanno valutando un possibile acquisto in estate.
Simeone vuole un connazionale dall’MLS per la prossima stagione
Secondo Diario Sport, il tecnico argentino dell’Atletico Madrid sta valutando diversi nomi per rinforzare il reparto offensivo in vista della prossima stagione, e Almada è in cima alla lista del Cholo.
Oltre all’Atletico Madrid, anche il Chelsea attraverso intermediari sta portando avanti una trattativa, con il centrocampista che nel suo contratto ha una clausola di rescissione di 27 milioni di euro, una cifra alla portata dei top club europei che potranno decidere di fare l’affondo finale nel mercato estivo.
Premier League
Toney, la vita dopo la ludopatia: prima gli Europei, poi una big inglese
Ieri sera, nell’amichevole che l’Inghilterra ha perso 2-1 contro il Belgio, Ivan Toney ha segnato il suo primo gol in nazionale.
Toney, il peggio è passato: ora punta gli Europei
Ivan Toney è tornato dalla squalifica per la querelle scommesse come meglio non si poteva. 4 gol nelle prime 5 partite al rientro dalla ludopatia, poi una leggera flessione. Complice anche il momento complessivamente negativo del Brentford, che ha vinto solo una delle ultime sette gare giocate, l’inglese non segna da 5 partite.
O per meglio dire non segnava. Perché il gol di ieri sera, seppur arrivato con una casacca diversa da quella rossa e bianca delle sue Bees, è comunque molto importante per il centravanti britannico. Infatti, Toney contro il Belgio ha trovato il suo primo gol con la maglia dei Tre Leoni.
Probabilmente il primo di tanti. Stante che Kane ha assicurato non solo il posto nei convocati ma anche la maglia da titolare al centro dell’attacco, l’attaccante del Brentford si giocherà il ruolo di controfigura del centravanti del Bayern Monaco con Watkins.
Il cannoniere dell’Aston Villa sin qui non è riuscito a replicare in nazionale lo strepitoso stato di forma mostrato nel club, dimostrando di fare molta fatica e mantenersi sulle stesse medie realizzative una volta estrapolato dal contesto di gioco sapientemente creato da Unai Emery.
Futuro scritto: salvezza, Europei e il grande salto
Contro il Brasile il centravanti dei Villans è partito dal primo minuto, ma è stato impalpabile. Quindi contro il Belgio è toccato a Toney, che ha ripagato la scelta di Southgate segnando il momentaneo gol del pareggio.
Chiaro che non possa essere una scelta definitiva, ma Toney sembra calarsi meglio nel gioco dell’Inghilterra rispetto al suo collega. Watkins all’Aston Villa è stato abituato a giocare prevalentemente in contropiede o comunque negli spazi larghi, mentre Toney (in quanto “centravanti” anche per struttura fisica oltre che per zolle di campo battute) occupa meglio gli spazi stretti e risulta più funzionale a una squadra che tende a chiudere i propri avversari in area per poi sfinirli con un possesso palla incessante.
Molto, chiaramente, dipenderà anche da come finirà la stagione di Premier League e dallo stato di forma con il quale i due si presenteranno agli Europei. Nella testa di Toney, però, il suo futuro è già delineato. Vuole salvare il suo Brentford a suon di gol, così da meritarsi la convocazione agli Europei e dimostrarsi pronto per giocare in una big. Del resto è stato il suo stesso allenatore (Thomas Frank) ad ammettere indirettamente che non ci sono i presupposti per tenerlo nella Capitale ancora a lungo.
Esteri
Messi: “Proverò a continuare perché il calcio è ciò che amo”
Lionel Messi ha parlato al podcast “Big Time” del suo addio al calcio giocato. Il bomber argentino ha un contratto con l’Inter Miami fino al 31 dicembre 2025.
Messi, le parole sull’addio
Di seguito le parole del campione argentino sul suo ritiro dal calcio giocato al podcast “Big Time“:
“So che lo sentirò, me ne accorgerò quando non riuscirò ad aiutare più i miei compagni in campo.
Sono molto autocritico, so quando sto bene, quando sto male, quando gioco bene e quando gioco male.
Se farò bene, proverò a continuare perché è giocare a calcio è ciò che amo.
Quando sentirò che sarà il momento di fare questo passo, lo farò senza pensare alla mia età.
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