Ligue 1
PSG, la pratica Ligue 1 e’ archiviata: ora la Champions e la ricerca della prima gioia europea

PSG, l’1-0 all’Angers ha consegnato ai parigini la tredicesima Ligue 1 della loto storia. Da adesso l’attenzione andrà tutta alla Champions League.
La scorsa settimana la matematica aveva tradito il PSG, con l’impossibilità di festeggiare, con sette turni di anticipo, la conquista della Ligue 1.
Tempo al tempo, una settimana dopo, i capitolini hanno potuto chiudere finalmente una pratica alla quale andava solo messa la firma finale.
I Luis Enrique Boys si sono messi in banca un campionato dominato dall’inizio alla fine, grazie a una squadra che ha lasciato poco più che le briciole ai propri avversari.

Una visuale del Parco dei Principi
I 24 punti dati al Monaco e i 25 all’Olympique Marsiglia (che ha una partita in meno) danno l’esatta idea di quanto, il PSG, abbia disputato un torneo a parte.
Salutate le grandi stelle, il tecnico ex Barcellona ha plasmato una squadra che ha saputo diventare schiacciasassi e quadrata in ogni reparto.
L’attacco, poi, ha segnato la vera differenza con le altre compagini. Sono 80, infatti, i palloni raccolti dal fondo della rete dai portieri avversari solo in campionato, e con davanti ancora sei appuntamenti per incrementare il bottino.

Ousmane Dembele, attaccante del PSG
Il titolo francese e’, prima di tutti gli altri, un alloro per Ousmane Dembele che, a 27 anni, ha toccato la sua prima gioia in carriera da protagonista.
Gli anni di Barcellona, del cibo spazzatura, delle ramanzine della società e degli infortuni, infatti, sembrano solo un lontano ricordo.
Grande felicità anche per Gigio Donnarumma, all’ennesimo alloro nazionale da quando veste la maglia del PSG.
Tolto il pensiero al campionato, ora le attenzioni saranno indirizzate tutte alla Champions League, dove i parigini proveranno ad arrivare infondo dopo molti anni di tentativi andati a vuoto.
Che possa essere l’anno buono non e’ dato saperlo, ma la vittoria sul Liverpool agli ottavi di finale ha fatto capire che, forse, questo può essere l’anno della definitiva maturazione anche sul palcoscenico europeo.
Ligue 1
Ligue 1, la TOP 11 delle migliori “sorprese”

Non sarà il campionato più competitivo del mondo, ma la Ligue 1 è ormai nota per sfornare nuovi giovani talenti ogni stagione.
La Ligue 1 è la “fabbrica del talento” per antonomasia. Una fucina sterminata di talento per definizione, dalla cui canna fumante ogni anno vengono lanciati giocatori in grado di lasciare il segno nella propria epoca.
Oggi, infatti, non vedremo i migliori giocatori o quelli che hanno performato meglio. Oggi analizzeremo insieme le migliori sorprese, i giovani da tenere d’occhio e i “personaggi secondari. Quelli che altresì verrebbero fagocitati dai big della Ligue 1: capaci di catalizzare su di sé l’interezza dei riflettori.
Ligue 1, quali sono state le “rivelazioni” della stagione?
Portieri
Non si può parlare di sorpresa per Yehvann Diouf. L’estremo difensore del Reims (ora anche capitano) è da anni una certezza per la Ligue 1 e per Les Rouges et Blancs. Non più giovanissimo (25 anni), con le sue parate è riuscito a tenere la barca dritta anche quando sembrava che quest’ultima fosse destinata ad affondare.
Non ci si aspettava su questi livelli invece Donovan Léon. L’esperto estremo difensore (32enne) è stata una delle chiavi della solidità difensiva dell’Auxerre, che nella prima parte di stagione è arrivata ad accarezzare velleità europee grazie ad una sorprendente organizzazione di squadra. Les Ajaïstes sono state senz’altro la neopromossa più convincente, non essendo mai state realmente invischiate nella lotta per non retrocedere.
E’ stata la stagione della consacrazione per Đorđe Petrović, portiere serbo dello Strasburgo ma in prestito dal Chelsea. Di lui si parlava un gran bene già lo scorso anno Londra e, sebbene il prestito in Alsazia sia stato fruttifero, probabilmente Maresca si sta mangiando le mani per averlo lasciato andare. Anche (e soprattutto) alla luce delle deludenti prestazioni di Sanchez. In estate i Blues cercheranno sicuramente un nuovo estremo difensore, ma chissà che non lo abbiano già trovato: a 25 anni Petrovic è finalmente pronto per il grande salto?
Difensori
La squadra di Rosenior potrebbe essere menzionata in blocco, vista la stagione straordinaria che stanno facendo. Molti giocatori sono arrivati in Alsazia in prestito, ma nel mercato faraonico condotto dalla nuova proprietà (la stessa del Chelsea) figurano anche colpi straordinari. Uno su tutti Mamadou Sarr, giocatore di cui si parlava un gran bene già dai tempi delle giovanili del Lione: uno dei migliori vivai di tutta Europa.
Complice anche la precaria situazione finanziaria del club, che in realtà non ha mai dato l’impressione di voler realmente puntare su di lui, lo Strasburgo riesce a portarselo a casa per circa 10 milioni di euro. Una stagione da titolare in Alsazia è sufficiente per attirare l’attenzione dei principali club europei. Probabilmente in estate andrà via (è già promesso sposo del Chelsea), ma la sua valutazione è come minimo raddoppiata.
Un altro di cui si parla bene da tanto tempo, sin da quando militava nell’Academy del Leeds, è Charlie Cresswell. Complice la retrocessione in Championship e il mancato ritorno immediato in Premier League, il Tolosa riesce a strapparlo ai Whites per poco meno di 5 milioni di euro. Il gigante inglese è divenuto sin da subito il leader della difesa dei Les Violets, confermando la bontà dell’investimento fatto nei suoi confronti.
Ha confermato solo in parte, anche causa infortuni, ciò che si era detto su di lui, ma Nathan Zézé rimane un prospetto di altissimo livello. Il classe 2005 (cercato in passato anche dall’Inter) è stato fuori quasi tre mesi per infortunio, ma la maggiore solidità difensiva del Nantes con lui in campo è evidente. La sua presenza in questa lista è più che altro un attestato di fiducia, nei confronti di un ragazzo che certamente si farà.
Centrocampisti
Habib Diarra e Andrey Santos (in prestito dal Chelsea) dello Strasburgo hanno fatto una stagione strepitosa, ma non posso inserirli tutti. A proposito di giovani centrocampisti talentuosi, il Lille quest’anno ne ha messi in mostra due. Il primo è Mukau, arrivato in estate da semi-sconosciuto fra lo scetticismo generale e ricordato in Italia per essere stato il mietitore del Bologna in Champions League, e il secondo è Bouaddi.
Sicuramente il secondo (17 anni appena compiuti) è il più talentuoso dei due. Il ragazzo è ancora grezzo (e ci mancherebbe), ma da minore gioca con la calma di un veterano e con la classe di un predestinato. E’ un prodotto del vivaio, così come Djaoui Cissé: ma di quello del Rennes. Centrocampista gigantesco del 2004 (ha appena compiuto 21 anni), è stata un’intuizione di Habib Beye: terzo allenatore stagionale dei bretoni.
In una stagione travagliata per Les Rouges et Noir, con l’incubo retrocessione sfiorato a più riprese dopo l’ennesimo smantellamento estivo, l’allenatore senegalese ha regalato ai bretoni un finale di stagione tranquillo e un’altra gemma da aggiungere alla sua collezione. Un altro giovane molto interessante, anche se con caratteristiche completamente diverse, è Louis Leroux, classe 2006 e prodotto del centro di formazione del Nantes. Merita una menzione anche Ekwah, equilibratore del St. Etienne in prestito dal Sunderland.
Attaccanti
Impossibile non partire citando Lucas Stassin e Mika Biereth. Il gioiellino del St. Etienne ha iniziato la stagione in perenne ballottaggio con Ibrahim Sissoko, ma da quando si è preso il posto da titolare non si è più fermato. 12 gol nelle ultime 17 partite, compresa la doppietta con la quale ha steso il Lione nell’ultimo derby del Rodano. Si è preso il cuore di tifosi e probabilmente anche quello degli osservatori di qualche big europea.
Impressionante anche il ruolino di marcia del centravanti danese, arrivato a Montecarlo a Gennaio dallo Sturm Graz. Club in cui aveva fatto benissimo e che negli ultimi anni ha regalato al calcio europeo molti giovani interessanti, tanto che in patria viene considerato “il nuovo Hojlund“. Titolare da subito, anche per gli infortuni di Balogun, non ha deluso. 12 gol e 3 assist in 16 partite con il Monaco, di cui tre triplette.
Menzione d’onore per Emegha, altro gioiello fuoriuscito dal centro di formazione dello Sturm Graz. 13 gol in campionato (uno in più dei suoi colleghi sopracitati), ma con il vantaggio di essere stato titolare sin dall’inizio della stagione. Se si eccettua un periodo di stop forzato di due mesi, a causa di un infortunio al ginocchio.
Fantasisti
Sempre nel St. Etienne gioca colui che veniva considerato il miglior giocatore dei verdi prima dell’esplosione di Stassin, ovvero Davitashvili. Compagno di nazionale di Kvaratskhelia, con cui ha giocato agli Europei. 7 gol e 7 assist sono un bottino niente male se giochi in una neopromossa che lotta per non retrocedere.
Sempre a proposito di neopromosse, impossibile non menzionare il duo di fantasisti dell’Auxerre. 8 gol e 8 assist per Gaëtan Perrin e il suo magico sinistro, mentre sulla fascia opposta gioca l’ex Sassuolo e Napoli Hamed Junior Traoré. Probabilmente il miglior giocatore della squadra di Roux, con 10 gol e 2 assist all’attivo. E’ in prestito dal Bournemouth, in estate sarà uomo mercato se Iraola non vorrà tenerlo con sé.
Lo Strasburgo ha regalato al calcio europeo altri gioielli. L’ex Chelsea Diego Moreira, fantasista dal talento straordinario ma anarchico e indisciplinato. Rosenior è riuscito nell’impresa di trasformarlo in un esterno a tutto campo, che fa quasi il terzino in fase di non possesso: un miracolo conoscendo la sua attitudine.
Il franco-congolese Bakwa e e lo svedese Nanasi, un altro degli investimenti importanti fatti dagli alsaziani in estate in fase di mercato. Quest’ultimo era stato forse il miglior giocatore dello Strasburgo nella prima parte di stagione, salvo poi avere un calo di rendimento e finire con il perdere il posto nel finale di campionato.
Una sorpresa non è, visto che il suo immenso talento era già chiarissimo in Bretagna e proprio questo convinse la scorsa estate il PSG a spendere 60 milioni per assicurarsi il suo cartellino. Tuttavia, sul fatto che Désiré Doué potesse reggere il peso di una maglia così pesante (fino a diventarne un titolare aggiunto) a meno di 20 anni c’era già molti più dubbi. Un impatto straordinario sull’ambiente parigino, soprattutto da Gennaio.
La TOP 11 delle “sorprese” della Ligue 1
Ligue 1, la TOP 11 delle “sorprese” (3-4-1-2): Petrovic; Zézé, Cresswell, M.Sarr; D.Moreira, Bouaddi, D. Cissé, D.Doué; H.J. Traoré; Stassin, Biereth.
Ligue 1
Nantes-PSG, probabili formazioni e dove vederla

Di nuovo in campo la Ligue 1, con il recupero di campionato tra Nantes e PSG, rinviata per l’impegno di Champions League dei parigini. Il calcio d’inizio della sfida è fissato per le 20.45 di domani.
Nemmeno il tempo di smaltire panettoni e pranzo di Pasqua che la Ligue 1 è già pronta a tornare in campo, con il recupero della ventinovesima giornata, tra Nantes e PSG.
La partita dello stadio della Beaujoire sarà importante solo per i padroni di casa, che hanno come obiettivo la salvezza. I bretoni, attualmente, sono quattordicesimi con 30 punti, tre in più del terzultimo posto.
Per quanto riguarda gli uomini di Luis Enrique, già matematicamente campioni di Francia, invece, l’obiettivo sarà quello di fare un altro passo per chiudere da imbattuti questo campionato letteralmente dominato.
Qui Nantes
Il margine di tre punti sulla zona retrocessione non può lasciare troppo tranquilla la squadra di Kombouare, uscita sconfitta contro il Rennes.
Non sono più ammessi passi falsi, ma di fronte ci sarà il peggior avversario possibile, ovvero i freschi campioni della Ligue 1 del PSG.
Due gli indisponibili per Kombouare, ovvero Coquelin e Centonze, mentre lo schema iniziale dovrebbe essere il 3-4-3.
Abline, Moses Simon ed Elia condurranno l’attacco, pronti a infliggere la prima sconfitta stagionale ai parigini.
Qui PSG
I capitolini saranno arbitri del destino del Nantes, complice la necessità degli avversari di fare punti per restare in Ligue 1.
Non sono venuti meno gli stimoli, tuttavia, per il PSG, che dopo aver conquistato matematicamente il titolo, punta a chiedere da imbattuto il torneo.
Luis Enrique non risparmierà i titolarissimi, in particolare Doue, decisivo con il suo gol contro il Le Havre.
Chi avrà occasione di incrementare il proprio bottino stagionale, inoltre, sarà Ousmane Dembele, che sta vivendo la sua migliore stagione della carriera.
Probabili formazioni
Nantes (3-4-3): Carlgren; Amian, Castelletto, Zeze; Guirassy; Douglas, Leroux, Cozza; Abline, Mohamed, Simon. Allenatore: Antoine Kombouare
PSG (4-3-3): Donnarumma; Hakimi, Beraldo, Marquinhos, Mendes; Neves, Vitinha, Ruiz; Doue, Dembelé, Kvaratskhelia. Allenatore: Luis Enrique
Dove vederla
La sfida tra Nantes e PSG non sarà trasmessa in Italia a causa della mancata vendita dei diritti della Ligue 1.
Ligue 1
Ligue 1, il derby del Rodano non delude mai

Il derby del Rodano, fra Lione e St. Etienne, ha chiuso la 30esima giornata della Ligue 1. Fra errori, proteste e…un proiettile in campo.
Ci sarebbe solo da riderci su, come ha detto John Textor (plenipotenziario del Lione) nel post-partita. Chi ama la Ligue 1, in questi anni è stato abituato a molto peggio. Tant’è (ed è questo il vero problema) che un proiettile che vola in campo dagli spalti e colpisce un arbitro fa notizia, ma solo fino ad un certo punto.
Lione-St. Etienne sospesa: ecco perché
All’inizio del recupero, il derby del Rodano (una delle gare più sentite di Francia, che spesso e volentieri ci ha regalato tafferugli e momenti di tensione) fra Lione e St. Etienne è stato interrotto. All’inizio non si capiva il perché. Tanta confusione in campo e fuori, tant’è che si sospettava l’arbitro avesse semplicemente mandato le due squadre negli spogliatoi: non avendo concesso neanche un minuto di recupero al termine del primo tempo.
Una prospettiva che sarebbe stata inusuale, considerando che il gioco era stato abbondantemente perso a metà primo tempo per un controverso episodio arbitrale: ma ci torneremo. Le telecamere di DAZN sono però state scaltre nell’individuare il pomo della discordia, ossia un proiettile che un tifoso ha lanciato dagli spalti verso il campo e che ha colpito in testa uno dei guardalinee: con la partita che viene sospesa per almeno mezz’ora.

PAULO FONSECA RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Ligue 1, altro caos VAR: ecco cos’è successo
Una partita che non verrà ricordato (solo) per questo, ma anche per un altro episodio che vi menzionavo poc’anzi. A metà della prima frazione, infatti, il centravanti de Les Verts Stassin ha colpito Tolisso con un pericolosissimo intervento all’altezza del tendine d’Achille. Una discriminante sulla quale, con il nuovo regolamento introdotto negli ultimi anni, c’è grande sensibilità, vista la delicatezza di quella parte del piede.
Il gioiellino de Les Verts è stato giustamente espulso, ma incredibilmente il VAR ha richiamato l’arbitro Letexier (che arbitrerà l’Inter nella semifinale di Champions League con il Barcellona) per una On Field Review. Dopo aver rivisto le immagini al monitor, con lo slow motion che ha addirittura accentuato la gravità del fallo, l’arbitro francese è ritornato sui suoi passi: cambiando il colore del cartellino dal rosso al giallo.
Ironia della sorte, Stassin è stato l’autore della doppietta (il primo gol lo aveva segnato prima del fatto incriminato) che ha complicato la corsa Champions de Les Gones. La squadra di Fonseca riuscirà a riaprire la partita nel finale, grazie ad una rete dell’ex Venezia Tessman, ma non a rimettere in piedi una gara che, se avesse visto l’OL in superiorità numerica per settanta minuti, avrebbe potuto raccontare una storia diversa.
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