Ligue 1
PSG, Dembélé da flop al Barça a fenomeno in Francia

Ousmane Dembélé, attaccante francese attualmente in forze al PSG sta vivendo la stagione migliore della sua carriera con i parigini.
Numeri da fenomeno quelli di Dembélé con la maglia del PSG. Finalmente il talento francese sembra aver trovato la sua dimensione dopo anni segnati da infortuni e questioni extra campo che ne hanno (almeno parzialmente) bloccato l’ascesa.

Ousmane Dembele during UEFA Champions League quarterfinal between Paris Saint-Germain FC and FC Barcelona at Parc des Princes, Paris, France (Maciej Rogowski)
Da flop in Spagna a top in Francia
Il talento francese non ha vissuto un bel periodo con la maglia del Barcellona, con i blaugrana infatti la sua storia d’amore è stata spesso compromessa da vicende extra campo e da numerosi infortuni. Con il Barça in totale sono 40 le reti con 42 assist a referto in 185 presenze in tutte le competizioni, numeri lontanissimi dal Dembélé di oggi che con i parigini ha già depositato il pallone in rete 39 volte con 27 assist in 87 presenze. Insomma la cura Luis Enrique sembra averlo rigenerato riportandolo su livelli che si sono visti solo a sprazzi in precedenza.
PSG, ora Dembélé è l’uomo in più per la Champions
La storia tra il PSG e la Champions League non è mai stata rose e fiori. Dal 2011 anno in cui la Qatar Investment Authority ha prelevato la maggioranza del club nominando Nasser Al-Khelaifi presidente i parigini hanno sempre avuto come obiettivo prioritario la conquista della massima competizione europea. In questi anni il club francese ha speso molto sul mercato portando fenomeni come Neymar e Messi sotto la torre ma senza mai conquistare l’obiettivo. Questa stagione dopo una rivoluzione con Luis Enrique e una squadra giovane quel sogno potrebbe avverarsi e vedrebbe Ousmane Dembélé come super protagonista.
Dalle vicende extra campo all’addio
Gli anni in Spagna non sono andati per il meglio. Dembélé fu prelevato dal Borussia Dortmund per 135 milioni di euro per rimpiazzare la partenza di Neymar. Tutte queste aspettative però non sono mai state soddisfatte con il francese che ha dovuto vivere una scomoda eredità segnata da molti infortuni e vicende come quella del cibo spazzatura che hanno allontanato sempre di più il sostegno del club. Inoltre l’addio non è stato dei migliori con i blaugrana che hanno incassato 50 milioni dei quali 15 sono finite nelle casse del calciatore per una clausola presente nel suo contratto.

Brazil’s Neymar celebrates during the 2026 World Cup qualifier match between Brazil and Bolivia at the Olympic Stadium of Para in Belem, capital of the State of Para, Brazil, on Sept. 8, 2023.
Insomma Ousmane Dembélé sta vivendo la vera e propria stagione del riscatto trascinando il suo club verso la conquista della Champions League e, se il destino lo vorrà sarà proprio contro il suo ex club nella finale di Monaco di Baviera.
Ligue 1
PSG, Kvaratskhelia: “Alexander-Arnold è il difensore più difficile che abbia affrontato”

Kvaratskhelia rivela: “Il difensore più duro da affrontare è Trent Alexander-Arnold, un giocatore davvero eccezionale”. Queste le parole del georgiano.
La dichiarazione di Kvaratskhelia
Recentemente, Khvicha Kvaratskhelia ha condiviso la sua opinione su chi considera il difensore più difficile da affrontare. Durante un’intervista, il talentuoso calciatore georgiano ha elogiato Trent Alexander-Arnold, definendolo “un giocatore molto bravo”. Kvaratskhelia ha spiegato che, nonostante abbia incontrato molti difensori di alto livello nella sua carriera, Alexander-Arnold si distingue per le sue capacità difensive.

Khvicha Kvaratskhelia e Antonio Conte ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
L’esperienza parigina e il confronto con Alexander-Arnold
Kvaratskhelia ha anche fatto riferimento alla sua esperienza precedente con il Paris Saint-Germain, sottolineando che, tra i difensori affrontati, Alexander-Arnold è stato sicuramente uno dei più impegnativi. Questa dichiarazione mette in luce il rispetto e l’ammirazione che Kvaratskhelia nutre per il terzino del Liverpool, riconosciuto come uno dei migliori nel suo ruolo a livello mondiale.
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Fonte: l’account X di Fabrizio Romano
🚨👀 Kvaratskhelia: “The toughest defender I’ve faced is Trent Alexander-Arnold, he’s a very good player”.
“I can’t name a lot but I’d choose from my time with Paris the hardest one was Trent”, told @rioferdy5. pic.twitter.com/Iwemp8DWjL
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) May 23, 2025
Ligue 1
PSG-Reims, le probabili formazioni e dove vederla

PSG-Reims è il match valido per la finale di Coppa di Francia ed è in programma sabato 24 maggio alle 21:00 allo stadio Saint-Denis
PSG-Reims oltre ad essere la finale di Coppa di Francia è un match che mette di fronte due squadre in una situazione completamente differente. I ragazzi di Luis Enrique daranno il tutto per tutto per portarsi a casa il terzo trofeo stagionale, mentre il Reims proverà a fare la doppia impresa ovvero vincere la coppa e rimanere in Ligue 1.
Qui PSG
In vista del match contro il Reims mister Luis Enrique metterà in campo un 4-3-3 con Donnarumma tra i pali e il quartetto difensivo composto da Hakimi, Marquinhos, Pacho e Nuno Mendes. In mezzo al campo spazio al terzetto formato da Joao Neves, Vitinha, Fabian Ruiz mentre in attacco ci saranno Doué, Dembélé e Kvaratskhelia
Qui Reims
In vista del PSG Diawra metterà in campo un 5-4-1 con Diouf tra i pali e il quintetto difensivo composto da Buta, Sekine, Okumu, Kipré e Akieme. In mezzo al campo ci sarà il quartetto Ito, Atangana, Gbane e Nakamura mentre il peso dell’attacco sarà affidato a Siebatcheu
Probabili formazioni di PSG-Reims
PSG (4-3-3): Donnarumma; Hakimi, Marquinhos, Pacho, Nuno Mendes; Joao Neves, Vitinha, Fabian Ruiz; Doué, Dembélé, Kvaratskhelia. Allenatore: Luis Enrique.
Stade Reims (5-4-1): Diouf; Buta, Sekine, Okumu, Kipré, Akieme; Ito, Atangana, Gbane, Nakamura; Siebatcheu. Allenatore: Diawara.
Dove vedere PSG-Reims
Il match PSG-Reims in programma sabato 24 maggio alle 21:00 sarà visibile in esclusiva su Dazn
Ligue 1
Guai in arrivo per Matic: richio squalifica di 10 giornate?

Nemanja Matic è in guai seri e rischia fino a dieci giornate di squalifica dopo aver coperto il logo LGBTQ+ durante l’ultima gara di campionato. Ecco cosa è successo.
La battaglia contro l’omofobia nel calcio resta uno dei nodi più complessi e delicati del panorama sportivo europeo, e quanto accaduto recentemente in Francia ne è l’ennesima, amara conferma. Dopo il caso dell’attaccante egiziano Mostafa Mohamed del Nantes, che ha rifiutato di scendere in campo per non indossare la maglia con il simbolo arcobaleno, ora è il centrocampista serbo a finire sotto i riflettori.
Il gesto di Matic
L’ex centrocampista di Roma, Manchester United e Chelsea, attualmente al Rennes, ha scelto un gesto silenzioso ma chiaramente polemico durante l’ultima gara di campionato contro l’Angers andando a coprire con una fasciatura il logo con i colori dell’arcobaleno, simbolo della campagna a favore dei diritti della comunità LGBTQ+, che la Lega Calcio Professionistica Francese (LFP) promuove ogni anno con un’iniziativa ufficiale.
Una scelta che ha immediatamente scatenato un’ondata di critiche e acceso il dibattito. La LFP ha convocato Matic per un’audizione ufficiale e il centrocampista 36enne dovrà spiegare il gesto, che potrebbe costargli da 4 fino a 10 giornate di squalifica, in linea con quanto già accaduto in passato ad altri giocatori colpevoli di comportamenti ritenuti contrari ai principi di inclusione e rispetto promossi dalla Lega.
L’episodio di Matic, seppur diverso nei modi, si aggiunge alla recente presa di posizione di Mohamed, che per il secondo anno consecutivo ha scelto di non partecipare all’iniziativa. Scelte personali, certo, ma che si collocano in un contesto in cui il calcio – soprattutto in Francia, dove la questione sembra particolarmente esplosiva – fatica a trovare un equilibrio tra libertà individuale e responsabilità sociale.
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