Liga
Real Madrid, Kroos: “Io e Modric la pensiamo diversamente, volevo lasciare al top”
Il calciatore del Real Madrid Toni Kross ha parlato ai microfoni de Cadena Ser, in merito al suo futuro visto l’annuncio del suo ritiro dopo l’Europeo.
Real Madrid, le parole di Toni Kroos
Di seguito le parole del centrocampista tedesco del Real Madrid Toni Kroos, rilasciate ai microfoni della emittente radiofonica spagnola Cadena Ser, relative al suo ritiro dal calcio e non solo:
Cosa provi quando dici l’ultima partita?
“Ormai penso poco a me stesso. È la partita più importante per tutta la squadra, l’ultima della stagione e tutti vogliamo finire bene. È la mia ultima partita col Real, ma poi giocherò l’Europeo. Per me non finisce sabato”.
Ti aspettavi un addio così al Bernabeu?
“Non lo dimenticherò mai, non voglio dimenticarlo mai. La verità è che non mi aspettavo niente. Volevo solo godermi quel giorno, qualunque cosa fosse accaduta. È stato molto speciale ed emozionante, non potevo chiedere di più”.
Chi ti mancherà di più nello spogliatoio?
“Tutti, non solo i compagni di squadra. Sono tanti con i quali sono qui da tanti anni. Luka, Lucas Vázquez, Nacho… Ma quello che mi mancherà sarà il campo, mi è sempre piaciuto è giocare”.
C’è un altro Kroos?
“Non credo che sia importante per il Real trovare uno come me, ma che continui a vincere. Sono sempre stati molto bravi a creare una squadra capace di vincere.
Devi sempre adattarti ai giocatori che hai; ci sarà un giorno in cui il Real Madrid giocherà senza Toni Kroos, un altro senza Luka Modric…
Ma c’è stato anche un giorno in cui abbiamo dovuto giocare senza Cristiano Ronaldo e Sergio Ramos, e abbiamo continuato a vincere. Ciò accadrà anche la prossima stagione, il Real vincerà sempre”.
A 34 anni, nel momento più bello della sua carriera, cosa farà Toni Kroos dopo gli Europei?
“Ho diversi progetti. A partire da settembre aprirò qui un’accademia per i bambini. Poi farò una sorta di Kings League in Germania. Ho diversi progetti, ma la mia idea di andare in pensione ha anche a che fare con il trascorrere più tempo a casa con i miei figli”.
Sei tornato in nazionale perché gli Europei sono in Germania?
“No, no. Avevo la sensazione che avessero bisogno di me. Nagelsmann mi ha chiamato. Ho visto le partite, ho visto che avevano sofferto dopo i Mondiali in Qatar.
Mi ha chiesto se avrei voluto giocare gli Europei, ci ho pensato e ho detto di sì. Mi sento bene fisicamente, che è la cosa più importante. Si gioca un torneo dopo una lunga stagione. Penso che abbiamo grandi possibilità ” .
Hai paure di pentirti di questa decisione? Modric vuole continuare e ha 39 anni.
“No, sono casi diversi. Penso che io e Luka la pensiamo in modo leggermente diverso su come finire la nostra carriera.
Lui continua a godersi il calcio, io ho sempre desiderato concludere in un grande momento, in cui il mio corpo risponde ancora molto bene. Voglio lasciare il calcio senza problemi fisici e sono felice di aver avuto questo livello fino a 34 anni.
Volevo finire da elemento importante per la squadra. Mi sento bene adesso e penso che sia il momento perfetto”.
Se la Germania vincesse gli Europei, pensi che meriteresti di vincere il Pallone d’Oro?
“Non lo so. Durante tutta la mia carriera non ho mai pensato di vincere trofei individuali. Ho sempre pensato a vincere con la squadra. Il resto è una conseguenza”.
Ancelotti ha detto che hai avuto le palle per prendere una decisioni del genere.
“Ci ho pensato per mesi. Ci sono momenti in cui avrei voluto continuare per un’altra stagione, altri in cui volevo smettere… Verso aprile ho avuto la sensazione che fosse il momento di chiudere, cambiare idea ora è difficile”.
Liga
Real Madrid-Osasuna: probabili formazioni e dove vederla
Real Madrid-Osasuna è uno dei match validi per la 13° giornata di Liga ed è in programma domani alle 14:00 presso il Santiago Bernabeu di Madrid.
Il Real Madrid sta attraversando un periodo difficile, segnato da due sconfitte pesanti contro Barcellona e Milan, rispettivamente in campionato e in Champions League. La squadra di Carlo Ancelotti si trova ora a 9 punti di distanza dai blaugrana (pur avendo una partita in meno), ma il ritmo implacabile del Barcellona obbliga i Blancos a reagire rapidamente. Per non rischiare di accumulare un divario difficile da colmare e per risollevarsi dopo le ultime prestazioni deludenti, il Real Madrid dovrà necessariamente tornare alla vittoria.
L’Osasuna, invece, sta sorprendendo tutti in questa prima parta di stagione, posizionandosi al 5° posto in classifica insieme al Villarreal con 21 punti. Inoltre, la squadra arriva anche da un’ottima vittoria in Copa del Rey, dove ha trionfato per 5-0 in casa del Chiclana. Nonostante l’imminente sfida sia una delle più impegnative della stagione, la squadra di Moreno non intende fare sconti. Darà il massimo per ottenere un risultato positivo, decisa a dimostrare di poter ambire a un posto in Champions League per il prossimo anno.
Qui Real Madrid
I blancos di Ancelotti scenderanno in campo con il solito 4-3-1-2. In porta ci sarà Lunin e avanti a lui la linea a 4 composta da Vázquez, Rüdiger, Militão e Mendy. In mediana partiranno titolari Valverde, Modrić e Tchouaméni. Infine, in attacco ci sarà Bellingham sulla trequarti, alle spalle di Mbappé e VinÃcius.
Qui Osasuna
L’allenatore Moreno schiererà invece un 4-3-3. I pali saranno custoditi da Herrera, mentre la difesa sarà composta da Aresa, Catena, Boyomo e Cruz. A centrocampo partirà titolare il trio composto da Moncayola, Torrò e Oroz. Il terzetto d’attacco sarà formato da Pena, Budimir e Zaragoza.
Probabili formazioni Real Madrid-Osasuna
REAL MADRID (4-3-1-2): Lunin; Vázquez, Rüdiger, Militão, Mendy; Valverde, Modrić, Tchouaméni; Bellingham; Mbappé, VinÃcius Júnior.  All. Ancelotti
OSASUNA (4-3-3): Herrera; Aresa, Catena, Boyomo, Cruz; Moncayola, Torrò, Oroz; Pena, Budimir, Zaragoza.  All. Moreno
Dove vedere Real Madrid-Osasuna
Il match Real Madrid-Osasuna, in programma domani, sabato 9 novembre alle ore 14:00, sarà visibile in esclusiva su Dazn.
Liga
Barcellona, Pedri su Flick: “Ha le idee molto chiare”
Il talento del Barcellona Pedri ha parlato delle differenze tra Xavi e Flick e delle caratteristiche dell’allenatore tedesco: “Chi arriva tardi, non gioca”.
L’ormai quasi “veterano” Pedri, vista l’età media dei giocatori da cui è circondato come Yamal, Gavi o Cubarsì, ha parlato di alcune spiritose differenze tra la precedente gestione di Xavi e quella attuale di Flick. Infatti, all’interno di uno spogliatoio esistono delle regole che non vanno assolutamente infrante ed ogni allenatore ha il suo metodo e i suoi modi di farle rispettare. Il rispetto delle regole è senza dubbio uno dei segreti di una squadra vincente.
Barcellona, le regole di Flick
Uno dei principali tabù è senza dubbio la puntualità : Pedri ci racconta che ai tempi dell’allenatore spagnolo i ritardi erano puniti con una multa salata: “Se un giocatore arrivava in ritardo, doveva pagare 1.000 euro per ogni minuto di ritardo, e la cifra raddoppiava per ogni minuto successivo”.
Per quanto riguarda la gestione di Flick invece, le conseguenze sono decisamente più severe e punitive: “Ora, se un giocatore arriva in ritardo, non gli sarà permesso di partecipare alla partita successiva, io arrivo dieci minuti prima per parlare a non rovinare tutto”. Infine, racconta alcune caratteristiche del nuovo tecnico: “ha le idee molto chiare e come un buon tedesco è sempre puntuale”.
Flick dunque ha messo subito la sua impronta nel mondo Barcellona, sia da un punto di vista di gioco, sia da un punto di vista di leadership. I risultati al momento ripagano alla grande il lavoro dell’allenatore tedesco.
Liga
Benzema contro Mbappé: “Impari a giocare da centravanti”
L’ex Pallone d’Oro e punta del Real Madrid, Karim Benzema, ha parlato del momento di forma e le prestazioni di Mbappé, apparso molto sottotono.
Kylian Mbappé è il problema del Real Madrid. Nessuno lo immaginava qualche mese fa che una frase del genere potesse uscire dalla sapiente bocca di mister Carlo Ancelotti.
La stella francese non sta rispecchiando le aspettative e a far discutere sono soprattutto le prestazioni in campo. Infatti, l’ex PSG non riesce a rendere al meglio da centravanti. Per quanto riguarda la vena realizzativa del francese non ci sono problemi con 8 goal e due assist in 14 presenze tra Champions League, Supercoppa Europea e Liga.
Ad analizzare il problema ci ha pensato l’ex stella del Real Madrid, Karim Benzema, ai microfoni di El Chiringuito.
Caso Mbappé, le parole di Benzema
“Per me il problema è che non è un centravanti. Ogni volta che gioca da 9 con la Francia, non va bene. Non è la sua posizione, ma a sinistra c’è un ragazzo che gli somiglia ed è allo stesso livello, Vinicius. Penso che Vinicius non possa giocare da 9 o a destra, perché in ogni partita fa la differenza a sinistra. Ancelotti conosce bene la situazione e vedremo cosa si inventerà …
“Kylian non deve arrendersi. Non credo che Vinicius cambierà posizione. Attualmente è il migliore al mondo e non si può spostare. Devono far capire a Mbappé che ormai è un 9 e che deve dimenticarsi la fascia sinistra. Si muova con Vinicius, in alternanza. Ora deve dimostrare di essere molto bravo anche in altre parti del campo.
Pressione? Per me è stato diverso, avevo 21 anni quando sono arrivato al Real. Non è la stessa cosa per Mbappé, che ne ha 25 e se non segna un gol per due o tre partite, lo ammazzano. Puoi anche vincere il Pallone d’Oro ma devi imparare a convivere con quella pressione, che è molto forte ed è diversa rispetto al PSG. Lo hanno comprato per fare gol e deve riuscirci”.
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