Esteri
Clamoroso: Pochettino diventerà CT di una Nazionale
Niente pausa per Mauricio Pochettino. L’allenatore argentino ha deciso di ripartire immediatamente dopo l’esperienza al Chelsea e ha scelto una Nazionale.
Mauricio Pochettino è pronto a rimettersi in gioco. Conclusa l’avventura al Chelsea al termine della scorsa stagione con una risoluzione consensuale del contratto, il tecnico argentino non ha perso tempo e sembra già proiettato verso una nuova sfida.
A differenza degli ultimi anni, in cui ha preso alcune pause sabbatiche per riflettere e valutare attentamente le sue prossime mosse, questa volta Pochettino ha deciso di non fermarsi e potrebbe presto intraprendere un percorso inedito per la sua carriera: quello di commissario tecnico di una Nazionale.
Pochettino a un passo dalla panchina statunitense
La trattativa per portare Pochettino sulla panchina della Nazionale degli USA è infatti molto ben avviata. Si tratterebbe di una scelta sorprendente, considerando che l’argentino ha sempre lavorato a livello di club.
Il progetto che la Federazione Statunitense ha proposto a Pochettino è ambizioso: costruire una squadra competitiva in grado di ben figurare nella Coppa del Mondo che si giocherà in casa nel 2026. Con il calcio in costante crescita negli Stati Uniti, l’arrivo di un allenatore di caratura internazionale come Pochettino rappresenterebbe un passo fondamentale per elevare ulteriormente il livello della Nazionale.
La sua esperienza in club di alto profilo, dove ha spesso gestito giovani talenti e ha costruito squadre basate su un gioco dinamico e propositivo, lo rende il candidato ideale per guidare una Nazionale che punta a fare il salto di qualità.
Dal 2019, anno in cui ha lasciato il Tottenham dopo aver raggiunto la finale di Champions League, Pochettino non ha mai avuto l’opportunità di gestire un progetto a lungo termine.
Le sue esperienze al PSG e al Chelsea sono state brevi e intense, ma prive della stabilità necessaria per sviluppare una visione a lungo termine. Ora, la possibilità di lavorare con una Nazionale potrebbe dargli quel respiro e quella continuità che negli ultimi anni gli sono mancati.
Liga
Barcellona, ennesimo infortunio per un centrocampista
Fermin Lopez, centrocampista offensivo classe 03′, in questa stagione con la maglia del Barcellona ha collezionato 3 presenze. Brutta tegola per Flick.
Cresciuto nel settore giovanile della squadra blaugrana, dalla scorsa stagione è fisso in prima squadra diventando un calciatore importante per la squadra allenata da mister Flick.
Nonostante la vittoria delle Olimpiadi con la nazionale spagnola, il centrocampista ha deciso di mettersi subito a disposizione della squadra, ma prima della sosta è arrivato un infortunio.
Estero, ennesimo infortunio per il centrocampista del Barcellona
Secondo As, il centrocampista era sulla via del recupero dopo lo stop per 3 settimane dovuto alla lesione alla coscia destra con il ritorno parziale in gruppo nei giorni scorsi.
Ma nelle ultime ore è arrivata la notizia dell’infortunio per Fermìn Lopez, che dovrà rinunciare all’esordio in Champions League contro il Monaco e dovrà stare fuori per alcune settimane per un problema alla gamba destra.
Premier League
Rodri, l’eroe anti-social di cui il calcio ha bisogno
Nato a Madrid il 22 giugno 1996, Rodrigo Hernández Cascante, meglio noto come Rodri, è diventato uno dei protagonisti indiscussi del calcio mondiale.
A soli 28 anni, ha già vinto tutto, dalla Champions League nel 2023 all’Europeo nel 2024. Tuttavia, la sua storia non è solo una sequenza di successi, ma un viaggio di dedizione e sacrificio che merita di essere raccontato.
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Indice
Il gioco specchio dell’anima
Rodri è il riflesso di una personalità solida e disciplinata, mai una parola fuori posto, mai un comportamento scorretto. Il suo gol decisivo al 68° minuto nella finale di Champions League ha segnato una delle tappe più importanti della sua carriera, mentre la vittoria all’Europeo dell’estate successiva lo ha consacrato tra i grandi del calcio. Non è un caso che oggi sia tra i favoriti per il Pallone d’Oro, un riconoscimento che molti gli attribuiscono già come meritato.
In un’intervista rilasciata a ESPN, alla domanda se sentisse di meritare il Pallone d’Oro, Rodri ha risposto con la sua solita umiltà: “Quando cammino per strada, molte persone mi dicono che merito di vincere, e per me questa è già una vittoria.” Questa risposta sintetizza perfettamente la grandezza di Rodri: un uomo che ha scelto la semplicità e la dedizione al suo lavoro come stile di vita.
Tra libri e pallone, la doppia vita di Rodri
Se si dovesse paragonare la vita di Rodri a un personaggio cinematografico, sarebbe sicuramente Peter Parker in Spider-Man. Come il famoso supereroe, Rodri ha vissuto una doppia vita per anni, dividendo il suo tempo tra lo studio universitario e allenamenti calcistici. In una recente intervista al The Players’ Tribune, ha raccontato dei suoi esordi con il Villarreal e delle prime partite in Liga, che gli valsero la notorietà anche tra i suoi compagni di università.
La sua storia comincia con un accordo siglato con i propri genitori. “Per me il calcio era quasi come una droga,” ha spiegato Rodri, “così ho stretto un patto con i miei genitori; se volevo continuare a giocare a calcio, dovevo anche frequentare l’università. A 17 quindi anni mi sono trasferito e mi sono iscritto all’università. Il primo anno vivevo nelle residenze del Villarreal Academy, ma quando ho compiuto 18 anni mi sono trasferito negli alloggi per studenti.”
Rodri ha raccontato di come le sue giornate fossero scandite dagli allenamenti mattutini e dalle lezioni pomeridiane. La sera, mentre i suoi amici si divertivano e andavano in discoteca, lui si limitava a bere acqua frizzante prima di ritirarsi, pronto per l’allenamento del mattino successivo. “I miei amici non sapevano neanche che giocassi a calcio,” ha ricordato. “Alla fine qualcuno mi ha chiesto perché non uscissi mai con loro, e ho dovuto spiegare che avevo allenamenti al mattino. Quando l’hanno scoperto, non potevano crederci.”
Le prime comparse e le ricerche su Google
L’anno successivo, Rodri fece le sue prime apparizioni nella Liga. “I miei compagni di corso sono rimasti sbalorditi quando mi hanno visto in TV con il numero 6,” ha raccontato. Alcuni non potevano credere che fosse davvero lui, tanto che uno di loro arrivò persino a cercare il suo nome su Google per assicurarsi che non fosse uno scherzo.
Un giocatore che ama la normalità, sia in campo che nella vita. Nonostante gli aneddoti che circolano su di lui, come quello in cui si dice che arrivò in ritardo a una trasferta perché troppo concentrato sugli studi, lasciando il cellulare in modalità silenziosa e non accorgendosi della chiamata del proprio allenatore.
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Ligue 1
UFFICIALE: Adrien Rabiot è un nuovo giocatore del Marsiglia
Il centrocampista francese Adrien Rabiot ha finalmente trovato una sistemazione. Giocherà nell’Olympique Marsiglia dell’allenatore Roberto De Zerbi.
Dopo un’estate travagliata l’ex Juventus trova squadra a metà settembre. Le richieste troppo alte l’hanno allontanato dalla Serie A e ora giocherà in Ligue 1. Firma fino al 2026.
Olympique Marsiglia, ufficiale la firma di Rabiot
Con un comunicato sul proprio sito e un video sui canali social, il club ha dato il benvenuto al nuovo acquisto:
L’Olympique de Marseille è lieto di annunciare la firma di Adrien Rabiot. Il centrocampista, 29 anni, si è unito al club olimpico dopo aver superato con successo le visite mediche.
Formatosi al Paris Saint-Germain, Adrien Rabiot ha fatto il suo debutto professionale con il club parigino nell’agosto 2012 a soli 17 anni, sotto la guida di Carlo Ancelotti. Il giovane centrocampista ha presto impressionato per la sua intelligenza tattica, la qualità tecnica e la visione di gioco, che gli hanno permesso di distinguersi in tutte le squadre giovanili della nazionale francese, dagli U16 fino all’U21. Con il PSG, Rabiot ha disputato 227 partite e ha vinto 6 titoli di campione di Francia, 4 Coppe di Francia, 5 Coppe di Lega e 4 Trophée des Champions.
Nell’estate del 2019, Rabiot si è trasferito in Italia, firmando per la Juventus, campione in carica della Serie A. Con i bianconeri, ha giocato un ruolo chiave, vincendo lo Scudetto nel 2020, la Coppa Italia nel 2021 e nel 2024, e la Supercoppa Italiana nel 2021. Durante la stagione 2023/2024, ha anche indossato la fascia da capitano.
Oltre ai suoi successi nei club, Rabiot ha avuto successo anche a livello internazionale con la nazionale francese. Ha collezionato 48 presenze, vincendo la Nations League nel 2021 e partecipando alla corsa della Francia fino alla finale della Coppa del Mondo 2022 come uno dei pilastri della squadra di Didier Deschamps.
Benvenuto all’OM, Adrien!
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