editoriale
Fiorentina, una vittoria da big
La Fiorentina vince a Como e si regala una classifica bellissima: sulle sponde del lago lariano arriva la settima vittoria consecutiva.
Sette vittorie in Serie A per la Fiorentina non si vedevano da tempo immemore, bisogna tornare alla Viola del 1960 per trovare un altro filotto del genere. Allora furono 8 e, se non si vuol essere scaramantici, si può sognare di almeno eguagliare quel record con i tre punti contro l’Inter domenica prossima.
A Como Adli e Kean hanno regalato una vittoria pesantissima a Palladino, che ha riconosciuto nel dopo gara di non aver visto la miglior prestazione stagionale per i suoi ragazzi.
Davanti ad un Como rimasto sempre in partita, con la voglia di ribaltare la situazione, non solo della gara ma del momento storico i cui risultati latitano, la Fiorentina non ha disdegnato di difendere con i denti la propria porta e ripartire con velocità.
Saper soffrire e difendersi di squadra e colpire in maniera cinica quando è il momento: virtù da grande squadra.
Entrambi i presupposti sono andati alla grande: altro cleen sheet per la porta viola, sono 6 partite su 13 che va così e altro finale di partita gestito in sicurezza. La squadra di Palladino non ha mai subito gol nell’ultima mezz’ora di partita, l’unica in Serie A.
L’attacco funziona alla grande con il magic moment di Kean, per lui 9 reti in campionato e la capacità di allungare la squadra con la sua potenza. Segnali importanti di risveglio anche da Sottil, che grazie alla sua velocità può essere un’arma importante per tagliare le difese avversarie, soprattutto se ad ispirare le azioni viola è il talento di Adli.
editoriale
Milan, un 2025 da 5 in pagella: l’editoriale di Mauro Vigna
Milan, andremo qui di seguito a ripercorrere un anno certamente difficile, ma che in proiezione futura potrebbe finalmente regalare qualche soddisfazione.
Probabilmente in molti non saranno d’accordo, obnubilati dal secondo posto in classifica, ma l’anno 2025 lo ritengo da dimenticare. Soprattutto se parliamo dell’AC Milan.
Una stagione, quella scorsa, culminata con l’estromissione dalle coppe europee e dalla finale persa in Coppa Italia contro il Bologna. A poco è valsa la vittoria della Supercoppa Italiana, definita più volte coppetta dal sottoscritto.
Come dimenticare le scellerate gestioni Fonseca-Conceicao, l’ignobile cooling break, le litigate in campo e negli spogliatoi. Un ambiente spezzato e una dirigenza assente che non hanno fatto altro che peggiorare un clima già di per sé compromesso.
L’occhio verso il 2026 è quello della speranza, supportata da fatti concreti come l’arrivo di Igli Tare e soprattutto Massimiliano Allegri e la prospettiva che qualcosa a livello societario possa cambiare. Sì, perché adesso è il momento di alzare l’asticella e la convinzione è che con Gerry Cardinale e il cappio di Elliott intorno al collo si possa fare ben poco di più rispetto a quanto fatto finora.
editoriale
Roma, Koné si conferma il mediano totale a cui manca l’ultimo passo
Roma – Dominatore del centrocampo con Gasperini, ma il francese fatica a incidere sotto porta. Numeri alla mano, il gol resta il grande assente…
Manu Koné è ad oggi uno dei centrocampisti più affidabili del campionato. Sotto la guida di Gasperini, il mediano francese sta confermando tutto il suo valore: precisione nei passaggi (91%), instancabile nel recupero palla (72) e autentico padrone dei contrasti, con ben 86 duelli vinti.
Numeri da top player, che però nascondono una lacuna evidente. A Koné manca l’altra metà del gioco: l’incisività negli ultimi metri, soprattutto in zona gol. Non per presenza, perché il suo movimento continuo lo porta spesso nei pressi dell’area avversaria, ma per scelta e freddezza.
Roma, Koné…provaci di più!
I dati del campionato 2025-26 parlano chiaro. In 16 presenze e 1440 minuti giocati, Koné ha tentato appena 9 conclusioni: 5 da fuori area e 4 dentro l’area, tra cui pesa il clamoroso errore ravvicinato contro il Bologna. Ancora più significativo è il dato sui tiri nello specchio: uno soltanto, in Roma-Udinese. Il suo xGOT si ferma a 0,05, un numero che fotografa perfettamente il problema.

MANU KONE GUARDA AVANTI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Il confronto interno non lo aiuta: Mancini ha tirato quanto lui ma con maggiore precisione, mentre Cristante ha tentato ben 21 conclusioni, trovando la porta cinque volte. Koné corre, lotta e recupera come pochi, ma quando si tratta di finalizzare, si tira indietro.
Per diventare davvero completo, e smettere di sentirsi dire che “gli manca solo il gol”, Manu Koné dovrà osare di più. La qualità c’è tutta: ora serve il coraggio di provarci.
editoriale
Milan, difesa e attacco da paura: ma cosa aspettiamo? L’editoriale di Mauro Vigna
Milan, emergono grossi (sempre gli stessi) problemi. La dirigenza dovrà per forza metterci mano a gennaio. Ma in quale maniera?
Tutti i nodi vengono al pettine. Checché se ne dica, le continue lamentele (credetemi ci sono) di Massimiliano Allegri alla dirigenza finora hanno sortito alcun effetto, ma sempre più evidente è il fatto che il tecnico livornese abbia dannatamente ragione.
In estate c’erano gli stessi identici problemi attuali, qualcuno si è preoccupato di ascoltarlo? Rispondo io: no, nessuno. E i risultati sono quelli di una squadra carente in difesa e inesistente in attacco.
Leao non è un attaccante, Nkunku nemmeno e Pulisic sta tenendo in piedi la baracca sebbene anche lui non sia una prima punta. In difesa il trio Gabbia-Tomori e Pavlovic si stanno dimostrando dei discreti mestieranti se il centrocampo non perde colpi. Quando invece accade, vanno in affanno perché, come detto, di fenomeni non ce ne sono.
Serve mettere mano, ma in modo deciso, a difesa e attacco. La soluzione può essere Thiago Silva? Assolutamente no, 41 anni e oltre 40 partite giocate. E in attacco la soluzione può essere Fullkrug? Uno che in due anni ha segnato meno di Gimenez? Ed è tutto detto?
Dispiace perché così facendo la dirigenza, esclusivamente lei, sta buttando alle ortiche il miracolo calcistico portato avanti da Allegri da agosto fino adesso. Basterebbe poco, due rinforzi di qualità ed esperienza e le cose migliorerebbero. Ma forti, non un 41enne e un attaccante che la porta non la vede nemmeno più col binocolo.
-
Calciomercato7 giorni faMilan, Schira: “No allo scambio Ricci-Gatti: proposti altri due giocatori alla Juventus”
-
Calciomercato1 giorno faMilan, lo Sceriffo è atteso in città: Tare scommette sull’attaccante dell’Angers
-
Calciomercato2 giorni faLa Fiorentina prova il colpo in casa Atalanta | Ipotesi scambio?
-
Focus7 giorni faSerie A: quando si giocava anche il giorno di Natale
-
Calciomercato1 giorno faMilan, Modric spinge Sergio Ramos: decisiva una sua chiamata | La situazione
-
Notizie1 giorno faFiorentina, Vanoli in bilico: Paratici pensa all’ex tecnico della Juventus
-
Calciomercato2 giorni faMilan, Tare al lavoro per Gila: dissapori tra Fabiani e Tare | La situazione
-
Livinmantra5 giorni faFantacalcio: consigli e probabili formazioni
