Competizioni
Olimpiadi 2024, un’assenza illustre: quella del Brasile
Olimpiadi 2024, alla prossima edizione che si svolgerà a Parigi ci sarà un’illustre, anzi, illustrissima assenza: quella della Nazionale brasiliana.
La possibilità gli è stata strappata dall’Argentina, che nel torneo olimpico Under 23 ha conquistato la vittoria.
La beffa è che ai verdeoro, per passare, bastava un pareggio. E invece alle Olimpiadi andranno gli avversari storici, trainati in Francia dal gol di Luciano Gondou. E a caccia del terzo titolo, dopo Atene 2004 e Pechino 2008.
L’altra squadra sudamericana che partirà per Parigi è il Paraguay, che ha dopo la vittoria contro il Venezuela.
Conference League
Olympiakos-Aston Villa, probabili formazioni e dove vederla
Al Pireo va in scena la semifinale di ritorno di Conference League Olympiakos-Aston Villa. I greci sono a un passo dalla finale, Emery vuole la rimonta.
Indice
Qui Olympiakos
Mendilibar pregusta già la finale ma prima deve superare l’ultimo ostacolo davanti al proprio pubblico. Le scelte dovrebbero rimarcare grossomodo quelle della gara di andata. Quindi con Rodinei, Retsos, Carmo e Ortega davanti a Tzolakis.
Mediana che vedrà ancora Hezze, Iborra e Chiquinho cercare di arginare le offensive di Watkins e compagni. L’attacco invece potrebbe subire una variazione con Podence in ballottaggio con Masuras mentre confermati Fortunis e l’attaccante El Kaabi decisivo con una tripletta all’andata.
Qui Aston Villa
Emery vuole rimontare i 2 gol di svantaggio per quantomeno pareggiare i conti. In porta torna il Dibu Martìnez dalla squalifica e comporrà il reparto arretrato quasi sicuramente con Cash e Digne sulle corsie esterne e Lenglet insieme a Konsa come coppia di centrali.
Il centrocampo dovrebbe rimanere a 4 con Rogers e Diaby a occuparsi delle fasce mentre McGinn e Douglas Luiz formeranno la linea mediana. La coppia d’attacco sarà quasi certamente formata dal tandem Watkins-Bailey.
Olympiakos-Aston Villa, probabili formazioni
Olympiakos (4-3-3): Tzolakis, Rodinei, Retsos, Carmo, Ortega, Hezze, Iborra, Chiquinho, Podence, El Kaabi, Fortunis;
Aston Villa (4-4-2): Martìnez, Cash, Lenglet, Konsa, Digne, Rogers, McGinn, Douglas Luiz, Diaby, Watkins, Bailey.
Olympiakos-Aston Villa: dove vederla
La sfida del Pireo sarà trasmessa in co esclusiva su DAZN, Sky e NOW.
Champions League
Orsato, The Last Dance: il fischietto dice addio all’Europa
Con la semifinale tra Paris Saint Germain e Borussia Dortmund, il fischietto italiano Daniele Orsato ha detto addio all’arbitraggio internazionale tra club.
Orsato, ultima in Champions. EURO 2024 sarà l’ultimo torneo
L’arbitro nato in provincia di Vicenza, nella frazione di Schio, ha diretto la sua ultima gara in Champions League. Al termine della gara tra Paris Saint Germain e Borussia Dortmund, Orsato non ha saputo trattenere la commozione per quella che si può definire la fine di un’era.
L’esordio era arrivato nel 2012 in un Dinamo Zagabria-Porto terminato 0-2. Era il 18 settembre. Da quel momento altre 54 gare dirette nella massima competizione europea. Compresa la Finale di Lisbona del 2020 tra Bayern Monaco e Paris Saint Germain terminata con la vittoria dei bavaresi per 1-0.
EURO 2024 sarà il suo ultimo torneo internazionale come arbitro FIFA. Una ricchissima carriera internazionale coronata con la direzione di ben 3 partite durante Qatar 2022.
Champions League
Borussia Dortmund, da Wembley a Wembley: rose a confronto
Con la vittoria di Parigi il Borussia Dortmund si è assicurato un posto in finale di Champions League 11 anni dopo. Ecco il confronto con la rosa del 2013.
Borussia Dortmund, Wembley nel destino: due soli superstiti
Il 30 aprile 2013 la squadra giallonera perdeva 2-0 a Madrid la semifinale di ritorno di Champions League, qualificandosi, in virtù del 4-1 dell’andata, alla finale di Wembley. Quella rosa veniva da due Bundesliga vinta nelle due stagioni precedenti e molti dei suoi giocatori figuravano ogni weekend nella top 11 della giornata.
Il dato più curioso però è la corrispondenza fra le due rose, ridotta ai soli Marco Reus e Mats Hummels. Entrambi infatti, facevano parte dell’11 iniziale che Jurgen Klopp mandava in campo più spesso. Insieme a loro, da ricordare sicuramente il portiere Weidenfeller, i terzini Schmelzer e Piszczek e i centrali di difesa Hummels, appunto e Subotic.
In mediana la coppia Bender–Gundogan, col secondo che poi ha percorso una carriera d’oro fra Manchester City e Barcellona. Blaszczykowski e Großkreutz a occuparsi delle corsie esterne mentre Reus fungeva da trequartista puro alle spalle di Robert Lewandowski, che quella stagione chiuse a 36 gol totali.
Oggi invece, la formazione tipo non presenta troppi giocatori d’esperienza. Tuttavia, la miriade di giovani talenti ha comunque portato i gialloneri a giocarsi la seconda finale di questo secolo.
Da Kobel a Ryerson e Maatsen, da Schlotterbeck a Sancho e Adeyemi fino a Fullkrug. Una serie di investimenti dal passato che piano piano stanno dando i loro frutti, esattamente come 11 anni fa. Per non parlare di Moukoko, Nmetcha, Malen, Bynoe-Gittens.
La straordinaria impresa dei ragazzi di Terzic è destinata a rimanere nella storia comunque andrà a finire. Per concludere, l’avversario potrebbe ancora una volta essere il Bayern Monaco, nemico di sempre, che permetterebbe di completare il viaggio indietro nel tempo per ricordare come il calcio sia a volte molto strano.
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