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Mondiali 2026, la Palestina ci sarà: l’annuncio in un video
Mondiali 2026: alle qualificazioni la Palestina ci sarà. Un video pubblicato dalla Federazione calcistica palestinese esprime la loro speranza di un popolo.
Due partite in programma a marzo contro Giordania e Iraq.
La nazionale ha esordito nella Coppa d’Asia solo nel 2015, ora punta a realizzare il sogno di qualificarsi per la Coppa del Mondo 2026.
L’annuncio della Nazionale
La Federazione calcistica palestinese ha annunciato attraverso un video simbolico sui propri canali social la partecipazione della nazionale alle qualificazioni per i Mondiali del 2026.
Il video, molto emozionante, è stato girato a Gaza, devastata dai continui attacchi israeliani.
Nel filmato, della durata di tre minuti, ci sono dei bambini palestinesi che cercano tra le macerie, mettendo così in evidenza la distruzione causata dal conflitto.
Un bambino gioca con un pallone sulla spiaggia di Gaza e trova un ritratto di Musab Battat, difensore della nazionale. Mentre cammina tra le rovine della città, altri bambini si uniscono a lui, raccogliendo immagini dei calciatori convocati.
Le immagini mostrano la difficile vita quotidiana a Gaza, tra persone in fila per l’acqua, scuole improvvisate nelle tende e un popolo che lotta per mantenere viva la speranza.
I bambini infine appendono i ritratti a una porta di calcio arrugginita e iniziano a giocare, simboleggiando la resilienza nonostante la tragedia.
Il video vuole rappresentare il significato più profondo del calcio, che può essere una fonte di speranza e un sogno che va oltre il semplice sport.

Gli impegni della nazionale Palestinese per la qualificazione ai Mondiali 2026
La Palestina affronterà la Giordania il 20 marzo e l’Iraq il 25 marzo nelle qualificazioni. Inizialmente, la PFA sperava di giocare allo stadio Faisal Al-Husseini, ma per timore della repressione israeliana, le partite sono state spostate ad Amman, in Giordania.
La Federazione ha ricevuto comunicazioni dalle organizzazioni calcistiche internazionali che hanno confermato l’impossibilità di disputare le partite in Palestina, a causa di problemi logistici e del rischio che Israele ostacolasse l’arrivo delle squadre e degli arbitri.
La squadra palestinese per i Mondiali
Ehab Abu Jazar guiderà la squadra come allenatore.
L’attuale squadra palestinese che parteciperà alle qualificazione per i Mondiali include 4 giocatori provenienti da Gaza: Mohammed Saleh, Hamed Hamdan, Bader Mousa e Khaled Nabris.
Alla fine del 2024, la Federazione calcistica palestinese ha denunciato un drammatico aumento del numero di membri del mondo sportivo uccisi a Gaza, arrivando a 644 vittime.
Tra questi, 359 erano calciatori, dirigenti e operatori del settore, compresi 91 bambini e 268 giovani adulti.
Inoltre hanno perso la vita 89 membri della comunità scout e 196 appartenenti ad altre federazioni sportive.
La Federazione ha anche segnalato la detenzione di 24 operatori del calcio in Cisgiordania e la distruzione di 278 impianti sportivi, di cui 265 a Gaza e 13 in Cisgiordania.
La storia della Nazionale della Palestina
La nazionale palestinese di calcio ha una storia segnata da difficoltà politiche e logistiche.
Fondata nel 1962 ma riconosciuta dalla FIFA solo nel 1998,
Infatti le origini del calcio palestinese risalgono al periodo del Mandato britannico ma dopo la fondazione di Israele nel 1948, la federazione palestinese fu assorbita da quella israeliana, fino alla rifondazione nel 1962.
Tuttavia, il riconoscimento internazionale è arrivato, appunto, solo negli anni ’90.
Dopo la vittoria dell’AFC Challenge Cup nel 2014, ha partecipato per la prima volta alla Coppa d’Asia nel 2015, senza superare la fase a gironi.
Nel 2018 ha ottenuto il suo miglior ranking FIFA, grazie a dodici vittorie consecutive che le hanno permesso di raggiungere il 73° posto.
Un altro tentativo nel 2019 ha portato due pareggi, ma ancora nessuna qualificazione alla fase successiva.
Il traguardo più importante è arrivato nel 2023, quando la Palestina ha vinto la sua prima partita nella Coppa d’Asia e ha raggiunto gli ottavi di finale.
Oggi, la squadra continua a lottare per affermarsi a livello internazionale nonostante le difficoltà geopolitiche.
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Mondiali 2026, come funziona il sorteggio dei gironi?
Il sorteggio dei gironi per i Mondiali 2026 si terrà venerdì 5 dicembre 2025 a Washington D.C. Il torneo vedrà 48 squadre partecipanti e l’Italia potrebbe trovarsi in quarta fascia.
Il mondo del calcio è in attesa del sorteggio dei gironi per i Mondiali 2026. Si terrà oggi, venerdì 5 dicembre 2025, alle 18:00 a Washington D.C., capitale degli Stati Uniti, uno dei tre paesi ospitanti insieme a Canada e Messico. Non tutti i gironi saranno completi, alle 42 squadre già qualificate si dovranno poi aggiungere le ultime 6 provenienti dai Playoff UEFA (con l’Italia) e quelli intercontinentali.
Si tratta di un momento molto atteso per capire la composizione dei gruppi e la gestione delle migliori squadre del ranking.
Come funziona il sorteggio dei Mondiali 2026
Per la prima volta il Mondiale sarà composto da 48 squadre. La prima fase vedrà 12 gironi da 4 Nazionali ciascuno. Le fasce in cui si suddividono le partecipanti sono basate sul ranking FIFA, eccezion fatta per i 3 Paesi ospitanti (USA, Canada e Messico) che saranno nel primo pool. Le 6 squadre impegnate nei playoff, tra cui potrebbe esserci l’Italia, saranno in quarta fascia.

MATEO RETEGUI RAMMARICATO ( FOTO KEYPRESS )
Le 3 Nazionali ospitanti hanno già il loro girone assegnato: A per il Messico, B per il Canada e D per gli Stati Uniti. Non ci sarà un girone con più di una squadra per confederazione, con l’eccezione di 4 gruppi che vedranno due Nazionali europee.
Sorteggio Mondiali, il percorso verso la finale
La FIFA ha introdotto un sistema per rendere la competizione più equilibrata, con l’obiettivo di vedere le migliori squadre (del ranking) affrontarsi nelle fasi finali della competizione. Le prime 4 Nazionali avranno percorsi opposti: la Spagna prima sarà nel percorso opposto all’Inghilterra seconda, mentre la Francia terza e l’Inghilterra quarta non potranno incontrarsi prima della finale.
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Fonte: Gianluca Di Marzio
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Mondiali 2026, oggi il sorteggio a Washington | Orario e dove seguirlo
Mondiali 2026 – Al Kennedy Center si compongono i 12 gironi della Coppa del Mondo: 42 squadre già qualificate e 6 ancora in corsa attraverso i playoff.
I Mondiali 2026 entrano nel vivo. Oggi, venerdì 5 dicembre 2025, alle ore 18 italiane, va in scena al John F. Kennedy Center for the Performing Arts di Washington D.C. il sorteggio che definirà i 12 gironi della fase finale del torneo ospitato da Canada, Stati Uniti e Messico.
Per la prima volta, la Coppa del Mondo presenterà un format ampliato a 48 squadre, suddivise in 12 gruppi da quattro nazionali.
Al momento sono 42 le selezioni già qualificate, mentre le ultime 6 arriveranno dai playoff di marzo: quattro dagli spareggi UEFA e due dal Torneo Playoff FIFA. Tutte verranno collocate automaticamente in quarta fascia.
Tra le nazionali che attendono il verdetto c’è anche l’Italia di Rino Gattuso, impegnata negli spareggi: prima la semifinale contro l’Irlanda del Nord, poi l’eventuale finale con la vincente di Galles–Bosnia. Gli Azzurri seguiranno con attenzione il sorteggio, decisivo per capire il percorso verso la fase a eliminazione diretta.

La formazione dell’Italia ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
La cerimonia sarà trasmessa in diretta su Sky Sport 24, mentre lo streaming sarà disponibile su Sky Go, NOW, FIFA+ e sui canali digitali ufficiali della FIFA.
Come da regolamento, le tre nazionali ospitanti saranno posizionate come teste di serie in tre gruppi prestabiliti. Per tutte le altre squadre della prima fascia, l’assegnazione sarà casuale ma sempre in posizione n.1 del proprio girone. Vietati incroci tra nazionali della stessa confederazione, a eccezione della UEFA, che porta 16 selezioni.
Di seguito la composizione ufficiale delle fasce del sorteggio.
Mondiali 2026 – le fasce del sorteggio
Fascia 1:
Canada, Messico, Stati Uniti, Spagna, Argentina, Francia, Inghilterra, Brasile, Portogallo, Olanda, Belgio, Germania.
Fascia 2:
Croazia, Marocco, Colombia, Uruguay, Svizzera, Giappone, Senegal, Iran, Corea del Sud, Ecuador, Austria, Australia.
Fascia 3:
Norvegia, Panama, Egitto, Algeria, Scozia, Paraguay, Tunisia, Costa d’Avorio, Uzbekistan, Qatar, Arabia Saudita, Sudafrica.
Fascia 4:
Giordania, Capo Verde, Ghana, Curaçao, Haiti, Nuova Zelanda,
Playoff UEFA A (Italia/Irlanda del Nord vs Galles/Bosnia),
Playoff UEFA B (Ucraina/Svezia vs Polonia/Albania),
Playoff UEFA C (Turchia/Romania vs Slovacchia/Kosovo),
Playoff UEFA D (Danimarca/Macedonia vs Repubblica Ceca/Irlanda),
Torneo Playoff FIFA 1 (DR Congo vs Nuova Caledonia/Giamaica),
Torneo Playoff FIFA 2 (Iraq vs Bolivia o Suriname).
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Brasile, Ancelotti avverte le stelle: “Per andare ai Mondiali bisogna essere al 100%. Neymar e Vinicius..”
Il commissario tecnico del Brasile Carlo Ancelotti ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Esporte Record parlando dei prossimi Mondiali.
L’Italia deve aspettare i playoff di marzo per sapere se andrà ai Mondiali in programma il prossimo giugno. Chi ci sarà sicuramente è Carlo Ancelotti, tecnico leggendario ora alla guida della nazionale brasiliana. Il commissario tecnico della Selecão ha parlato ai microfoni di Esporte Record in vista del torneo internazionale in programma in America la prossima estate. Il Brasile, in quanto nazionale più titolata, ambisce a tornare sul tetto del mondo a distanza di 24 anni dall’ultima volta.
Ancelotti ha parlato di alcuni singoli, come Neymar e Vinicius Junior, e sull’importanza di arrivare al torneo nelle migliori condizioni possibili.
Brasile, Ancelotti avverte le sue stelle

Brazil’s Neymar celebrates during the 2026 World Cup qualifier match between Brazil and Bolivia at the Olympic Stadium of Para in Belem, capital of the State of Para, Brazil, on Sept. 8, 2023.
“Per andare al Mondiale bisogna essere al 100%. Abbiamo tanti giocatori fortissimi e devo scegliere chi sta meglio. Non riguarda solo Neymar: vale anche per Vinicius. Se lui fosse al 90% preferirei convocare un altro che garantisca il 100%, perché in attacco la concorrenza è enorme. Neymar? Il suo talento è fuori discussione. Purtroppo nel periodo in cui siamo stati insieme gli infortuni gli hanno impedito di raggiungere una condizione adeguata. Siamo a novembre”.
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