Le scelte di Terzic ed Ancellotti per la finalissima di Champions League al Wembley Stadium di Londra. Calcio d’inizio alle ore 21:00.

Il grande momento è arrivato. Tutto pronto a Wembley, dove tra poco scenderanno in campo Borussia Dortmund e Real Madrid per la finale di Champions League. Chi si aggiudicherà il titolo di regina d’Europa?

I tedeschi vogliono rifarsi dopo l’ultima apparizione in finale contro il Bayern Monaco del 2012. Per i blancos, Ancellotti vuole tornare sul tetto d’Europa ancora una volta.

Ecco le formazioni ufficiali di Borussia Dormund-Real Madrid.

Borussia Dortmund (4-2-3-1): Kobel; Ryerson, Hummels, Schlotterbeck, Maatsen; Emre Can, Sabitzer; Sancho, Brandt, Adeyemi; Fullkrug. All.: Terzic.

Real Madrid (4-3-1-2): Courtois; Carvajal, Nacho, Rudiger, Mendy; Valverde, Camavinga, Kroos; Bellingham; Rodrygo, Vinicius. All.: Ancelotti.

Il centrocampista del Borussia Dortmund Julian Brandt ha preso parte alla conferenza di vigilia in vista della finale di Champions League contro il Real Madrid.

Le sue parole

“Si tratta di godersi il momento e la partita, di assorbire tutto. Giochiamo in uno degli stadi più belli del mondo contro uno dei migliori avversari del mondo. Non c’è niente di meglio.“

“Pressione? Certo, qui tutto è un po’ più grande. Ma si può rendere la vita quotidiana il più normale possibile, ed è quello che cercheremo di fare nelle prossime 24 ore. È anche chiaro che non abbiamo mai vissuto nulla di simile prima d’ora.“

L’ex attaccante del Real Madrid Fernando Morientes ha parlato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport in merito alla finale di Champions League in programma questa sera.

Le sue parole

“Il Madrid non può nascondere il fatto si essere favorito, ma la cosa non lo condiziona. Poi è chiaro che in 90’ può succedere di tutto, che devi avere rispetto del Borussia Dortmund. Io ricordo la ‘Septima’: in Liga le cose non ci andavano per niente bene ma in Champions la squadra si trasformava, un po’ come succede al Borussia.”

Su Mbappé.
“Occhio eh? Tanti giocatori bravi non rendono campione una squadra. È larealtà del calcio, uno sport la cui storia è piena di grandi formazioni, zeppe di campioni, che non sono riuscite e vincere quanto si pensava. Visto che siamo qui a parlare del Madrid posso citare l’esempio dei cosiddetti “Galacticos” squadrone del quale facevo parte.”