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Roma, Ranieri: “Avevamo la partita in mano, gliel’abbiamo regalata con un errore già visto troppe volte”

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Roma

Al termine di AZ Alkmaar-Roma, l’allenatore dei giallorossi, Claudio Ranieri, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport per commentare il match.

Di seguito un estratto delle parole del tecnico dopo la sconfitta della Roma in Europa League.

Roma, le parole di Ranieri

Al termine della gara, Ranieri ha affermato:

“È davvero spiacevole incassare un gol in quella maniera, su un fallo laterale, sembra incredibile. Eppure succede e non dovrebbe capitare mai”.

La squadra sembrava aver trovato la chiave per far male all’AZ, soprattutto con le ripartenze. Che cosa non ha funzionato?

“Alla vigilia avevamo avvertito i ragazzi: loro ripartono in velocità, non bisogna concedere transizioni. Bisogna metterci attenzione e poi, alla fine, se guardi bene, sono in sei a spingere e quattro che restano dietro. Però ci siamo fatti sorprendere con un gol che la Roma, purtroppo, ha preso già troppe volte, specialmente fuori casa. Siamo fatti così, sbagliamo di nuovo, forse non siamo abbastanza furbi, né intelligenti, né scaltri e commettiamo errori assurdi”.

Come valuta la prova dei centrocampisti, in particolare Koné? Paredes ha accennato all’importanza di migliorare in partite del genere.

“Koné avrebbe dovuto essere più intraprendente. Gli ho detto di non portare troppo palla, perché poi ti aggrediscono in due o tre, magari fanno fallo e l’arbitro non sempre fischia. Bisognava muovere velocemente il pallone e cercare la verticalizzazione.

Nel secondo tempo ci siamo riusciti un po’ di più, ma alla fine ti rendi conto di aver fatto tanto e di non aver raccolto nulla. Questo dispiace, perché la prestazione c’è stata, la squadra ha giocato bene, ma alla fine loro, con lo sforzo minimo, portano a casa i tre punti, e la cosa mi amareggia parecchio”.

La Roma ha creato diverse occasioni, ma non ha concretizzato. Cosa è mancato negli ultimi metri?

“Il paradosso è che, quando arriviamo in zona offensiva, lo facciamo in tre, quattro o cinque, ma stavolta giravamo palla senza concludere con precisione. È un peccato enorme, perché la partita l’abbiamo fatta, l’abbiamo giocata bene, e ora tocca spiegare una sconfitta per 1-0”.

 

Europa League

Ajax-Union Saint Gilloise, probabili formazioni e dove vederla

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Ajax-Union Saint Gilloise è il match di ritorno dei playoff di Europa League ed è in programma domani alle ore 21.

Il match di domani sera vedrà l’Ajax difendere la vittoria per 2-0 ottenuta all’andata, mentre l’Union avrà bisogno di un vero miracolo sportivo per conquistare la qualificazione

Qui Ajax

La squadra di Farioli scenderà in campo con il classico 4-3-3. In porta ci sarà Pasveer e avanti a lui la linea a 4 di difesa composta da Gaaei, Rugani, Baas e Hato. Il terzetto di centrocampo vedrà dal primo minuto Klassen, Henderson e Fitz-Jim. Il trio d’attacco infine vedrà protagonisti Edvardsen, Brobbey e Berghuis.

Qui Union Saint Gilloise

Il mister Pocognoli risponderà con lo stesso modulo con Moris a difesa dei pali e in difesa i vari Khalaili, Mac Allister, Burgess e Leysen. In mediana agiranno Vanhoutte, Van de Pierre e Sadiki, mentre l’attacco sarà composto da Machida, Promise e Ivanovic.

Ajax-Union Saint Gilloise

PALLONE EUROPA LEAGUE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Probabili formazioni Ajax-Union Saint Gilloise

AJAX(4-3-3): Pasveer; Gaaei, Rugani, Baas, Hato; Klassen, Henderson, Fitz-Jim; Edvardsen, Brobbey, Berghuis.    All. Farioli

UNION ST GILLOISE(4-3-3): Moris; Khalaili, Mac Allister, Burgess, Leysen; Vanhoutte, Van de Pierre, Sadiki; Machida, Promise, Ivanovic. All. Pocognoli

 

Dove vedere Ajax-Union Saint Gilloise

Il match Ajax-Union Saint Gilloise, in programma domani, giovedì 20 febbraio alle ore 21, sarà visibile su Sky Sport.

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Europa League

Real Sociedad-Midtjylland: probabili formazioni e dove vederla

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Di seguito le probabili formazioni di Real Sociedad-Midtjylland, gara di ritorno dei playoff di Europa League, in programma giovedì allo stadio Anoeta.

Nella giornata di giovedì presso lo stadio di Anoeta scenderanno in campo Real SociedadMidtjylland per la gara di ritorno dei Playoff di Europa League, con il risultato pendente a favore dei padroni di casa che si sono imposti per 2-1 nella gara in trasferta di andata. Tutti i pronostici sono a favore della Real, che farà di tutto per difendere il vantaggio a San Sebastián, mentre i biancorossi proveranno una complicatissima rimonta.

Qui Real Sociedad

Real Sociedad-Midtjylland

PALLONE EUROPA LEAGUE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

La Real Sociedad sta attraversando una delle sue stagioni più difficili. In Liga, la squadra stenta a decollare e si trova lontana dalle posizioni che garantirebbero un posto in Europa. Nell’ultimo match, una pesante sconfitta per 3-0 contro il Betis ha accentuato le difficoltà. La qualificazione agli ottavi di Europa League rappresenta l’unica speranza per risollevare la stagione. Superato il turno, affronterebbero una tra Tottenham e Manchester United, squadre favorite per il titolo. Un eventuale passaggio, che non sembra poi così lontano, potrebbe ridare slancio alla squadra per affrontare al meglio le sfide future.

Qui Midtjylland

Situazione delicata per i danesi. I biancorossi stanno infatti lottando per il primo posto in campionato contro il Copenhagen, con entrambe le squadre a 36 punti. Domenica 23 febbraio si giocherà lo scontro diretto. La compagine guidata da Alguacil dovrà quindi gestire bene le energie per affrontare al meglio questi due match cruciali.

Proababili formazioni Real Sociedad-Midtjylland

Real Sociedad (4-3-3): Remiro; Lopez, Aguerd, Elustondo, Munoz; Marin, Mendez, Zubeldia; Kubo, Oskarsson, Oyarzabal. All.: Alguacil.

FC Midtjylland (4-3-3): Lossl; Andersson, Diao, Bech, Paulinho; Byskov, Silva, Castillo; Osorio, Buksa, Simsir. All.: Thomasberg.

Dove vedere Real Sociedad-Midtjylland

La gara tra Real Sociedad e Midtjylland sarà visibile per gli abbonati SKY NOW TV, anche tramite app.

 

 

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Europa League

Roma, Ranieri: “Vorrei 25-26 leader. L’arbitro è un enfant prodige francese”

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Roma

Il tecnico della Roma, Claudio Ranieri, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della decisiva sfida di ritorno di Europa League contro il Porto.

Claudio Ranieri, allenatore della Roma, è intervenuto in conferenza stampa a poco più di 24 ore dalla gara più importante in questa prima parte di stagione per i giallorossi. Infatti, domani all’Olimpico andrà in scena la gara di ritorno dei playoffs di Europa League contro il Porto. Al Do Dragao è finita 1-1, rimandando tutto a domani.

Europa

Roma, le parole di Ranieri

Ha recuperato tutti i giocatori?

“Fino ad ora sì, ho recuperato tutti i giocatori e, come al solito, stasera domattina deciderò gli undici da mandare in campo”.

La Roma è realmente ciò che vale? Ha avuto notizie del reclamo alla UEFA?

“Allora, io non mi interesso di queste cose fuori dal calcio. L’arbitro è un enfant prodige francese, ha fatto la finale dell’Europeo, mi ha arbitrato, quando stavo in Ligue 1, due partite, per cui è un signor arbitro, bravissimo. Poi io avevo fatto 1.200 partite, 90 in UEFA, non ho mai detto niente sugli arbitri, per cui a me va sempre bene tutto, so che fanno un mestiere difficilissimo. Io dico sempre che ognuno alla fine ha quello che si merita. E dico sempre che i purosangue si vedono alla fine. Noi ancora abbiamo tanto da dire, tanto da lavorare, tanto da migliorare. Se io fossi arrivato prima, dopo, non conta. Conta quello che stanno facendo i ragazzi, come lo stanno facendo. Hanno recuperato autostima, si divertono, giocano, si aiutano l’uno con l’altro. Per me queste sono grandi cose. E credo che anche il nostro pubblico sia molto contento di questo”.

Lei ha alzato la guardia rispetto a quanto può essere difficile affrontare il Porto?

“Io la tengo sempre alzata contro qualsiasi avversario, perché il calcio è uno sport bellissimo, dove non c’è nulla di scritto prima, non è un altro sport dove normalmente il più forte vince. Ho detto alla fine della partita d’andata, ma anche prima è 50-50. Il Porto è una signora squadra, allenata da un giovane allenatore, ha fatto soltanto 5 partite e non ha mai perso. Andremo ad affrontare una buonissima squadra, molto giovane, con un tasso tecnico molto elevato, e sarà una gran bella partita”.

Su Dovbyk.

“Sta migliorando, sta migliorando e deve lavorare molto, perché il nostro punto di riferimento là davanti è l’uomo che è il nostro goleador principe. Per cui, alcune volte è un punto di riferimento importante, alcune volte non riusciamo noi a dargli la palla giusta. Per cui è un processo che va sempre di più migliorato. Però io sono positivo, soltanto con il lavoro si possono limare queste imperfezioni”.

Come ha visto Hummels in questi giorni? Si è ripreso la forma migliore perché comunque c’è da affrontare una sfida importante contro un’attaccante importante come Omorodion. E poi una curiosità, se l’amico che le ha ricordato di Budapest è con Taylor è Mourinho?

“Che fantasia che avete (ride ndr)! No, per niente. È stato detto nello spogliatoio, non so da chi, per cui no, non è José. Hummels sta recuperando bene, lo vedo bene, ha di nuovo un altro passo, un passo più elegante, più esplosivo, per cui è un giocatore recuperato”.

Sul match.

“Mi hanno accettato come uno di loro e questo mi ha fatto molto piacere. Nella gara d’andata io sono contento di tutto. Hanno fatto veramente una grande prestazione, sia in 11 che in 10”.

Sull’assenza di Saelemaekers. Rensch è recuperato?

“Come dico sempre, stasera farò un po’ l’esamina di tutta la minisettimana e poi sceglierò chi penso che possa far bene su quella fascia.
Tutti possono essere… Soulé mi ha impressionato molto nella partita contro il Napoli, quando raddoppiava sul Neres, ha fatto veramente una gran partita in quella posizione, per cui potrebbe essere anche lui il designato”.

Nei calci piazzati, nei calci d’angolo, la Roma subisce un po’ troppo facilmente le ripartenze. Lei pensa che sia una cosa di casualità o state lavorando per risolvere qualche problema che magari agli occhi dei meno esperti è invisibile?

“No, lavoriamo sempre, ne parliamo sempre, però io credo che alcune volte, alcune, ci sia anche una certa casualità. Ci sono degli errori, sicuramente, però mi sembra che, levato il gol, abbiamo fatto molto bene contro il Porto e sappiamo che è una squadra che va sempre in verticale, come il Parma, insomma. Anche al Parma gli abbiamo tolto parecchio di questa verticalità, per cui io credo che alcune volte ci sia un periodo dove prendi gol in determinate situazioni. Ecco, domani con il Porto dobbiamo stare molto attenti perché, lo ripeto, è una squadra molto tecnica, di grande velocità, che gioca direttamente, vanno diretti alla porta avversaria, per cui dobbiamo stare sempre molto, molto attenti”.

Su Celik.
“Lui mi sembra più appunto un giocatore prettamente da difesa, voglio che quando si ha la palla uno si proponga e lui cerca di fare quello che è nelle sue corde, alcune volte sbaglia qualche passaggio di troppo, però la volontà di partecipare, di migliorare e avete visto che ha fatto gol a Oporto proprio per una sua percussione voluta, cercata, ognuno di noi ha dei difetti e anche lui sta lavorando molto”.

Come si allena questa difficoltà ad incentrare la porta con una squadra che ha un tasso tecnico comunque molto elevato. E se c’è qualcosa in particolare sulla quale lei preme maggiormente.

“Parma è stata una partita un po’ particolare perché loro giocando in 10 hanno chiuso tutti gli spazi, un po’ quello che è successo ieri all’Atalanta. Giravano, giravano e non riuscivano a trovare il varco giusto e questo può capitare in alcune partite. Però mi sembra che la squadra si stia ben comportando, sia per quanto riguarda i gol fatti, sia per quanto riguarda i gol subiti. Io non credo negli algoritmi, però le statistiche ti dicono che se tu hai determinati giocatori che sono abituati a fare un X gol, puoi trovare un anno che ne fanno di meno ma trovi anche l’anno che ne fanno di più. Per cui alcune volte è proprio questione di chi fa gol, quanti giocatori hai che possono permettersi di far gol”.

Signor Ranieri, lei è un uomo di calcio, penso che conosca la storia di Pinto da Costa con il presidente del Porto, il presidente storico che è venuto a mancare sabato scorso. In primo luogo, vorrei chiederle se ha qualche ricordo particolare con lui. La seconda domanda riguarda la partita di domani contro il Porto, considerando l’ambiente olimpico, se si aspetta un gioco più di attesa, o se punta a dominare il gioco?

“Mi dispiace tantissimo, era il Porto, perché se non ricordo male 42 anni da Presidente significa tantissimo. Per quanto mi riguarda, il Porto proverà a rifare la sua partita. È una squadra giovane per cui ama giocare in quella maniera. Sarà magari un pochino più attenta ma poi sarà sempre pronta a colpirci in contropiede”.

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