Europa League
Roma, Gasperini: “Dovbyk? E’ tutta la fase offensiva a dover migliorare. Su Pisilli e Pellegrini…”
Nizza-Roma 1-2: giallorossi corsari in casa di un Nizza incerottato, Gasperini parte bene alla prima gara europea sulla panchina dei capitolini.
Meglio la Roma all’Allianz Riviera, che vince una partita comunque complicatissima sul campo del Nizza. La squadra di Haise, contestata e incerottata, non è certo quella dell’anno scorso. Che pure malissimo aveva fatto proprio in Europa League, con il tecnico ex-Lens non certo rinomato per essere un “Re di Coppa“, ma altresì benissimo in Ligue 1, quest’anno è partita male su tutti i fronti. Eliminata, dopo il quarto posto dello scorso anno in campionato, al primo turno dei playoff, in un doppio confronto praticamente senza storia con il Benfica, e in patria Les Rouges et Noir, causa anche un mercato al risparmio, siedono al 12esimo posto.
Clicca qui per il commento integrale di Nizza-Roma.
Roma, le parole di Gasperini
Il tecnico giallorosso, Gian Piero Gasperini, ha commentato la vittoria ai microfoni di Sky.
Partita
“Ormai abbiamo giocato già tante partite e abbiamo questa caratteristica per cui è difficile tirarci in porta, a parte quell’episodio acerbo la prestazione di parecchi giocatori è stata di alto livello. Qualche problema ce lo abbiamo nel finale, soprattutto da parte di chi entra: la testa è sempre quella giusta, però anche stasera abbiamo sofferto molto”.
Pellegrini
“Pelle ha queste qualità tecniche indubbie, stasera ha tirato benissimo quel calcio d’angolo. Secondo me non aveva recuperato bene dalla partita di domenica, pagando il fatto di non aver giocato per tanti mesi. Oggi era un po’ più in difficoltà rispetto al derby”.
Dovbyk
“Un po’ tutta la fase offensiva deve vederci crescere, senza puntare il dito sulla punta centrale. Dovbyk è in crescita sul piano atletico, dobbiamo migliorare tutti per permettere agli attaccanti di essere più pericolosi mettendoli nelle condizioni migliori”.
Tsimikas
“Abbiamo tante partite da giocare, n quel ruolo c’è anche Angelino. Sono due giocatori entrambi molto affidabili, anche lui è reduce da un periodo di inattività. Calciano molto bene entrambi e hanno caratteristiche simili, qualità molto specifiche nel ruolo e mi trovo a doverli alternare”.
Pisill
“Nel calcio basta l’episodio per dare la svolta alle gare, che vanno portate in fondo. Stasera è capitato questo episodio evitabile, ma abbiamo un nucleo molto solido e competitivo, c’è solo bisogno di integrarlo imparando da quei giocatori che vengono impiegati con maggior continuità”.
Rigore
“Non ho rivisto l’episodio del rigore, ma me la ricordo bene. L’azione era finita, è stata chiaramente è un’ingenuità. Dispiace per Pisilli, ma questi sono livelli alti e bisogna fare esperienza in fretta: non c’è molto tempo. Poi gli errori ci stanno, sono ragazzi giovani ma devono imparare velocemente”.
Poi in conferenza stampa.
Prestazione
“Secondo me è stata una buona partita, non è mai facile venire in Europa e giocare con questa sicurezza e personalità. Sappiamo che anche nel primo tempo arrivando spesso al limite dell’area siamo stati poco pericolosi ma le partite durano 95 minuti. Quando giochi e domini una partita in quel modo però può anche andare così, abbiamo avuto occasioni nel primo tempo. Dobbiamo alzare la velocità della manovra e anche la tecnica. Pellegrini ha qualità, ha calciato un calcio d’angolo ben fatto. È entrato bene tecnicamente, ma l’ho visto però un po’ affaticato. Forse la partita di domenica ha pesato, perché l’ho visto meno brillante e meno ricco di energie. Arriva da mesi di inattività: ha bisogno magari di un percorso, di spezzoni di gara, l’importante è vedere sempre quel cuore”.
Palle inattive
“Valgono come gli altri gol, sono una risorsa. Tutte le squadre di livello realizzano gol da palla inattiva, poi il secondo è arrivato con un bell’inserimento di Mancini su cross di Tsimikas. La partita era sotto controllo, poi il rigore ha dato energie al Nizza ma l’avevamo controllata”.
“Una grandissima ingenuità, gliela perdoniamo vedendo la carta d’identità, ma a giocare a certi livelli non si guarda la carta d’identità. Certi errori bisogna imparare velocemente a non farli. La squadra ha continuato a proporsi dopo l’1-0, nel finale mi sono arrabbiato perché dovevamo mettere più energia lì davanti a disturbarli in costruzione. Dietro ci ha aiutato Hermoso nel contrasto, ma dai fiducia all’avversario e può succedere di tutto. Era il momento di essere compatti. Abbiamo un nucleo molto competitivo, abbiamo ragazzi giovani che devono prendere esempio e mettere lo stesso spirito”.
Attitudine
“Non devi dare mai per scontato che la partita sia finita, se ti fermi dai energie agli avversari. Il possesso palla va fatto con pochi tocchi, c’è un po’ magari a volte la tendenza a giocare meno il pallone. In certe ripartenze poi ti accordi della differenza tra muovere bene il pallone e stare fermi”.
Il contratto di Pellegrini
“Assolutamente no, non penso che il contratto possa essere un problema. Io penso al giocatore partita per partita. Quando lui sta bene e lo vedo forte e gioca, se lo vedo in difficoltà non lo faccio giocare”.

LORENZO PELLEGRINI IN AZIONE DAVANTI A GIAN PIERO GASPERINI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Europa League
Roma, Celik non più solo solidità: anche gol e assist nel repertorio
Una piacevole sorpresa per la Roma sono sicuramente le prestazioni di Celik. Al suo essere un difensore solido, ha aggiunto un grande apporto alla manovra offensiva.
Daniele De Rossi ci aveva visto lungo. In una celebre intervista rilasciata ai tempi della sua esperienza da allenatore della Roma, aveva elogiato Zeki Celik per le sue caratteristiche e per la sua grande dedizione.
Fino a quel momento il turco non aveva messo in luce prestazioni di particolare qualità e nell’avvio negativo della passata stagione, puntualmente era diventato uno dei capri espiatori a cui addossare le responsabilità.
Da quando è arrivato Claudio Ranieri sulla panchina giallorossa però, L’ex Lille ha decisamente invertito la rotta. Da braccetto di destra nei tre di difesa, ha sempre mostrato grande affidabilità e solidità, riconquistando gradualmente sempre di più la fiducia di tutto l’ambiente.

ZEKI CELIK IN AZIONE DAVANTI A GIAN PIERO GASPERINI ( FOTO FORNELLI/KEYPRESS )
Roma, il salto di qualità con Gasperini
Il vero e proprio salto di qualità di Celik però, è arrivato in questa stagione grazie alla guida tecnica di Gian Piero Gasperini. Il tecnico nella sua lunga esperienza all’Atalanta ha spesso trasformato giocatori apparentemente normali, in calciatori di primissima qualità, facendoli rendere al massimo delle loro capacità.
In questo suo avvio di stagione nella capitale, uno dei giocatori che maggiormente sta giovando di questa sua capacità è sicuramente il terzino turco. Celik viene impiegato sia nei 3 di difesa, sia da esterno di destra nei 4 di centrocampo e difficilmente il tecnico decide di sostituirlo o addirittura non schierarlo. Il giocatore si sta dimostrando efficiente in entrambe le posizioni in campo e sta incrementando la sua applicazione con giocate di qualità.
Il punto di vista sotto cui il laterale sta sicuramente migliorando è infatti proprio l’apporto alla manovra offensiva e in zona gol. 1 rete e 2 assist in questo inizio di stagione, ma sembrano esserci tutti i presupposti per veder lievitare ancor di più queste statistiche.
Il turco, oltre che ad aver conquistato la piena fiducia dell’allenatore, ha completamente ripreso in mano un ambiente come quello di Roma, che in momenti negativi è capace di poter annullare un giocatore. Celik invece si è rimboccato le maniche, ha lavorato sodo e adesso i tifosi giallorossi si godono il suo periodo di grande forma.
Europa League
Bologna, Italiano: “Bernardeschi non si discute. Potevamo segnare di più”
Il Bologna di Vincenzo Italiano in Europa League si è imposto per 4-1 sul Salisburgo. Il tecnico ha avuto modo di esprimersi sulla partita. Ecco le sue parole.

Bologna, le parole di Vincenzo Italiano
“I ragazzi sul 3-1 hanno abbassato l’attenzione e abbiamo subito quelle 2-3 azioni pericolose. Ci può stare, tutto è andato con il verso giusto, la squadra avversaria era comunque pericolosa, con velocità e fantasia. I difensori sono usciti affaticati, ma sono stati attenti nei momenti cruciali. I nuovi ingressi potevano permetterci di fare altri gol, siamo tutti lì e a pochi punti dall’ottavo posto. In una classifica così corta e con risultati a sorpresa, possiamo fare il nostro. Stiamo continuando a fare bene e dobbiamo continuare così”.
Raggiunta la maturità europea?
“Tante squadre portano dentro gli esterni per creare l’uno contro uno, lo fanno in tante occasioni visti anche in Champions lo scorso anno. Per i difensori è una fatica doppia, così come per gli esterni nostri. Quando però poi riconquisti palla, diventi pericoloso e porti dentro giocatori in area”.
Le fasce si sono rivelate ancora una volta decisive.
“Gli altri quando hanno la palla cercano soluzioni all’interno del campo con i trequartisti. Nel momento in cui riconquisti palla, in pochi secondi hai la possibilità di far male. Non buttano mai via palla e quindi gli esterni devono essere aggressivi e pronti a ripartire. Devi lavorare bene come fatto oggi, in Europa nessuno viene per speculare sul risultato e cercano di farti male. Abbiamo giocato sempre con squadre con giocatori piccolini che chiedono palla sui piedi, noi abbiamo spinto sulle ripartenze. Alla fine riesci a fare tanti gol, ne abbiamo fatto 4 e potevamo farne di più”.
Bernardeschi è tornato nel suo momento migliore?
“Federico è arrivato da un calcio con molto meno ritmo rispetto all’italiano e all’europeo. Quando dissi all’inizio che doveva riadattarsi, intendevo proprio questo. Ha spunto, velocità e tiro: doveva solo registrare le vecchie abitudini, con uno switch mentale per esprimersi al meglio. Come calciatore non si discute: ha giocato con il piede forte, ha fatto un gran gol di testa e lui deve mantenere questo elevato livello, coprendo anche in difesa”.
Europa League
Europa League, poker per Italiano! Finisce 4-1 Bologna-Salisburgo
Il primo tempo Bologna-Salisburgo in Europa League ha visto una partita ad alta intensità ed emozionante.
La prima occasione significativa arriva al 18′ con Odgaard. Orsolini conclude, deviazione di Schlager. Il numero 21 dei rossoblù arriva per il tap in ma non impegna il portiere ospite.
Salisburgo in crescendo ma non basta per arrivare al vantaggio. Odgaard al 26′ stavolta trova la rete, con un cross respinto di Orsolini ma il danese ci crede e trova il gol.
Il Salisburgo al 33′ pareggia con la rete di Yorbe Vertessen. Errore di Lucumí in scivolata, il belga scambia con Baidoo e insacca Ravaglia. 1-1.
Il Bologna si avvica più volte alla rete nel giro di 4 minuti. Prima palo di Dallinga, poi un miracolo di Schlager e Pobega che da pochi passi manda a lato.

Secondo tempo di Bologna-Salisburgo
Il secondo tempo è stato senza storia per il Salisburgo. Il Bologna ha messo la quinta e ha trovato altre 3 reti.
Dallinga stavolta trova il gol, al 51′. Palla stupenda in verticale di Miranda che pesca la punta in area: diagonale lento che batte Schlager sul secondo palo. 2-1.
2 minuti dopo trova la prima rete con i rossoblù Federico Bernardeschi. Cross di Zortea e l’ex Juventus di testa la mette sotto il sette. 3-1. Una rete che mancava dal 2019 in Europa.
Dal 60′ al 70′ il Bologna soffre e rischia 3 volte di accorciare il proprio vantaggio.
Al 63′ arriva un miracolo di Ravaglia! Difesa sorpresa dall’inserimento di Vertessen, conclusione a botta sicura, ma il portiere italiano si oppone.
Un minuto dopo di nuovo Ravaglia, questa volta é Ratkov che si trova a tu per tu con il portiere. Anche stavolta ha la meglio il portiere del Bologna.
Al 66′ gol annullato al Salisburgo. Ratkov, servito da Baidoo sulla linea del fuorigioco, dribbla Ravaglia e insacca.
La rete viene convalidata prima del richiamo del VAR, che indica l’offside.
All’84’ traversa del Salisburgo con Ratkov, che con una gran finta mette a terra Lucumí. Il tiro finisce sul legno e il risultato rimane invariato.
Due minuti arriva il 4-1 del Bologna con Riccardo Orsolini. Poker dell’esterno che mette in rete il tap in vincente, dopo la conclusione respinta da Schlager di Castro.
Termina così una partita intensa e fatta di tante emozioni, tantissime occasioni. Una gioia per i tifosi neutrali e per quelli del Bologna.
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