Europa League
Europa League, il recap delle (altre) gare del mercoledì
Non solo la Roma: ecco il resoconto delle altre partite serali, valevoli per la prima giornata della seconda edizione del nuovo format dell’Europa League.
Terminata Nizza-Roma, conclusasi con il risultato di 2-1 per la formazione giallorossa, è arrivato il momento di analizzare il primo turno (quantomeno quello disputatosi nella giornata di oggi) dell’Europa League nella sua interezza. Di seguito, quindi, il recap di tutte le partite che si sono giocate nella fascia serale delle 21:00.
Clicca qui per il commento integrale di Nizza-Roma.
Europa League, la panoramica sulla serata
Braga-Feyenoord
Il Feyenoord, che fra lo scorso mercato invernale e quello estivo appena trascorso ha perso numerosi dei suoi pezzi pregiati, non è certamente la squadra che ha eliminato il Milan nei playoff di Champions League della scorsa stagione. Resta comunque una squadra da temere, soprattutto per le partite nell’inferno del De Kuip, e lo stesso vale per il Braga, tradizionalmente avversario mai domicilio a livello internazionale. E’ motivo di interesse anche la prima stagione (intera) di Van Persie sulla panchina della squadra di Rotterdam, dato che l’anno scorso era subentrato in corso e non aveva potuto fare la preparazione. La (seconda) avventura dell’ex attaccante di Arsenal e Manchester United, però, parte male. Infatti, i lusitani s’impongono per 1-0 grazie alla rete dell’attaccante spagnolo Fran Navarro (entrato nel secondo tempo) arrivato nei minuti finali.
Dinamo Zagabria-Fenerbahce
Dopo aver silurato José Mourinho, “colpevole” di non aver (ri)portato il Fenerbahce in una competizione che non la vedeva nemmeno comparsa da quasi vent’anni, il club turco decide di regalare una movimentata parte finale di calciomercato al nuovo allenatore Domenico Tedesco. Arrivano infatti l’ex portiere del Manchester City Ederson (scippato in extremis ai rivali del Galatasaray); Akturkoglu (che aveva eliminato proprio i turchi dai playoff di Champions League, sancendo di fatto l’esonero dello Special One); il talento del Salisburgo Dorgeles Nene; l’ex Ajax e West Ham Edson Alvarez; e, soprattutto, Asensio.
L’ex PSG e Real Madrid è la ciliegina sulla torta di un mercato che, soltanto dall’avvicendamento fra il portoghese e l’italiano, è costato circa 60 milioni. Però evidentemente la colpa non era di Mou, in quanto il club turco rimedia un’altra sconfitta anche al proprio esordio stagionale in Europa League. La doppietta di Beljo e la rete nel recupero di Bakrar, intervallate dalla rete del momentaneo pareggio di Szymanski, condannano l’ex commissario tecnico del Belgio. Chissà, forse se il suo omologo portoghese avesse avuto a disposizione questa squadra il playoff lo avrebbe passato. Poco male: Ali Koç (presidente del Fenerbahce) ha visto il gioco “bello e avvolgente” che voleva, mentre Mou la Champions la giocherà comunque: il club di Istanbul no.
Stella Rossa-Celtic
Belgrado, con la sua atmosfera incandescente, si conferma un campo complicatissimo su cui andare a giocare in campo internazionale. La Stella Rossa annovera fra le proprie fila giocatori di grande esperienza, come l’ex Braga e Ajax Matheus (migliore in campo nella gara contro il Celtic, decisivo per respingere gli assalti della formazione guidata dall’ex tecnico del Leicester Brendan Rodgers) e l’ex Inter e Bologna Arnautovic.
Proprio il centravanti austriaco è l’autore del gol che pareggia i conti, dopo l’illusorio vantaggio iniziale di Iheanacho. Altro ex Leicester, che Rodgers ha (ri)voluto con sé (i due hanno vinto due trofei in Inghilterra e l’attaccante nigeriano fu eletto miglior giocatore del torneo nell’F.A. Cup alzata al cielo dalle Foxes) dopo la rescissione consensuale con il Siviglia. Un punto a testa quindi, ma qualche rimpianto per gli scozzesi.
Friburgo-Basilea
Il Friburgo s’impone per 2-1 sul Basilea, in una sfida fra habituè delle competizioni europee. Il vantaggio dei padroni di casa è firmato da Osterhage nel primo tempo, con il gol del raddoppio che arriva invece nella seconda frazione grazie ad una rete di Eggestein. Un gol per tempo è quindi sufficiente ai teutonici per portare a casa i tre punti e per rendere vana la rete di Otele, che prova a riaprire il match nel finale di gara.
Malmo-Ludogorets
Finisce 2-1 anche fra Malmo e Ludogorets, ma in questo caso sono gli ospiti a spuntarla. Succede tutto (o quasi) nel primo tempo. Ospiti in vantaggio quasi subito, grazie ad un calcio di rigore trasformato da Stanic all’ottavo minuto. Il raddoppio, esattamente un quarto d’ora dopo, arriva per mano di Bille. I padroni di casa (che nelle proprie fila annoverato diversi ex Serie A, fra cui l’ex Udinese Stryger Larsen) provano a riaprire la partita nel finale, grazie alla rete di Johnsen, ma è tutto vano: vittoria meritata per i bulgari.
Betis-Nottingham Forest
Senza dubbio la partita di cartello della serata, se si eccettua Nizza-Roma. Il Betis di Pellegrini l’anno scorso ha perso la finale di Conference League contro il Chelsea di Enzo Maresca, dopo aver eliminato la Fiorentina in semifinale, e ha lottato fino alla fine per un posto Champions in Liga. Percorso molto simile a quello del Nottingham Forest, che, dopo una prima parte di stagione stabilmente nelle prime quattro posizioni in Premier League, è crollata nella seconda metà, finendo al settimo posto in classifica e venendo “ripescato” in Europa League soltanto grazie alla “rinuncia” del Crystal Palace per la regola della multi-proprietà. Infatti, le Eagles condividono la proprietà con il Lione e solo i francesi hanno ottenuto l’ok UEFA.
Forse anche la seconda parte di stagione molto deludente ha pesato nella scelta della dirigenza inglese di esonerare Nuno Espirito Santo, autore comunque di quel parziale miracolo e che aveva salvato la squadra (ereditata da Steve Cooper) l’anno precedente facendo un grande lavoro, per sostituirlo con l’ex tecnico del Tottenham Ange Postecoglou. Esonerato a sua volta dagli Spurs e sostituito con Thomas Frank, ma resta l’allenatore detentore in carica del trofeo: avendolo vinto nella scorsa stagione proprio con i londinesi.
Il Nottingham fondamentalmente domina la partita, soprattutto nel primo tempo, e trova anche la forza di rimontare la rete iniziale di Bakambu. Succede tutto (o quasi) nel primo tempo, con tre gol nell’arco di otto minuti. Alla rete del centravanti giramondo, infatti, replica un altro numero nove, ovvero quello della squadra ospite. Il brasiliano Igor Jesus, ex Botafogo, conferma il proprio stato di grazia, avendo sin qui segnato 4 reti in 7 partite con la maglia del Forest. Da segnalare che uno dei due gol (il secondo) è arrivato su assist dell’ex meteora della Juventus Douglas Luiz. Nella ripresa, però, gli spagnoli prendono possesso del pallone e del terreno di gioco, pur senza creare particolari patemi alla porta difesa dall’esperto Matz Sels.
Tuttavia, quanto ogni speranza sembrerebbe essere evaporata, l’ex Manchester United e Ajax Antony trova (nel finale) il gol del definitivo 2-2. Non è certamente stata l’esibizione più brillante sciorinata dai lusitani e il pareggio non è pienamente meritato, ma l’essere riusciti a trattenere un giocatore del calibro del brasiliano (soprattutto a titolo definitivo) è una dichiarazione d’intenti urlata a pieni polmoni. Giocatori di questo livello sono decisivi e permettono di portare via punti (e risultati) anche in condizioni disperate. E’ così che si arriva in fondo alle competizioni, come dimostrato lo scorso anno in Conference: chiedere alla Viola per conferma.

UEFA EUROPA LEAGUE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Europa League
Brann, chi è Eivind Helland? Cercato da Manchester United e Bayern Monaco
Se il Bologna ieri sera non è riuscito a segnare, grandi meriti vanno dati sicuramente a Eivind Helland. Classe 2005, chi è il difensore centrale norvegese?
Cercato in estate da club come Manchester United, Bayern Monaco e Rangers, parliamo di un centrale promettentissimo.
Di certo è l’uomo copertina in casa Brann e anche uno dei talenti più interessanti dei vari campionati scandinavi. Particolarmente singolare risulta il suo profilo.
Campionati come L’Eliteserien, l’Allsvenskan, la Veikkausliiga e altri non sono noti per essere gran territorio fertile di difensori centrali.
Andiamo ad analizzare meglio il profilo del giocatore. Cresciuto nel Fyllingsdalen, poi trasferitosi al Brann nel 2022.
Il contratto con l’attuale squadra è in scadenza a dicembre 2026. Improbabile un rinnovo a questo punto.

IL PALLONE DELL’EUROPA LEAGUE 2025-2026 ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI)
Brann, caratteristiche tecniche e fisiche di Eivind Helland
Alto 196cm, dunque parliamo di un ragazzo molto dominante a livello fisico. Nei duelli in generale sì, davvero difficile stargli dietro (121 quelli vinti, 30 contrasti).
Tuttavia è da notare come, in realtà, ne vinca il 56,3% in campionato. In Europa la situazione è decisamente migliore: 20 duelli vinti, 74,1% quelli vinti.
Per quanto riguarda i duelli aerei, il dualismo è il medesimo: 61,5% in Eliteserien e 83,3% in Europa League.
Probabilmente la competizione europea risalta molto di più le qualità fisiche del giocatore, data l’altissima fisicità dei campionati scandinavi.
Altrettanto vero è che stiamo mettendo a confronto 25 partite di campionato giocate l’anno scorso, contro 4 partite in Europa League giocate quest’anno.
Sempre in Europa, è da notare come il Brann abbia subito solamente 2 reti, entrambe contro il Lille.
È un perno assoluto della squadra, anche per quanto riguarda la fase di manovra. Ha una quantità impressionante di passaggi riusciti, ben 1723 la scorsa stagione in campionato.
90.8% la percentuale di quelli riusciti, con una precisione del 49,7% delle palle lunghe passate con successo.
Numero che potrà sicuramente migliorare con il tempo, sia con accanto compagni di maggiore qualità, sia perché ha ampi margini di crescita.
Si alza molto spesso fino alla linea dei centrocampisti, non ha paura di andare avanti da solo dunque. È un difensore molto moderno, intelligente e completo.
Nell’uno contro uno è davvero difficile superarlo. 10 i dribbling subiti la scorsa stagione in campionato, con solo 10 palle perse in 25 presenze.
È una costante minaccia aerea, dati i 1.33 gol previsti in campionato. Impreciso o sfortunato però, dato che è rimasto comunque a secco su questo aspetto.
Tuttavia si fa ammonire davvero troppo spesso, data la sua cattiveria agonistica e voglia di recuper palla.
Nei difensori giovani è tipico, ma è un aspetto da limare. 7 ammonizioni e 1 cartellino rosso in 25 partite sono davvero una marea.
Ieri sera partita molto matura, solida e precisa per Helland. 76 tocchi (cercatissimo), 1 contrasto vinto, 11 chiusure difensive, 9 recuperi, 1 tiro bloccato, 2 duelli su 2 a terra vinti e 2 duelli aerei su 3 vinti.
58 passaggi eseguiti, ben 51 quelli riusciti (88%). Dato particolarmente alto è quello dei passaggi riusciti nella metà campo avversaria, 40 su 45 (89%).
È indubbiamente uno dei centrali, fuori dai top 5 campionati europei, più interessanti in circolazione.
Farebbe comodo a moltissime squadre di medio-alta classifica e, chissà che non si trasferisca in Serie A.
Europa League
Rangers, Röhl: “In Europa contano i particolari. Complimenti alla Roma”
I Rangers hanno avuto grandi difficoltà ieri sera contro la Roma, dimostrate dalla sconfitta per 0-2 contro il club italiano. Ultimo posto in Europa League, con 8 reti subite, 1 gol segnato e 0 punti realizzate. Ecco le parole del tecnico degli scozzesi.

IL PALLONE DELL’EUROPA LEAGUE 2025-2026 ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Rangers, le parole di Danny Röhl
“Complimenti alla Roma, ha giocato con grande esperienza. Nel primo tempo non c’è stata molta differenza, ma loro sono stati cinici nelle due occasioni avute. All’intervallo abbiamo cambiato qualcosa per creare più pressione sul pallone e fino al 75° minuto siamo rimasti in partita. Nel complesso, hanno meritato la vittoria: hanno fatto molte cose nel modo giusto”.
Sul gol subito
“Ne avevamo parlato già questa mattina. Sapevamo che sul primo palo caricano sempre tanti uomini. In partite del genere è fondamentale essere pronti sulle palle inattive, e su questo dobbiamo lavorare In alcuni momenti non siamo stati abbastanza concentrati. Dobbiamo fare piccoli passi avanti e ora la nostra attenzione è rivolta a domenica, per cercare di conquistare la terza vittoria consecutiva in campionato”.
L’importanza dei dettagli secondo l’allenatore
“In Europa League contano i particolari, le piccole cose. Per battere una squadra che è ai vertici della Serie A bisogna fare tutto alla perfezione. Non è facile, ma dobbiamo crescere in questo senso. Sto conoscendo sempre meglio i miei giocatori, e questo è un aspetto molto utile per il futuro”.
Europa League
Bologna, Niccolini: “C’è da elogiare questa squadra. Abbiamo imposto il nostro gioco nonostante l’inferiorità numerica per 70′.”
Il viceallenatore del Bologna Daniel Niccolini ha parlato stasera in conferenza stampa al termine del match pareggiato 0 a 0 contro il Brann.
Il viceallenatore del Bologna Daniel Niccolini ha parlato stasera in conferenza stampa al termine del match pareggiato 0 a 0 contro il Brann. Tra i temi affrontati, la partita contro i norvegesi, la reazione di Vincenzo Italiano e l’espulsione di Lykogiannis.

Bologna, Niccolini: “Ci abbiamo provato fino alla fine, i ragazzi hanno dato l’anima, ma purtroppo andiamo a casa con un solo punto”.
Il viceallenatore del Bologna Daniel Niccolini ha parlato stasera in conferenza stampa al termine del match pareggiato 0 a 0 contro il Brann. Tra i temi affrontati, la partita contro i norvegesi, la reazione di Vincenzo Italiano e l’espulsione di Lykogiannis.
Come giudica la prestazione nonostante l’inferiorità numerica?
“C’è da elogiare questa squadra. Abbiamo imposto il nostro gioco nonostante l’inferiorità numerica per 70′. C’è del rammarico perché nel finale potevamo anche vincere la partita con la doppia chance di Ferguson ed Odgaard“.
Qual è stata la reazione di Vincenzo Italiano?
“Era arrabbiato e rammaricato perché questa sera era un’ottima occasione per cercare di portare a casa i tre punti. Ci abbiamo provato fino alla fine, i ragazzi hanno dato l’anima, ma purtroppo andiamo a casa con un solo punto”.
Questo pareggio vi dà più convinzione e fiducia in voi stessi?
“Al momento ci dà più rammarico che altro. Tuttavia i ragazzi hanno dato l’ennesima dimostrazione che siamo un grande gruppo, che sa anche soffrire. Non mi piace parlare di episodi ma oggi ce ne sono andati parecchi contro ed i ragazzi sono stati bravi anche a non perdere la lucidità”.
Cosa pensa dell’espulsione?
“La prima giocata la fa Lykogiannis, poi nello scivolare colpisce il giocatore del Brann. forse in Italia con il Var l’avrebbero tolto, invece il direttore di gara è rimasto fermo sulla sua decisione”.
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