Conference League
Fiorentina, Palladino: “Real Betis? L’attenzione dev’essere al 110%. Vogliamo arrivare in fondo”
Al termine della sfida di Conference League contro il Celje, il tecnico della Fiorentina Raffaele Palladino ha parlato della partita ai microfoni di Sky.
Fiorentina, le parole di Palladino
Obiettivo centrato? “Ci sono lati positivi, ma anche lati negativi da migliorare: quello positivo è che abbiamo raggiunto il nostro obiettivo, facendo un ottimo primo tempo e siamo contenti del passaggio del turno. D’altro canto, da queste partite dobbiamo capire che non possiamo lasciare troppo campo agli avversari e non possiamo snaturare il nostro gioco e smettere di giocare, ma ci sono anche i meriti dell’avversario. Spesso facciamo dei grandi primi tempi e poi alla prima disattenzione, come sul primo gol loro, ci siamo un pò abbassati. Bisogna capire i momenti della partita e su questo dobbiamo migliorare”.
Kean? “Sapete quanta stima e quanta fiducia ho di Moise. Lo dobbiamo ringraziare per quello che sta facendo. Le sue giocate sono di grande qualità, mentre spesso si tende a guardare solamente lo strapotere fisico che ha. Il gol di oggi è fantastico. Ha sempre l’atteggiamento giusto, è un trascinatore e soprattutto mi piace perché fa gol. Ovviamente è fondamentale il lavoro di squadra”.

Real Betis, si alza il livello? “Quando affrontiamo grandi squadre l’attenzione deve essere al 110%, mentre quando incontri squadre sulla carta più piccole si rischia di prenderla sottogamba e non curare i dettagli. Adesso sappiamo che affrontiamo il Betis, ma da un punto di vista psicologico è una partita che si prepara da sola. Il nostro sogno è quello di arrivare fino in fondo in questa competizione”.
La crescita di Pongracic? “Quando sono arrivato alla Fiorentina l’abbiamo voluto fortemente quando abbiamo venduto Milenkovic. Nella difesa a 3 io lo immaginavo da centrale, ma in realtà non l’aveva mai fatto. I giocatori li devi allenare per conoscerli e secondo me ormai da terzo è un qualcosa di fantastico, anche se all’inizio lui non era tanto convinto. Ha tutto: qualità di gioco, imbucata, un bel passo e sa rompere la linea nel momento giusto”.
Conference League
Dzeko: “Giochiamo male, ma abbiamo bisogno del sostegno dei tifosi”
Edin Dzeko non le manda a dire: dopo la brutta sconfitta contro l’AEK Atene in Conference, l’attaccante bosniaco ha chiesto ai tifosi di sostenere la squadra.
Dzeko: un appello accorato ai tifosi
Nelle ultime ore, Edin Dzeko, attaccante della Fiorentina, ha rilasciato dichiarazioni forti che non sono passate inosservate. In un momento di difficoltà per la squadra viola, il bomber bosniaco ha scelto di parlare chiaro. “Facciamo cag**e, ma i tifosi ci aiutino”, ha affermato Dzeko, sottolineando l’importanza di un maggiore supporto dal pubblico, anche quando la squadra commette errori evidenti. L’attaccante ha messo in luce le difficoltà nel creare gioco, evidenziando la paura che sembra essere penetrata tra i giocatori.
La situazione della Fiorentina
Il commento di Dzeko arriva in un periodo in cui la Fiorentina fatica a trovare continuità di risultati e prestazioni convincenti. Il richiamo dell’attaccante è chiaro: è necessario un cambio di mentalità e un supporto più caloroso da parte dei tifosi per superare questo momento critico. Per molti, le parole di Dzeko rappresentano uno stimolo a riflettere sulla situazione interna della squadra e sulla necessità di interrogarsi per trovare soluzioni efficaci.
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Fonte: l’account X di Schira
Edin #Dzeko la tocca piano: “Facciamo cag**e, ma i tifosi ci aiutino: serve maggior sostegno durante la gara pure quando si fanno errori facili. Non riusciamo a fare 2-3 passaggi di fila e non giochiamo bene. C’è paura nei ragazzi, è ora di farsi delle domande”. #Fiorentina
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Nov 27, 2025
Conference League
Fiorentina, Vanoli: “La preoccupazione rimane, serve lavorare sulla mentalità”
La Fiorentina si trova in una fase critica, con l’allenatore Vanoli che esprime preoccupazioni per il futuro mentale della squadra.
La Preoccupazione di Vanoli per la Fiorentina
L’allenatore della Fiorentina, Paolo Vanoli, ha espresso la sua crescente preoccupazione per lo stato mentale della squadra. Nel post-partita di ieri, Vanoli ha dichiarato: “Ero preoccupato prima, lo sono adesso e lo sarò anche in futuro. Dobbiamo lavorare sulla testa”.
Vanoli ha anche sottolineato che il lavoro da fare non è solo tecnico, ma riguarda soprattutto l’approccio mentale dei giocatori. Questo tipo di approccio è essenziale per migliorare le prestazioni in campo e affrontare le sfide future con una mentalità vincente.
La situazione attuale della Fiorentina richiede un intervento immediato per evitare una stagione deludente possa trasformarsi in un fallimento totale. Vanoli e il suo staff stanno analizzando strategie per migliorare l’approccio mentale della squadra, sperando di portare risultati positivi nelle prossime partite. Il supporto psicologico potrebbe diventare un elemento chiave per il successo a lungo termine del club.
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Fonte: l’account X di Gianluca Di Marzio
.@acffiorentina, Vanoli: “Ero preoccupato prima, lo sono adesso e lo sarò anche in futuro. Dobbiamo lavorare sulla testa”https://t.co/EJYL1JZCKy
— Gianluca Di Marzio (@DiMarzio) November 27, 2025
Conference League
Fiorentina sempre più giù, Dzeko ammette: “Facciamo cagare, ma i tifosi devono capire una cosa…”
La Fiorentina perde anche una delle poche certezze di questo inizio stagione: anche il cammino europeo si fa in salita e la squadra non gira neanche in Conference.
Seconda sconfitta consecutiva in Conference League e quella che sembrava la confort zone dei viola diventa una sorta di terreno pieno sabbie mobili per la squadra guidata da Vanoli.
Contro un AEK Atene ben messo in campo da Nikolic ma composto da onesti mestieranti e nulla più, la Fiorentina ha mostrato ancora una volta i propri limiti: poco coraggio, poca lucidità, poca tenuta fisica, poca tecnica e per l’ennesima volta poca attenzione difensiva.
I piccoli passi in avanti visti contro la Juventus sono di fatto evaporati nella notte fredda europea.
Uno dei giocatori più deludenti della serata, ma anche di questi primi mesi di stagione, è Edin Dzeko. L’esperto campione, probabilmente anche a causa dello scarso impiego, sembra aver perso definitivamente il passo atletico rispetto agli avversari.
Di sicuro Dzeko, seppur arrivato solo in estate, è uno dei leader di questo impaurito spogliatoio viola.
Nel dopo gara a Sky l’attaccante bosniaco è stato chiaro, tagliente, rivolgendosi a se stesso, ai compagni, ma anche ai tifosi, che starebbero creando un clima pesante per i giocatori: “Vogliamo dire una cosa? Facciamo cagare, ok. Perdiamo le partite, ok. Ma non è possibile che in casa io ho tifosi che mi fischiano contro. Io dico ai tifosi che alla fine potete anche fischiare, ma durante la partita ci vuole un po’ più sostegno perché è difficile che usciamo da questa situazione da soli. Bisogna uscirne tutti insieme e ci vuole più sostegno. Durante le partite non è possibile essere trattati così.
Non riusciamo a fare due o tre passaggi di fila e per una squadra come la nostra non è normale. Poi ripeto: ci siamo preparati bene, sapendo che loro hanno giocatori esperti. Sembrava che oggi noi portavamo troppo la palla e non c’erano le giocate. È difficile da dire, ognuno di noi si deve fare delle domande perché così non basta. Da tutti noi, io sono il primo”.
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