Conference League
Fiorentina in semifinale di Conference, sorridono anche le casse viola: i dettagli
La Fiorentina accede alle semifinali di Conference League contro il Basilea. Non solo prestigio sportivo, ma anche il bilancio sorride.
Una sconfitta quella contro il Lech Poznan che alla fine si rivela indolore, mentre puà essere da monito per le prossime sfide italiane ed europee della squadra di Italiano: mai sottovalutare l’impegno, le insidie sono dietro l’angolo.
La Fiorentina affronterà il prossimo 11 maggio il Basilea al Franchi, mentre il ritorno sarà il 18 in Svizzera. Cabral torna nello stadio che lo ha messo in luce in Europa.
La via per la finalissima di Praga passa per queste due sfide, ma sono tante le gare che la squadra viola ha disputato per arrivare sin qui, riportando anche un interessante introito economico.
Fiorentina, i guadagni viola sin qui
La società di Commisso sino adesso, con l’accesso alle semifinali ha raccolto 11 milioni di euro da premi stanziati dall’UEFA, esclusi il market pool e gli incassi da botteghino.
Questi i dati riportati da La Nazione: l’accesso alla Conference League e il ranking europeo della Fiorentina hanno fruttato rispettivamene 2,9 milioni di euro e 1,3 milioni.
Le 4 vittorie e il pareggio della fase a gironi hanno fruttato 2 milioni e 166.000 euro, oltre ai 325.000 euro per il secondo posto.
L’accesso allo spareggio con il Braga e il passaggio agli ottavi sono valsi 300 mila euro e 600 mila euro.
La qualificazione ai quarti di finale è stata più renumerativa essendo stata pagata 1 milione di euro.
La vittoria contro il Lech Poznan con il passaggio alla semifinale farà entrare altri 2 milioni nelle casse della società di Commisso.
In ballo ci sono altri 5 milioni di premi, 3 per la finale e 2 per la vittoria della coppa.
Prestigio e denaro, per una Fiorentina sempre più europea.
Conference League
Fiorentina, Italiano: “Dobbiamo interpretare la partita come se fosse l’ultima della nostra vita”
Fiorentina: mister Vincenzo Italiano ha parlato ai microfoni di Sky Sport alla vigilia della finale di Conference League contro l’Olympiakos
La Fiorentina è alla viglia della partita che può valere la stagione intera.
Dopo la vittoria sfiorata la stagione scorsa, a Praga contro il West Ham i viola ci riproveranno a portare a casa un trofeo europeo che manca dagli anni 60.
Vincenzo Italiano, tecnico della Fiorentina, ha parlato ai microfoni di Sky Sport alla vigilia della finale di Conference League control’Olympiakos.
Di seguito le parole del tecnico gigliato :
“È bello essere qua dopo aver onorato al meglio questa competizione che ci vede in finale dopo un percorso netto, finale che cercheremo di sfruttare un po’ di conoscenza data dall’anno scorso perché ora sappiamo come si approcciano queste gare, i pericoli e i vantaggi che puoi avere e cercheremo di dare il massimo felici e orgogliosi di essere qui.
Ai ragazzi ho detto che abbiamo avuto la capacità di arrivare in questo stadio e dobbiamo interpretare la partita come se fosse l’ultima della nostra vita perché nessuno ci garantisce che avremo un altra finale, dobbiamo avere il fuoco dentro.
Non so se ci ritroveremo a giocare in una finale europea e noi in due anni siamo riusciti a farlo, sono percorsi difficili e ricchi di insidie ma noi l’abbiamo affrontata con la massima serietà.
Credo che tutti siamo più maturi perché abbiamo più esperienza, conosciamo la preparazione e quello che verremo a trovare domani, poi la partita in campo è un 50 e 50 come tutte le finali”
Conference League
Fiorentina, Mutu: “Vi dico chi deciderà la finale”
Adrian Mutu, ex attaccante della Fiorentina, ha dato il suo punto di vista sulla stagione dei viola e sulla finale di Conference League contro l’Olympiacos.
Alla vigilia di Olympiacos-Fiorentina, Adrian Mutu ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport. Ha parlato del lavoro del suo ex compagno Vincenzo Italiano e della partita che vedrà impegnata la Fiorentina mercoledì sera. Inoltre, ha individuato un giocatore che secondo lui potrebbe essere protagonista della finale.
Di seguito le dichiarazioni di Mutu.
SE SEGUE LA FIORENTINA – “Come no, molte volte. Ha una caratteristica: la grinta del suo allenatore. Oltre a una cifra di gioco importante”.
SU VINCENZO ITALIANO – “Vedeva il gioco, sembrava un tecnico in azione. Lui e Colucci si capiva che avrebbero allenato. Vincenzo assorbiva, studiava, capiva al volo. E, ripeto, aveva grinta, la passione di chi ce la vuole fare. E questo nel calcio conta sempre un bel po’, quasi tutto. Se vuoi arrivare ti comporti di conseguenza”.
SUL COS’É UNA FINALE – “È quella cosa in cui non serve altro che vincere. Niente svolazzi, niente panico, niente cose ricercate. Il cinismo, in certi casi, è tutto. Non serve dare spettacolo. Anche brutti ma vincenti: serve equilibrio, gol e pazienza. Il resto, compresa la motivazione, c’è: devo fare i complimenti a Vincenzo perché si vede che ha saputo farsi ascoltare dai suoi ragazzi”.
SUL GIOCATORE SU CUI PUNTARE – “Aspetti: tramite questa nostra chiacchierata mi faccia mandare un “in bocca al lupo” a tutto il popolo viola. È nel mio cuore. Io punto da sempre, e non solo negli ultimi tempi, su Bonaventura: dà equilibri, gol, spinta, gioco. E poi mi piace Sottil, un po’ discontinuo ma so che si è fatto male. Questa squadra mi pare comunque molto matura, sono crescite che arrivano negli anni. Crescite decisive, spero”.
Conference League
Olympiacos, Mendilibar: “Sarà molto dura contro una squadra italiana che gioca ai massimi livelli”
Olympiacos: le dichiarazioni del tecnico dell’Olympiacos Mendilibar in vista della finale di Conference League di mercoledì con la Fiorentina ad Atene
il tecnico dell’Olympiacos Mendilibar ha parlato in vista della finale di Conference League di mercoledì contro la Fiorentina.
Di seguito le parole del tecnico:
Sulla finale
“Dobbiamo mantenere la lucidità, giocare la finale come fosse una qualsiasi altra partita.
Non mi piace mai fare qualcosa di diverso solo perché è una partita importante.
Siamo arrivati a questo punto senza fare chissà quali riti, quindi perché cambiare adesso?
L’altro giorno ho parlato col tecnico dell’Aek, mi ha detto: “Bravi, ben fatto. Per voi e per il calcio greco”. Non avevo ancora ben realizzato cosa abbiamo fatto, poi sì
. C’è grande euforia, quando giochiamo in casa i tifosi sono lì più di un’ora prima del calcio d’inizio. La gente esulta come pazzi anche per le strade.
Spero solo che saranno altrettanto felici dopo la finale.
Sappiamo che sarà molto dura contro una squadra italiana che gioca ai massimi livelli, ma in finale non si sa mai”.
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