Conference League
Fiorentina-Betis Siviglia: niente remuntada viola, addio finale | Le pagelle gigliate

La Fiorentina esce di scena dalla Conference League: non basta un super Gosens per tornare in finale.
Delusione viola, il Betis Siviglia pareggia al Franchi e vola a Breslavia contro il Chelsea. I viola che avevano rimontato l’iniziale gol di Antony con una doppietta di Gosens, con entrambe le reti su azioni da calcio d’angolo, subiscono la rete del pareggio al terzo minuto del primo tempo supplementare di Elzzazouli e vengono eliminati.
La strada per l’Europa per la prossima stagione per i viola diventa un chimera, visto che in campionato dopo la sconfitta di Roma le avversarie hanno allungato in maniera decisa.
Fiorentina-Betis Siviglia, le pagelle viola
DE GEA 7 – Sulla punizione di Antony forse fa un passo sbagliato, per il resto tiene viva la Fiorentina in più occasioni.
PONGRACIC 5,5 – Meno preciso degli ultimi tempi, qualche uscita non tecnicamente efficace. Soffre maggiormente nella ripresa.
Dal 1’sts ZANIOLO sv –
COMUZZO 6 – Inizio un po’ insicuro nelle uscite in palleggio, migliora con il passare dei minuti. Va vicinissimo al gol.
RANIERI 6,5 – Solita partita gagliarda e precisa. Forse un po’ troppo provocatore…
DODÒ 6 – Gioca 105 minuti, un record visto il suo rientro lampo. Non può essere nella forma migliore, ma non sfigura.
Dal 1’sts COLPANI 6 – Un quarto d’ora più a difendere che a creare.
MANDRAGORA 5,5 – Non è il supereroe degli ultimi tempi, peccato perché stasera sarebbe stato utile…
ADLI 5 – Un bel lancio per Kean e poco altro. Troppi errori in palleggio, troppo leggero in fase difensiva.
Dal 1’st RICHARDSON 5,5 – Palladino gli chiede più quantità rispetto al francese, lui non fa troppo altro…
FAGIOLI 5,5 – Altra partita un po’ stonata, non riesce ad emergere nel grigiore della mediana viola di questa sera.
Dal 41’st FOLORUNSHO 5,5 – Gioca i supplementari nel suo ruolo, incide poco.
GOSENS 8 – Non basta Super Gosens alla Fiorentina per arrivare alla terza finale di Conference League, forse l’unico nella serata giusta.
Dal 5’pts PARISI 5,5– Entra e la Viola subisce il gol decisivo. Sfortunato.
GUDMUNDSSON 5,5 – Più centrocampista che attaccante. Si muove in tutto il campo, ma non riesce mai a provare un tiro. Un delitto per uno delle sue qualità.
Dal 4’pts – BELTRAN 5 – Entrata anonima…
KEAN 5,5 – Un paio di lampi, ma anche per il bomber viola di questa stagione il finale è in calando.
Conference League
Chelsea, in finale di Conference League per scrivere la storia: sarebbe il primo club

Il Chelsea ha raggiunto la finale di Conference League battendo, nel doppio confronto, in semifinale il Djurgarden. C’è il Betis Siviglia nell’ultimo atto.
Il Chelsea, come da pronostico, è arrivato in finale di Conference League. L’appuntamento adesso è per mercoledì 28 maggio allo Stadion Wroclaw di Breslavia, in Polonia, contro il Betis Siviglia dello scatenato Antony.
Il club londinese è il gran favorito per alzare la coppa della terza competizione europea vista anche la poca esperienza europea degli avversari spagnoli (alla prima finale europea della loro storia) e l’enorme palmares dei Blues. Il Chelsea si trova in quella ristretta cerchia di club che può contare in bacheca tutte le competizioni europee: Champions League, Europa League e Coppa delle Coppe.
In caso di vittoria, mercoledì 28 maggio, la formazione allenata da Maresca diventerebbe il primo club della storia a fare all in in tutte le competizioni europee. Punterà sicuramente alla vittoria il tecnico italiano, alla ricerca del suo primo titolo e voglioso di entrare nell’olimpo dei tecnici italiani che hanno fatto la storia del Chelsea.
Infatti, tra i Blues e gli allenatori provenienti dal Bel Paese esiste da sempre un bellissimo rapporto: Di Matteo ha portato sul tetto d’Europa Drogba e compagni, mentre Sarri ha conquistato l’Europa League, Antonio Conte è riuscito a vincere la Premier League.
Conference League
Fiorentina, l’impietoso dato di Zaniolo

La Fiorentina esce dalla Conference League, sfuma la possibilità di tornare in finale per la terza volta. Nella gara del Franchi un incredibile dato di Zaniolo.
L’avventura di Zaniolo arrivato a Firenze a gennaio sta per concludersi in modo lento e senza gloria. L’ex attaccante della Roma non ha mai inciso nelle poche volte in cui Palladino gli ha dato e ieri sera, inserito all’inizio del secondo tempo supplementare, ne ha dato un’ulteriore prova.
Secondo quanto riporta Firenzeviola.it, Zaniolo ha giocato 15 minuti senza toccare un pallone: zero tocchi, zero tiri, zero passaggi.
Ll’unica voce che vede un numero diverso dallo zero è quello dei contrasti aerei fatti, cioè uno, però avendo perso anche quello il numero dei tocchi di palla resta zero.
L’avventura in gigliato di Zaniolo, tornato dopo aver giocato diverse anni nelle giovanili, termina probabilmente qui. In Serie A nelle prossime due partite non sarà disponibile in quanto espulso nel caotico finale dell’Olimpico contro la Roma e squalificato.
Forse potrebbe trovare spazio nell’ultima giornata a Udine, ma sarà difficile che Palladino gliene conceda ancora.
Il ritorno al Galatasaray è sempre più dietro l’angolo…
Conference League
Fiorentina, Gosens prova a reagire: “Il Betis cantava negli spogliatoi, ecco cosa dobbiamo fare”

La Fiorentina pareggia contro il Betis Siviglia e vede sfumare la possibilità di giocare la terza finale consecutiva di Conference League.
Grande amarezza in casa viola, il pareggio degli spagnoli all’inizio del primo tempo supplementare ha tagliato le gambe, le energie fisiche e mentali alla squadra di Palladino, che aveva saputo reagire alla grande all’iniziale svantaggio con una doppietta di Gosens.
Proprio il laterale tedesco, uno dei leader dello spogliatoio viola, è interventuto ai canali ufficiali della Fiorentina nel dopo gara, queste le sue parole: “Mi dispiace tantissimo, avremmo voluto regalare questa finale ma non ci siamo riusciti. Abbiamo dato tutto, ma un errore banale ha compromesso il risultato. Un errore dovuto anche alla stanchezza, non dovrebbe succedere, ma quando sei stanco ci sta.
Nel secondo tempo abbiamo fatto fatica a costruire gioco, cercavamo la profondità senza precisione.
Ora rimangono 9 punti in campionato per tornare in Europa, li dobbiamo fare per i tifosi e per noi stessi: lo meritiamo.
Negli spogliatoi ho sentito i giocatori del Betis cantare. Ho detto ai miei compagni di ascoltare bene: la loro gioia deve fare scaturire la nostra rabbia e trasformarla in energia positiva.
Solo coì possiamo rialzarci”
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