Champions League
Milan, per Pioli è la partita più importante: un clima da finale e mille significati
Milan, una partita che capita al momento giusto e che assume parecchi e diversi significati. Andiamoli a vedere insieme.
Un ottavo di Champions League racchiude già di per sé stimoli ed attenzioni particolari. Una gara che non ha di certo bisogno di motivazioni particolari e che, in gergo, si prepara da sola.
Ma quella contro il Tottenham racchiude tutta una serie di motivazioni per le quali una vittoria, o meglio un passaggio del turno, equivarrebbe quasi a vincere una finale, con le dovute proporzioni, ovviamente.
In primis per il cammino del Milan stesso, una sorta di continuità con il virtuoso percorso intrapreso prima da Paul Singer ed ora da Gerry Cardinale. Vincente sul campo e sui bilanci, una nuova sfida, per ora vinta, che deve però proseguire di anno in anno.
In secondo luogo per Stefano Pioli, l’allenatore che ha saputo riportare il tricolore sul petto dei giocatori dopo troppi anni. L’artefice di un successo della mentalità, dello spogliatoio, dei giovani. Eppure, dopo un mese orribile, il tecnico pare già essere sulla graticola e non particolarmente difeso proprio dalla nuova proprietà americana che preferirebbe un profilo più internazionale. Fare bene in Champions, ed ovviamente centrare almeno il quarto posto in campionato, permetterebbe una conferma, altrimenti difficile.
Come non citare però anche l’aspetto economico. Arrivare ai quarti potrebbe di fatto dare ulteriore linfa al mercato estivo, dove sappiamo che gli investimenti da fare, attaccante in primis, saranno tanti e non di vorrà come al solito ragionare sui centesimi di euro per chiudere annose ed estenuanti trattative.
25 milioni di buoni motivi. Questa la cifra che arriverebbe nelle casse rossonere, più bonus vari degli sponsor. Due gare, andata e ritorno, che significano moltissimo per i rossoneri e per Cardinale stesso il quale, per l’occasione, sarà presente al San Siro per dare un forte segnale, finalmente, di vicinanza alla squadra.
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Champions League
Paris Saint Germain, il triplete si può (ancora) fare
Il Paris Saint Germain conferma un livello da squadra top anche dopo la sconfitta
La debacle europea contro il Borussia Dortmund non inficia il cammino virtuoso dei rossoblu in Champions League. La possibilità di un triplete è ancora concreta, con la Ligue 1 già messa in cassaforte. Il 25 maggio ci sarà la finale di Coupe de France contro l’Olympique Lione ma tutte le forze sono centrate sulla semifinale di ritorno contro il Borussia Dortmund. Recuperare lo svantaggio è molto complesso ma non impossibile e servirà il miglior PSG per ribaltare il risultato. Il migliore in campo dei parigini è stato Vitihna.
Il mediano ha rasentato la perfezione, grazie anche ai dettami tattici di Luis Enrique, e è riuscito a gestire al meglio tutti i palloni che gli sono capitati smistando la sfera in maniera eccelsa. Le ali nel tridente, invece, non hanno funzionato a dovere con l’unico Kylian Mbappè a doversi sobbarcare il peso del reparto offensivo in solitaria. Da rivedere, inoltre, la prestazione scialba di Gianluigi Donnarumma che sembra aver perso la brillantezza che aveva ai tempi del Milan.
Champions League
Borussia Dortmund, un sogno in Champions
Il Borussia Dortmund porta a casa la vittoria contro il Paris Saint Germain
Edin Terzic è riuscito a surclassare la squadra parigina mettendo in campo una formazione che ha una voglia di rivalsa rispetto alla scorsa stagione. La Bundesliga persa contro il Bayern Monaco ha fatto sì che i gialloneri si rimboccassero le maniche per riuscire nell’impresa europea. Il sogno coltivato da Jurgen Klopp anni fa può tornare in voga quest’anno. La vittoria di misura regala una speranza aggiuntiva contro la compagine transalpine che, dati alla mano, quando è in svantaggio difficilmente riesce a portare a casa il bottino.
Niclas Fullkrug ha risolto il match segnando la rete della vittoria ma l’apporto alla squadra non è dato solo dal gol. La percentuale della precisione passaggi si aggira sul 90% così come la percentuale dei contrasti aerei vinti è del 67% e questo ha permesso ai teutonici di garantire una certa solidità a tutto il reparto offensivo. Il ritorno verrà giocato a Parigi e nulla ancora è definitivo, anche perchè dall’altro lato c’è un certo Luis Enrique – noto per le sue imprese in terra europea.
Champions League
Psg: Lucas Hernandez rischia l’europeo?
Brutte notizie in casa Psg, ma anche per la nazionale francese. L’infortunio subito ieri da Lucas Hernández è più grave del previsto.
Il fratello del terzino del Milan, durante il gol partita di Füllkrug nella sfida tra Borussia Dortmund e Psg, ha rimediato la rottura del legamento crociato.
La prima diagnosi è stata quella di un forte dolore al ginocchio e solo pochi minuti fa l’esito della risonanza magnetica è stata fatale. A fine gara Luis Enrique, allenatore del Psg, era già molto preoccupato per il suo giocatore.
Con questo infortunio, il terzino dice addio al finale di stagione e all’europeo tedesco del prossimo giugno.
I tempi stimati di recupero sono tra i 6-7 mesi.
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