Champions League
Juventus-Atletico Madrid: probabili formazioni e dove vederla
L’attesa finalmente sta per finire, siamo oramai a poche ore dalla partita più importante dell’anno per la Juventus e Max Allegri: il ritorno degli ottavi di Champions contro l’Atletico Madrid del Cholo Simeone. CR7 e compagni sono chiamati all’impresa, ribaltare lo 0-2 del Wanda Metropolitano dello scorso 20 febbraio. La Juventus non è mai riuscita a ribaltare nel corso della sua storia europea una sconfitta per 0-2 all’andata e questo Atletico che sta mantendo la porta inviolata da cinque partite è il cliente, probabilmente, più difficile. La storia, si sa, è fatta per essere cambiata e quindi i bianconeri sono pronti a riscriverla. A dirigere la gara sarà l’olandese Kuipers.
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Qui Juventus
Per Allegri problemi in difesa con l’assenza per infortunio di Barzagli e De Sciglio, il tecnico livornese è pronto ad utilizzare la difesa a 3 con Caceres accanto a Bonucci e Chiellini. Centrocampo a cinque con Bernardeschi e Cancelo sulle fasce, mentre Matuidi, Pjanic ed Emre Can formeranno il terzetto centrale. Il duo d’attacco sarà composto da Cristiano Ronaldo e Mandzukic. Dybala partirà inizialmente dalla panchina.
Qui Atletico Madrid
Simeone che siederà in panchina nonostante il gestaccio dell’andata, per lui solo una sanzione di 20 mila euro, dovrà fare a meno degli infortunati Lucas Hernandez e Filipe Luis e degli squalificati Diego Costa e Thomas. Simeone recupera in extremis Godin, non dovesse farcela è pronto l’ex viola Savic e obiettivo prossimo del mercato bianconero. In avanti l’ex Morata farà coppia con Griezmann.
Probabili formazioni
Juventus (3-5-2): Szczesny; Caceres, Bonucci, Chiellini; Cancelo, Emre Can, Pjanic, Matuidi, Bernardeschi; Mandzukic, Ronaldo. Allenatore, Allegri.
Atletico Madrid (4-3-3): Oblak; Juanfran, Gimenez, Godin, Arias; Koke, Rodrigo, Saul; Lemar, Morata, Griezmann. Allenatore, Simeone.
I precedenti
L’Atletico Madrid è la squadra contro cui la Vecchia Signora ha giocato più volte in Champions League senza mai trovare la vittoria (un pareggio e due sconfitte) e la via della rete (31 tiri, zero gol). L’unico precedente allo Stadium del 2014 è uno scialbo 0-0, che permise ad entrambe le squadre di passare il girone di Champions. Per ribaltare la situazione la Juve si affiderà a CR7 che in carriera ha colpito per ben 22 volte i biancorossi madrileni.
Dove vederla
La decisiva gara di martedì 12 alle ore 21 all’Allianz Stadium di Torino sarà visibile esclusivamente su Sky, canali 201 e 251 del satellite e 382 del digitale terrestre. Inoltre chi è abbonato potrà vedere la partita in diretta streaming su pc, tablet o smartphone tramite Sky Go e Now Tv.
Champions League
Champions League, il nuovo format incuriosisce
La Champions League della prossima stagione promette sorprese importanti
Il nuovo format della massima competizione europea porta con sè molte novità importanti, a partire dalla prima fase che sarà a campionato. Ogni squadra dovrà giocare otto partite: quattro in casa e quattro in trasferta. La novità più importante – oltre al numero di incontri – è proprio quella di dover affrontare una sola squadra senza obbligo di andata e ritorno. Le partite saranno suddivise in maniera molto semplice: due contro compagini della prima fascia, due contro quelle di seconda, due contro quelle di terza e due contro quelle di quarta. Le prime otto accederanno direttamente agli ottavi di finale.
Dal nono posto al sedicesimo si affronteranno in una sorta di spareggio che decereterà le altre otto squadre qualificate agli ottavi di finale, da qui il format rimane lo stesso che conosciamo. Andata e ritorno fino alla finale unica che si disputerà il 31 maggio 2025 all’Allianz Arena di Monaco. Nessuna retrocessione in Europa League per le squadre partecipanti.
Champions League
Guardiola: “La Champions l’abbiamo vinta grazie a Lukaku”
Tornato a parlare di Champions League dopo l’eliminazione contro il Real Madrid di Ancelotti, nonostante un’ottima prestazione, leggiamo le parole di Guardiola
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Guardiola, sogno Champions sfumato
A volte il calcio è strano. E non sempre vince chi gioca meglio. Così è successo in occasione del ritorno dei quarti di finale di Champions League a Pep Guardiola e il suo Manchester City, caduti ai rigori sotto i colpi del solito Carlo Ancelotti e del Real Madrid. Questo mette fine al sogno di realizzare il Treble, o Triplete, come lo chiamano gli spagnoli. Restano ancora la FA Cup e la Premier League da portare a casa. Ma, nel frattempo, il tecnico spagnolo, ha voluto fare un curioso parallelismo ricordando la finale contro l’Inter della scorsa stagione.
La gratitudine di Guardiola
Non ha nulla da recriminare Guardiola. Né nulla per cui rimproverare i suoi giocatori. Anzi, per loro solo parole di gratitudine. Ecco cosa ha detto ai suoi: “Dopo la gara col Real ho ringraziato i miei calciatori. Siamo stati noi stessi più di sempre ma non è bastato. Per me la cosa più difficile non è alzare il trofeo, bensì essere lì per 6-7 anni di fila a lottare per vincere qualcosa. Questa è la cosa più difficile”.
La sfortuna di oggi e la fortuna di un anno fa
Guardiola ha sottolineato come tutti i tifosi e gli addetti ai lavori oggi dicano che il Manchester City avrebbe meritato il passaggio del turno. Tuttavia, il mister, sempre molto onesto intellettualmente, ha voluto fare una piccola e curiosa precisazione, in merito al concetto di fortuna. Ecco le sue parole: “Abbiamo perso l’ultima gara col Real dopo essere stati davvero bravi. Mentre con l’Inter abbiamo vinto la Champions con Lukaku che da tre metri, ripeto tre metri dalla linea di porta, da solo, ha colpito in pieno Ederson, il nostro portiere. Lì tutti hanno detto che il City era bravo, mentre col Real abbiamo fatto meglio senza però riuscire a segnare. Contano i dettagli, nel calcio è così e va accettato”.
Champions League
Real Madrid, Bellingham elogia Ancelotti: “È la nostra più grande forza”
Al termine della lotteria dei rigori, Jude Bellingham, stella nascente del Real Madrid ha parlato del match contro il Manchester City.
Jude Bellingham, asso del Real Madrid, al termine della gara di ritorno dei quarti di finale di Champions League contro il Manchester City ha rilasciato una breve intervista ai microfoni di TNT Sports soffermandosi sul match dell’Etihad.
Nonostante il fuoriclasse inglese non abbia particolarmente brillato i Blancos sono riusciti a strappare il pass per la semifinale dopo un tesa gara, terminata con la lotteria dei rigori.
Sulla strada del Real Madrid verso la conquista della 15° Coppa dalle grandi orecchie ci sarà il Bayern Monaco, il quale ha fatto fuori l’Arsenal di Arteta con il risultato finale di 3-2.
Real Madrid, le parole di Bellingham
“È un sollievo perché abbiamo messo tutte le nostre energie. Sarebbe stato tremendo se all’improvviso ci avessero portato via la qualificazione. Bisognava lavorare davvero duro per batterli, vincere la partita è stata una ricompensa enorme. È davvero incredibile, momenti come questo sono magici ed è solo grazie alla mentalità e alla cura dei dettagli, come i rigori: i ragazzi hanno mantenuto la calma, è qualcosa di magico. È stato bellissimo; mio fratello era qui ed era la prima volta che mi vedeva giocare per il Real, ne sono davvero orgoglioso”.
Il fuoriclasse si è soffermato poi su Carlo Ancelotti:
“Non avrei mai potuto immaginare come sarebbe iniziata la mia storia con il Real Madrid. Sono orgoglioso di essere qui e spero che possa continuare a lungo. La nostra più grande forza è che il nostro allenatore trova il modo di darci libertà. È la calma fatta persona: l’ho sorpreso a sbadigliare prima della partita e gli ho chiesto se era stanco, mi ha risposto: ‘Vai ed emozionami!”.
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