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Napoli, senti Sudakov: “Sarebbe un sogno, ora sono più leader”

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Sudavok, Napoli

Contattato dalla redazione si TuttoMercatoWeb, il giocatore ucraino Georgiy Sudakov  ha parlato della sua crescita e di un possibile trasferimento a Napoli.

Il classe 2002 dello Shakhtar potrebbe essere il primo rinforzo di Aurelio De Laurentis per Antonio Conte. Nei giorni scorsi è trapelato un annuncio importante da parte della dirigenza del club ucraino, che ha parlato di “affare a buon punto” con un club non ben specificato. Tuttavia, sono in molti a pensare che si riferisse proprio al Napoli. Sul fantasista ucraino, 13 gol e 6 assist in questa stagione, si era parlato anche dell’interessamento della Juventus, considerata la grande stima che Cristiano Giuntoli ha nei suoi confronti.

Napoli, Conte

L’URLO DI ANTONIO CONTE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

 

Sudakov: il ragazzo di ieri è diventato leader

A questo proposito la redazione di TuttoMercatoWeb ha contattato in esclusiva il giocatore classe 2002 per conoscerlo un po’ meglio e per parlare delle voci sul suo futuro. Ovviamente si è partiti parlando della sua crescita, con uno sguardo più ampio su argomenti più delicati.

A soli 22 anni, stai vivendo una stagione molto importante a livello numerico. Come ti senti cresciuto?
“Sì, questa stagione è stata davvero molto importante per me. A 22 anni, sento di aver iniziato a capire il gioco molto meglio, non solo con la palla, ma anche per la fase di non possesso. Sono cresciuto tatticamente, ho imparato a leggere meglio le situazioni e a prendere decisioni più rapide. Ma forse il progresso più grande è stato a livello psicologico. Mi sento più sicuro di me, mi assumo la responsabilità nei momenti chiave e non ho paura di essere un leader”.

In Italia fatichiamo anche solo ad immaginare le difficoltà che potete aver incontrato in questi anni di guerra, nel continuare a fare calcio. Quanto incidono sulla tua vita quotidiana questi aspetti, considerando ad esempio le grandi distanze che dovete percorrere per giocare le partite?
“La guerra ha cambiato completamente le nostre vite, non solo come calciatori, ma come persone. Ciò che una volta sembrava normale – le partite in casa, gli allenamenti, il tifo delle nostre tribune – è diventato inaccessibile. Tutti sogniamo di tornare al vero calcio in un’Ucraina pacifica. Ma per ora, dobbiamo rimanere forti, sia dentro che fuori dal campo”.

Cosa ti ha lasciato De Zerbi?
De Zerbi ha lasciato un segno enorme. È probabilmente l’allenatore che ha influenzato di più il mio modo di pensare al calcio. Con lui, ho iniziato a vedere il gioco in modo diverso: non solo correre in campo, ma capire perché facciamo certe cose, come posizionarci, come attrarre l’avversario, quando correre rischi e quando no. Mi ha insegnato a pensare. Un’altra cosa che mi ha colpito è stata la sua ossessione per i dettagli”.

Per esempio?
“Poteva interrompere un allenamento per un singolo passaggio sbagliato: per spiegare, per dimostrare, per puntare alla perfezione. E allo stesso tempo, sosteneva e dava fiducia ai giovani giocatori. Credeva in me quando ero agli inizi, e questo ha significato molto”.

Pensi che sia adatto ad un club anche più grande?
“Assolutamente sì. Ha già dimostrato al Brighton di poter costruire una squadra forte, anche senza giocatori di punta. E se gli si danno più risorse e giocatori di alto livello, penso che possa creare qualcosa di veramente grandioso. Il suo calcio è moderno, intelligente e audace. Soprattutto, sa come far crescere i giocatori. E questo è molto apprezzato oggi”.

Il Napoli non molla

Non poteva poi non mancare l’argomento partenopeo, mai andato fuori moda.

Il Napoli è stato vicino ad acquistarti. Come ti sei sentito a leggere queste notizie?
“Sì, ho sentito dell’interesse del Napoli e, a dire il vero, mi ha fatto piacere. Quando un club del genere ti presta attenzione, è un bel riconoscimento del tuo lavoro e dei tuoi progressi. Soprattutto perché parliamo dell’Italia, dove l’intelligenza tattica ed i centrocampisti di qualità sono molto apprezzati. Significa che sto andando nella giusta direzione”.

Hai mai sentito Conte, magari per messaggio?
“Con Conte non c’è stato alcun contatto personale, nessun messaggio o chiamata. Lavorare con uno come lui sarebbe una grande opportunità. Tuttavia, cerco sempre di mantenere la calma. Per un calciatore, è importante non perdere la concentrazione. Sono allo Shakhtar e qualsiasi cosa accada arriverà al momento giusto. Se si tratta dell’Italia, ottimo. Se si tratta di qualcos’altro, va bene lo stesso. L’importante è continuare a progredire ogni giorno”.

Ti piacerebbe se tornassero da te per la prossima estate? O magari altri club che ti hanno seguito, come la Juventus?
“Chiaramente quando si parla di club come il Napoli o la Juventus, è un sogno per qualsiasi giocatore. Sono cresciuto guardando la Serie A, ricordo le grandi partite delle vostre squadre, i giocatori leggendari che ci sono passati. Giocare in quegli stadi, davanti a quei tifosi, è qualcosa di speciale.

Non l’ho mai nascosto: voglio mettermi alla prova in un campionato di vertice, contro i migliori. Ma per me è importante che il trasferimento avvenga al momento giusto. Non solo “andare in Europa“, ma entrare in una squadra dove avrò una vera possibilità di giocare, di crescere, di essere una parte importante del progetto”.

Dove finirà Sudakov la prossima stagione?

 

 

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Milan, rinnovo Pulisic: il giocatore chiede tempo, vuole garanzie sul futuro

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Milan

Il Milan si trova in una fase delicata per il futuro di Christian Pulisic, uno dei protagonisti della stagione rossonera.

Nonostante un’offerta formale per prolungare il contratto fino al 2029 a 5 milioni di euro netti l’anno, l’americano ha chiesto tempo, ed è qui che nasce l’allarme in casa Milan. Ecco il punto della situazione:

Cosa sta succedendo

  • Il Milan vuole blindarlo: l’opzione unilaterale per il rinnovo fino al 2028 esiste già, ma la dirigenza vuole estendere il legame fino al 2029 con un aumento di stipendio.
  • Pulisic ha rallentato la trattativa: sebbene l’accordo fosse in fase avanzata, negli ultimi giorni c’è stata una frenata, voluta dal giocatore.

Le motivazioni di Pulisic

Udinese-Milan, Pulisic

Christian Pulisic ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

  • Vuole chiarezza sul progetto sportivo: l’ex Chelsea non è completamente convinto della direzione tecnica del club.
  • Aspetta le decisioni su allenatore e direttore sportivo: con l’addio (ormai certo) di Stefano Pioli e l’incertezza su chi guiderà il progetto, Pulisic preferisce aspettare prima di legarsi a lungo termine.
  • Ambizioni Champions: vuole giocare regolarmente in Champions League, e l’ultima stagione, tra alti e bassi, ha lasciato qualche perplessità sulla competitività reale del Milan per il futuro.

Perché il Milan è preoccupato

  • Pulisic è uno dei leader tecnici, autore di una stagione solida tra gol, assist e qualità costante.
  • Eventuali offerte dall’estero potrebbero arrivare, e il club vuole evitare un altro caso simile a quelli già vissuti (Donnarumma, Calhanoglu, Kessié).

Cosa può succedere ora:

  • Il Milan dovrà accelerare nella scelta del nuovo allenatore (i nomi caldi restano Lopetegui, Fonseca e Van Bommel).
  • Servirà chiarire il progetto e le ambizioni a breve termine per convincere Pulisic.
  • Se i dubbi del giocatore non verranno dissipati, non è da escludere un addio già nell’estate 2025, con eventuale cessione per monetizzare.
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A Napoli ritornano: Conte e Allegri, è di nuovo bagarre!

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Milan

Il Napoli sta cercando di riprodurre un revival che ha come protagonisti Antonio Conte e Massimiliano Allegri a 11 anni di distanza.

Esattamente come era accaduto – alla Juventus – di passare da Antonio Conte e Massimiliano Allegri, anche il Napoli pensa ad una soluzione di questo tipo. Il club di De Laurentiis non vorrebbe privarsi del suo allenatore (che ha un contratto fino a giugno 2027) ma se il pugliese volesse lasciare occorrerebbe correre ai ripari.

La tensione di queste ultime gare e l’esternazione di Conte nella conferenza stampa prima del match contro il Parma, hanno fatto presagire una stanchezza ed una pressione troppo importante. Senza contare che il tecnico resta molto legato alla maglia bianconera e vedrebbe di buon grado un ritorno.

Allegri, Napoli

Quale futuro per Conte? La possibile alternativa per il Napoli

Il Napoli è costretto a valutare l’ipotesi di un allenatore che possa sostituire Conte ed è spuntato un nome che sembrerebbe perfetto: Massimiliano Allegri. Se così fosse, esattamente 11 anni dopo, ci sarebbe lo stesso cambio ma – questa volta – con protagonisti i partenopei. Oltre ai bianconeri sembrano intenzionati a corteggiare Conte anche alcuni club inglesi quali il Tottenham e il Chelsea: entrambi lo hanno già avuto in passato.

Vietato però distrarsi troppo dal calciomercato prima di aver superato o scoglio dell’ultima di campionato: Conte potrebbe vincere lo Scudetto e sottrarlo ufficialmente all’inseguitrice Inter oppure perderlo amaramente. Mentre la Juventus potrebbe – vincendo a Venezia – garantirsi un accesso alla Champions League; altrimenti deve sperare che la Roma e la Lazio non vincano.

Certo è che De Laurentiis non avrebbe mai voluto trovarsi a giocare questa partita scomoda proprio con la Juve ma – va detto – se dovesse pensare proprio ad Allegri, dimostrerebbe di avere un senso dell’umorismo considerevole. Manovre che – comunque – non possono non considerare gli altri protagonisti di queste trattative che si inizieranno a giocare davvero appena ci sarà l’ultimo fischio di fine domenica prossima!

 

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Atalanta, Pasalic vuole restare: sul tavolo un biennale

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Atalanta

L’Atalanta tratta il rinnovo biennale di Mario Pasalic. Il centrocampista croato, nonostante i sondaggi di diversi club, vuole rimanere a Bergamo.

L’Atalanta si prepara a blindare uno dei suoi giocatori chiave: Mario Pasalic. Il centrocampista croato, in scadenza di contratto il 30 giugno 2025, è al centro di una trattativa di rinnovo. E nelle prossime settimane potrebbe finalmente trovare una svolta positiva.

Dal suo arrivo a Bergamo nel 2018, Pasalic ha saputo guadagnarsi un ruolo di primo piano nel progetto nerazzurro. Con 297 presenze e 59 gol, ha raggiunto un bel traguardo, pareggiando le reti di Alejandro “Papu” Gomez, un altro simbolo della storia di Gasperini fino al 2020.

Numeri che parlano chiaro e raccontano l’importanza di Pasalic non solo come centrocampista , ma anche come goleador. Nonostante gli interessamenti da diversi club europei, Pasalic ha dimostrato di voler proseguire il suo percorso in nerazzurro, dando la preferenza all’ambiente di Bergamo, dove si è integrato perfettamente. L’Atalanta, da parte sua, ha messo sul tavolo un contratto biennale con un’offerta economica sostanzialmente allineata all’attuale ingaggio.

Atalanta

Atalanta, le parole dell’agente di Pasalic

In questa stagione, Pasalic ha confermato il suo valore: 46 presenze tra Serie A, Champions League e coppe, con 6 gol (3 in campionato e 3 nella massima competizione europea). Non sempre titolare fisso, il croato è però una pedina importante nelle rotazioni di Gasperini.

La trattativa, che era già stata avviata lo scorso giugno, è stata descritta dall’agente di Pasalic, Marko Naletilic, con ottimismo e serenità. «Abbiamo un ottimo rapporto con l’Atalanta, la trattativa sarà elegante e non credo ci saranno problemi. Il ragazzo piace a molti, ma è molto contento a Bergamo e gli vogliono tutti bene. L’Atalanta è in netto vantaggio. Sono certo che la storia continuerà a lungo».

Ora resta da definire solo qualche dettaglio. Ma l’aria che si respira lascia intendere come il matrimonio tra Pasalic e l’Atalanta possa continuare per almeno altre due stagioni. Speriamo di vedere il centrocampista croato continuare a scrivere pagine importanti nel club bergamasco. Ma anche pagine importanti per la sua carriera personale.

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