Calciomercato
Milan: via i superstiti del mercato cinese
”C’era una volta il Milan cinese……”, così inizia una del pagine di apertura del libro che i tifosi rossoneri non avrebbero mai voluto leggere, un libro ricco si suspence, un thriller dal finale amaro, talmente crudo da essere finalmente accantonato in uno spazio nascosto di una libreria composta da numerosi altri volumi decisamente più avvincenti, appassionanti, coinvolgenti. Una volta arrivati alla parola fine viene voglia di gettarlo questo libro, di non riprenderlo mai più in mano e passare subito ad un altro, sperando che il finale sia diverso. Al momento siamo a metà del volume, un inizio decisamente più incoraggiante ci ha fatto credere di essere finalmente di fronte ad un capolavoro, un best seller, ma aspettiamo fiduciosi il finale conosco che da qui alla parola fine tranelli e colpi di scena non mancheranno.
In una similitudine con un buon libro ecco il Milan, il nostro Milan che non ha ancora rialzato la testa, ma sta cercando in tutti i modi di farlo cercando di dimenticare il recente passato e dagli errori far tesoro per scrivere altri pezzi importanti di storia. Perché, non dimentichiamocelo, il Milan sa scrivere, e anche bene, ha perso soltanto l’ispirazione.
Luglio 2018
Per molti questo è stato il mese della liberazione, luglio 2018. Un consiglio d’amministrazione ha appena sancito la fine del Milan cinese, di Yonghong Li e di tutti i consiglieri, il Milan è stato appena pignorato da Elliott in seguito alla mancata restituzione di 32 milioni di euro, cifra utilizzata come aumento di capitale. I numeri sono ben più grandi di 32 milioni di euro, parliamo di quasi 1 miliardo, cifra che fa rabbrividire e che non nasconde un certo alone di mistero che ritengo verrà mai spiegato completamente. Elliott escute quindi le quote del Milan diventandone di fatto l’unico proprietario ereditando molti oneri e pochi onori.
Una società da rifondare, debiti da appianare, un organico da rifare a nuovo, di certo gli argomenti per iniziare non mancano al fondo speculativo Elliott che da un giorno all’altro si trova a guidare una Ferrari roboante senza aver mai preso lezioni di guida. Perché è un po’ questo il senso, Elliott ed il Milan c’azzeccano poco, uno è un fondo che guadagna sugli scivoloni altrui, l’altra è una società di calcio. Ma il matrimonio ormai è stato fatto e come si è visto, a distanza di due anni, tra litigi, incomprensioni e scenate continua ad andare avanti. L’amore non è bello se non è litigarello? Forse, ma non ho dubbi che i tifosi preferissero l’idillio dei 30 anni con la famiglia Berlusconi, altri tempi mi direte, ma decisamente altre vittorie, altri trofei e…….altri giocatori.
Via i superstiti
I giocatori, appunto. L’obiettivo di questo “nuovo” Milan è cancellare il mercato cinese disastroso per cifre ed interpreti, 240 milioni di euro dilapidati dal duo Fassone-Mirabelli il cui operato quantomeno può essere definito dubbio. 12 acquisti, un bel gruppo di giocatori, ma di tutti questi solo una rappresenterà l’eccezione.
Ed andiamo a fare uno sforzo con la memoria, chi ha voluto mettere la parola fine su questa storia non avrà piacere a fare questo esercizio, ma per sadismo voglio ricordare i vari Bonucci, Ricardo Rodriguez, Biglia, Conti, Strinic, Reina, Borini, Kessie, Calhanoglu, Andrè Silva, Musacchio e Kalinic.
Ma a fare rabbrividire, oltre ai nomi che già rendono bene l’idea, è la cifra con la quale sono stati pagati. Si va dai 44 milioni per Bonucci, 18 per Musacchio, 32 per Kessie, 24 per Conti, 20 per Calhanoglu e così via fino ad arrivare ai 27, avete capito ben, per Kalinic.
Di tutti questi pochi si salvano, Kessie è prossimo ai saluti, Conti non è mai riuscito a convincere più di tanto e Biglia saluterà Milano in estate insieme probabilmente a Musacchio, centrale difensivo non da buttare via, ma che non ha mai scaldato più di tanto i cuori dei tifosi. Tutti gli altri giocatori sono già stati ceduti, chi in prestito e chi a titolo definitivo, tranne uno, la famosa eccezione scritta prima, ossia Hakan Calhanoglu che nonostante scetticismi vari, critiche feroci ed eccessive, con assoluto buonsenso e massima professionalità è sempre lì, titolare inamovibile per qualsiasi allenatore sia succeduto sulla panchina rossonera e, stando ai rumors, possibile trequartista del Milan che verrà, targato Rangnick.
Tutto il resto è noia, cantava Califano, ed il Milan del nuovo corso non ha di certo voglia di annoiarsi ulteriormente, ora è tempo di stupirsi, di entusiasmarsi. La partenza del progetto Elliott non è certo stata facile, si è caduti più volte, ma dagli errori ci si ritrova più forti e consapevoli, consci soprattutto che peggio del passato difficilmente si potrà fare.
Calciomercato
Panchina Napoli, De Laurentiis punta a riportare un tecnico in Serie A?
Panchina Napoli, il casting per il prossimo allenatore azzurro avere bisogno ancora di tempo: intanto spunta un’ipotesi affascinante.
La panchina del Napoli della prossima stagione potrebbe essere un tra le più appettibili della Serie A e non solo. I rumors riguardo al casting di De Laurentiis si alimentano ogni giorno di un nuovo nome.
Se il preferito, e probabilmente il più difficile da raggiungere, è Antonio Conte, i nomi della lista rimangono tanti e interessanti: da Gasperini a Pioli, a Vincenzo Italiano, forse quello più concreto.
La Gazzetta dello Sport oggi in edicola rilancia un altro nome per la piazza partenopea, quello di Vincenzo Montella. Secondo la Rosea, nei giorni scorsi ci sarebbe stato un contatto telefonico tra il patron De Laurentiis e il tecnico di Pomigliano d’Arco, attualmente selezionatore della nazionale turca.
Montella era già stato contattato negli scorsi anni, quando allenava la Fiorentina dei Della Valle: un ritorno di fiamma?
Calciomercato
Roma, clamorosa idea Chiesa? La Juventus pensa al sostituto…
Roma, potrebbe aprirsi una clamorosa idea Chiesa in casa giallorossa. La Juventus pensa sempre più all’erede.
Il passaggio alle semifinali di Europa League e la conferma sulla panchina della Lupa anche per la prossima stagione di Daniele De Rossi alimenta nuovo entusiasmo tra i tifosi giallorossi. La quinta posizione in Serie A che regalerà l’approdo alla prossima ricca Champions League è uno stimolo ancora più forte per Dybala e compagni.
Da Torino, dal quotidiano Tuttosport in edicola stamane, arriva l’interesse della Roma per Federico Chiesa. L’attaccante, che in questa stagione ha vissuto qualche frizione con Allegri, ha il contratto in scadenza nel giugno 2025, i dialoghi per il rinnovo non sono stati positivi per il momento. Senza il prolungamento del contratto, Giuntoli cercherà un acquirente per l’ex giocatore della Fiorentina.
La Roma potrebbe essere sicuramente interessata ad aprire le porte al figlio d’arte.
Roma-Chiesa, Juventus-Gudmundsson?
La Juventus è fortemente interessata all’islandese Gudmundsson, asso del Genoa. Il Grifone lo valuta 35 milioni di euro, la Vecchia Signora vorrebbe inserire alcune contropartite (Tiago Djalò e Enzo Barrenechea?) e reinvestire i soldi eventualmente ricavati dalla cessione di Chiesa.
Per Gudmundsson la Juventus sarebbe pronta a più che raddoppiare l’ingaggio: l’attaccante di Gilardino, legato ai rossoblu fino al 2027, percepisce 1,2 milioni annui, Giuntoli sarebbe pronto a mettere sul piatto 2,4 milioni di euro che possono arrivare a 3 coi bonus.
Calciomercato
Inter, Thuram non è incedibile: il PSG monitora il calciatore
Secondo quanto emerso nelle ultime ore, l’attaccante dell’Inter Marcus Thuram non è incedibile e potrebbe partire per la giusta offerta.
Inter-Thuram, la situazione
Secondo quanto emerso nelle ultime ore, Marcus Turham non è incedibile e potrebbe partire in caso di un’offerta congrua alle richieste del club milanese. Il PSG, dal canto suo, monitora l’attaccante in vista del mercato estivo.
L’attaccante francese piace molto al club parigino, che lo voleva già in passato ai tempi del Borussia Mönchengladbach, e lo vorrebbe a Parigi vista anche la cessione ormai certa di Kylian Mbappe.
La situazione al momento resta da monitorare, ma l’Interesse da parte del PSG per l’attaccante transalpino c’è e non si esclude un’offerta durante la finestra del mercato estivo.
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