Calciomercato
Inter, senti Maresca: “Non possiamo prendere Sensi”
Enzo Maresca, nella conferenza stampa pre-derby con il Coventry, ha parlato anche del centrocampista dell’Inter Stefano Sensi.
Inter, cosa ha detto Maresca?
❝Mi fate ripetere sempre le stesse cose. Quando sei già forte e hai la possibilità di rinforzarti, ovviamente la cosa è ben accetta. L’unica cosa che posso dire di Sensi è che mi piace molto come giocatore, ma non lo possiamo prendere.
In questo momento non possiamo operare sul mercato. Se non vendiamo qualcuno, allora non possiamo prendere nessuno. Se Ward andrà allo Sheffield? Non lo so, vedremo. Posso solo dirti che non siamo vicini a chiudere nessuna cessione. E se non riusciremo a vendere qualche giocatore, allora resteremo così sino alla fine del mercato.❞
Leggi l’intervista integrale su Leicestershire Live.

Perché il Leicester non può comprare?
❝L’unica cosa che so è che non possiamo spendere. Probabilmente per via della retrocessione e delle perdite accumulate dal club nelle ultime due o tre stagioni, ma di più non ti so dire. Quando scendi di categoria è sempre difficile ricostruire, anche se vendi dieci o quindici giocatori nello stesso mercato, perché il rapporto fra uscite ed entrate cambia radicalmente.❞
Nel mio ultimo articolo avevo già parlato dell’incapacità, allo stato attuale delle cose, del Leicester di tesserare Stefano Sensi. C’entra anche la squad size della lista che il Leicester ha presentato alla FA per l’iscrizione al campionato di Championship, che ha raggiunto la sua capienza massima, ma anche la delicata situazione finanziaria del club e il debito accumulato.
Ho parlato in maniera più approfondita del funzionamento del Financial Fair Play interno al calcio inglese in questo articolo e ho dedicato un altro pezzo al “Controllo Statale” che il governo britannico esercita sulla massima serie inglese. Vi invito a consultarli entrambi per avere un quadro d’insieme più dettagliato sull’argomento.

La posizione del Leicester su Sensi
In generale, la nostra linea editoriale rimane allineata alla posizione ufficiale del Leicester e delle fonti vicine alla proprietà thailandese. Il board dirigenziale non ha intenzione di fare acquisti in questa sessione di mercato. Non ne ha bisogno, dato che stanno dominando il campionato, e preferiscono usare i giovani dell’Academy per colmare le lacune della rosa.
Sono diversi i giocatori provenienti dal centro di formazione inseriti in prima squadra. Come McAteer, Dewsbury-Hall e Choudhury. Senza contare coloro che si stanno affacciando alla prima squadra in questa stagione. Come Stolarczyk, Nelson e Madivadua. O coloro che potranno essere aggregati in un futuro prossimo. Come Maswanhise, Braybrooke o Will Alves.
La linea del Leicester è chiara. La squadra è forte a sufficienza da (stra) vincere il campionato. Al massimo, in caso di bisogno, lanceremo qualche giovane. Visto che ne abbiamo tanti e pure bravi. Meglio rimandare gli eventuali acquisti all’estate, quando la situazione economica sarà più florida (i ricavati per la promozione in Premier League sono pazzeschi) e il margine di manovra nettamente superiore grazie all’appeal dello giocare in Premier.
Per il resto, come dice sempre anche lo stesso Maresca, “there’s always room for improvement“. Sensi è un giocatore che piace e a quelle condizioni potrebbe anche far comodo, ma non è una priorità. Quella sono le uscite. Ward è il primo della lista ma anche Souttar, Daka e forse Praet. Se uscirà qualcuno allora (forse) il Leicester formalizzerà l’assalto a Sensi, ma non prima.
Calciomercato
Futuro Fiorentina, due nomi in cima alla lista in casa Lazio
Il futuro della Fiorentina è tutt’altro che sereno, ma in casa Lazio ci sono due nome che stuzzicano l’ambiente viola.
Come riporta l’edizione romana di Repubblica, la Fiorentina è ancora interessata al regista della Lazio Rovella, seguito già in estate, poi rimasto in biancoceleste per il blocco del mercato del club di Lotito. Un interesse destinato a rimanere tale visto il costo, 25 milioni e l’attuale classifica viola.

Se la Fiorentina si salverà, potrà diventare un’idea concreta per la prossima stagione.
Così come clamorosamente potrebbe tornare in auge il nome del tecnico Maurizio Sarri, a cui, secondo il quotidiano romano, la Fiorentina non ha mai smesso di pensare…
Calciomercato
Fiorentina, Giuntoli punta la scrivania viola | La situazione
Fiorentina, torna in auge il nome di Cristiano Giuntoli per la dirigenza viola: la situazione.
Come riporta il quotidiano Il Giornale, l’ex dirigente di Napoli e Juventus, punta ad entrare nella società di Rocco Commisso.
Dopo l’addio di Pradè, prima che Goretti fosse promosso al ruolo di direttore sportivo viola, il nome di Giuntoli era rimbalzato fortemente come possibile candidato.
Rocco Commisso poi aveva deciso nel proseguire nella politica delle promozioni interne e ha deciso di affidarsi al dirigente che stava crescendo sotto l’ala protettrice di Pradè.
Commisso, nella recente intervista a La Nazione, ha fatto sapere che fino a giugno questa sarà la squadra, poi saranno fatte valutazioni.
Secondo il quotidiano milanese, Giuntoli avrebbe fatto arrivare la propria candidatura al tycoon americano, desideroso di misurarsi con la piazza fiorentina.
Le parti si sono messe in contatto: sboccerà l’intesa?
Calciomercato
Locatelli, un futuro tutto da scrivere: tra le critiche di Spalletti e le incognite di gennaio
Juventus, problemi a centrocampo. Tra critiche tecniche e manovre di mercato, il futuro del capitano bianconero Manuel Locatelli è più incerto che mai.
Non è un periodo semplice per Manuel Locatelli. L’uscita dal campo nel corso del secondo tempo contro il Pafos in Champions League, accolta dai fischi di una parte dell’Allianz Stadium, ha riacceso i dubbi sul suo ruolo nel progetto tecnico bianconero e sulle prospettive in vista del mercato di gennaio. La sensazione è che il centrocampista, oggi capitano della Juventus, non goda più della stessa centralità che aveva solo pochi mesi fa.
A rendere il quadro ancora più complicato sono state le considerazioni di Luciano Spalletti dopo la sconfitta in campionato contro il Napoli. L’allenatore ha sottolineato come Locatelli si fosse abbassato troppo, alterando gli equilibri e privando la squadra della superiorità numerica nella zona centrale del campo.
Non si tratta di una novità. Spalletti, che ha idee molto definite sul ruolo del mediano, ha sempre preferito un profilo dinamico, tecnico e verticale, simile a quello che in passato avevano interpretato Brozovic all’Inter o Lobotka al Napoli. Nelle sue valutazioni, Locatelli tende invece a una gestione più conservativa del possesso, meno in linea con il tipo di regia che il tecnico immagina per guidare la manovra.

L’URLO DI LUCIANO SPALLETTI CHE PUNTA IL DITO IN ALTO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Il precedente in Nazionale e la mancata convocazione agli Europei
Per comprendere l’origine di questa valutazione, bisogna tornare al periodo precedente agli Europei del 2024. All’epoca Spalletti, allora ct dell’Italia, decise di escludere Locatelli dai convocati, preferendogli Nicolò Fagioli, appena rientrato dalla squalifica per il caso scommesse. Una scelta forte, accompagnata da una motivazione altrettanto chiara: pur apprezzandone l’affidabilità in fase difensiva e la cura nella gestione della palla, Spalletti considera l’attuale capitano della Juventus un profilo poco intraprendente rispetto al tipo di evoluzione che immaginava per il ruolo di regista basso. Una decisione che aveva colpito profondamente il centrocampista, il quale non aveva fatto nascosto la propria delusione sui social.
Manuel Locatelli’s Instagram story 👀
He has no words after not being called up to the Italy squad for the Euros. pic.twitter.com/mqxMHC4aYP
— JuveFC (@juvefcdotcom) May 23, 2024
Locatelli tra campo e mercato
Nonostante le critiche e le recenti prestazioni, Manuel Locatelli resta uno dei giocatori più utilizzati della Juventus: oltre 1400 minuti giocati, 20 presenze e un contratto fino al 2028. Con l’avvicinarsi della sessione invernale di mercato, però, il suo futuro torna al centro delle discussioni. Il club bianconero potrebbe approfittare della finestra di gennaio per valutare rinforzi più in linea con l’idea di gioco di Spalletti.
L’estate scorsa Locatelli aveva ricevuto un’offerta dall’Arabia Saudita: 25 milioni di euro e una proposta economica molto allettante. Sia il giocatore sia la società avevano però deciso di declinare la proposta.
Anche l’aspetto economico influisce nelle valutazioni. Escludendo Yildiz, la rosa non offre molte alternative capaci di generare plusvalenze significative, e Locatelli resta tra i pochi in grado di fornire risorse da reinvestire. Al tempo stesso, il precedente “caso Danilo” rimane un precedente da tenere presente: l’ex capitano bianconero, accantonato e ceduto lo scorso gennaio, ha ritrovato slancio al Flamengo, diventando protagonista della vittoria in Copa Libertadores con il gol che ha deciso la finale. Una situazione simile, con un altro leader della squadra, che la dirigenza della Juventus non può permettersi di ripetere.
Potenziali sostituti
Parallelamente, la Juventus continua a monitorare potenziali sostituti. Tra i nomi più interessanti spiccano Morten Frendrup, classe 2001 del Genoa, giovane dinamico e moderno, e Pierre-Emile Højbjerg, oggi al Marsiglia, profilo apprezzato da Roberto De Zerbi che conosce bene Locatelli dai tempi del Sassuolo.
Non è esclusa neanche l’ipotesi di uno scambio che coinvolga direttamente il centrocampista bianconero, una soluzione che potrebbe conciliare esigenze tecniche e opportunità di mercato.
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