Calcio Femminile
UEFA Women’s Champions League, la Roma azzanna il St. Pölten e conquista i quarti
Nella serata di ieri la Roma vince contro le rivali del St. Pölten e si qualifica per i quarti di Champions League. Le giallorosse saranno tra le migliori otto.
Sotto il diluvio le ragazze di Spugna ottengono la qualificazione per i quarti di Champions. Con un turno di anticipo e da esordienti della competizione, la Roma sarà una delle otto.
Le giallorosse, sicuramente agevolate da un sorteggio favorevole, non deludono e mettono in bacheca altri tre punti. Con il prossimo ed ultimo match si dovrà decidere solamente in che ordine passerà.
La partita di ieri è stata giocata sotto il diluvio, tanto da dover sospendere la gara dopo appena 8′ di gioco e riprenderla 1 ora e mezzo più tardi. Ma le giallorosse hanno mantenuto la concentrazione.
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Roma – St. Pölten: dominio giallorosso
La Roma entra in campo per vincere e si vede. Tanto che a fine gara si conteranno 26 tiri, di cui 12 nello specchio, per le giallorosse ed appena 6 tiri, di cui 1 nello specchio, per il St. Pölten.
Eppure sono le ospiti che si trovano tra i piedi un regalo di Ceasar al minuto 19. La numero 12 della Roma sbaglia un rinvio pescando appena fuori area Zver. La centrocampista però non sfrutta l’occasione calciando alto sopra la traversa.
Nonostante alcuni tentativi, il primo goal arriva al 33′. Giacinti riconquista palla e si appoggia su Giugliano. La numero 10 giallorossa apre, con un filtrante ben calibrato, per Serturini che, fredda, batte Schlüter. Primo goal in Champions League per la bergamasca.
La Roma cerca il raddoppio. Prima con Greggi poi con Haavi ma il portiere del St. Pölten ci mette i guantoni. Primo tempo che si chiude con la Roma avanti di un goal.
La Roma ci mette il cuore e la chiude
Le ragazze di Spugna ci provano in ogni modo. Ma il terreno, un poco di imprecisione e l’ottima prestazione di Schlüter evitano il tracollo delle austriache. I minuti passano ed i tentativi giallorossi vengono fermati.
Il St. Pölten prende coraggio e cerca di rendersi pericoloso. Al minuto 79 Ceasar effettua una doppia parata in sequenza. Primo tiro di Eder da fuori area respinto corto. Mädl, che si trova li vicino, si lancia sulla palla ma il portiere della Roma è veloce a rialzarsi e tuffarsi di nuovo.
Ma al minuto 81′ arriva finalmente il secondo goal. Greggi allarga per Giacinti. La numero 9 è visibilmente stanca ma non molla ed arriva ai limiti dell’area. Uno-due con Roman Haug che apre un varco. L’attaccante tira, Schlüter la tocca. Palla sul secondo palo che balla sopra la linea di porta. Glionna arriva prima del portiere avversario ed insacca.

Le austriache si disuniscono e lasciano le praterie alla Roma. Che in 6 minuti fanno 3 goal. Il terzo arriva da un assist di Glionna, Giugliano stoppa il cross perfettamente e calcia. Imparabile. Il quarto parte dai piedi di Haavi che pesca Giacinti in area.
La numero 9 non controlla bene ed involontariamente serve l’assist per la doppietta di Giugliano. Sempre Haavi inizia l’azione per l’ultimo goal. Da centrocampo cambia lato con un lancio lungo per Glionna. La numero 18 giallorossa non si fa pregare e batte Schlüter.
Roma, un esordio da brividi
La Roma si dimostra una squadra solida e compatta. Riesce a guadagnarsi i quarti di finale alla prima partecipazione nella competizione europea. In Campionato si era visto un gran miglioramento rispetto alla scorsa stagione.
Bisogna anche dire che, da esordienti e nonostante un girone con solo il Wolfsburg come big europea, non ci si aspettava un percorso così netto. Per il movimento calcistico femminile italiano il buon andamento della Roma è decisamente un vanto.
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Elena Linari, talento e battaglie nel calcio femminile
Elena Linari non è solo una difensore tra le più forti del calcio femminile italiano. La sua storia parla di passione, sacrificio e battaglie quotidiane.
Infatti è una delle calciatrici italiane più forti e rispettate degli ultimi anni. Difensore solido, leader in campo, la sua carriera racconta quanto passione, sacrificio e coraggio possano trasformare un sogno in realtà.
Elena è nata a Pisa e fin da bambina il calcio è stata la sua passione. Crescere in un ambiente dove il calcio femminile riceve poca attenzione non è stato facile. Allenamenti sotto il sole o sotto la pioggia, trasferte lunghe e pochi mezzi a disposizione: il percorso era duro, ma Elena non si è mai arresa.
Ha vestito la maglia della Fiorentina Women’s FC, della Roma Femminile e anche dell’Atlético Madrid, imparando a confrontarsi con squadre e stili diversi. Ogni esperienza ha reso Elena più consapevole delle sfide del calcio femminile, sia in Italia che all’estero.
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Elena Linari, una voce forte per il calcio femminile
Come ha dichiarato lei stessa sul valore crescente dello sport femminile:
«Stiamo finalmente ottenendo un po’ di rispetto e visibilità che per tanti anni le mie colleghe non hanno avuto».
— intervista di Rivista Undici
Con la maglia della Nazionale Italiana, Elena ha partecipato a Europei e Mondiali, diventando un punto di riferimento in difesa e un esempio per le giovani che vogliono giocare a calcio.
Sulla responsabilità di usare la visibilità per denunciare le disuguaglianze nel calcio femminile, Elena disse in una cerimonia in cui li viene conferito un premio per il suo impegno alla settima edizione di “Sport e Diritti umani”:
«In quanto atlete abbiamo tanta visibilità, per questo dobbiamo cercare di rappresentare certi valori, portando a galla le disparità che esistono e non solo quelle tra uomini e donne».
Dietro i successi di Elena ci sono allenamenti duri, gestione di infortuni e trasferte faticose. Eppure, spesso, il calcio femminile è ancora considerato “di serie B” dai media e dagli sponsor.
Elena lo ha vissuto in prima persona, e non ha paura di dire che le donne che scelgono determinate carriere sono soggette ai pregiudizi sociali.
Elena Linari è oggi un modello per chi vuole giocare e per chi vuole cambiare il calcio femminile in Italia. La sua carriera dimostra che talento e sacrificio portano lontano, ma anche che il sistema deve evolversi.
Elena ci tiene a far capire che il calcio femminile non è solo corretto, ma è un calcio di qualità e ha assolutamente un valore reale.
Bisogna dire che Elena Linari è oggi un modello per chi vuole giocare e per chi vuole cambiare il calcio femminile in Italia. La sua carriera dimostra che talento e sacrificio portano lontano, ma anche che il sistema deve evolversi.
Non è solo una storia di vittorie o partite giocate. È la storia di una donna che ha scelto di lottare, di farsi vedere e di raccontare con onestà la realtà del calcio femminile italiano.
Ogni passo, ogni sacrificio e ogni parola diventano un messaggio chiaro: il calcio femminile non è un gioco minore, e merita di essere raccontato e rispettato.
Calcio Femminile
Serie A Women, “Macché te lo guardi?” – Il recap sull’8° turno
Torna l’appuntamento settimanale con “Macché te lo guardi?”, la rubrica di Calciostyle dedicata alla Serie A Women 2025/2026. Ecco l’ottava giornata!

Serie A Women, l’ottava giornata
Ottava giornata di Serie A Women che ci offre il big match dei big match: Roma–Juventus. La gara del Tre Fontane ci regala la perla dalla distanza dell’ex di turno Bergamaschi: nella seconda frazione Pinto fissa il risultato sull’1-1 finale. Continua a sorprendere e volare il Como di Sottili che, in casa del Parma, conquista la sua quinta vittoria in campionato, posizionandosi in seconda posizione in solitaria.
Ritornano alla vittoria Milan e Fiorentina, che si sbarazzano, senza particolari problemi, di Napoli e Ternana, con le umbre sempre più ultime in classifica. A valanga invece l’Inter di Piovani: strapazzato per 5-0 il Genoa di De La Fuente. A far compagnia le nerazzurre, a quota 12 punti, c’è anche la Lazio che nel posticipo del lunedì batte a domicilio il Sassuolo con la doppietta di Piemonte.
Dopo oltre due anni torna al goal Grimshaw: il Milan agguanta il Napoli
Napoli – Milan 0 – 2
65′ Grimshaw (M), 90+4′ Appiah (M)
Torna alla vittoria il Milan di Bakker dopo due giornate in cui aveva raccolto solamente due punti contro Como e Sassuolo. Vittima delle rossonere il Napoli di Sassarini, reduce da un inizio di campionato super. Le padroni di casa con questa vittoria esterna agganciano proprio le partenopee a quota 13 punti.
Al Piccolo il match si sblocca nella ripresa. La prima frazione ci regala solamente un goal divorato per parte: per le rossonere ci pensa Ijeh, da da distanza ravvicinata, a sprecare l’ottimo cross di Kyvag, colpendo, di testa, in pieno il palo. Dall’altra parte è Muth a cestinare il perfetto triangolo, sparando altissimo da dentro l’area.
A stappare la gara ci pensa, nella seconda frazione, Grimshaw. La capitana rossonera torna al goal dopo un’eternità: erano ben 2 anni e 45 giorni che non entrava nel tabellino delle marcatrici. Perfetta la scucchiaiata in mezzo di Park per la scozzese che batte, senza problemi, l’estremo difensore partenopeo.
Le rossonere al 76′ (poco più di dieci minuti dopo il vantaggio) rischiano di buttare quanto di buono fatto. Contropiede fulminante del Napoli con Soffia, che al limite dell’area, stende Carcassi, involata a rete. Per l’arbitro non ci sono dubbi ed estrae il cartellino rosso. Il fischietto del match però viene richiamato al FVS e cambia la decisione, graziando la numero 20: parecchi dubbi sulla decisione finale dell’arbitro.
A chiudere qualsiasi dubbio ci pensa a tempo oramai scaduto Appiah, alla prima rete in campionato. Altra grande apertura di Park per la classe 2007, che a tu per tu con Beretta non sbaglia con un preciso tiro a giro rasoterra sul secondo palo.
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Pinto risponde all’eurogoal di Bergamaschi: il big match finisce in parità
Roma – Juventus 1 – 1
12′ Bergamaschi (R), 70′ Pinto (J)
Al Tre Fontane di Roma si sfidano le due formazioni che negli ultimi anni si sono divise tutti i trofei disponibili. Un match molto sentito con le padroni di casa che arrivano alla sfida con un importante distacco di 5 punti dalle bianconere, le quali hanno lasciato parecchi punti per strada ad inizio stagione.
La Juventus imposta la gara sulla pressione alta, costringendo le giallorosse a sfruttare le corsie laterali, affidandosi alla velocità di Pilgrim e Corelli. Ad aprire le danze della super sfida ci pensa, ovviamente, un’ex. Bergamaschi, da distanza siderale, tira fuori un coniglio dal cilindro. Palla sotto al sette e niente da fare per De Jong, estremo difensore bianconero.
Il primo tempo a tinte giallorosse lascia spazio ad una seconda frazione dominata dalla Vecchia Signora. I cambi di mister Canzi, seduto in tribuna a causa squalifica, cambiano l’inerzia del match con la Juventus molto più in palla, rispetto alla formazione di Rossetini più interessata a difendere il vantaggio.
La continua pressione delle ospiti porta i frutti sperati al minuto 70′. Recupero alto di Godo, la quale entra in area e, dopo una slalom gigante per evitare la retroguardia giallorossa, scarica al centro per Pinto. La numero 29 imbuca in rete, dopo l’ottimo riflesso di Baldi che aveva fermato la prima conclusione della portoghese.
La Roma accusa il pari e non riesce a fermare le continue incursioni delle bianconere, che, in pieno recupero, hanno la palla del possibile 1-2. Krumbiegel viene lanciata in profondità, coglie impreparata la difesa giallorossa: la tedesca però spara a lato a tu per tu con Baldi.
Si dividono la posta in palio Roma e Juventus, lasciando intatto il distacco tra le due.
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Valanga nerazzurra: il Grifone crolla sotto i colpi di testa
Inter – Genoa 5 – 0
9′, 65′ Wullaert (I), 12′ Csiszar (I), 45+1′ Tomasevic (I), 52′ Milinkovic (I)
Tutto facile per l’Inter di Piovani che, tra le mura amiche dell’Arena Civica Gianni Brera, strapazza il Genoa con un sonoro 5-0. Bastano 12 minuti alle nerazzurre per indirizzate in maniera netta la gara. Ad aprire le danze al 9′ la solita Wullaert, sempre più capocannoniera di questo campionato. Carambola in area nella quale l’ex Manchester City deve solo appoggiare in rete di testa a porta sguarnita.
Passano tre minuti e l’Inter raddoppia con Csziszar. Altro colpo di testa per battere Forcinella, non impeccabile nella prima respinta. Sul finire del primo tempo c’è spazio anche per la rete di Tomasevic. La ripresa si apre con il poker nerazzurro firmato da Milinkovic, che svetta in area sul cross dalla destra di Tomasevic.
Infine, a chiudere i giochi, verso l’ora di gioco, ci pensa nuovamente Wullaert con un preciso destro ad incrociare, sui cui Forcinella non può nulla. Ottima vittoria ed iniezione di fiducia per le ragazze di Piovani dopo un inizio di Serie A molto complicato a livello di risultati. Infatti, questa è solamente la terza vittoria in campionato. Sale quindi a 12 punti l’Inter, a soli 3 dal Como secondo.
Buio totale per il Genoa che rimane al penultimo posto in classifica, davanti solamente alla Ternana.
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Pronti, via e Omarsdottir decide la gara: ultimo posto per la Ternana
Fiorentina – Ternana 1 – 0
2′ Omarsdottir (F)
Si rialza la Fiorentina di Pinones Arce dopo il solo punto conquistato nelle ultime due giornate contro Parma e Juventus. Avversario di giornata la Ternana, ultima in classifica con solamente 4 punti conquistati.
Pronti e via e la Viola mette subito la testa avanti con Omarsdottir. Bredgaard, dal limite dell’area, serve sulla destra l’ottimo inserimento della numero 51, che a tu per tu con l’estremo difensore avversario non sbaglia, infilando il pallone in rete con un preciso piattone ad incrociare. La Ternana accusa il colpo e nei successivi minuti rischia di capitolare. A levare le castagne dal fuoco ci pensa Ciccioli, con un paio di interventi degni di nota.
La formazione ospite nella seconda frazione si fa vedere di più in avanti con la solita Pellegrino Cimò, faro offensivo della banda guidata da Cincotta. Nonostante le varie sortite, le umbre non riescono a concretizzare nulla per trovare il pareggio.
La più grande occasione per la Ternana arriva in pieno recupero. Lombardi atterra in area di rigore Pirone, per l’arbitro del match non ci sono dubbi ed indica il dischetto. Dagli undici metri si presenta la stessa numero 11 che però spara alto il penalty appena conquistato.
Basta così al Viola Park con la Fiorentina che sale a quota 14, agganciando la Juventus. Ultimissimo posto per la Ternana.
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Il tiro a giro di Kruse regala il secondo posto al Como
Parma – Como 0 – 1
85′ Kruse (C)
Vola il Como di Sottili al secondo posto in solitaria in campionato, battendo di misura, a domicilio, il Parma. Al Noce va in scena un match abbastanza equilibrato con poche occasioni da una parte e dall’altra.
A decidere la sfida che chiude la domenica di Serie A ci pensa Kruse con un sinistro a giro da fuori area. Il tiro della giocatrice lariana, complice anche una deviazione, prende di sorpresa Ceasar, estremo difensore ducale. Rete pesantissima della danese che porta la banda di Sottili a soli 4 punti dalla Roma capolista, confermando l’ottim campionato disputato fino ad ora.
Quart’ultimo posto per il Parma, con Sassuolo e Genoa ad un solo punto di distanza.
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Piemonte guida la Lazio: Grassadonia torna alla vittoria
Sassuolo – Lazio 1 – 2
33′, 42′ Piemonte (L), 71′ Doms (S)
Torna alla vittoria la Lazio di Grassadonia dopo le due sconfitte consecutive contro Roma ed Inter. A guidare le biancocelesti, in casa del Sassuolo, ci pensa la solita Piemonte.
L’attaccante della Nazionale Italiana impiega meno di 10′ minuti per firmare la sua doppietta personale e mettere una serie ipoteca al match. Intorno alla mezz’ora di gioco, dagli sviluppi di corner tenta la botta da fuori Oliviero, tap-in di Piemonte che sbatte addosso a Durand: sulla ribattuta però la numero 18 non sbaglia, stappando il match.
Al 42′ cala la doppietta, complice anche un’uscita completamente a vuoto dell’estremo difensore neroverde. Sul cross dalla destra di Monnecchi, smanaccia male Durand, lasciando a Piemonte la possibilità di ribattere a rete con la porta totalmente sguarnita.
Nella seconda frazione il Sassuolo di Spugna prova una delle sue solite rimonte ma, ci riesce per metà. Schema su corner con Doms che riceve poco fuori l’area di rigore. La centrocampista salta Castiello con una finta e poi fa esplodere un sinistro potente su cui Durante non può arrivarci.
Nonostante il doppio svantaggio dimezzato, le neroverdi non riescono a compiere l’ennesima rimonta per strappare un punto in casa, confermandosi penultime in classifica, a pari con il Genoa. Sale invece a 12 punti la Lazio, agganciando l‘Inter.
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Serie A Women, classifica e prossimo turno
| Squadre | Punti | G | V | P | S | DR |
| Roma | 19 | 8 | 6 | 1 | 1 | 9 |
| Como | 15 | 8 | 5 | 0 | 3 | 3 |
| Juventus | 14 | 8 | 4 | 2 | 2 | 3 |
| Fiorentina | 14 | 8 | 4 | 2 | 2 | 4 |
| Milan | 13 | 8 | 4 | 1 | 3 | 3 |
| Napoli | 13 | 8 | 4 | 1 | 3 | 0 |
| Inter | 12 | 8 | 3 | 3 | 2 | 8 |
| Lazio | 12 | 8 | 4 | 0 | 4 | -2 |
| Parma | 7 | 8 | 1 | 4 | 3 | -5 |
| Sassuolo | 6 | 8 | 1 | 3 | 4 | -3 |
| Genoa | 6 | 8 | 2 | 0 | 6 | -9 |
| Ternana | 4 | 8 | 1 | 1 | 6 | -11 |
Prossimo turno:
Sabato 13 dicembre
Como 12:30 Fiorentina
Juventus 12:30 Napoli
Milan 15:00 Inter
Ternana 18:00 Roma
Domenica 14 dicembre
Genoa 12:30 Sassuolo
Lazio 15:00 Parma
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Serie A Women, Roma-Juventus 1-1: Pinto risponde a Bergamaschi, al Tre Fontane non si va oltre il pari
Termina in parità il big match di Serie A Women tra Roma e Juventus. Avanti le giallorosse con Bergamaschi, recuperate nel secondo tempo da Pinto.
È tempo di big match al Tre Fontane di Roma. Nella Capitale arriva la Juventus campione d’Italia, orfana di Canzi in panchina per l’espulsione ricevuta nell’ultima giornata di Serie A Women.
Le bianconere, dopo un inizio molto difficile, hanno rialzato la testa nelle ultime giornate posizionandosi in seconda posizione, a pari merito con il Napoli, a quota 13 punti, a meno 5 dalle giallorosse capoliste.
Match abbastanza equilibrato con la Juventus che chiude gli spazi centrali, portando la Roma di Rossettini a giocare sulla fasce. Complice questa impostazione, le giallorosse si affidano alla velocità di Pilgrim e Corelli. Alla prima occasione le padroni di casa passano in vantaggio. Al minuto 12′ Bergamaschi tira fuori un jolly da cineteca: botta da distanza siderale che si infila sotto al sette e nulla da fare per De Jong, estremo difensore bianconero.
La risposta della Juventus non si fa attendere. Dall’azione offensiva delle campionesse in carica, la panchina bianconera recrimina per un tocco di mano in area di Corelli. L’arbitro viene richiamato al FVS ma non cambia la decisione di campo, considerando il tocco fuori dall’area di rigore.
La prima frazione, oltre al golazo di Bergamaschi, non regala particolari emozioni con la Juventus che punta sulla pressione iniziale per mettere in difficoltà la Roma, lasciando l’1 vs 1 alle attaccanti giallorosse. Le maggiori iniziative bianconere arriva sulla fascia sinistra con Carbonell sempre presente nella sovrapposizione.

LA FORMAZIONE DELLA ROMA FEMMINILE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Nella seconda frazione la Juventus scende in campo con un piglio diverso. Grazie anche ai cambi offensivi, (fuori Cambiaghi e Vangsgaard, dentro Girelli e Beccari) le bianconere chiudono la Roma nella propria metà campo, continuando la pressione spasmodica del primo tempo, impensierendo la retroguardia giallorossa con continui cross nel mezzo per Girelli.
La pressione incessante al 70′ porta i frutti sperati. Altro recupero alto per la Juventus con Pinto, che dopo una carambola in area di rigore, riesce a distanza ravvicinata ad insaccare il pallone e riportare in parità la gara. Le giallorosse, complici anche i cambi conservativi di Rossettini, non riescono ad uscire dalla pressione costante delle bianconere. L’unica occasione arriva dai piedi di Greggi: la numero 20, in contropiede, arriva sul fondo e mette in mezzo per Bergamaschi che, di testa, spara alto.
Il forcing finale della Juventus non riesce a sfondare il muro eretto da Baldi. In pieno recupero le bianconere hanno un’occasione d’oro con Krumbiegel: la numero 27, subentrata a gara in corso, viene lanciata nello spazio, mettendo a lato a tu per tu con Baldi.
Termina con un pareggio la super sfida tra Roma e Juventus. Rimane perciò invariato il distacco delle giallorosse con le bianconere.
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