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Serie A Women, “Macché te lo guardi?” – Il recap sul 6° turno

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Torna l’appuntamento settimanale con “Macché te lo guardi?”, la rubrica di Calciostyle dedicata alla Serie A Women 2025/2026. Ecco la sesta giornata!

Il movimento calcistico femminile in Italia negli ultimi anni sta sempre prendendo più spazio, attirando l’interesse di milioni di tifosi che vivono lo sport nel nostro caro Stivale. Nonostante ci sia ancora una stragrande maggioranza di persone che “snobba” questa categoria, nelle ultime stagioni ci sono stati diversi eventi e fatti che hanno portato il calcio femminile ad un gradino molto alto.

Con gli altri stati europei (Spagna e Inghilterra su tutti) la differenza, a livello di audience e interesse che gira attorno al femminile, è, citando una nota espressione romana, “ancora a caro amico”, ovvero molto ampia. In estate le prestazioni della Nazionale Italiana (arrivata fino in semifinale) all’Europeo, giocatosi in Svizzera, ha sicuramente portato parecchia attenzione all’intero movimento ma serve fare ancora tanta strada per dare la giusta luce al campionato italiano.

Sfruttando anche l’irriverenza del titolo della rubrica “Macché, te lo guardi?”, vogliamo dare un’ulteriore luce ad una realtà che nel nostro amato paese sta sempre di più prendendo piede: il calcio femminile. Che poi alla fine a noi italiani interessa solo vedere e poter commentare il calcio giocato, indipendentemente da chi lo gioca.

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Serie A Women, la sesta giornata

Sesta giornata di Serie A Women in archivio. Ad aprire le danze del weekend di calcio femminile ci pensa la Ternana, che sul campo del Sassuolo, conquista la prima vittoria in A. Vola anche il Como di Sottili, attualmente secondo in classifica. Battuto al 90′ il Milan con il quinto centro in sei giornate di Nischler.

Si ferma invece a tre la striscia di vittorie consecutive della Fiorentina che non va oltre l’1-1 in casa di un’ottimo Parma. Colpaccio a sorpresa del Napoli che, tra le mura amiche del Piccolo, batte per 1-0 l’Inter di Piovani. Nerazzurre che non sanno più vincere: l’ultima vittoria risale alla prima giornata contro la Ternana.

La sesta giornata ci regala anche il derby della Capitale tra Roma e Lazio. Match molto acceso con le giallorosse che si portano a casa i tre punti e il primato in classifica grazie alla rete di Di Guglielmo. Infine, la Juventus, dopo un inizio di stagione difficile, ritorna in top 4 grazie al 2-0 firmato VangsgaardGirelli contro il Genoa.

Primi punti per la Ternana: Pellegrino Cimò guida alla vittoria

Sassuolo – Ternana 0 – 1

14′ Pellegrino Cimò (T)

Alla sesta giornata di Serie A Women arriva la prima vittoria stagionale per la Ternana, chiudendo così una striscia di cinque sconfitte consecutive, che l’avevano relegata a fanalino di coda.

A regalare i tre punti alla banda di Cincotta ci pensa l’ex Samp e Roma Pellegrino Cimò. La classe 2006 sfrutta al meglio il cross dalla sinistra di Pirone con la zampata vincente. Oltre alla prestazione super della giovanissima giocatrice da registrare anche la prestazione dell’intero reparto difensivo delle umbre. In particolare a rubare l’occhio è l’estremo difensore Ciccioli con alcuni super interventi: su tutti quello a tempo oramai scaduto sul tiro dal limite dell’area di Clelland.

Per il Sassuolo di Spugna una sconfitta pesante dopo l’ottimo pareggio casalingo contro l’Inter. Da rivedere assolutamente la fase offensiva, dove pecca di cinismo l’intero reparto.

Sale così a tre punti in classifica la Ternana, ancora all’ultimo posto. Sassuolo penultimo a cinque punti.

 

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Succede tutto in 7 minuti: al Noce non si va oltre il pari

Parma – Fiorentina  1 – 1

51′ Severini (F), 58′ Distefano (P)

Si ferma al Noce di Noceto la striscia di vittorie consecutive per la lanciata Fiorentina di Pinones Arce contro un’ottimo Parma. Il secondo attacco della Serie A Women trova particolari difficoltà sotto porta, peccando di cinismo in diverse occasioni.

Nonostante questo, a stappare la gara, ad inizio ripresa, ci pensa proprio la Fiorentina con capitan Severini. Contatto in area di rigore tra Berta Bou e Hurtig, con quest’ultima che finisce a terra. Per l’arbitro del match non ci sono dubbi ed indica il dischetto: dagli undici metri si presenta Severini che non sbaglia. Nulla da fare per Ceasar, che aveva comunque intuito la direzione.

Il vantaggio viola però dura meno di 7 minuti. Infatti, la reazione del Parma non si fa attendere: al 58′, su una carambola in area di rigore arriva Distefano che con un preciso tiro rasoterra buca, sotto le gambe, Fiskerstrand. Quarto centro in stagione per la numero 17 ducale.

Al 78′ occasione monstre per la Fiorentina di riportarsi in vantaggio. Cross dalla destra di Wijnants, uscita alta di pugno di Ceasar per liberare l’area, la banda viola raccoglie e tenta il tiro con Janogy. Sembra tutto fatto per il nuovo vantaggio della Fiorentina, ma ci pensa capitan Ambrosi a togliere le castagne dal fuoco per la formazione di casa. La numero 25 salva sulla linea il tiro a botta sicura dell’attaccante viola, strozzandogli in gola l’urlo di gioia per il goal-vittoria.

Termina in pareggio la sfida del Noce. Sale a quota 11 la Fiorentina, dietro solamente a Como e Roma. Ottimo pari per il Parma, che aggancia in classifica l’Inter.

 

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Il Como vola in alto: Nischler porta le lariane al secondo posto

Como – Milan  1 – 0

90+1′ Nischler  (C)

Terza vittoria consecutiva per il Como di Sottili che batte tra le mura amiche anche il Milan. Periodo d’oro per le lariane che volano al secondo posto in solitaria, dietro solo alla Roma.

La sfida del Ferruccio contro le rossonere si può racchiudere in una sfida ai calci di rigore: tre penalty assegnati (due per il Como ed uno per il Milan), due gli errori con il terzo a decidere il derby lombardo. In pieno recupero del primo tempo arriva il primo tiro dal dischetto, a favore del Milan: mano di Cecotti sul cross di Renzotti. Dopo il richiamo al FVS, l’arbitro indica il penalty.

Dagli undici metri si presenta Ijeh che spara alto. Al 62′ altro calcio di rigore. Questa volta a commettere fallo è la difesa del Milan che atterra in area Marcussen: per l’arbitro stavolta non ci sono dubbi ed indica il dischetto.

Come in chiusura di primo tempo però il penalty non va a segno. A sbagliare dagli undici metri è Nischler che colpisce in pieno la traversa. Sembra tutto destinato a terminare in pareggio ma all’83’ altro rigore assegnato. Netta anche qua la trattenuta di Keijzer ai danni di Bernardi, involatasi a rete dopo l’ottimo lancio di Nischler. Oltre al rigore, la giocatrice rossonera riceve anche il rosso diretto, lasciando le sue compagne in inferiorità numerica.

Dal dischetto si presenta nuovamente Nischler, che stavolta non sbaglia. Quinto centro per la classe 2000, che diventa la capocannoniera del torneo. Nonostante l’ampio recupero (ben 11 minuti) il Milan, sotto di una giocatrice, non riesce a riacciuffare la gara.

 

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Colpaccio Napoli: l’Inter non sa più vincere

Napoli – Inter  0 – 1

82′ Floe (N)

L’Inter di Piovani non sa più vincere. Anche in casa contro il Napoli non arrivano i tre punti, anzi arriva la seconda sconfitta in campionato. La vittoria in casa nerazzurra è diventata un vero e proprio tabù: infatti, l’unica vittoria in Serie A Women è stata conquistata alla prima giornata contro la neopromossa Ternana.

Le nerazzurre dominano in lungo ed in largo al Piccolo ma non riescono, complice anche un pò di sfortuna, a battere il muro alzato dall’estremo difensore partenopeo. Sia nel primo che nel secondo tempo la banda di Piovani prova di tutto per segnare, senza però riuscirci mai. Prima un goal annullato per fuorigioco di Glionna, poi la traversa di Wullaert da due passi, passando per il salvataggio sulla linea di Brooks arrivando al palo colpito sempre da Glionna su punizione negli ultimi istanti del match.

Il Napoli, a differenza delle avversarie, colpisce la prima volta che si fa vedere dalle parti di Runarsdottir. Contropiede fulminate all’82’ delle padroni di casa con il coast to coast di Floe che a tu per tu con l’estremo difensore nerazzurro non sbaglia, infilando il pallone in mezzo alle gambe della portiera.

L’Inter rischia addirittura di capitolare definitivamente qualche minuto dopo. Sempre Floe protagonista: la giocatrice partenopea, dopo aver scartato mezza difesa nerazzurra, da posizione angolata tenta l’eurogoal che però si stampa sul palo.

Quarto posto in classifica per il Napoli, assieme alla Juventus. Periodo nero per l’Inter che ha necessariamente bisogno di raccogliere punti per tornare nelle zone alte della classifica.

 

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La Roma si prende tutto: Di Guglielmo regala il derby e il primato

Roma – Lazio  1 – 0

29′ Di Guglielmo (R)

La sesta giornata di Serie A Women ci regala il derby della Capitale. Al Tre Fontane va in scena una stracittadina molto frizzante con la Roma che se lo aggiudica grazie alla rete di Di Guglielmo.

Neanche il tempo di accomodarsi che subito la Lazio si fa vedere in avanti con Piemonte. L’attaccante, ex di giornata, svirgola un ottimo pallone recapitato in area di rigore. Dopo l’iniziale spavento, la Roma incomincia a fare la partita, attaccando senza sosta per l’intero primo tempo. Per sbloccare il match servono due traverse, una di Giugliano e una di Greggi, due check al FVS per un sospetto tocco di mano in area e un gol annullato a Bergamaschi per fuorigioco prima che Di Guglielmo riesca a sbloccare la gara con una gran botta da fuori.

Al 30′ Greggi, dal limite dell’area, manda fuori giri la diretta avversaria con una finta e serve sul centro destra dell’area Viens. La canadese si gira e mette in mezzo, la sfera sfila e arriva dall’altro lato dove è pronta Di Guglielmo a stoppare e a far partire un tiro che si infila all’incrocio. Nulla da fare per Durante.

Nel secondo tempo la Roma abbassa un pò i ritmi, mantenendo comunque il pallino del gioco. La Lazio acquista fiducia e prova ad impensierire la porta difesa da Baldi. La più grande occasione per le biancocelesti arriva al 66′ con Karczewska: il suo tiro termina di poco a lato, facendo sobbalzare dalla paura l’intero Tre Fontane. Al 90′ situazione che scalda parecchio la panchina della Roma con l’arbitro che annulla il doppio vantaggio firmato Rieke per un leggero tocco della giocatrice su un difensore della Lazio. L’arbitro, nonostante il richiamo al FVS, rimane della sua decisione.

Al termine del match, come ogni derby che si rispetti, scoppia qualche scintilla con l’allenatore biancoceleste, Grassadonia, espulso.

Primato in classifica per la Roma che dovrà mantenere questo tipo di prestazione anche in Champions League, dove il percorso sembra quasi già scritto.

 

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La Juventus torna in top 4: bastano 5 minuti alle bianconere

Juventus – Genoa  2 – 0

23′ Vangsgaard (J), 28′ Girelli (J) 

Torna alla vittoria la Juventus dopo il ko di una settimana fa contro il Milan. A Biella bastano 5 minuti alle bianconere per chiudere la pratica. Al 23′ cross dalla destra di Thomas per l’incornata vincente di Vangsgaard, al primo centro stagionale in Serie A. Passano cinque minuti e la Juventus raddoppia con Girelli.

L’attaccante della Nazionale Italiana dopo una carambola in area di rigore buca Forcinella con un preciso sinistro al volo da dentro l’area. Il Genoa non riesce mai a rendersi pericoloso dalle parti di De Jong, facendo così scivolare il match senza particolari patemi fino al fischio finale.

Torna in top 4 la Vecchia Signora dopo il pessimo avvio di stagione. Iniziata al meglio invece una settimana molto importante visto che le bianconere affronteranno mercoledì in Champions League il super Lione e poi domenica la Fiorentina, che dista solamente un punto in classifica.

 

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Serie A Women, classifica e prossimo turno

Squadre Punti G V P S DR
Roma 15 6 5 0 1 8
Como 12 6 4 0 2 3
Fiorentina 11 6 3 2 1 4
Juventus 10 6 3 1 2 2
Napoli 10 6 3 1 2 0
Milan 9 6 3 0 3 1
Lazio 9 6 3 0 3 -1
Genoa 6 6 2 0 4 -2
Inter 6 6 1 3 2 1
Parma 6 6 1 3 2 -4
Sassuolo 5 6 1 2 3 -2
Ternana 3 6 1 0 5 -10

Prossimo turno:

Sabato 22 novembre 

Genoa 12:30 Napoli

Ternana 15:00 Parma

Domenica 23 novembre

Como 12:30 Roma

Lazio 12:30 Inter

Juventus 15:00 Fiorentina

Milan 15:30 Sassuolo

 

 

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Elena Linari, talento e battaglie nel calcio femminile

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Roma, Coppa Italia femminile Linari

Elena Linari non è solo una difensore tra le più forti del calcio femminile italiano. La sua storia parla di passione, sacrificio e battaglie quotidiane.

Infatti è una delle calciatrici italiane più forti e rispettate degli ultimi anni. Difensore solido, leader in campo, la sua carriera racconta quanto passione, sacrificio e coraggio possano trasformare un sogno in realtà.

Elena è nata a Pisa e fin da bambina il calcio è stata la sua passione. Crescere in un ambiente dove il calcio femminile riceve poca attenzione non è stato facile. Allenamenti sotto il sole o sotto la pioggia, trasferte lunghe e pochi mezzi a disposizione: il percorso era duro, ma Elena non si è mai arresa.

Ha vestito la maglia della Fiorentina Women’s FC, della Roma Femminile e anche dell’Atlético Madrid, imparando a confrontarsi con squadre e stili diversi. Ogni esperienza ha reso Elena più consapevole delle sfide del calcio femminile, sia in Italia che all’estero.

 

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Elena Linari, una voce forte per il calcio femminile

Come ha dichiarato lei stessa sul valore crescente dello sport femminile:

«Stiamo finalmente ottenendo un po’ di rispetto e visibilità che per tanti anni le mie colleghe non hanno avuto».
intervista di Rivista Undici

Con la maglia della Nazionale Italiana, Elena ha partecipato a Europei e Mondiali, diventando un punto di riferimento in difesa e un esempio per le giovani che vogliono giocare a calcio.

Sulla responsabilità di usare la visibilità per denunciare le disuguaglianze nel calcio femminile, Elena disse in una cerimonia in cui li viene conferito un premio per il suo impegno alla settima edizione di “Sport e Diritti umani”:

«In quanto atlete abbiamo tanta visibilità, per questo dobbiamo cercare di rappresentare certi valori, portando a galla le disparità che esistono e non solo quelle tra uomini e donne».

Dietro i successi di Elena ci sono allenamenti duri, gestione di infortuni e trasferte faticose. Eppure, spesso, il calcio femminile è ancora considerato “di serie B” dai media e dagli sponsor.

Elena lo ha vissuto in prima persona, e non ha paura di dire che le donne che scelgono determinate carriere sono soggette ai pregiudizi sociali.

Elena Linari è oggi un modello per chi vuole giocare e per chi vuole cambiare il calcio femminile in Italia. La sua carriera dimostra che talento e sacrificio portano lontano, ma anche che il sistema deve evolversi.

Elena ci tiene a far capire che il calcio femminile non è solo corretto, ma è un calcio di qualità e ha assolutamente un valore reale.

Bisogna dire che Elena Linari è oggi un modello per chi vuole giocare e per chi vuole cambiare il calcio femminile in Italia. La sua carriera dimostra che talento e sacrificio portano lontano, ma anche che il sistema deve evolversi.

Non è solo una storia di vittorie o partite giocate. È la storia di una donna che ha scelto di lottare, di farsi vedere e di raccontare con onestà la realtà del calcio femminile italiano.

Ogni passo, ogni sacrificio e ogni parola diventano un messaggio chiaro: il calcio femminile non è un gioco minore, e merita di essere raccontato e rispettato.

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Serie A Women, “Macché te lo guardi?” – Il recap sull’8° turno

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Serie A Women

Torna l’appuntamento settimanale con “Macché te lo guardi?”, la rubrica di Calciostyle dedicata alla Serie A Women 2025/2026. Ecco l’ottava giornata!

Il movimento calcistico femminile in Italia negli ultimi anni sta sempre prendendo più spazio, attirando l’interesse di milioni di tifosi che vivono lo sport nel nostro caro Stivale. Nonostante ci sia ancora una stragrande maggioranza di persone che “snobba” questa categoria, nelle ultime stagioni ci sono stati diversi eventi e fatti che hanno portato il calcio femminile ad un gradino molto alto.

Con gli altri stati europei (Spagna e Inghilterra su tutti) la differenza, a livello di audience e interesse che gira attorno al femminile, è, citando una nota espressione romana, “ancora a caro amico”, ovvero molto ampia. In estate le prestazioni della Nazionale Italiana (arrivata fino in semifinale) all’Europeo, giocatosi in Svizzera, ha sicuramente portato parecchia attenzione all’intero movimento ma serve fare ancora tanta strada per dare la giusta luce al campionato italiano.

Sfruttando anche l’irriverenza del titolo della rubrica “Macché, te lo guardi?”, vogliamo dare un’ulteriore luce ad una realtà che nel nostro amato paese sta sempre di più prendendo piede: il calcio femminile. Che poi alla fine a noi italiani interessa solo vedere e poter commentare il calcio giocato, indipendentemente da chi lo gioca.

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Serie A Women, l’ottava giornata

Ottava giornata di Serie A Women che ci offre il big match dei big match: RomaJuventus. La gara del Tre Fontane ci regala la perla dalla distanza dell’ex di turno Bergamaschi: nella seconda frazione Pinto fissa il risultato sull’1-1 finale. Continua a sorprendere e volare il Como di Sottili che, in casa del Parma, conquista la sua quinta vittoria in campionato, posizionandosi in seconda posizione in solitaria.

Ritornano alla vittoria Milan e Fiorentina, che si sbarazzano, senza particolari problemi, di Napoli e Ternana, con le umbre sempre più ultime in classifica. A valanga invece l’Inter di Piovani: strapazzato per 5-0 il Genoa di De La Fuente. A far compagnia le nerazzurre, a quota 12 punti, c’è anche la Lazio che nel posticipo del lunedì batte a domicilio il Sassuolo con la doppietta di Piemonte.

 

Dopo oltre due anni torna al goal Grimshaw: il Milan agguanta il Napoli

Napoli – Milan 0 – 2

65′ Grimshaw (M), 90+4′ Appiah (M)

Torna alla vittoria il Milan di Bakker dopo due giornate in cui aveva raccolto solamente due punti contro Como e Sassuolo. Vittima delle rossonere il Napoli di Sassarini, reduce da un inizio di campionato super. Le padroni di casa con questa vittoria esterna agganciano proprio le partenopee a quota 13 punti.

Al Piccolo il match si sblocca nella ripresa. La prima frazione ci regala solamente un goal divorato per parte: per le rossonere ci pensa Ijeh, da da distanza ravvicinata, a sprecare l’ottimo cross di Kyvag, colpendo, di testa, in pieno il palo. Dall’altra parte è Muth a cestinare il perfetto triangolo, sparando altissimo da dentro l’area.

A stappare la gara ci pensa, nella seconda frazione, Grimshaw. La capitana rossonera torna al goal dopo un’eternità: erano ben 2 anni e 45 giorni che non entrava nel tabellino delle marcatrici. Perfetta la scucchiaiata in mezzo di Park per la scozzese che batte, senza problemi, l’estremo difensore partenopeo.

Le rossonere al 76′ (poco più di dieci minuti dopo il vantaggio) rischiano di buttare quanto di buono fatto. Contropiede fulminante del Napoli con Soffia, che al limite dell’area, stende Carcassi, involata a rete. Per l’arbitro non ci sono dubbi ed estrae il cartellino rosso. Il fischietto del match però viene richiamato al FVS e cambia la decisione, graziando la numero 20: parecchi dubbi sulla decisione finale dell’arbitro.

A chiudere qualsiasi dubbio ci pensa a tempo oramai scaduto Appiah, alla prima rete in campionato. Altra grande apertura di Park per la classe 2007, che a tu per tu con Beretta non sbaglia con un preciso tiro a giro rasoterra sul secondo palo.

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Pinto risponde all’eurogoal di Bergamaschi: il big match finisce in parità

Roma – Juventus  1 – 1

12′ Bergamaschi (R), 70′ Pinto (J) 

Al Tre Fontane di Roma si sfidano le due formazioni che negli ultimi anni si sono divise tutti i trofei disponibili. Un match molto sentito con le padroni di casa che arrivano alla sfida con un importante distacco di 5 punti dalle bianconere, le quali hanno lasciato parecchi punti per strada ad inizio stagione.

La Juventus imposta la gara sulla pressione alta, costringendo le giallorosse a sfruttare le corsie laterali, affidandosi alla velocità di Pilgrim e Corelli. Ad aprire le danze della super sfida ci pensa, ovviamente, un’ex. Bergamaschi, da distanza siderale, tira fuori un coniglio dal cilindro. Palla sotto al sette e niente da fare per De Jong, estremo difensore bianconero.

Il primo tempo a tinte giallorosse lascia spazio ad una seconda frazione dominata dalla Vecchia Signora. I cambi di mister Canzi, seduto in tribuna a causa squalifica, cambiano l’inerzia del match con la Juventus molto più in palla, rispetto alla formazione di Rossetini più interessata a difendere il vantaggio.

La continua pressione delle ospiti porta i frutti sperati al minuto 70′. Recupero alto di Godo, la quale entra in area e, dopo una slalom gigante per evitare la retroguardia giallorossa, scarica al centro per Pinto. La numero 29 imbuca in rete, dopo l’ottimo riflesso di Baldi che aveva fermato la prima conclusione della portoghese.

La Roma accusa il pari e non riesce a fermare le continue incursioni delle bianconere, che, in pieno recupero, hanno la palla del possibile 1-2. Krumbiegel viene lanciata in profondità, coglie impreparata la difesa giallorossa: la tedesca però spara a lato a tu per tu con Baldi.

Si dividono la posta in palio Roma e Juventus, lasciando intatto il distacco tra le due.

 

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Valanga nerazzurra: il Grifone crolla sotto i colpi di testa

Inter – Genoa  5 – 0

9′, 65′ Wullaert (I), 12′ Csiszar (I), 45+1′ Tomasevic (I), 52′ Milinkovic (I) 

Tutto facile per l’Inter di Piovani che, tra le mura amiche dell’Arena Civica Gianni Brera, strapazza il Genoa con un sonoro 5-0. Bastano 12 minuti alle nerazzurre per indirizzate in maniera netta la gara. Ad aprire le danze al 9′ la solita Wullaert, sempre più capocannoniera di questo campionato. Carambola in area nella quale l’ex Manchester City deve solo appoggiare in rete di testa a porta sguarnita.

Passano tre minuti e l’Inter raddoppia con Csziszar. Altro colpo di testa per battere Forcinella, non impeccabile nella prima respinta. Sul finire del primo tempo c’è spazio anche per la rete di Tomasevic. La ripresa si apre con il poker nerazzurro firmato da Milinkovic, che svetta in area sul cross dalla destra di Tomasevic.

Infine, a chiudere i giochi, verso l’ora di gioco, ci pensa nuovamente Wullaert con un preciso destro ad incrociare, sui cui Forcinella non può nulla. Ottima vittoria ed iniezione di fiducia per le ragazze di Piovani dopo un inizio di Serie A molto complicato a livello di risultati. Infatti, questa è solamente la terza vittoria in campionato. Sale quindi a 12 punti l’Inter, a soli 3 dal Como secondo.

Buio totale per il Genoa che rimane al penultimo posto in classifica, davanti solamente alla Ternana.

 

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Pronti, via e Omarsdottir decide la gara: ultimo posto per la Ternana

Fiorentina – Ternana  1 – 0

2′ Omarsdottir (F) 

Si rialza la Fiorentina di Pinones Arce dopo il solo punto conquistato nelle ultime due giornate contro Parma e Juventus. Avversario di giornata la Ternana, ultima in classifica con solamente 4 punti conquistati.

Pronti e via e la Viola mette subito la testa avanti con Omarsdottir. Bredgaard, dal limite dell’area, serve sulla destra l’ottimo inserimento della numero 51, che a tu per tu con l’estremo difensore avversario non sbaglia, infilando il pallone in rete con un preciso piattone ad incrociare. La Ternana accusa il colpo e nei successivi minuti rischia di capitolare. A levare le castagne dal fuoco ci pensa Ciccioli, con un paio di interventi degni di nota.

La formazione ospite nella seconda frazione si fa vedere di più in avanti con la solita Pellegrino Cimò, faro offensivo della banda guidata da Cincotta. Nonostante le varie sortite, le umbre non riescono a concretizzare nulla per trovare il pareggio.

La più grande occasione per la Ternana arriva in pieno recupero. Lombardi atterra in area di rigore Pirone, per l’arbitro del match non ci sono dubbi ed indica il dischetto. Dagli undici metri si presenta la stessa numero 11 che però spara alto il penalty appena conquistato.

Basta così al Viola Park con la Fiorentina che sale a quota 14, agganciando la Juventus. Ultimissimo posto per la Ternana.

 

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Il tiro a giro di Kruse regala il secondo posto al Como

Parma – Como  0 – 1

85′ Kruse (C)  

Vola il Como di Sottili al secondo posto in solitaria in campionato, battendo di misura, a domicilio, il Parma. Al Noce va in scena un match abbastanza equilibrato con poche occasioni da una parte e dall’altra.

A decidere la sfida che chiude la domenica di Serie A ci pensa Kruse con un sinistro a giro da fuori area. Il tiro della giocatrice lariana, complice anche una deviazione, prende di sorpresa Ceasar, estremo difensore ducale. Rete pesantissima della danese che porta la banda di Sottili a soli 4 punti dalla Roma capolista, confermando l’ottim campionato disputato fino ad ora.

Quart’ultimo posto per il Parma, con Sassuolo e Genoa ad un solo punto di distanza.

 

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Piemonte guida la Lazio: Grassadonia torna alla vittoria

Sassuolo – Lazio  1 – 2

33′, 42′ Piemonte (L), 71′ Doms (S) 

Torna alla vittoria la Lazio di Grassadonia dopo le due sconfitte consecutive contro Roma ed Inter. A guidare le biancocelesti, in casa del Sassuolo, ci pensa la solita Piemonte.

L’attaccante della Nazionale Italiana impiega meno di 10′ minuti per firmare la sua doppietta personale e mettere una serie ipoteca al match. Intorno alla mezz’ora di gioco, dagli sviluppi di corner tenta la botta da fuori Oliviero, tap-in di Piemonte che sbatte addosso a Durand: sulla ribattuta però la numero 18 non sbaglia, stappando il match.

Al 42′ cala la doppietta, complice anche un’uscita completamente a vuoto dell’estremo difensore neroverde. Sul cross dalla destra di Monnecchi, smanaccia male Durand, lasciando a Piemonte la possibilità di ribattere a rete con la porta totalmente sguarnita.

Nella seconda frazione il Sassuolo di Spugna prova una delle sue solite rimonte ma, ci riesce per metà. Schema su corner con Doms che riceve poco fuori l’area di rigore. La centrocampista salta Castiello con una finta e poi fa esplodere un sinistro potente su cui Durante non può arrivarci.

Nonostante il doppio svantaggio dimezzato, le neroverdi non riescono a compiere l’ennesima rimonta per strappare un punto in casa, confermandosi penultime in classifica, a pari con il Genoa. Sale invece a 12 punti la Lazio, agganciando l‘Inter.

 

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Serie A Women, classifica e prossimo turno

Squadre Punti G V P S DR
Roma 19 8 6 1 1 9
Como 15 8 5 0 3 3
Juventus 14 8 4 2 2 3
Fiorentina 14 8 4 2 2 4
Milan 13 8 4 1 3 3
Napoli 13 8 4 1 3 0
Inter 12 8 3 3 2 8
Lazio 12 8 4 0 4 -2
Parma 7 8 1 4 3 -5
Sassuolo 6 8 1 3 4 -3
Genoa 6 8 2 0 6 -9
Ternana 4 8 1 1 6 -11

Prossimo turno:

Sabato 13 dicembre 

Como 12:30 Fiorentina

Juventus 12:30 Napoli

Milan 15:00 Inter

Ternana 18:00 Roma

Domenica 14 dicembre

Genoa 12:30 Sassuolo

Lazio 15:00 Parma

 

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Serie A Women, Roma-Juventus 1-1: Pinto risponde a Bergamaschi, al Tre Fontane non si va oltre il pari

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Termina in parità il big match di Serie A Women tra Roma e Juventus. Avanti le giallorosse con Bergamaschi, recuperate nel secondo tempo da Pinto.

È tempo di big match al Tre Fontane di Roma. Nella Capitale arriva la Juventus campione d’Italia, orfana di Canzi in panchina per l’espulsione ricevuta nell’ultima giornata di Serie A Women.

Le bianconere, dopo un inizio molto difficile, hanno rialzato la testa nelle ultime giornate posizionandosi in seconda posizione, a pari merito con il Napoli, a quota 13 punti, a meno 5 dalle giallorosse capoliste.

Match abbastanza equilibrato con la Juventus che chiude gli spazi centrali, portando la Roma di Rossettini a giocare sulla fasce. Complice questa impostazione, le giallorosse si affidano alla velocità di Pilgrim e Corelli. Alla prima occasione le padroni di casa passano in vantaggio. Al minuto 12′ Bergamaschi tira fuori un jolly da cineteca: botta da distanza siderale che si infila sotto al sette e nulla da fare per De Jong, estremo difensore bianconero.

La risposta della Juventus non si fa attendere. Dall’azione offensiva delle campionesse in carica, la panchina bianconera recrimina per un tocco di mano in area di Corelli. L’arbitro viene richiamato al FVS ma non cambia la decisione di campo, considerando il tocco fuori dall’area di rigore.

La prima frazione, oltre al golazo di Bergamaschi, non regala particolari emozioni con la Juventus che punta sulla pressione iniziale per mettere in difficoltà la Roma, lasciando l’1 vs 1 alle attaccanti giallorosse. Le maggiori iniziative bianconere arriva sulla fascia sinistra con Carbonell sempre presente nella sovrapposizione.

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LA FORMAZIONE DELLA ROMA FEMMINILE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Nella seconda frazione la Juventus scende in campo con un piglio diverso. Grazie anche ai cambi offensivi, (fuori Cambiaghi e Vangsgaard, dentro Girelli e Beccari) le bianconere chiudono la Roma nella propria metà campo, continuando la pressione spasmodica del primo tempo, impensierendo la retroguardia giallorossa con continui cross nel mezzo per Girelli.

La pressione incessante al 70′ porta i frutti sperati. Altro recupero alto per la Juventus con Pinto, che dopo una carambola in area di rigore, riesce a distanza ravvicinata ad insaccare il pallone e riportare in parità la gara. Le giallorosse, complici anche i cambi conservativi di Rossettini, non riescono ad uscire dalla pressione costante delle bianconere. L’unica occasione arriva dai piedi di Greggi: la numero 20, in contropiede, arriva sul fondo e mette in mezzo per Bergamaschi che, di testa, spara alto.

Il forcing finale della Juventus non riesce a sfondare il muro eretto da Baldi. In pieno recupero le bianconere hanno un’occasione d’oro con Krumbiegel: la numero 27, subentrata a gara in corso, viene lanciata nello spazio, mettendo a lato a tu per tu con Baldi.

Termina con un pareggio la super sfida tra Roma e Juventus. Rimane perciò invariato il distacco delle giallorosse con le bianconere.

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