Calcio Femminile
Sampdoria Women, cosa significa essere calciatrici e donne
In occasione della Festa della Donna, le calciatrici della Sampdoria hanno raccontato in un’intervista social cosa vuol dire oggi essere calciatrici e donne.
Il calcio femminile: i numeri
Oggi è l’International Women Day ed è tempo di bilanci: è ormai evidente come un numero sempre crescente di donne, fra tifose e giocatrici, si avvicini al mondo del calcio.
Dall’ultimo bilancio presentato dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio, risalente al 2020, risultano 31.390 le calciatrici tesserate alla Federazione, con una crescita del 13,6% rispetto al biennio 2018-’19.
Negli ultimi 10 anni, le richieste di nuovi tesseramenti nel calcio femminile giovanile sono raddoppiate, da 3.410 a 6.848.
Malgrado la pandemia, il giro di affari legato ai trasferimenti delle calciatrici è cresciuto in modo significativo: nel 2021 il numero di trasferimenti internazionali nel calcio femminile è aumentato del 26%, come riporta SportsLens.com.
L’iniziativa social del Sampdoria Women
Stamattina, sui suoi principali canali social (Facebook, Twitter, Instagram), la Sampdoria Women ha pubblicato una video-intervista fatta alle sue giocatrici su cosa voglia dire essere donne e calciatrici al tempo dei social.
Stando a quanto raccontano Yoreli Rincón, Veronica Battelani e le altre, quando si parla di giocatrici donne è inevitabile imbattersi in commenti sessisti: “In generale, nel calcio femminile capita più volte di trovare commenti non idonei, quasi imbarazzanti da leggere”.
Per le ragazze del Sampdoria, gli insulti sono comunque irrilevanti: “Se leggo un insulto semplicemente perché sono donna e gioco a pallone ha importanza zero perché probabilmente quella persona non ha poi così tanto valore”.
Nel video, le giocatrici leggono e commentano in diretta i commenti a loro indirizzati su Facebook. Che non spiccano per originalità: si va dagli apprezzamenti sulla bellezza fisica ai commenti che mettono in discussione il loro talento, da coloro che le accusano di essere semplici “donne immagine” alle illazioni sulle loro preferenze sessuali, alimentate dalla credenza popolare secondo la quale tutte le calciatrici sarebbero lesbiche.
Sulle inutili discussioni riguardanti i gusti sessuali delle calciatrici, il difensore Elena Pisani giustamente si chiede perché ci si ponga problemi simili parlando di donne ma non lo si faccia parlando dei loro colleghi uomini. Per non parlare dei commenti sulla supposta mancanza di femminilità.
Essere donna nelle parole di Veronica Battelani: “essere forte, essere coraggiosa, essere gentile, cauta, premurosa. Un insieme di cose che si addicono allo stereotipo donna ma anche allo stereotipo uomo”. Con buona pace dei leoni da tastiera.

Gender gap e violenza nel mondo dello sport
Quello dei commenti sessisti sui social network è parte di un problema più grande: quello della violenza perpetrata verso le donne a più livelli, incluso quello comunicativo.
La violenza contro le donne è legata al calcio femminile in quanto si basa su una concezione di società patriarcale che vede l’uomo come custode e unico detentore della potenza richiesta dagli sport.
Per questa ragione spesso le giocatrici e le atlete di successo vengono derise, per molte ragioni che spesso nulla hanno a che vedere con lo sport che praticano.
Secondo la ricerca Social Athletes condotta da DAZN nel 2020, che ha analizzato i profili social di 3 sportivi e 3 sportive, la maggior parte dei commenti negativi rilevati riguardava l’aspetto fisico (il 24% nel caso delle sportive, solo il 9% nel caso degli sportivi).
La strada da fare è ancora molta, ma le calciatrici e tutte le altre sportive non si lasceranno fermare dagli stereotipi. Buon 8 marzo e i nostri migliori auguri a tutte loro.
Calcio Femminile
Serie A Women, Roma-Juventus 1-1: Pinto risponde a Bergamaschi, al Tre Fontane non si va oltre il pari
Termina in parità il big match di Serie A Women tra Roma e Juventus. Avanti le giallorosse con Bergamaschi, recuperate nel secondo tempo da Pinto.
È tempo di big match al Tre Fontane di Roma. Nella Capitale arriva la Juventus campione d’Italia, orfana di Canzi in panchina per l’espulsione ricevuta nell’ultima giornata di Serie A Women.
Le bianconere, dopo un inizio molto difficile, hanno rialzato la testa nelle ultime giornate posizionandosi in seconda posizione, a pari merito con il Napoli, a quota 13 punti, a meno 5 dalle giallorosse capoliste.
Match abbastanza equilibrato con la Juventus che chiude gli spazi centrali, portando la Roma di Rossettini a giocare sulla fasce. Complice questa impostazione, le giallorosse si affidano alla velocità di Pilgrim e Corelli. Alla prima occasione le padroni di casa passano in vantaggio. Al minuto 12′ Bergamaschi tira fuori un jolly da cineteca: botta da distanza siderale che si infila sotto al sette e nulla da fare per De Jong, estremo difensore bianconero.
La risposta della Juventus non si fa attendere. Dall’azione offensiva delle campionesse in carica, la panchina bianconera recrimina per un tocco di mano in area di Corelli. L’arbitro viene richiamato al FVS ma non cambia la decisione di campo, considerando il tocco fuori dall’area di rigore.
La prima frazione, oltre al golazo di Bergamaschi, non regala particolari emozioni con la Juventus che punta sulla pressione iniziale per mettere in difficoltà la Roma, lasciando l’1 vs 1 alle attaccanti giallorosse. Le maggiori iniziative bianconere arriva sulla fascia sinistra con Carbonell sempre presente nella sovrapposizione.

LA FORMAZIONE DELLA ROMA FEMMINILE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Nella seconda frazione la Juventus scende in campo con un piglio diverso. Grazie anche ai cambi offensivi, (fuori Cambiaghi e Vangsgaard, dentro Girelli e Beccari) le bianconere chiudono la Roma nella propria metà campo, continuando la pressione spasmodica del primo tempo, impensierendo la retroguardia giallorossa con continui cross nel mezzo per Girelli.
La pressione incessante al 70′ porta i frutti sperati. Altro recupero alto per la Juventus con Pinto, che dopo una carambola in area di rigore, riesce a distanza ravvicinata ad insaccare il pallone e riportare in parità la gara. Le giallorosse, complici anche i cambi conservativi di Rossettini, non riescono ad uscire dalla pressione costante delle bianconere. L’unica occasione arriva dai piedi di Greggi: la numero 20, in contropiede, arriva sul fondo e mette in mezzo per Bergamaschi che, di testa, spara alto.
Il forcing finale della Juventus non riesce a sfondare il muro eretto da Baldi. In pieno recupero le bianconere hanno un’occasione d’oro con Krumbiegel: la numero 27, subentrata a gara in corso, viene lanciata nello spazio, mettendo a lato a tu per tu con Baldi.
Termina con un pareggio la super sfida tra Roma e Juventus. Rimane perciò invariato il distacco delle giallorosse con le bianconere.
Calcio Femminile
Juventus Women, Girelli: “Prima di smettere vorrei un’esperienza all’estero”
L’attaccante della Juventus e della Nazionale Italiana, Cristiana Girelli, ha parlato del suo futuro, lasciando intendere la volontà di giocare all’estero.
Cristina Girelli, attaccante della Juventus e della Nazionale Italiana, è intervenuta in conferenza stampa in vista della seconda amichevole di lusso che aspetta le azzurre contro gli Stati Uniti. La banda di Soncin ha raggiunto gli States la scorsa settimana e ha affrontato la nazionale americana la notte tra venerdì e sabato.
3-0 per le ragazze a stelle e strisce. Questa notte, all’una, ci sarà il secondo round. Durante la conferenza stampa, la classe ’90 ha parlato del suo futuro, soffermandosi in particolare sulla possibilità di giocare all’estero prima del ritiro.

“Non ci ho mai giocato e non ci penso così frequentemente, ma prima di appendere gli scarpini al chiodo mi piacerebbe fare un’esperienza simile perché è un qualcosa che ti migliori in tutta la tua persona oltre che come calciatrice. Se capitasse l’occasione ci penserei”.
Girelli con la maglia della Juventus addosso ha scritto la storia del calcio femminile. Dal 2018 141 presenze con la Vecchia Signora e 104 reti: 5 scudetti, 4 Coppa Italia, 4 Supercoppe Italiane ed una Serie A Women’s Cup.
Calcio Femminile
Il Tre Fontane cambia volto: il Campidoglio approva il progetto per il rinnovo dell’impianto
Il Campidoglio ha approvato il progetto per l’adeguamento dell’impianto del Tre Fontane. L’obiettivo è quello di raggiungere gli standard FIGC e UEFA.
Il Tre Fontane, impianto capitolino, casa della Primavera e della Femminile della Roma, sta per cambiare volto. Infatti, secondo quanto riportato da La Repubblica, il Campidoglio ha approvato un progetto da circa 320mila euro per l’adeguamento dello stadio secondo gli standard FIGC e UEFA.

LA FORMAZIONE DELLA ROMA ( FOTO FORNELLI/KEYPRESS )
L’intervento prevede una copertura parziale della tribuna ovest e la realizzazione di nuove aree: una destinata alla tribuna autorità ed una dedicata alla stampa. L’obiettivo è quello di terminare i lavori, che saranno di breve durata, entro la l’inizio della prossima stagione.
Già negli scorsi anni l’impianto aveva subito dei lavori per modernizzare la zona e adeguarsi agli standard UEFA. Infatti, a causa della mancanza di illuminazione serale, la Roma femminile, allora guidata da Spugna, dovette giocare il girone di Champions League al Francioni di Latina.
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